Posts written by Glypto

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    Sarò strano io, ma mi sono sempre immaginato un finale action per questa storia, una cosa tipo:

    Finalmente Jackie era davanti a me. Una cosa nera, forse perché in controluce, o forse perché quello era il suo aspetto. aveva un busto e una testa, come quella di uno spaventapasseri coperto di stracci, e dei prolungamenti simili a rami o radici al posto degli arti.

    Rose sorrise, mentre Jackie iniziava ad avanzare minaccioso verso di me. "Bene", dissi. "Io vi do...vi do la mia benedizione" gettai a terra, davanti a quella cosa, la boccetta d'acqua santa che tenevo nascosta sotto il vestito. Jackie iniziò a contorcersi all'indietro non appena il contenitore in vetro si ruppe, schizzandolo d'acqua. Era chiaramente infastidito, e almeno per qualche secondo ero riuscito a ritardare la mia morte.

    "No!" Rose, il suo volto da bambina reso deforme dalla rabbia, si lanciò su di me, con le mani protese verso il volto e tirando calci alle gambe e alle parti basse. "Lui Ti ucciderà! TI UCCIDERÀ! ...COME HA FATTO CON LA MAMMA!" A quelle parole feci il gesto meno paterno di sempre, ma che forse mi salvò la vita, la colpii al volto con il gomito, facendola ricadere a terra, immobile.
    Mi girai nuovamente verso Jackie, che si stava riprendendo dai movimenti convulsi che l'acqua aveva provocato su di lui. "Ciao Jackie, benvenuto in famiglia." Puntai la pistola, che avevo nascosto ed infilato nei pantaloni, e feci fuoco. Il proiettile, realizzato con medagliette in argento e fatto benedire, si piantò nella testa di Jackie, producendo un rumore sordo e facendolo piegare all'indietro. Sparai un altro colpo, poi un altro e un altro ancora. Jackie era piegato, come una bestia ferita. Esplosi un altro colpo e l'essere si ruppe come vetro in una miriade di frammenti, che a loro volta andarono a disgregarsi e a formare un fumo nero, che subito svanì nell'aria.

    Jackie non c'era più. Ero libero.
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    Molto interessante da leggere...molto inquietante da vivere, immagino
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    Io la considero tra le mie creepy preferite. La struttura simil-forum è azzeccata e trasmette il giusto senso di "primi anni 2000" e il passaggio dalla normalità all'anormalità del protagonista è avvincente. Il finale a mio modo di vedere non è una "lezione morale" ma un modo per far capire cos'è successo al ragazzo. Bellissima oggi come quando la lessi la prima volta.
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    CITAZIONE (Medea MacLeod @ 31/5/2017, 18:10) 
    https://it.wikipedia.org/wiki/Effetto_Werther

    Personalmente, trovo inappropriato aggiungere benzina ad un fuoco di paglia, che non aveva seguito e non dovrebbe averlo.
    L'emergenza non c'era, non c'è mai stata e la si è creata (O si è cercato di farla) per fare click, vedasi appunto il sovramenzionato Effetto Werther.

    Sarebbe inoltre il caso di citare gli articoli che avete usato come fonte, come l'elenco delle prove copiato (brutture traduttive incluse) da un articolo de Il Giornale.

    L'ho sempre detto che leggere quel libro ti ammazza :sisi:
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    Grazie ;), contento che ti sia piaciuta
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    Bella, anche grazie al black humor e al fatto che dimostra come non sia necessario ricorrere ai soliti assassini/mostri/roba maledetta per creare una pasta interessante.
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    Bella ;)
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    In teoria sì, anche se nel caso della vera criogenesi penso che ciò non avvenga ( sia perché l'ibernato è già morto, sia perché non si è ancora in grado di riportarlo in vita qualcuno dopo che è stato congelato).
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    CITAZIONE (The Lurker @ 24/11/2016, 02:17) 
    Oltre alle critiche sopra, tecnicamente sono le palpebre che dovrebbero scivolare sugli occhi e non il contrario :ahse:

    Grazie, ho modificato ;).
    Per la questione del risveglio: il motivo per cui l'ho fatto risvegliare, semplicemente, è perché se fosse rimasto incosciente non avrei potuto finire la storia. Anch'io mi sono fatto la stessa domanda, e l'idea è che per divorarlo servisse prima ristabilire le normali funzioni organiche e quindi risvegliarlo, oppure che lo scongelamento comportasse necessariamente il risveglio, almeno in questo caso.

    Per il metodo di congelamento, la cosa dell'azoto liquido l'ho letta sui giornali all'indomani della notizia della ragazzina britannica che si è fatta ibernare (storia che ha poi ispirato questa pasta), ma non sono un esperto quindi non saprei dire se è corretto oppure no.
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    Hai sonno, senti le palpebre che ti scivolano dolcemente sugli occhi, vuoi dormire, vuoi assolutamente dormire.
    Non hai sonno. Questo è quello che si prova quando si muore, dunque. La malattia che hai ereditato fin da quando eri bambino è venuta a fare il suo lavoro. Ha vinto lei, o forse no.
    Intorno al lettino gira un’infinità di persone, non solo amici e familiari, ma anche medici, dottori, gente col camice bianco. Alcuni sono chini su macchinari e strumenti, intenti a fare ciò che ti salverà. O forse no.
    “Tenetevi pronti, manca poco!”
    Ti senti tutto intorpidito. I sensi si offuscano e tutto intorno a te diventa nero.

    “Credimi Richard, questo è il futuro!”
    “No, questa è una cazzata John, non ti risveglierai e lo sai anche tu”.
    “Ma la morte…”
    “…Non la puoi battere, tanto meno immergendoti nell’azoto liquido a meno 162 gradi centigradi. E non c’è modo di tornare indietro”.
    “Loro sapranno come fare”.
    “Loro chi?”. “Loro, quelli del futuro. Loro sapranno come fare”
    “No. Non lo sai per certo”. “So che in cento anni la medicina ha fatto passi da gigante. Loro sapranno come fare”.


    Senti i muscoli intorpiditi risvegliarsi. Senti il sangue scorrere di nuovo nelle vene.
    Alle sensazioni segue a poco a poco la coscienza. Ti stai risvegliando.
    L’oscurità si dirada come all’apertura di un sipario, tra poco potrai vedere.
    Poi senti un dolore lancinante al fianco. È dunque questa la rinascita? Fai per tastarti il costato, da dove proviene la sgradevole sensazione, ma nessun braccio risponde al tuo comando. Nessun braccio.
    “Scusa amico, so che puoi sentirmi. Mi spiace ma dobbiamo farlo, adesso c’è poca carne da queste parti e noi abbiamo fame” è quello che senti dire in una sorta di inglese.
    Mentre tieni gli occhi forzatamente chiusi fa capolino dal tuo cervello semicongelato l’ultimo tuo pensiero:
    Il passato non era poi così male, in fondo.

    Edited by Glypto - 24/11/2016, 12:20
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    Interessante, anche se credo che i libri più "pericolosi" (almeno tra quelli teoricamente "proibiti" e all'indice) fossero quelli di stampo illuminista-razionalista (Tipo L'uomo macchina di La Mettrie, che era effettivamente nell'indice) che non quelli "magici".
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    Capolavoro :sisi: . Consiglio anche "The toll-house", dello stesso autore.
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    CITAZIONE (AnnagaiaLovesEDM @ 10/1/2016, 22:36) 
    È proprio una bella HS ^^
    I puzzle mi sono sempre piaciuti, ma sono un po' impedita, quindi il fatto che sia incentrata appunto su un puzzle mi piace molto. Una cosa però mi ha lasciato perplessa: quando la signora Bondoni apre la porta, il protagonista vede che ha un occhio nero e lei gli dice "è stato mio marito" quindi ovviamente soffriva di violenza domestica. Se è così, come mai il protagonista (tanto per restare in tema...) ci ha messo così tanto ad unire le tessere del puzzle e a capire che il pericolo era il marito?

    Grazie mille ;)
    Per il collegamento "Occhio nero -> Il marito è il colpevole" non saprei, non ci ho fatto caso nel scriverla, ma possiamo far finta che il protagonista non se ne sia accorto subito perché è più abituato a fare puzzle che non collegamenti tra un fatto e l'altro (fa un po' pena come spiegazione, lo so :peo: )
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    Ho letto tutta la discussione, che seguo da quando è stata aperta, e devo dire che, per quanto interessante e molto ben scritta, anch'io sono tra gli "increduli". Voglio dire, si tratta pur sempre di una storia di spiriti, morti che comunicano con i vivi e altri argomenti di cui si discute dalla notte dei tempi ma che nessuno è mai riuscito veramente a provare. Quella che tu chiami povertà neurale è semplice e sano scetticismo, se non ci fosse quello allora crederemmo a tutto ciò che ci viene raccontato. L'unico modo per confermare quello che dici è mostrare prove, come un video che mostri qualche fenomeno che accade durante le vostre "sedute". Non dimostrerebbe in assoluto che hai ragione tu, ma sarebbe meglio di una semplice testimonianza.
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    Per quanto l'argomento sia incredibilmente affascinante ho risposto no, non ci credo.

    Ci sono un paio di punti del fenomeno UFO che non mi hanno mai convinto del tutto: innanzitutto il fatto che in 70-80 anni di fenomeno (se vogliamo farlo partire dall'avvistamento di Arnold), non sia mai stata portata alla ribalta una prova davvero convincente, a dispetto anche dell'interessamento di scienziati ed autorità di diversi paesi. Anzi, molti casi "perfetti", come l'avvistamento di Phoenix o la foto di Trent, si sono rivelati falsi o dubbi ad un esame più approfondito.

    L'altro aspetto dubbio è il fatto che gli UFO e i loro presunti occupanti siano pesantemente soggetti alle mode del momento: dai primi, estremamente dubbi, avvistamenti nell'ottocento di mezzi volanti simili a dirigibili, agli scassatissimi "dischi" degli anni 40-50-60, manovrati da gnomi, mostri o gente in tuta metallizzata, per arrivare ai moderni mezzi luminosi ed appariscenti e i soliti "grigi" rompiballe che ti infilano chip dappertutto e che non è chiaro quanto siano stati influenzati da film e serie Tv. Una cosa del genere secondo me ha a che fare più con il folklore che con il mondo fisico.

    Poi ovviamente non è detto che non sia vero nulla: gli avvistamenti di strani oggetti volanti potrebbero avere a che fare, più che con gli extraterrestri, con fenomeni fisici a noi sconosciuti, o con i fulmini globulari, o ancora fenomeni tipo le luci di Hessdalen.

    Per quanto riguarda la vita su altri pianeti sono possibilista, per quanto in merito non ci siano prove, al momento. Una mia fantasia ricorrente è di fare un safari su Europa o su altri pianeti su cui la vita potrebbe essersi sviluppata e ammirare le strane ed incredibili creature che lo abitano.
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