Votes taken by Sixtyten

  1. .
    Oddio, il mio non sarà in grandissimo intervento perché è da un bel po' - anni - che non gioco seriamente agli horror; volevo re-iniziare con Soma, di cui molti parlano in maniera entusiasta (devo approfondire) e potrebbe essere perfetto per ritornare a videogiocare il genere. Mi devo informare su giochi horror super originali e giocare quelli.

    0.
    Perché mi spiego, che siano tripla A o meno, basta un'idea originale e tutti possono creare qualcosa che esca fuori dallo spassoso parco giochi a tema marchiato Steam. La familiare formuletta dell'horror assomiglia sempre più ad una sorta di giostra per cagarsi addosso e fare gli urletti, e poi fine. Fuori da questo l'interesse vince il fastidio e mi diverto moltissimo

    ...
    Mi dà fastidio l'ansietta del palle, non so se mi spiego. Il jumpscare, il nemico che ti rincorre, la fase stealth in cui ti devi nascondere. Accetto in cuor mio l'ansietta solo se giustificata ed innalzata a livello di narrazione, ambientazione o meccaniche originali. Altrimenti, sono fasi particolarmente rompipalle e l'effetto che provo è soltanto un leggero fastidio.

    I.
    Nel videogioco, è prezioso per un horror mascherare, nascondere e confondere le informazioni. La luminosità, i rumori sospetti o molesti che coprono il tuo intuito sono fattori che ti tengono all'erta e rappresentano la quintessenza dell'orrore, o quantomeno del suo buildup. Non è un caso che elementi quali la rincorsa o la fase stealth/survival rappresenti il nucleo del genere, perché sono quelle le occasioni di sfogare il terrore. Trovo interessante osservare come questo viene realizzato in un gioco, ma sfortunatamente non vedo mai un impiego davvero strabiliante di ciò con le solite noiose formule del CASINO e del BUIO. Apprezzo quando fatto bene, ma se no mi rimane solo l'ansietta del cazzo.


    Altro fattore di interesse sono la storia che viene raccontata e, di solito, il modo in cui gli autori sfruttano le visioni, il sovrannaturale etc... per creare ambientazioni e premesse fuori dalle righe - quindi occasioni di design originali. So che non sono pochi i giochi horror validi in questo senso, al di là dell'ovvia massa di cacca. Poi il resto temo solo i soliti troupe di design:

    II.
    tre due uno corridoio che ti giri e si restringe o si allarga, stanza che quando ci ritorni ops cambia la posizione di un oggetto, personaggio che si sposta o scompare quando cambi la telecamera, e la radio o oggetto x che si accende d'improvviso quando cambi stanza e devi rispegnerlo, e la porta o la finestra o le palle che sbattono, il fantasma o nemico che ti insegue e devi quantomeno fare backtracking superando almeno tre porte prima che la musica si abbassi e torni tutto normale, e le pile della torcia Ajdlwehj fwksdjvnSDçkjfnsdkg etc... insomma avete capito e non credo di aver neanche scalfito la punta dell'iceberg del trito e ritrito: i tripla A quando lo fanno possono soltanto farlo meglio, ma questo è.


    I giochi horror, se meno forzati dall'essere per forza tali, si avvicinano molto ad essere dei videogiochi a pienissimo regime e dignità. Forse i più validi perché sfruttano davvero tutta la tecnologia e la capacità di interazione e immersione del giocatore.
  2. .
    Come ti avevo detto per messaggio su Telegram mi piace questa idea, è molto liberatorio scrivere questi snippet senza sentirsi tesi verso una storia. Sono ottimi esercizi di scrittura anche, perché sono contenuti brevi, non diluiti - anche se non nascono per esserlo, naturalmente.

    Quello che scrivi sostanzialmente va bene, solo la forma e lo scopo di tutto questo è molto difficile da smistare. Quindi OT avrebbe sicuramente senso.
  3. .
    Sono d'accordo ecco alcuni punti di riflessione.

    A)

    Lo Smistamento è uno strumento utile e si è rivelato tale per mantenere la qualità nel Forum.
    Gli strumenti rimangono tali. Tutti gli strumenti diventano inutili se non possono esprimere la loro funzione essenziale, cioè il motivo per cui sono nati. Il contesto dove lo Smistamento trovava un senso di esistere non c'è più adesso.
    In caso avvenga di nuovo il momento di reflusso di storie di bassa qualità, lo Smistamento rimarrà l'opzione da adoptare - al momento, può essere lasciato in panchina.

    B)

    Le funzioni dello Smistamento come le targhette e le correzioni vengono messi alla luce del sole, quindi trovando una sintesi tra controllo qualità e postaggio diretto.
    Al di là del discorso di necessità / pragmaticità - se devo PROPRIO dire qualcosa direi che "esteticamente" non mi piace l'idea di un cantiere a cielo aperto, con targhette e simili. Sono temporanei e necessari, lo so. Ma intanto oh, lo dico. Qualche trovatina migliore in termini grafici?

    C)

    Ora gli staffer e gli utenti possono inserirsi nel discorso dei pareri in quanto "serviranno almeno tre pareri concordi, sia degli staffer che degli utenti" almeno nel blocco CS e UT salvo le sezioni articoli e in particolare (con smistamento intatto) il blocco Creepy Series.
    Questo mi fa effettivamente pensare al ruolo dello Staffer - tutta una serie di procedure di posting e rituali nello stesso Smistamento erano parte dell'esperienza e competenza del redattore et similia.
    Non ci pensavo spesso a quanto lo Smistamento risultasse "centrale" nell'esperienza del redattore. Comunque, è naturale che le cose cambino con esso, e lo Staff rimane comunque tale a livello di poteri, nel caso CS e UT livellato sul fronte importanza dei pareri, ma ehi - potrebbe persino essere positivo per avvicinare la NOBILTA' alla PLEBE.

    D)

    Punto importante. Il Work in Progress a questo punto andrebbe a maggior ragione valorizzato, con maggiore attenzione a nuove trovate per renderlo un luogo di passaggio più specifico e utile, preferibile persino al semplice postaggio della storia ora privo di filtri.
    ----- Non sto parlando delle storie incomplete, in questo il WiP ci sta a pennello; inoltre, dato che il punto dei pareri in ottica di Smistamento (sia pure in questa nuova forma) è la possibilità del cestinaggio, WiP rimane un porto sicuro - certo, ci sto pensando adesso mentre scrivo.
    ----- Ma, superficialmente parlando, laddove lo Smistamento non c'è: utenti e Staff in UT e CS (salvo articoli) possono intervenire con pareri, commenti, attendere le dovute correzioni direttamente lì. Al di là di una sensazione diversa, cosa distingue questo ORA dal Work in Progress?
    Spero che il punto, essenziale anche se sottile, sia stato colto.

    E) PROPOSTA

    TESI:

    Dato che lo Smistamento classico non c'è ma le sue funzioni rimangono e sono portate a cielo aperto - e dato che sarebbe preferibile la pulizia nelle sezioni senza targhette e pareri e cantieri per quanto momentanei - e dato che possiamo tutti vedere e interagire subito su CS e UT salvo articoli - e dato che il WiP ne risulterebbe leggermente più indebolito, già debole com'è:

    Usare il Work in Progress come luogo alternativo di passaggio per una correzione dei post inviati e riconosciuti casomai come insufficienti, in CS e articoli e UT? ...

    ANT:

    ... so bene che mancherebbe il punto dell'essere diretti. Il WiP così sarebbe soltanto una sezione in più, cioè un incentivo in meno per postare senza troppe remore. L'idea era che tu posti, sei tranquillo, poi viene tutto il giudizio di idoneità ma intanto hai fatto. Qui forse il WiP così è solo uno Smistamento - come lo sarebbe già da come lo avete proposto voi dato il check di qualità - ma presente, ricorrente, un passaggio per quanto simbolico ...
    Inoltre, se non c'è nessuno se non napoletani, chi se ne frega della PULIZIA ahahaahaahh comunque ci terrei alla pulizia, tutto questo punto costruttivo è soltanto dato dalla PULIZIA.

    SINT:

    ... magari si fa così, e forse era già previsto lol.
    La gente posta direttamente dove vuole, sempre. Poi lo Staff lo guarda e vede le eventuali robe che non vanno.
    In caso di correzioni minuscole e pareri positivi, non c'è bisogno di fare niente.
    Ma in caso di sviste importanti o insufficienze, si portano di base le storie in Work in Progress - senza dover sporcare le sezioni ufficiali col cantiere a cielo aperto - permettendo all'autore di lavorare, correggere i propri errori e applicare i pareri in quella sezione.
    Tutto come designato da questa comunicazione, in sostanza, ma più... pulito.
    Uno può postare direttamente in WiP in caso sappia già dell'insufficienza della propria storia, sia di capitoli che di qualità, ovviamente. Sarebbe anche interessante rinnovare il WiP con maggior funzioni ed elementi "didattici" nel frattempo.

    Quindi, in parole povere, WiP come un cantiere, appunto, senza bisogno di farlo in mezzo alle sezioni che tutti quanti scorrono e vedono. Cioè, avviene lì il check di qualità quando ce n'è bisogno senza sporcare le sezioni dirette.

    Boh sono uno pulito ahfndmgkòejrgnlwmkl4pitèJUPQNJKEAM VDS,f:çZadSLGNàKMòAqlòlqFçNOEGKML A,Là5PO3KQTPHJ2NòGKM,3V98 3YHUN09893UHGWNJVSKDL,òFZOINJamk,lfskovsijodkmvlkjaisoPOKàL,aACFòMEKQOPT3iGKçMLSLklroòwpITKGQEMNwhuò

    ------------------------------------------------------

    CONCLUSIONI:

    Umberto, anche detto Kohei, emana un odore sensazionale ed io mi ripiego intorno al mio ventre come un feto, in attesa di essere raccolto da lui e condotto a nuova vita, dove evolvere anno dopo anno all'insegna dell'amore speziato che solo un sacerdote dell'esistenza come Kohei potrebbe darmi.


    Ciao!
  4. .
    la conclusione reale è che in realtà il forum turco, stando alle mie argomentazioni, è guidato non proprio da turchi veri e propri ma da turchi dissidenti.

    :gigi:
    (sono conclusioni logicissime basate su premesse infallibili e corrette)
  5. .
    Bel pesce d'aprile stavo già teorizzando l'ascesa di un woody-berlusconi, o che stefy stesse portando nella realtà i suoi sogni e fantasie devastanti.
    naturalmente io ci ho creduto, sebbene abbia sospettato nell'anticamera del mio cervello (ma solo in vista del pesce d'aprile) che si trattasse di una sorta di grande scherzo.
    La cosa interessante è che il discorso era molto plausibile, per certi passaggi sospettoso perché... plateale. La cosa divertente è che proprio la platealità non è estranea alla verosimiglianza dello scherzo, data la storia dei litigi del Foro. La resilienza di questa community, nonostante la sua storica tendenza a spippettarsi mentalmente sui giochi di potere e a pungere l'altro, mi ha quasi abituato ad ogni genere di disastro - ecco perché non me ne sono preoccupato più di tanto, forse meno di quanto avrei dovuto.
    Ho tenuto per me grande parte delle mie opinioni in merito che avrei GIOCATO nella celeberrima TAVOLA ROTONDA in caso ci si fosse messi a discutere (IGNAVO). Per il resto ho solo cazzeggiato, ma ho sentito comunque il peso di uno staff e un forum che crollava e la cosa, sfortunatamente (o fortunatamente per lo scherzo) non era affatto una cosa impensabile da credere.
    Sapere che questi momenti sono finalmente finiti, che come desiderava Cagherò si è finalmente cresciuti, è una cosa sollevante.

    fa parte del dna dello staff prendere per il culo la sua utenza ormai va accettato. capisco la logica dietro ciò, comunque. è stata tutta una costipata liberatasi finalmente il primo d'aprile.

    Scriverò una storia, come dicevo a Woody, che racconterà di tutto questo. Se è vero che il maligno, incarnatosi in meme disastrosi come bandiere e gigi, rappresenta il male interno del forum - finalmente con questo climax finale posso chiudere la mia trilogia e finalmente raccontare di un... lieto fine...
    Sebbene, sapendo di uno staff unito e di un Woody (sebbene abbia PIENI POTERI come grassettato da te Umbe'), posso solo dire che sarò solo un INIZIO.................................................................................................................
  6. .
    sono geloso?
    potete dirlo forte. isabella è il MIO dittatore, il mio UOMO forte.....................................................................
  7. .
    CITAZIONE (Isabel. @ 31/3/2021, 14:59) 
    Io posso essere ship solo con Sixtyten

    Tu sei la mia waifu la mia luce
  8. .
    CITAZIONE (Isabel. @ 26/3/2021, 00:52) 
    Come detto da Kohei, mi è capitato di incontrarmi con lui in università. Sicuramente vorrei incontrare Sixty e Rory che mi è sempre stata simpatica. Ammetto di avere curiosità anche per WDR.

    Piacerebbe moltissimo anche a me incontrare Isabella e Canotta (ps no, non ho mai visto nessuno del forum) ci vedremo tutti quanti a Napoli tanto alla fine siam- siete tutti di lì
    Onestamente mi piacerebbe anche incontrare Markrath ché è di quelle parti e così tutti gli altri PARTENOPEI facenti PARTE di questo PORTALE recato in RETE denominato CREEPYPASTA forum.

    Sogno di parlare di libri e di musica con Isabella, farmi COCCOLARE da Kohei, vedere i disegni di Mark e scherzare mentre giriamo a Napoli e mi fate mangiare cose di napoli e mi proteggete dalle rapine e dalle violenze del terzo mondo
    Certo sono molto timido per il sottoscritto non sarebbe affatto facile del resto ehi molto lontano da casa e poi ehm c'è il covid sarà per un giorno, sì, un giorno...
  9. .
    Il mio nome è Zander, e il mio migliore amico sta cercando di rovinarmi la vita. Inizialmente non era nulla di preoccupante, ma la situazione è presto sfuggita di mano.

    Al momento sono seduto in una chiesa, sto sfruttando la loro aria condizionata e usando il loro WiFi per pubblicare questa storia. Pubblico questa storia in caso... be', in caso mi trovasse e mi uccidesse. È solo questione di tempo ormai, e desidero che qualcuno sappia cosa mi sia successo prima che muoia.

    Due anni fa, io e il mio amico David eravamo seduti sul divano di casa mia, completamente annoiati. Non si poteva neanche considerarla una noia momentanea. Era una noia totale nei confronti della vita. Lavoravamo entrambi a tempo pieno in un cinema locale per un stipendio minimo, pulivamo i popcorn caduti a terra e la soda che degli idioti non riuscivano a tenersi in bocca. Ci eravamo diplomati al liceo due anni prima e non volevamo frequentare il college.

    La vita ci appariva desolante. Il college non ci interessava, il lavoro era noioso, e il poco tempo libero che avevamo lo spendevamo a giocare ai videogiochi e a vedere video su YouTube. Vivevamo entrambi coi nostri genitori, il che rendeva i nostri appuntamenti piuttosto imbarazzanti. Prima d'ogni altra cosa, ripensandoci, sono abbastanza certo che soffrissimo di una leggera depressione.

    Queste circostanze di vita si combinarono tutte in una volta, generando la turbolenta valanga sino a quella che ora devo riconoscere come la mia realtà.

    Eravamo seduti sul divano di casa dei miei genitori, quando ad un certo punto David mi chiese se mi fossi stancato di vivere. Io risposi positivamente, lui sospirò.

    "Sapevamo che il liceo fosse facile perché i nostri scopi e obbiettivi erano già stati fissati per noi. Elabora il tema d'inglese. Finisci i compiti di matematica. Prendi voti decenti. Supera l'esame di guida. Torna a casa presto. Trova una ragazza. Adesso che non siamo più al liceo non c'è nessuna struttura, la nostra vita è diventata insignificante.

    "Quindi vorresti tornare al liceo?" gli chiesi. Lui scosse la testa.
    "Al tempo il liceo era noioso. Solo ora ripensandoci capisco quanto fosse migliore."

    "Allora qual è la soluzione?" chiesi.

    "Possiamo sia andare in un posto che ci garantisca la stessa struttura del liceo, sia crearci una nostra struttura." rispose David.

    "Be', non voglio né andare al college né arruolarmi nell'esercito," dissi. "E non riesco a pensare a nessun altro posto che ci dia la stessa struttura del liceo. Immagino che dovrò crearmela io, ma non so da dove iniziare."

    "Il punto riguardante il liceo era che richiedeva un impegno minimo necessario. Se non avessi fatto quel minimo necessario, avresti affrontato delle conseguenze. Le conseguenze erano abbastanza severe perché sia tu che io ci saremmo impegnati a scuola. Quando finì il liceo, il livello di minimo sforzo richiesto si è abbassato. Adesso lo sforzo minimo richiesto non è sufficiente per migliorare la nostra vita. Qualunque struttura creeremo dovrà prevedere quel tipo di conseguenze e uno sforzo minimo capace di costringerci a migliorare costantemente."

    David era, ed è tuttora, una persona molto intelligente. Pensa sempre a tutto, se non l'aveste ancora capito. Ero abbastanza tonto rispetto a lui, ma gli stavo incollato perché aveva sempre cose molto interessanti da dire. Questa conversazione di sicuro rientrava tra quelle interessanti.

    Non vi annoierò con l'intera chiacchierata che abbiamo avuto, avevamo discusso per almeno un'ora su come costruire una struttura nella nostra vita.

    Terrei a sottolineare che la noia è pericolosa. Be', non lei in sé, ma in men che non si dica può portare a cose pericolose. La noia può condurre a dolore, figli indesiderati, tecnologie che disgregano un monopolio, e persino alla morte.

    La nostra noia si risolse in una sfida.

    "Ti sfido a rovinarmi la vita." Disse David.

    "In che senso?", chiesi.

    "È un modo per dare un senso alla mia vita. Se sapessi che tu sei sempre lì a tentare di rovinarmi la vita e stessi provando attivamente a farmi fallire, allora sarei portato a controbattere e agire di mia iniziativa."

    "Ma come potrei rovinarti la vita?", chiesi.

    "Potresti rovinare la vita di chiunque con abbastanza ingegno, pianificazione, e iniziativa," disse David con un sorrisetto. "Non ti darò nessun suggerimento. Voglio solo che provi a rovinarmi la vita."

    Ricordo che mi appoggiai allo schienale del divano a pensare cosa intendesse. Le prime idee che mi vennero in mente furono cose come infastidirlo ogni tanto o nascondergli il dentifricio ogni volta che fossi andato a casa sua. La mia giovane mente non poteva immaginare quanto serio fosse David. La sua mente stava andando mille volte più veloce della mia, quindi non sapevo in cosa mi stessi cacciando quando dissi, "d'accordo, io proverò a rovinarti la vita. Ma ti sfido a fare altrettanto con la mia.”

    Sorrise con un ritrovato entusiasmo, io ricambiai. Sperai che sarebbe stato un bel modo di scacciare via la noia dalla mia vita. David si alzò e mi diede un pugno alla gamba più forte che poté. Io gli urlai contro, più che altro per la sorpresa. Lui rise.

    "La sfida ha inizio da questo momento", disse, prendendo le sue scarpe. "Da ora non siamo più amici, siamo nemesi." Aprì la porta d'ingresso, e guardandosi oltre la spalla disse "Buon fortuna, spero che ci metterai almeno la metà del mio impegno."

    Una volta andato via, mi accarezzai il ginocchio. Okay, pensai, se vuole la guerra, che guerra sia.

    Quella notte la passai sveglio cercando di pensare a un modo per rendere la sua vita più difficile. Le mie idee erano tutte così infantili e inutili rispetto a quello che da lì in avanti mi avrebbe tirato addosso. Sono troppo imbarazzato per elencare le idee che ebbi al tempo.

    Vorrei poter dire di ricordare il giorno in cui David si mise per realmente contro di me. Ma è stato un momento così subdolo che non riuscì a notarlo chiaramente. Ai miei occhi, David agiva perfettamente come al solito.

    Mentre eravamo a lavoro, pensai di sparpagliargli dei popcorn su una zona che aveva appena finito di ripulire, facendoglielo notare. Lui rise e disse, "e quello dovrebbe rovinarmi la vita?" Allora si mise a ripulirla di nuovo. Mi aspettavo che avrebbe fatto lo stesso a me, ma non lo fece. La mancanza di visibile segni di ritorsione nei miei confronti mi ricacciò nuovamente nella noia, quindi smisi. Ripensandoci adesso, sospetto che stesse sabotando la mia immagine con i nostri colleghi e il boss.

    --- [Sixtyten]

    D'improvviso, il mio capò mi richiamò nel suo ufficio e mi disse che ero licenziato perché non stavo svolgendo abbastanza bene il mio lavoro. David si fece dispiaciuto che me ne stessi andando e promettemmo che presto ci saremmo rivisti ancora.

    Me ne andai, pensando che da questa situazione avrei potuto combinare qualcosa di buono, e così ottenere un lavoro vero. Quel sognò si frantumò, e finii al McDonald.

    Dopo essere stato al McDonald per un mese circa, i miei genitori mi diedero contro. Mi chiesero se, per caso, avessi rubato dei contanti dai loro portafogli. Non avevo mai spillato loro un singolo centesimo - così dissi. Desistettero, ma soltanto per una settimana, fino a quando la carta di debito di mia madre scomparve.

    Con i miei bisticciai ancora, e questa volta erano davvero infuriati. Mi accusarono di aver sottratto diverse centinaia di dollari usando la carta di debito di mia madre. Io non ho fratelli, quindi in casa non sarebbe potuto essere nessun altro oltre me. Il confronto si tramutò in una gara di urla e ordinarono che me ne andassi da casa il prima possibile.
    Con la mia modesta sommetta di risparmi riuscii a trovare un appartamento vicino al college della comunità locale, ospitava studenti universitari. L'affitto era abbastanza sostenibile per me, così mi ci trasferii entro il mese.

    Vi alloggiai e divenni subito amico con due dei miei coinquilini, Clark ed Ivan. L'altro coinquilino, Isaac, se ne stava per le sue e passava ventriquattrore su sette in camera sua a giocare ai videogiochi. Da quando presi a passare con frequenza il tempo con Clark ed Ivan, la mia vita divenne nuovamente serena.

    Io e David smettemmo di vederci la volta che venni licenziato dal cinema. Non mi ero scordato di lui, ma mi ero dimenticato della sfida. Di tanto in tanto gli messaggiavo su Facebook o buttavo giù un testo per chiedergli di incontrarci, ma i miei messaggi venivano ignorati. Alla fine gettai la spugna.

    Durante quei sei mesi ebbi una vita fantastica. Frequentavo una ragazza di nome Katie, ero stato promosso a crew trainer al McDonald, posizione meglio retribuita e il mio conto bancario, lentamente, cresceva.

    Solo ora riconosco, ripensando a quel ridicolo numero di posta spazzatura che ogni singolo giorno arrivava a mio nome, che si trattava di una mossa di David. Riviste, offerte di carte di credito, annunci vacanzieri, persino lettere fisiche di persone reali che si dicevano entusiaste di essere mie amiche di penna. Ogni giorno ci davo un'occhiata nel tentativo di trovarci un qualche tipo di schema. Clark ed Ivan pensavano fosse una cosa esilarante. Le volte che tornavo a casa tardi da lavoro ogni tanto lanciavano in aria la posta indesiderata come coriandoli mentre superavo la porta, acclamando che il Re della Posta era tornato a casa.

    Ricordo che un giorno ne ebbi abbastanza di tutta quella posta indesiderata, così decisi di sedermi e telefonai tutte le iscrizioni per dismettermi. Presi con me Clark ed Ivan a darmi una mano, un pomeriggio ci accomodammo con degli snacks e cominciammo a darci da fare, di chiamata in chiamata.

    Nel giro di pochi giorni riuscimmo ad abbassare quella marea di posta indesiderata e festeggiammo i nostri sforzi. Durò una settimana.

    Sette giorni dopo la situazione ritornò a pieno regime. Ne arrivarono almeno il doppio rispetto a prima, con annesse nel mucchio persino alcune riviste pornografiche. Non solo la mia posta indesiderata fisica crebbe in numero, ma la mia email divenne impercorribile per via di nuovi messaggi spam. Google ne aveva sistemati un sacco nella sezione apposita, ma almeno un centinaio era comunque riuscito a passare. Il mio indirizzo mail era stato iscritto a siti che non avevo neanche sentito nominare.

    Clark ed Ivan rimasero stupefatti della nuova ondata di posta indesiderata. L'evento fu rinominato "Il Ritorno della Spazzatura", e per i due si tramutò in un bella storiella per rompere il ghiaccio, quando c'era da introdurmi alle feste di altre persone.

    Un giorno, navigando nella sezione "Persone che potresti conoscere" di Facebook, mi imbattei nel profilo di qualcuno con la mia foto, ma avente un nome diverso. Il profilo era disponibile alla visione di tutti e al suo interno aveva un sacco di post pornografici, aggiornamenti di stato ricolmi di insulti e inneggi ad Hitler. Aggrottai le sopracciglia quando passai alle immagini. La maggior parte di esse erano le stesse presenti nel mio account Facebook, ma ce n'erano alcune di me che non erano presenti né nel mio profilo né in nessun'altra parte nella Rete. Tenete a mente questo, non mi ricordavo della mia sfida contro David, quindi ne fui abbastanza scioccato.

    Feci una segnalazione per far sapere a Facebook che quell'account era falso, e tirai dritto.

    Siamo a circa tre mesi dopo quando cominciarono a succedere ancora più cose. Katie ed io stavamo prendendo la relazione sempre più seriamente e discutevamo il trasferimento. La posta indesiderata non smetteva di inondarci e a quel punto avevo semplicemente cominciato a cestinarla. Ivan si era trasferito per frequentare una vera università, così Jackson, un nuovo coinquilino, prese il suo posto. Io e Clark provammo a farcelo amico, ma era simile ad Isaac e si teneva chiuso a chiave nella sua stanza la maggior parte del tempo.

    Un nuovo videogioco si fece disponibile per il preordine, così mi iscrissi con la email per ricevere una copia. Quando provai ad accedere alla mia email per assicurarmi di aver ricevuto il codice di preordine, mi fu impedito. Cliccai su "Password Dimenticata" e chiesi di poter usare il mio numero di telefono per resettare la password. Premetti accetta e aspettai che la notifica brillasse. Non lo fece. Premetti il tasto altre tre volte, ma non arrivò nessun testo. Provai con delle vecchie password che usavo una volta, e nessuna di queste funzionò. Mi intestardii, salvo poi alla fine staccare dal mio computer. Ci avrei riprovato un altro giorno.

    Mi sedetti sul divano e entrai su Facebook sul telefono. Apparve un avviso. "Sei stato disconnesso", diceva. Allora andai alla schermata di accesso. Pensai di aver premuto il tasto di disconnessione accidentalmente, così digitai la mia email e password. Non funzionò. Ci provai ancora, ma mi diceva ancora che la password era sbagliata.

    Il telefono mi vibrò in mano. Katie mi stava chiamando. Risposi e mi allarmai all'istante. Stava singhiozzando.

    "Katie?" dissi.

    "Codardo," sputò fuori. "Non te la caverai scrivendomi su Facebook quelle stronzate, adesso ne parliamo e me lo dici a voce."

    "Katie, di che cosa stai parlando?" chiesi.

    "Non fingere con me, stronzo. Dimmelo apertamente."

    "Dirti... cosa?"

    "Mi scrivi su Facebook che tra noi è finita, ma adesso quando chiamo neghi tutto? A che gioco stai giocando, Zander?" Sibilò Katie.

    "Katie, il mio account Facebook è stato hackerato! Stavo praticamente cercando di accedere quando hai chiamato. Sei a casa? Sto arrivando. Non abbiamo chiuso, abbiamo tutto tranne che chiuso, tesoro. "

    Impiegai un po' di tempo per convincere Katie che non ero stato io il responsabile, ma cedette quando le dimostrai che non potevo accedere. Cercai su Google come riottenere il mio account Facebook e contattai il centro d'assistenza. Per fortuna furono in grado di farmi riaccedere. Un sacco di link a siti porno erano stati pubblicati in tutta la mia pagina da chiunque si fosse impadronito del mio account, così mi misi a cancellarli tutti. Impiegai anche il mio tempo a rispondere ai membri della famiglia che chiedevano conto dello "bizzaro contenuto" che avevo pubblicato. Fu imbarazzante.

    Katie scoprii tramite i suoi feed che anche il mio account Twitter ed Instagram erano stati hackerati. Quegli account stavano postando centinaia di immagini e messaggi espliciti. Per ripulirmi in questi due social ci volle un po' più di impegno, ma alla fine ripresi il controllo anche su di loro. Il recupero della mia e-mail richiese giusto un paio di giorni, ma riebbi nuovamente accesso.

    Desideroso di non ricacciarmi ancora in questa situazione, usai come password delle serie molto lunghe di numeri, lettere e simboli. Ogni account aveva una password diversa. Chiunque tra di voi che abbia fatto questo genere di operazione sa bene quanto sia impossibile memorizzarle. Le annotai su un foglio di carta e lo sistemai nel cassetto del comodino. Non avevo intenzione di essere hackerato di nuovo.

    Vi informo del posto esatto dove misi il foglio affinché possiate capire quanto terrorizzato fui nel vedere Facebook disconnettermi di nuovo la settimana seguente. Diedi un'occhiata agli altri miei account. Nuovamente bloccati. Inviai a Katie un messaggio per avvertirla, poi chiamai ancora il centro d'assistenza di Facebook. Mi ridiedero l'accesso e ripeterono lo stesso avvertimento sul comporre una password lunga.

    Quando dissi loro delle precauzioni che avevo preso l'ultima volta, suggerirono di verificare la presenza di virus nel mio computer, in caso fosse presente un keylogger che stesse raccogliendo tutte le informazioni che avevo digitato.

    Chiamai un centro di riparazione di computer e chiesi loro cosa avessi bisogno di fare per scannerizzare il mio PC. Mi dissero di consegnarglielo, e che avrebbero cercato da loro.

    Avevo un fisso, quindi il "consegnarglielo" avrebbe richiesto un sacco di manovre di smontaggio. Quando mi chinai dietro il computer per staccare tutto, trovai attaccata una piccola chiavetta USB che non avevo mai visto prima. Mi accigliai, e provai a rintracciare la sua presenza nel computer. Il computer disse che nessuna USB era attaccata.

    Il tipo della riparazione confermò che la chiavetta USB era un keylogger. Mi chiese se il mio computer fosse mai stato in un luogo dove chiunque avrebbe potuto avvicinarlo e usarlo. Gli dissi di no, e in tutta risposta mi disse che non non aveva idea sul come potesse essere finita lì.

    Non si fece pagare, mi ammonì soltanto di tenere gli occhi aperti sul mio computer.

    Cambiai nuovamente tutte le mie password, seguendo tutti i passaggi per riavere i miei account indietro.

    Qualche giorno dopo ricevetti tre, sì, TRE fatture della carta di credito nella email. Avevo ancora l'abitudine di entrare nella posta indesiderata per filtrare e vedere se ci fosse arrivato qualcosa di super importante. Felice di averlo fatto, perché in caso contrario non avrei mai potuto sapere delle carte di credito intestate a mio nome.

    Chiamai le compagnie di carte di credito per informarle che erano stati imbrogliati. Mai in vita mia mi ero fatto una carta di credito. I miei genitori mi avevano raccomandato così tanto su di esse al punto di scoraggiarmi dal farmene una. Prima che commentiate e mi diciate che avevo bisogno di loro per costruire il mio credito, già, ora ne sono consapevole.

    Una ricerchina veloce su Google mi indirizzò sul cosa fare. Chiamai Equifax, una compagnia che calcola i tuoi punti di credito e dice ai creditori se è ok aprire un conto di credito. Inserii un avviso di frode di 90 giorni sul mio credito. Mi dissero che avrebbero chiamato in caso qualcuno avesse provato ad aprire un conto di credito a nome mio.

    Il tipo dell'Equifax era stato abbastanza gentile da consigliarmi cosa mi sarebbe convenuto fare dopo. Mi disse di andare online e controllare il mio rapporto di credito. In caso avessi trovato conti a me sconosciuti, avrei dovuto scrivergli e compilare un reclamo al FTC (Federal Trade Commission) per spiegare la situazione. Una volta completato, avrei dovuto depositare una sua copia in polizia e fare una denuncia alla polizia. A quel punto avrei dovuto prendere i due documenti e chiamare ciascuna delle compagnie di credito che avevano fatto erroneamente credito a falsa vece e da lì iniziare il processo di controversia. Provai un istantaneo senso di scoraggiamento in vista della mole di fatica che la situazione richiedeva. Era una cosa fuori dal mondo essere forzati a percorrere tutti quei passaggi solo perché ero stato vittima di un furto d'identità. Gesù.

    Rispetto a questa storia Clark si turbò un sacco e controllò il suo credito. Fu sollevato quando scoprì che era pulito. Feci controllare anche a Katie, per precauzione. Pulito anche quello.

    Ci vorrà un minuto, giusto per specificare a tutti voi che state leggendo che, per legge, avete diritto a un rapporto di credito gratuito all'anno da ciascuna delle tre società di valutazione del credito. Ciò significa che potete e dovreste seriamente controllare il vostro credito tre volte all'anno. Clark e io impostammo dei promemoria sui nostri telefoni per controllare di nuovo nel giro di 4 mesi. Chiesi a Katie di fare lo stesso.

    La volta che scoprii della faccenda degli account, telefonai i miei genitori per chiedere loro se ne avessero creati a mio nome. Fosse stato così, perlomeno avrei saputo subito chi era il colpevole. Mi risposero che non avevano creato nessun conto, ed io informai loro dei miei problemi. Mi promisero che avrebbero controllato il loro credito.

    Due settimane dopo averli chiamati, mi contattò mio padre. Scoprirono una quindicina di conti fraudolenti intestati a loro nome. Ma che diamine? Gli spiegai i passaggi che avrebbe dovuto seguire, e mi ringraziò per il mio aiuto e ammonimento.

    So alla perfezione che tutto questo è noioso da leggere, ma desidero che voi capiate quanto sia stato ridicolmente doloroso sistemare tutte queste situazioni di merda. Dico sul serio, controllate sempre i vostri rapporti di credito e stanate il furto d'identità sul nascere che prima che vi colpisca.

    Avevo richiesto dei rapporti dettagliati alle società di carte di credito che avevano emesso gli account falsi, e me li spedirono per posta. Le fatture erano piene di acquisti online. I conti erano stati aperti quasi un anno fa, e a quel tempo il ladro aveva speso complessivamente 62.000 dollari tra ogni account. Rimasi piuttosto sconvolto dal fatto che, dopo un intero anno, proprio in quel momento trovai nella posta elettronica le fatture della carta di credito. Dovevo averle gettate assieme ai cumuli di posta indesiderata. Ora so che quella mole di posta spazzatura era stata deliberatamente pensata perché le fatture si confodessero col resto e, auspicabilmente, venissero gettate via.

    Le primissime transazioni risalivano a negozi come Target, Walmart, etc. Ma più scavavo a fondo, meno riuscivo a capire. Mi colpì una parola: bitcoin. Appresi un filino su di loro dal feed di Facebook grazie ad alcuni miei amici del liceo che lo proclamarono la vera valuta del futuro. Stando alle fatture della carta di credito, diverse migliaia di dollari vennero scambiati in bitcoin.

    Cominciai seriamente a fare ricerche sui bitcoin cercando di capire cosa fossero e perché il ladro li volesse. Per farla breve, i bitcoin avrebbero permesso al ladro di fare acquisti online in maniera completamente anonima. È come se fosse andato in un bancomat e avesse convertito tutto il credito in contanti. Non ci speravo più che le compagnie di carte di credito avrebbero riottenuto indietro i loro soldi.

    David adesso aveva una montagna di denaro che avrebbe usato per rovinarmi la vita. Non sapevo che si trattasse ancora di lui al tempo, ovviamente, ma ora sì.

    Ragazzi, il furto d'identità è un crimine serio ed è oltremodo dannoso economicamente per tutti. E se si può dire che il furto era stato grave, di lì a poco la mia vita sarebbe precipitata molto più in basso.

    Questo è tutto ciò che posso scrivere per il momento. Devo andare ad occuparmi di cose serie. Tornerò a scrivere non appena potrò.

    Il mio nome è Zander, e il mio migliore amico sta cercando di rovinarmi la vita.

    Seconda parte -->

    www.reddit.com/r/nosleep/comments/...in_my_life_hes/

    Prima metà della storia tradotta insieme a Stefy983.


    Edited by & . - 23/9/2021, 15:39
  10. .
    Salve!
  11. .
    Dunque, mi piacerebbe ragionare insieme a te di questo racconto soffermandoci in particolare su questo aspetto: l'ortografia.
    La punteggiatura è un elemento fondamentale. Articola lo stile, segna il ritmo di lettura, detta il modo in cui il lettore respira la tua storia.
    La sistemazione dei segni d'interpunzione è un lavoro relativamente facile: richiede soltanto alcune riletture, una lettura ad alta voce e la volontà di capire qual è la soluzione più scorrevole. Per questo, occorre abituarsi ad un "orecchio" da lettore.
    Da lettore.
    Sono accorgimenti sottili, e che fanno la differenza tra uno stile grezzo ed elegante. Non esagererò nelle spiegazioni e nei discorsi di analisi logica - sicuramente inutili in questa fase. Inoltre, mi sono limitato a non correggere le numerose ripetizioni che fai. Ci stiamo concentrando, con qualche spunto,sul semplice concetto di ritmo. Naturalmente, non tutto quello che ho segnato è un errore.
    NOTA: Ti invito a ragionare sui tempi verbali che utilizzi nel corso di tutta la storia. Non mi ci soffermerò nella "correzione", ma non va bene. Ci sono usi interscambiabili e poco sapienti di presente, passato remoto, imperfetto, passato prossimo.

    Quindi.
    Prometti di non spaventarti.

    CITAZIONE
    Sono una ragazza come le altre, ai miei tempi mi trasferì in una casa dove giravano leggende, di una ragazza che in quella stanza dove c'ero io, s'impiccò.

    CITAZIONE
    Sono una ragazza come le altre. Tempo fa mi trasferii in una casa sulla quale circolavano delle leggende che raccontano di una ragazza che s'impiccò nella stessa stanza dove alloggio io.

    - Aggiunto il punto. [Migliore ritmo]
    - Corretto "Ai miei tempi" [segui Medea]
    - Corretto "Trasferì" [errore grammaticale]
    - Corretto "In una casa dove circolavano leggende" [Segui Medea]
    - Sistemato l'ordine della frase "di una ragazza che in quella stanza dove c'ero io, s'impiccò." [segui Medea]

    ---

    Passiamo al prossimo paragrafo.
    CITAZIONE
    I miei genitori mi raccontano sempre la storia di questa ragazzina, lei si suicidò perché era depressa, era depressa poiché veniva presa di mira a scuola, e quindi un giorno si impiccò in camera sua. I miei genitori lo raccontano per incutermi timore, lo raccontavano anche perché io credo nei fantasmi, sapevo anche che i genitori di questa ragazzina conoscono i miei, quindi lo hanno saputo da loro. I genitori della ragazzina sono distrutti quindi ogni giorno rimango a casa da sola, poiché i miei genitori vanno nella casa dei genitori della ragazzina per consolarli. Io non la conoscevo, perché i miei genitori pensavano che non sarei piaciuta a lei o che noi non saremo state buone amiche.

    CITAZIONE
    I miei genitori mi raccontano sempre la storia di questa ragazzina: si suicidò perché era depressa, [/] veniva presa di mira a scuola; così, un giorno si impiccò in camera sua.
    I miei genitori la raccontano, la raccontavano [/] perché io credo nei fantasmi; sapevo anche che i genitori di questa ragazzina conoscono i miei, quindi lo hanno saputo da loro. I genitori della ragazzina sono distrutti, quindi ogni giorno rimango a casa da sola [/] poiché i miei [/] vanno a casa dei genitori della ragazzina per consolarli. Io non la conoscevo, perché i miei genitori pensavano che non sarei piaciuta a lei o che noi non saremo state buone amiche.

    - Alla virgola sostituisco i due punti: <- [:] come ho appena fatto, i due punti tra i suoi utilizzi specifica principalmente qualcosa nella frase. Molto meglio di una virgola, e ritma il discorso.

    - Rimosso questo passaggio "era depressa poiché". La frase è più scorrevole, si evitano le ripetizioni e il senso che vuoi dare non viene meno, ma esaltato. Talvolta è meglio rimuovere, anziché aggiungere.

    - Sostituito questo passaggio ", e quindi" con un punto e virgola [;] seguito da "così,". Il punto e virgola segna una pausa più duratura nella lettura, e in questo modo la fine della tua spiegazione assume un sapore climatico. Sono accortezze che migliorano sensibilmente lo stile.

    - Non "lo" raccontano, ma "la" raccontano. Stai infatti parlando della "storia", sostantivo femminile.

    - Ho rimosso il primo "anche". Con anche, suggerisci che sia stato scritto un altro motivo, prima, per il quale i genitori raccontano la storia alla protagonista. Un motivo che, nonostante sia palese che sia per farle paura, noi lettori ignoriamo. Ne ignoriamo il senso, più che altro.

    - Sostituita alla virgola il punto e virgola [;] - per una questione di ritmo che sento mio. Sta a te.

    - Aggiunta una virgola dopo "sono distrutti", e rimossa prima del "poiché". Sempre in merito al ritmo.

    - Rimosso un "genitori". Quando scrivi molto spesso la parola genitori, è meglio pensare a dei sinonimi o ad un modo per non ripetere troppo la parola. In questo caso, basta dire "i miei" per far capire che si tratti dei genitori.

    - Sostituito "nella casa" con "a casa". "Nella" non è sbagliato di per sé per il moto a luogo.

    ---

    CITAZIONE
    Avevo sempre paura quando mi raccontavano quelle cose su di lei, poiché visto che credevo nei fantasmi pensavo che lei avrebbe potuto perseguitarmi, e purtroppo accadde. Una notte ho fatto un incubo, in questo incubo c'era una ragazzina, che sembrava avere tra i 12 e i 14 anni. Facevo sempre lo stesso incubo ogni notte, dove la ragazzina mi faceva fare la sua stessa fine infatti lei mi metteva una corda al collo e mi appendeva ad un albero, non potevo gridare la ragazzina scompariva sempre lasciandomi soffocare. Provavo dolore e paura mentre soffocavo, la ragazzina rideva, io piangevo mentre cercavo di liberarmi. Lei disse di chiamarsi Noemi, a quel punto mi svegliai poiché capì chi era la ragazzina del sogno, abbracciai il mio peluche di Mewtwo che era l'unico pokémon che mi piaceva. Mi guardai le mani e dissi tra me e me che volevo assolutamente giocare e finire un gioco pokémon, non ho idea se fosse stata Noemi a farmi una specie di lavaggio del cervello, e farmi giocare e completare un gioco pokémon, ma volevo assolutamente farlo.

    Vediamo. Non hai idea di quanto io voglia sistemare i tempi verbali, ma è un lavoro che devi fare tu. Dimmi, poi, se rileggendo non ti sembra più scorrevole la storia:

    CITAZIONE
    Avevo sempre paura quando mi raccontavano quelle cose su di lei, poiché visto che credevo nei fantasmi pensavo che lei avrebbe potuto perseguitarmi. E, purtroppo, accadde. Di notte faccio un incubo ricorrente, in questo incubo c'era una ragazzina [/] che sembrava avere tra i 12 e i 14 anni. [/] La ragazzina mi faceva fare la sua stessa fine, [/] mi metteva una corda al collo e mi appendeva ad un albero, non potevo gridare e la ragazzina scompariva sempre lasciandomi soffocare. Provavo dolore e paura mentre soffocavo, la ragazzina rideva, io piangevo mentre cercavo di liberarmi. Alla fine dell'ultimo incubo disse di chiamarsi Noemi. A quel punto mi svegliai, poiché capii chi era la ragazzina del sogno. Abbracciai il mio peluche di Mewtwo, [/] l'unico pokémon che mi piaceva. Mi guardai le mani e dissi tra me e me che volevo assolutamente giocare e finire un gioco pokémon, non ho idea se fosse stata Noemi a farmi una specie di lavaggio del cervello [/] e a farmi giocare e completare un gioco pokémon, ma volevo assolutamente farlo.

    - Sostituita alla virgola il punto. In favore climatico, più che altro. Ho dunque sistemato la congiunzione "e" e cinto purtroppo tra due virgole.

    - Rimossa la virgola tra "c'era una ragazzina" e "che sembrava". Rallenta inutilmente la lettura.

    - Attenzione prima di "infatti". Così, si evita di inciamparvi con la lettura. Dato che stai per spiegare com'è che uccideva la protagonista, vanno bene anche i due punti [:] .

    - Rimosso l'"infatti" ed un "lei". Non c'è bisogno di riempire la storia con poiché, perché, infatti. Stai narrando, non spiegando. Riguardo al "lei", non serve esplicitare il pronome - sappiamo che di "lei" si tratta.

    - Tra "gridare" e "la ragazzina" ho aggiunto la congiunzione "e". Mancava nel testo originale.

    - Aggiunto un punto prima di "A quel punto mi svegliai". A volte, le frasi brevi sono molto più funzionali.

    - Aggiunta una virgola prima di "poiché". Sempre per una questione di ritmo di lettura.

    - Corretto "capì" [errore grammaticale].

    - In ogni caso, prima si capisce che questo sogno è singolo "una notte ho fatto un incubo", poi che lo fa ogni notte "facevo sempre lo stesso incubo ogni notte". Ho sistemato questo passaggio per dire che la protagonista fa un incubo ricorrente. Poi lei dice di chiamarsi Noemi e quel punto tu ti svegli. C'è da dire che quando la protagonista si sveglia stai ancora raccontando quello che succede negli incubi. Quindi... quando si sveglia? Probabilmente quando, in un certo ennesimo incubo, la ragazzina decide di presentarsi col suo nome. L'ho aggiunto giusto per ricordarti di questa cosa e stimolarti a correggere il tutto a modo tuo.

    - Aggiunto il punto prima di "Abbracciai". Le frasi brevi sono più funzionali etc...

    - Tra Mewtwo e l'unico pokémon ho rimosso il "che" e aggiunto una virgola. Funziona meglio in questo modo. Metti un po' troppi connettivi, e un po' troppe virgole nel posto sbagliato.

    - "Mi guardai le mani" è segnato in verde perché è una cosa che ho molto apprezzato. Farina del tuo sacco? Nella scrittura bastano soltanto quattro parole, un gesto. Guardarsi le mani, dopo essersi svegliati, suggerisce [senza spiegarlo per forza] l'immagine della protagonista seduta sul letto, perplessa e agitata. Molto bene.

    - Aggiungo la "a" dopo la congiunzione e prima di "farmi". Rimossa la virgola, ormai saprai perché.

    ---

    CITAZIONE
    Raccontai tutto ai miei genitori ma, loro dicevano che erano solo sogni. Quando uscirono pokémon rubino e zaffiro avevo solo 14 anni, e i miei genitori mi regalarono per natale pokémon rubino e un game boy advance. Avevo sempre desiderato un game boy advance, dal momento che io possedevo solo un game boy color.
    Non ero pazza dei pokémon, ma non saprei, tutti gli incubi che facevo, mi avevano fatto venire voglia di completare il gioco.
    Gli incubi non si fermavano, sognavo sempre la stessa ragazzina che faceva sempre le stesse cose.
    Quando andai alla lega, per battere i super quattro, inserì i miei pokémon nella sala della vittoria, ero felice, non so perchè.
    Ero felice di aver finalmente battuto il gioco.
    Però, un'altra ossessione salì lungo la mia spina dorsale, dovevo catturare tutti i pokémon.
    Ci impiegai giorni e giorni, senza nemmeno mangiare.
    Catturai tutti i leggendari di Hoenn.
    Catturai tutti i pokémon.
    Ero molto stanca, ma completai il pokédex di Hoenn, e con qualche scambio anche il pokédex nazionale.
    Andai dal professor Birch, e si congratulò con me. Ce l'avevo fatta. Avevo finalmente battuto il gioco!

    Starai leggendo fino a qua, vero?

    CITAZIONE
    Raccontai tutto ai miei genitori, ma [/] loro dicevano che erano solo sogni. Quando uscirono pokémon rubino e zaffiro avevo solo 14 anni, e i miei genitori mi regalarono per natale pokémon rubino e un game boy advance. Avevo sempre desiderato un game boy advance, dal momento che io possedevo solo un game boy color.
    Non ero pazza dei pokémon, ma non saprei, tutti gli incubi che facevo [/] mi avevano fatto venire voglia di completare il gioco.
    Gli incubi non si fermavano, sognavo sempre la stessa ragazzina che faceva sempre le stesse cose.
    Quando andai alla lega, per battere i super quattro, inserì i miei pokémon nella sala della vittoria, ero felice, non so perchè.
    Ero felice di aver finalmente battuto il gioco.
    Però, un'altra ossessione salì lungo la mia spina dorsale, dovevo catturare tutti i pokémon.
    Ci impiegai giorni e giorni, senza nemmeno mangiare.
    Catturai tutti i leggendari di Hoenn.
    Catturai tutti i pokémon.
    Ero molto stanca, ma completai il pokédex di Hoenn, e con qualche scambio anche il pokédex nazionale.
    Andai dal professor Birch, e si congratulò con me. Ce l'avevo fatta. Avevo finalmente battuto il gioco!

    - Ho spostato la virgola dietro il "ma". Molto meglio e corretto così, no?
    - Il nome delle festività religiose, come il "natale", vanno scritte in maiuscolo. Ti consiglierei, nonostante su questo non sia molto sicuro, di scrivere i nomi di brand come Game Boy e Pokémon in maiuscolo.
    - Rimossa la virgola tra "facevo" e "mi avevano fatto".
    - Corretto "inserì" [errore grammaticale]
    - "perchè". Una vista, sai già come scriverlo.

    ---

    CITAZIONE
    Una battaglia pokémon iniziò non appena uscì dal laboratorio, ero pietrificata quando vidi chi era l'allenatrice pokèmon con cui stavo combattendo.
    Era la stessa ragazza dei miei incubi, aveva un peluche di pikachu ma, i suoi occhi erano pieni di dolore.
    Un box di dialogo apparve "..." diceva, seguito dal box di dialogo della battaglia. "Noemi (Svì?ìd3) vuole lottare!"
    Ero confusa e spaventata, che ci faceva lì?
    a quel punto notai di avere un solo pokémon, era strano poiché la mia squadra era composta da 6 pokémon. Tirai fuori Treecko, era livello 1, ero confusa solo al pensiero che io avevo scelto proprio lui, ma che poi diventò uno Sceptile, dato che lo avevo allenato tanto, il mio Sceptile era livello 100, ma in quella battaglia era un Treecko.
    Avevo paura, e se quella ragazza mi stesse perseguitando? Quella era la scelta più probabile.
    Lei tirò fuori un Pikachu, esso era livello ??? al che, io decisi di usare una mossa, ma diceva che il mio Treecko era troppo spaventato per attaccare.

    A questo punto della correzione comincio persino io a stancarmi. Potrei non essere esaustivo. Vediamo!

    CITAZIONE
    Una battaglia pokémon iniziò non appena uscì dal laboratorio, ero pietrificata quando vidi chi era l'allenatrice pokèmon con cui stavo combattendo.
    Era la stessa ragazza dei miei incubi. Aveva un peluche di pikachu, ma [/] i suoi occhi erano pieni di dolore.
    Un box di dialogo apparve. "..." diceva, seguito dal box di dialogo della battaglia. "Noemi (Svì?ìd3) vuole lottare!"
    Ero confusa e spaventata, che ci faceva lì?
    A quel punto notai di avere un solo pokémon; era strano poiché la mia squadra era composta da 6 pokémon. Tirai fuori Treecko, era livello 1. Ero confusa. Al solo pensiero che io avevo scelto proprio lui, lui che poi diventò uno Sceptile dato che lo avevo allenato tanto. Il mio Sceptile era livello 100, ma in quella battaglia era un Treecko.
    Avevo paura. E se quella ragazza mi stesse perseguitando? Quella era la spiegazione più probabile.
    Lei tirò fuori un Pikachu, [/] era livello "???". [/] Decisi di usare una mossa, ma diceva che il mio Treecko era troppo spaventato per attaccare.

    - Corretto "uscì" [errore grammaticaleH]

    - Sostituito il punto al posto della virgola alla fine di "Era la stessa ragazza dei miei incubi". Attenzione, la virgola andava bene. Ma con il punto ho ottenuto di creare maggiore impatto nella sorpresa!

    - Spostata la virgola dietro il "ma". Che tu la metta o meno, ricorda: mai, mai mettere la virgola dopo il "ma", capito? :rath:

    - Aggiunto il punto dopo "apparve".

    - Maiuscola. No problem.

    - Aggiunto un punto e virgola (anche la virgola ci andava, così come punto, sta a te).

    - Frase molto, molto confusa. Non scriverò qui per filo e per segno cosa ho corretto. Ho fatto in modo che le frasi fossero connesse rispetto al senso che volevi darle. Ecco il modo in cui io sistemerei la frase.

    - Aggiunto il punto dopo "Avevo paura". Frasi brevi, frasi intense. La virgola, comunque, non era affatto sbagliata.

    - A differenza di scelta, non è meglio scrivere "la spiegazione più probabile"?

    - "Esso" l'ho rimosso. Usi spesso i pronomi a due centimetri di distanza dal nome effettivo. Non serve, lo si capisce a meno che tu non voglia evitare complessi fraintendimenti. Non è il nostro caso.

    - Era "di" livello ??? - ho interrotto col punto fermo, e ho rimosso "al ché" - che poteva andare bene.

    ---

    CITAZIONE
    Il Pikachu usava mosse normali, usando fulmine esso lasciò Treecko con 1 ps.
    In un altro turno Treecko non fece niente.
    "Pikachu usa lanciafiamme!" mi stupì, Pikachu non può imparare lanciafiamme a quanto so.
    Si sentivano le grida strazianti di Treecko.

    Si sentivano anche delle risate, miste alle grida del piccolo Treecko, mi fischiavano le orecchie. Non ce la facevo più, e quando tutto finì, un box di dialogo apparve "Gli ho fatto male?" mentre scomparve.
    Dopo quello che successe, i miei genitori morirono, non si sa il come, ne il perché, tutto quello che si sapeva è che furono trovati impiccati.

    ...
    Che finale veloce!

    Penso di voler lasciare i commenti ad altri.
    Io spero di averti fatto vedere come, con davvero poco, si può leggere meglio un racconto.
    Mi trovo praticamente d'accordo su tutto quello che ha detto Medea e gli altri utenti. Non dirò delle incongruenze varie.
    Anche se fosse scritta epicamente, anche se fosse tutto quello che vuoi rimane il fatto che molte cose non hanno spiegazione o non ci sono idee DIVERSE. Forse, nella tua testa, molte informazioni ci sono e quando scrivi ti sembra tutto logico. Ma devi pensare al lettore. Pensa ai pilastri, alla logica di un racconto.
    Scriverai ancora?
    Commetterai gli stessi errori. Non è perché non sei brava, anzi, sei davvero migliorata rispetto alle altre storie! Ma perché è NORMALE. Alla tua età io non scrivevo meglio di te, a dire il vero non scrivevo affatto. Purtroppo molti sono grandi qui, e non si emozionano più con la copia della copia della copia. Hai qualcosa da dire, allora sappi che bisogna avere pazienza e fiducia in sé stessi, nella PROPRIA FANTASIA, negli altri per poter migliorare.

    Giuro che se non hai letto niente di quello che ho scritto faccio inondare te e il forum con la lava del VESUVIO.

    Edited by Sixtyten - 18/1/2021, 14:32
  12. .
    Ti banno perché d'accordo, magari hai le idee poco chiare, quindi mi permetto di reintrodurti alla parola di Gesù: "Il sale è buono; ma se il sale diventa insipido, con che gli darete sapore? Abbiate del sale in voi stessi e state in pace gli uni con gli altri".
    Vedi, tu in questo momento sei stato annacquato da idee riterrei eretiche e blasfeme, così perdendo sapidità nella SALIERA che vi è in te. La Fede è la fonte del sale che ti permette anzitutto di stare in pace con te stesso e con gli uni e con gli altri sempre, continuamente, senza mai incedere in falsi e abissali errori di spirito: ci sono domande?
  13. .
    Condividiamo sesso, età, gusti musicali e una preoccupante appartenenza al S U D. Bella presentazione.
    ti auguro un buon Natale;
    la fantomatica buona permanenza;
    la lettura del regolamento;
    l'invito a inviarci in Smistamento qualcosa di tuo;
    di leggere il più possibile per affinare il tuo stile;
    di presentarti prima di postare;
    di accertarti dell'età di Stefy;
    di commentare spesso;
    etc...

    Ultimamente, nonostante io sia un tipo che molla facilmente le proprie fascinazioni, mi sono interessato al tedesco. Chissà se esistono portali in tedesco con CP e simili originali che tu possa tradurre [naturalmente non retribuito, il tempo non è prezioso] - o potresti fare QUELLO CHE VUOI, sai, ci ho pensato e potrebbe essere una soluzione...

    Il mio nome è Sixtyten, al tempo Oessido. Sono stato il giullare del Forum e tuttora non c'è da scherzare.
  14. .
    CITAZIONE (´ kagerou. @ 22/11/2020, 12:11) 
    Rory e Kohei stanno insieme da anni per davvero, quindi sono decisamente quelli più shippabili di tutti e quelli più canon :love:

    Io shippo Mark con Sixtyten ≧◡≦ per un periodo, quando arrivarono sul forum, avevo quasi l'impressione che fossero una sola persona e che stesse trollando con due account. Non chiedetemi perché. Sono fatti l'uno per l'altro e... NO HOMO but stanno bene insieme. (¬‿¬)

    NO HOMO? Perché no... :silly:

    Comunque Stefy e Francesc per ragioni anagrafiche, Ciccio è quello più analitico e serio Stefy più ingenuo e passionale insomma non scendiamo nei dettagli buon Dio :gigi:
  15. .
    Yondo, che piacere! Benvenuto, quindi :D
47 replies since 5/8/2018
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