Votes given by Ronfasano Senzasosta

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    CITAZIONE (In$@NiT¥ Th®ÎLLS @ 14/5/2013, 18:19) 
    Perchè la gente è fatta così, gli occidentali hanno quasi sempre e forse hanno sempre avuto una mentalità chiusa e testarda, la mentalità di un asiatico è: il senso di fratellanza e di uguaglianza ecc... Ciò comporta loro ad essere più aperti

    È come paragonare gli Ateniesi dell'antichità con gli Spartani, il 1º popolo era molto "culturalizzato" l'altro preferiva starsene chiuso e diffidente da tutti nella sua orgogliosa testardaggine

    Infatti è raro trovare un Asiatico razzista D: (in casi estremi)

    Non scherziamo dai, ma li hai visti i giapponesi? LOL
  2. .
    Melinda odiava guidare di notte. Faceva del suo meglio per evitarlo. Si spostava per tratte brevi verso un negozio se si accorgeva di essere a corto di assorbenti o se non aveva nulla per cena dopo essere tornata a casa - quel genere di cose che capitano ogni tanto. Ma lei faceva del suo meglio per non uscire quand'era buio a meno che qualcuno non venisse a prenderla.

    Così, naturalmente, si trovò ad affrontare il viaggio più lungo della sua vita quella notte senza luna, punteggiata da poche stelle, spirali di nuvole che volteggiavano sopra di lei e ettari di foresta su entrambi i lati.
    Come molte delle cose sgradevoli della sua vita, questa era dovuta a suo padre. Non parlava né vedeva più quel bastardo da quindici anni, ma subito dopo essersi addormentata quella notte... No, si sbagliava. In quel momento doveva essere già domani. All'improvviso, il suo telefono squillò, e la sua voce era all'altro capo del filo.

    "Ho bisogno di te, Mellie. Per favore, vieni ora."
    Disse solo questo, e poi cadde la linea.

    Il vecchio doveva essere sbronzo probabilmente, ma non l'aveva mai chiamata prima - non dai tempi in cui era una bambina e cercava ancora di convincere sua madre a riprenderselo. Le sembrò come se fosse stata addormentata per un lungo tempo - svegliarsi e sentire di nuovo la sua voce dopo tutti quegli anni. Sembrava che stesse piangendo. La sua voce era proprio come la ricordava dall'ultima volta che l'aveva sentita.

    Come in un sogno, si era alzata, vestita, ed era entrata in macchina. Era già fuori città e a metà strada dalla vecchia abitazione di suo padre prima di rendersi conto che non aveva modo di sapere se viveva ancora là. Riceveva notizie da sua madre di tanto in tanto nel corso degli anni sui suoi spostamenti. L'ultima volta che sentì sua madre parlarle di lui fu sette anni fa. Era mai stato in un posto solo così a lungo?
    Non che lei ricordasse. Aveva sette anni quando sua madre finalmente ne ebbe abbastanza e lo mise alla porta. Prima di ciò, ogni tanto facevano un trasloco. La casa in cui abitavano fu la loro sistemazione più duratura; sedici mesi esatti. Dopodiché divennero due anni, e poi la casa seguente divenne l'appartamento che lasciò quando si trasferì per vivere da sola. In tutto quel tempo, lo sentì sporadicamente se andava bene, e finalmente decise che sarebbe stato più semplice dimenticarsi di lui.

    Fino a quella notte.

    Dopo due ore di guida scoprì di aver ragione di dubitare che il padre fosse ancora nello stesso posto. Il suo ultimo indirizzo conosciuto era un appartamento malridotto in una zona a basso reddito della città in cui era cresciuta. Era al numero 24 o al 42? Forse era 14. Sicuramente aveva un 4 in mezzo. Non aveva importanza. Il suo nome non era su nessuno dei campanelli.

    Bastardo! Suo padre ubriaco l'aveva chiamata a notte fonda, non facendo nient'altro che chiederle di raggiungerlo per una ragione che non era neanche abbastanza importante da esser rivelata per telefono, e poi si aspettava di punto in bianco che lei sapesse dove si trovava in quel momento.
    In un impeto di rabbia, tornò indietro marciando verso la sua auto, sbattè la portiera e ripartì per dirigersi da dove era venuta. Era così arrabbiata che non fece attenzione a dove stava andando e mancò una traversa in cui doveva girare.

    L'altra cosa che notò, fu che si trovò su un tratto di strada solitaria. Le auto erano rade, ma la rilassava il fatto che ne passasse una ogni mezz'ora circa. L'orologio sul cruscotto segnava le 2:27 del mattino. Guidava da più di cinque ore da quando era uscita di casa. Di notte.

    Ogni cinque minuti controllava il suo cellulare. Da quando capì di essersi persa, iniziò a controllarlo e scoprì di non avere copertura di rete. Si fermò anche ad una stazione di servizio (chiusa, ovviamente), sicura che ci sarebbe stato campo là attorno da qualche parte, ma niente.

    Fa il punto della tua vita, Mellie
    , pensò. Hai oltrepassato i trent'anni, odi il tuo lavoro, tu e tua madre non andate per niente d'accordo, non parli e non vedi tuo padre da poco meno di metà della tua vita, non hai tempo per gli amici o per le relazioni grazie al lavoro sopracitato che odi, e ora eccoti qui, intrappolata in una strada che non hai mai visto prima, di notte, e non puoi nemmeno dare un'occhiata su Google Maps. Che donna intelligente sei.

    Considerò rapidamente di fermarsi e di far segno alla prossima macchina di passaggio. Poi capì subito l'inutilità del piano. Nessun altro su questa strada avrebbe avuto campo. Quindi non c'era nulla da fare. Avrebbe dovuto guidare finché non si fosse imbattuta in una casa. Si sarebbe sentita in imbarazzo a svegliare qualcuno, ma non c'era scelta. Doveva ritrovare la strada per tornare sulla via principale.

    Ma fino a quel momento, l'unica cosa che riusciva a vedere su entrambi i lati erano solo alberi. Chilometri e chilometri di alberi. Nessuna luce filtrava attraverso le fronde. Nessuno segno che indicasse il passaggio di qualcuno, tranne la strada e la gente che ovviamente la usava.

    Non c'erano neppure altri segnali stradali oltre gli indicatori dei chilometri. Era davvero nel mezzo del nulla? Si trovava a pensare proprio questo quando i suoi fari illuminarono qualcosa sulla strada; un cartello squadrato di legno - ovviamente non di quelli distribuiti dal governo. Non era un cartello per la benzina/cibo/alloggio, o un segnale chilometrico, o un cartello che indicava una distanza da un punto. Sembrava un cartello pubblicitario che indicava un'attività là intorno. Rallentò per leggerlo.

    Roadhouse di Nonna Royce!
    Venite a soggiornare per una notte da Nonna!
    Si prenderà cura di voi!
    Stanze! Vitto! Prezzi bassi!
    Alla prossima uscita!




    Il suo cuore accelerò i battiti. Non era affatto interessata a fermarsi da Nonna Royce, ma ogni attività ha sicuramente una linea fissa. Al massimo, avrebbe potuto ricevere una mappa, o le avrebbero potuto indicare la strada giusta. Decise di fermarsi là.

    Stava quasi per mancare lo svincolo. La Roadhouse di Nonna Royce era infossata alla fine di una lunga, sporca strada privata e sterrata, appartata in mezzo agli alberi. Aveva appena finito di percorrere la stradina sporca, prima di accorgersi che stava là. Continuò fino a fermarsi e poi svoltò dentro.

    La casetta si trovava davanti a lei. Era a due piani e sembrava avere all'incirca otto o dieci stanze. Grande per essere una casa ma piccola per qualsiasi abitazione che potesse permettersi vitto e alloggio. Si avvicinò e controllò se vi era un segnale di un posto libero; niente. Non perché l'insegna non era illuminata, non c'era proprio nessuna insegna. La luce del portico era accesa e la facciata dell'edificio era illuminata da quella luce e dai suoi fari. Nessun cartello di alcun genere.

    Quasi si chiese se non avesse sbagliato posto, ma era certa di non aver visto alcun'altra uscita tra questa casa e il cartello che la indicava.
    Si fermò nel vialetto e tirò fuori il cellulare di nuovo. Ancora niente campo. Fece una piccola ricerca di eventuali segnali wireless disponibili. Senza nessuna sorpresa, non ve ne era alcuno. Neanche uno protetto.

    Non c'è nessun altro a parte me qua, pensò.

    A quel punto, non si sarebbe stupita di trovare anche la casa vuota. Ma la luce era accesa ed era una road house. Ci sarà stato qualcuno a lavorare alla reception.

    Scese dall'auto e si diresse verso il portico. Mentre si voltò per controllare che le luci lampeggiassero per essere sicura di aver chiuso le portiere dell'auto, pensò di vedere un movimento tra gli alberi. Qualcosa dalla forma umana. Si fermò e guardò di nuovo. Niente. Pensò di averlo immaginato.

    Sulla porta, esitò. Se fosse stata una roadhouse non avrebbe dovuto aver problemi ad entrare. Ma se si fosse sbagliata? Se avesse aperto la porta e fosse entrata, si sarebbe potuta trovare arrestata là in Culonia, Nientelandia.
    Cautamente, provò a girare la maniglia. Funzionava. Spinse delicatamente la porta. Si aprì. Il sollievo la pervase quando vide che si trovava in un atrio piccolo, ma decorato con gusto, che era stato evidentemente riqualificato come hall. Una scrivania pittoresca, con un modesto libro degli ospiti lasciato sull'angolo destro insieme ad alcune riviste, e alcune sedie. Scorse brevemente i titoli -- Mademoiselle, Blue Book, The New Country Life, Arts & Architecture -- prima di rivolgere l'attenzione al piccolo scranno.

    Non c'era un computer. Era una cosa piacevole. Era come se la casa fosse di un'epoca passata. Forse la vecchia Nonna Royce non amava particolarmente la tecnologia. C'era, tuttavia, un campanello, proprio come ci si sarebbe aspettati di trovarne uno nel 1929. Non era neanche il tipo di campanello argentato che devi pigiare per farlo suonare; era una piccola campana di porcellana. Questo posto iniziava sembrarle graziosissimo.

    Per favore lasciare un recapito telefonico, e si è pregati di utilizzare la linea della pensione, non si cambiano pezzi da 50.
    Prese la campanella e la scosse.

    Per un po', non accadde nulla. Poi vide una luce accendersi nella stanza adiacente e l'ombra di una donna anziana proiettata sul muro. L'ombra si mosse verso di lei e nel giro di pochi secondi, vide la sua proprietaria: Nonna Royce, che poteva benissimo somigliare a tutte le nonne di ogni fiaba.

    "Beh, oh cielo," disse. "Buongiorno tesoro. Perdona il ritardo ma è passato un po' di tempo da quando abbiamo ricevuto ospiti a quest'ora. Posso sapere il tuo nome, cara?"

    Nonna Royce era bassina, con i capelli grigi legati in una crocchia ordinata dietro la testa, un vestito che aveva una foggia da anziana degli anni venti, e un maglione rosa sbiadito. Melinda pensò che somigliava proprio a come avrebbe voluto che apparisse sua nonna, ma sua nonna materna morì quando era giovane, e non aveva mai visto la madre di suo padre. Quasi le faceva male rifiutare l'ospitalità della piccola e dolce donna, ma comunque, doveva tornare a casa.

    "Veramente, sono dispiaciuta", iniziò. "Ma il fatto è che mi sono persa. Non sono neanche sicura di dove mi trovo..."
    "Oh, povera ragazza", disse Nonna Royce. "Siediti che ti preparo un té, o quello che vuoi. Devi aver freddo."
    "Davvero, grazie, ma sto bene," disse Melinda con gentilezza. "Ho solo bisogno di usare il telefono, se posso, o se potesse darmi una mappa, anche questo sarebbe d'aiuto. Vivo ad un paio d'ore da qui..."

    Si interruppe, non sapendo se fosse vero. Poteva benissimo aver viaggiato per quelle cinque ore in direzione completamente sbagliata.

    "Oh, cara," disse la piccola donna mestamente. "Mi dispiace, tesoro, ma le linee telefoniche sono interrotte. Per quanto riguarda la mappa, beh... Una volta ne avevo una, e se la cerco dovrei averla ancora, ma adesso sarà datata. L'autostrada è stata spostata da allora, per quel che ne so."

    Il cuore di Melinda sprofondò. Come poteva avere una fortuna ancora più avversa? Nessun telefono, cellulare o mappa. Cosa poteva fare? Doveva tornare a casa. Era attesa al lavoro per le 8 del giorno seguente. E perché le linee telefoniche erano inutilizzabili? Il tempo era freddo ma limpido. Stavano riparando una linea nelle vicinanze?

    Disse a Nonna Royce il nome della sua città, ma Nonna disse solo "Che tu ci creda o meno, non ho mai sentito il nome di quella città. Come hai detto che si chiama?"
    Lo ripeté.
    "No, non mi dice niente. Mi spiace. Non saprei dirti in che direzione si trovi. Perché non resti per la notte, cara. Ti farò uno sconto per il disturbo."
    "Grazie mille. E' molto gentile da parte sua. Ma devo andare a lavoro domani e devo tornare a casa. Non sono neanche sicura del perché sono fuori casa stasera. L'unica ragione che avevo sembra non essere più tanto importante."

    "Tesoro, non ti consiglierei di rimetterti alla guida stanotte," disse Nonna Royce. "Perché, sono quasi le tre del mattino, e non hai neanche dormito. Forse le linee si risistemeranno nel mattino, e potrai chiamare al lavoro e far sapere che farai ritardo."

    "Non funzionerà neanche così." rispose. "Sono io che apro. Non ci sarà nessuno là ad aspettarmi. No, mi dispiace, devo davvero andare. Mi dirigerò nell'altra direzione finché non ritrovo la strada dalla quale sono venuta."

    Al che, l'espressione di Nonna Royce, già un po' preoccupata, sembrò mutare - in una di paura. Fece una pausa, guardando Melinda come se volesse dirle qualcos'altro per trattenerla.
    Alla fine disse, a malincuore, "Va bene, tesoro, se sei sicura. Sta attenta, adesso. Non parlare con nessuno finché non sarai di nuovo in strada."

    L'ultimo avvertimento le sembrò un po' sciocco. Dopo tutto, cos'era Melinda, una bambina? Ringraziò Nonna Royce per la sua gentilezza e si diresse verso l'auto. A circa metà strada dall'auto ricordò di aver pensato d'aver visto qualcosa muoversi tra gli alberi. I suoi occhi scrutarono entrambi i lati dell'area in cui si trovava, cercando qualsiasi cosa che sembrasse muoversi da sola piuttosto che mossa dal vento leggero. Non vide nulla. Soddisfatta, si avvicinò all'auto. Tutti e quattro i pneumatici erano sgonfi.

    Dannazione!

    Si chinò e vide dei lunghi tagli su ogni copertone. Qualcuno in questo piccolo appezzamento di Green Acres le aveva fatto fuori i pneumatici nel tempo che aveva impiegato a scoprire che non avrebbe avuto alcun modo di contattare nessuno quella notte.

    Dovevano essere stati i bambini di qualche fattoria limitrofa, pensò cupamente. Quando non si trova niente di meglio da fare, si esce la sera per tagliare pneumatici.
    Si fermò e se ne fece una ragione. Non sarebbe andata da nessuna parte quella notte. Non aveva alcuna scelta a quel punto; doveva rimanere là per la notte fino al mattino, quando con buon auspicio avrebbero risistemato le linee e avrebbe potuto chiamare qualcuno al lavoro per sostituirla, e poi il carroattrezzi per i pneumatici. Sospirò e tornò nella casa. Poté sentire Nonna Royce mentre tornava nella sua stanza. Aveva già spento le luci. Rassegnata al suo destino, Melinda suonò di nuovo il campanello.

    "Sei tu, cara?" sentì chiamarla Nonna Royce.

    "Sì, sono io," rispose. "Mi dispiace disturbarla. Mi chiamo Melinda Orton. Mi scusi per non averglielo detto prima. Credo che prenderò una camera in affitto per la notte, se l'offerta è ancora valida."

    "Oh, certo che lo è, tesoro," disse Nonna Royce, rientrando nella stanza e accendendo le luci. "Melinda. Oh, è davvero un bel nome, cara. Bene. Vediamo di sistemarti. Scrivi il tuo nome e l'ora di arrivo nel libro là e ti darò una chiave. Tutte le stanze in affitto sono al secondo piano, e ce ne sono solo un paio libere."

    "Ci sono altre persone qui?"

    Questo dettaglio era inaspettato. Non c'era neanche un'auto nello spiazzo quando vi entrò lei.

    "Oh sì, signorina Melinda." Nonna stava trafficando nella stanza adiacente. "Il signor Norris, il giovane Calvin, c'è un po' di gente qui." Tornò con una chiave in mano. "Solo per curiosità, cosa ti ha fatto cambiare idea?"

    Sembrò avvampare mentre le faceva questa domanda, sebbene fosse sollevata dal fatto che Melinda sarebbe comunque rimasta.

    "Oh, probabilmente è colpa solo dei ragazzacci qua intorno," disse. "Ma ho trovato le gomme dell'auto squarciate."
    Nonna si fermò improvvisamente, la sua faccia incerta tra la curiosità e la preoccupazione. Poi si riprese, come se non ci fosse niente di strano.

    "Non c'è nulla da fare per questo, suppongo." disse, con una punta di tristezza.
    "Beh, almeno fino al mattino, in ogni caso," disse Melinda. "Allora con un po' di fortuna le linee saranno funzionanti."
    "Oh," disse Nonna Royce, distrattamente. "Sì, con un po' di fortuna."

    Condusse Melinda su, attraverso una scala buia, in un ambiente silenzioso e vuoto. O, forse, non troppo silenzioso. Dall'altro capo della stanza arrivò il rumore ovattato di qualcuno che piangeva. Chiunque fosse, stava piangendo sommessamente - non con rabbia o stizza o paura, ma con una profonda tristezza. Sembrava il pianto di una persona che era abituata a farlo, ma non era capace di fermarsi.

    "Chi è?" chiese, indicando la direzione dalla quale proveniva il pianto.
    "Oh, non prestarci attenzione, tesoro," disse Nonna. "E' solo Mr. Norris. E' da un po' che sta così. Un vecchio, capisci. Non è del tutto a posto." Si picchiettò la tempia.
    "Capisco," rispose Melinda, ma si chiedeva intimamente come un vecchio pazzo fosse finito in una road house. "E' qui da molto?"
    "Da un po', direi," rispose Nonna. "In realtà non ricordo da quanto, esattamente."

    Come fa a pagare vitto e alloggio?

    "Suppongo non sappia guidare," disse alla vecchia signora.
    "Veramente, sembra che qui nessuno abbia un'auto."

    Nonna soppesò le parole, guardandola dal basso con un'espressione quasi colpevole. "Oh, già," disse. "Quel genere di cose sono affari degli ospiti. Non faccio domande simili."

    Girò la chiave nella serratura della stanza alla quale aveva condotto Melinda, e aprì la porta. Accendendo la luce, mostrò a Melinda la stanzetta pittoresca. Melinda pensò che sembrava un salto nel passato. Poteva giurarci che quella stanza sarebbe sembrata moderna nei primi anni '50.

    Viene da farci un pensierino, così come tutto il resto della casa, pensò. Nessun servizio wireless, niente computer, quella vecchia campanella. E quei giornali, sembravano nuovi, ma...

    Quel pensiero venne interrotto quando Nonna lasciò la chiave sul comodino per iniziare a dare le istruzioni.

    "Dunque, il bagno è là in fondo al corridoio. Lo dividerai con tutto il piano, quindi per favore tienilo a mente se devi usarlo. C'è anche un programma per la doccia sulla porta. Il primo che arriva, si serve. Devi solo aggiungere il tuo nome nel primo spazio vuoto e quello sarà l'ordine in cui si useranno le docce. Non me ne preoccuperei comunque se fossi in te. Sono sicura che sarai la prima della lista. Mi sveglio precisamente alle 6 del mattino ogni giorno e faccio colazione, ma puoi venire giù quando vuoi e ti preparerò qualcosa.
    Oh, e un'ultima cosa, cara. Ti sconsiglio caldamente di non lasciare la casa finché il sole non è sorto. Non si può mai sapere cosa può esserci là fuori. Nel buio."

    "Certo," rispose. Non sarei mai uscita al buio se non avessi dovuto...

    Fermò il treno dei pensieri.

    Dopo poco, fu sola. Sola, senza niente da indossare per la notte, e niente per farsi la doccia, per lavarsi i denti, o i capelli al mattino. Si sedette sul letto e guardò fuori dalla finestra, che si affacciava dritta di fronte a lei. La sua auto stava ancora là dove l'aveva lasciata, l'unica cosa nel raggio di chilometri che le sembrava parte del suo mondo.

    Ed un pacchiano, costoso fermacarte, finché non potrò mettermi in contatto con qualcuno, pensò amaramente.

    A dispetto della familiarità della stanza, sentì mancare la forza di volontà per alzarsi e spegnere la luce. In qualche modo il pensiero di dormire in quell'antiquata stanzetta le sembrava impensabile. Perciò invece, continuò a star seduta e a fissare fuori dalla finestra.
    Una figura in nero si separò dalle ombre degli alberi e si fece strada verso l'auto.

    Che diavolo?! Saltò in piedi e corse alla finestra.

    La figura era alta, e sembrava indossare un mantello fatto di notte. Vide il suo braccio steso. Nella sua mano c'era un lungo pugnale seghettato. Trascinò il pugnale sulle fiancate dell'auto, lasciando una lunga riga nella vernice e nel metallo.

    "Hey!" gridò Melinda.
    La figura continuò a trascinare il pugnale. Cercò di aprire la finestra. Non si mosse. Cercò la serratura, ma non riusciva a vederne nessuna.
    "Hey!" gridò di nuovo.

    Questa volta la figura alzò la testa. Poté vedere il luccichio di due occhi sotto il mantello. La figura innalzò il pugnale, lentamente, con determinazione. Lo puntò dritto verso la sua faccia.
    Balzò via dalla finestra e si precipitò verso la porta.
    Un rumore dall'altra parte la fermò. Passi. Passi trascinati, dinoccolati. E un pianto. Il rumore di una persona per la quale il profondo desiderio di tristezza è uno stile di vita.

    Il signor Norris!

    Aspettò. Per qualche motivo, sentiva che avrebbe dovuto lasciar passare il vecchio prima di aprire la porta. Prima che fosse lontano, comunque, sentì altri passi - questi molto più svelti e leggeri - correre su per le scale e fermarsi vicino alla porta della sua stanza.

    "Piantala!" sibilò Nonna Royce. "Torna subito nella tua stanza! Metti un po' di giudizio. La ragazza ancora non può vederti. Non dovrà neanche farlo, con un po' di fortuna. Ora torna là dentro. Non hai niente da fare fuori di qui a quest'ora in ogni caso."

    Come?!


    Come poteva quella dolce vecchia donnina parlare in questo modo ad un altro essere umano, tralasciando il fatto che era un uomo anziano con la mente offuscata?
    Stava quasi per aprire la porta in quel momento, ma per qualche ragione la sua mano si fermò, e aspettò finché l'uomo dall'andatura strascicata e piangente non si fosse allontanato. Sentì la sua porta aprirsi.
    Aprì la sua porta giusto in tempo per vedere il suo piede, calzato in una scarpa logora, strisciare nella sua stanza.
    La porta si richiuse dolcemente alle sue spalle.

    Quel pover'uomo, pensò.

    Ma adesso era determinata a scoprire cosa stava succedendo. Il teppista fuori in quel costume da Halloween che le aveva tagliuzzato l'auto, seguito dalla Nonna che sgridava un vecchietto, le fecero capire che qualcosa non quadrava lì.

    Scese giù nella hall, che era completamente buia ad eccezione della luce della Luna e di quella del portico che filtravano attraverso la finestra.

    C'era tuttavia una luce vicino alla stanza sul retro dalla quale era emersa prima Nonna Royce. Melinda si fermò per dare un'occhiata fuori dalla finestra di fronte. Il maniaco col pugnale non era visibile, per il momento, ma adesso era sicura che fosse lui ciò che aveva visto muoversi tra gli alberi.

    Avrebbe potuto uccidermi!

    Sì diresse verso la luce, notando che era l'illuminazione della cucina. Continuò ad avvicinarsi aspettandosi di trovare Nonna Royce a fare i lavoretti che qualunque vecchio oste farebbe nelle prime ore del mattino.

    Invece, trovò la Nonna seduta con un giovane uomo sulla ventina. Aveva i capelli scuri e una barba incolta ed indossava una camicia marrone scuro di velluto a coste, con un cappello di foggia maschile. Sembrava fosse pronto per andare a vendere giornali ad un angolo di strada negli anni trenta.
    Stava pacatamente sorseggiando un té mentre la Nonna lo ammoniva dall'altro capo del tavolo.

    "Questa è una cosa orribile da dire!" disse. "Quando avevo la tua età, i giovani uomini tenevano alle buone maniere!"

    "C'è da ridere a parlare della mia età," mormorò il giovanotto con un ghigno. "E tu quanti anni hai? Te ne ricordi ancora?"

    "Calvin Davidson, sei nei guai, ragazzo," sibilò in risposta. Nessuno dei due aveva ancora notato Melinda. "Uno di questi giorni dirai qualcosa di cui ti pentirai."

    "Oh, andiamo Nonna, cosa potrei dire di tanto grave da rendere le cose peggiori di quel che sono?" chiese Calvin. "Voglio dire, guarda il vecchio Norris lassù! Entrambi siamo v... ehm, salve, signorina. Non sapevo avessimo qualcun altro qui." disse appena vide Melinda.

    "Uh, ciao." rispose lei.

    Ebbe l'impressione di aver interrotto un vecchio discorso che i due avevano intrapreso molte volte, e ciò non la preoccupò. La sua paura e la sua rabbia erano assopite per il momento. Calvin si era rivolto a Nonna come un bambino imbronciato, ma c'era qualcosa in ciò che stavano dicendo che suonava... sbagliato.

    "Posso aiutarti, Melinda?" chiese Nonna Royce. "C'è qualcosa che non va nella tua stanza?"

    Quello la riportò indietro. "No," disse. "La stanza va bene. Ma è l'unica cosa che va bene! Voglio dire, perché ci dovrebbe essere una roadhouse qui dove non sembra passare un'anima? Perché la maggior parte delle stanze sono prese sebbene ci sia solo la mia auto là fuori? Perché ho sentito lei parlare al signor Norris come se fosse un cane? E perché vorrebbe esser sicura che non lo veda?"

    Non andò oltre, Calvin la interruppe.
    "Buon Dio, non è qui neanche da una notte e può già vederlo. Perché l'hai fatta entrare, Nonna? Perché non spranghi la porta una buona volta? Diamine, se potessi avere la possibilità di togliere quell'insegna non pensi che l'avrei fatto, ormai? Non avrei affatto paura."

    Ci sono espressioni che i ragazzi non pronunciano, pensò Melinda. Decise di ignorare Calvin per il momento, tuttavia.

    "E oltre a questo, c'è qualcuno là fuori! E' il pazzo che ha squarciato i miei pneumatici ed è lì a rovinarmi la macchina da allora! E non potete neanche chiamare la polizia! Volete dirmi che non avete mai avuto un vandalo prima?"

    Calò un lungo silenzio nella stanza. Né Nonna, né Calvin sembravano disposti a interromperlo. Calvin si grattò la nuca. Per la prima volta Melinda notò una riga rossa sulla sua gola, seminascosta dal colletto. Sembrava una cicatrice molto fresca o una ferita guarita da poco.

    "Ascolta, signorina, non so il tuo nome," disse infine.
    "Melinda", rispose.
    "Melinda," ripeté. "Melinda, penso che dovresti sederti. Devo dirti una cosa che potresti trovare... inquietante."
    A Melinda non piacque il modo in cui lo disse. Non le piacque neanche il modo in cui il suo tono di voce era cambiato dal bambino imbronciato all'adulto serio. Sembrava di diversi anni più giovane di lei, ma le parlava come se fosse suo zio, o il suo capo.

    Ingollò un sorso di té e sospirò.

    Poi la guardò dritto in faccia e le disse: "Il motivo per cui non ho un'auto là fuori è perché quando arrivai qui, nessuno della mia età, nessuno del mio ceto sociale, avrebbe potuto possedere un'auto. Sarebbe parso un sogno impossibile."

    "Di che... Cosa stai parlando?" chiese lei, esitante.
    "Lavoravo in una fabbrica tessile," disse. "La fabbrica venne chiusa al tempo e venni qui. La maggior parte delle fabbriche erano nella stessa situazione. Per cui mi licenziai da solo; un vagabondo in cerca di un lavoro. E mi fermai qua. Per sempre."
    "Le fabbriche erano chiuse... Non capisco," disse Melinda. "Siamo in un periodo di difficoltà adesso, ma le attività sono per lo più aperte..."
    "Non a quel tempo, non lo erano," disse Calvin, tristemente. "Arrivai qui... nel 1929."

    Melinda sbatté le palpebre. Qualcosa pareva le fosse esploso dietro agli occhi.

    "Questo posto era nuovo all'epoca," disse Nonna. "Mio marito ed io l'avevamo appena aperto. E il giovane Calvin era un dolce ragazzino di sedici anni. Gli offrii di rimanere come aiutante nonostante le obiezioni di mio marito. Beh, mio marito era un uomo ben intenzionato, ma sapeva come fare la cresta. Fu dopo un anno dall'assunzione di Calvin che il signor Royce morì. Calvin ed io siamo rimasti qua da allora. E ogni qualche anno o giù di lì, qualcuno si unisce a noi."

    "Sì," Calvin la interruppe. "la signorina Tillie fu la prima; era una donna di malaffare che corse qua da noi, incinta, e spaventata dal fatto che l'uomo che l'aveva venduta a New York potesse trovarla ed ucciderla. Lei ed il bambino..."

    Si interruppe, ora sembrava fosse sul punto di piangere.

    "E poi," disse Nonna, "ci fu il signor Standish. Era un ambasciatore. Non viaggia più ora."
    "Il signor Norris arrivò qui nel '69," disse Calvin. "La sua storia forse è la peggiore. Era un... beh, era un rapinatore di banche, vedi. Portava una pistola con sé. E non gli piacque l'idea di sapere quanto a lungo saremmo rimasti qui." Si fermò, si alzò e si avvicinò alla finestra della cucina. "Provò ad andarsene da solo, vedi. Non fu il primo a provarci. Fui io, veramente. Lo misi in guardia dal provarci, ma non mi ascoltò. Ma quando uscì fuori... e lo incontrò..."

    "Calvin!" sibiltà Nonna. "Noi non ne parliamo!"

    "Lei dovrà pur sapere," disse Calvin. "Non c'è nessun motivo di lasciarglielo scoprire lentamente."

    "C'è ancora una speranza per lei!" disse Nonna in un sussurro. "Tutto ciò che deve fare è aspettare fino al mattino..."

    "Non aspetterà fino al mattino," disse Calvin con qualche rimorso nella voce. "Nessuno aspetta mai fino al mattino. Il fatto che è scesa giù ne è una prova sufficiente. Inoltre, che beneficio potrebbe mai trarne? La sua auto è inutilizzabile. Non abbiamo telefoni qui. Non c'era un telefono quando questo posto venne costruito e non ci sarà mai adesso. Lo sai."

    "Va bene, basta!" urlò Melinda. "Basta! Non potete tenermi chiusa qui dentro e non ho nessuna intenzione di rimanere ancora a lungo. Solo quel maniaco armato di coltello mi trattiene dal correre per la strada adesso! Ora, devo sapere cosa sta succedendo qui e devo saperlo adesso!"

    "Te lo stiamo dicendo," disse Calvin. "Nonna potrebbe non volere che tu sappia tutto, ma ne hai bisogno. Perché non te ne andrai. Oh, e non stiamo cercando di tenerti prigioniera. Neanche me ne importerebbe se adesso corressi alla porta. Ma non potrai più lasciare questa casa di nuovo, poi."

    "Col cavolo che non lo farò" strillò Melinda.

    "Ascolta, figliola!" disse Nonna, alzandosi dal suo posto. "Ascoltami, per favore! Nessuno di noi vuole farti del male, cara, neanche il signor Norris. Sono poche le cose che riesce ancora a fare, e lo sa. E' per questo che sta sempre lassù a piangere per tutto il tempo. Ma noi siamo bloccati qui, tutti quanti. Speravo che ci fosse una possibilità che tu riuscissi ad andartene in mattinata, ma Calvin ha ragione. Non c'è alcuna garanzia che al mattino saresti al sicuro, in ogni caso."

    "Che... diavolo... succede in questo posto?" singhiozzò Melinda.

    Stava cominciando ad avere un esaurimento, poteva sentire le lacrime rotolarle via dagli occhi.

    "Fu circa un mese dopo che il signor Royce morì," disse Calvin. "Quando lui arrivò. Indossava quel lungo abito nero e si portava dietro quel ridicolo coltello. Lo vidi mentre rifilavo le siepi sul retro. Gli dissi di andarsene da qua, perché quel tipo non mi piaceva. Si... si mosse così velocemente che non lo vidi avvicinarsi. E mi colpì, da qui..." Calvin si toccò il collo. "... fino a qui." Si tocco il basso ventre sul lato opposto rispetto al taglio sul collo. Cominciò a slacciarsi la camicia. Melinda quasi vomitò. Sotto la camicia vi era un lungo, brutto taglio profondo... dal quale ancora stillava sangue. Poteva vedere le ossa, i muscoli e gli intestini contorcersi dentro quel corpo straziato. "Morii quella notte," disse Calvin.

    "Ma invece no. Venni poi a sapere che ero stato trascinato in casa da Nonna, e quando mi svegliai, la spaventai a morte. Era sicura che fossi morto. Il punto è che lo ero. Potevo parlare, camminare, fare qualsiasi cosa che potevo fare in vita. Beh, tranne trarre qualsiasi piacere o nutrimento dal cibo o dalle bevande. Bevo ancora quel té perché impedisce alla mia pelle di diventare color grigio cenere. L'ho capito circa cinquant'anni fa."

    "Non se n'è andato, però," interruppe Nonna. "Uscii fuori per incontrarlo, portandomi dietro la mia ascia. La prese e la conficcò nella mia schiena. Non ti mostrerò la mia ferita, tesoro. Calvin non avrebbe neanche dovuto mostrarti la sua. Nessuno dovrebbe vedere una cosa simile."

    "Ma è così che va, Melinda," continuò Calvin. "Ha quel coltello, ma se cerchi di usare un'arma contro di lui, lui... si muove come fa lui e te la strappa via. Non hai una possibilità contro di quell'uomo. Userà qualsiasi arma tu cerchi di portarti dietro per finirti. Il signor Norris l'ha imparato nel modo peggiore."

    "Questo... questo non sta succedendo!" Melinda era sul punto della disperazione. Doveva trattenersi. Doveva uscire da lì, in qualche modo. Non era possibile. Niente di tutto ciò poteva essere vero.

    Era tutto un sogno; troppe cose non avevano senso. Suo padre che la chiamò all'improvviso. Lei che usciva per raggiungerlo senza pensarci su neanche un secondo. Perdersi così velocemente, e irreversibilmente. Nessun campo in nessun punto su quella strada. Quel posto, qualsiasi cosa lo riguardasse! Stava sognando; doveva essere così. Ma anche se fosse stato, voleva sopravvivere a quel sogno.
    Si voltò e corse per le scale. La sua borsa era ancora nella sua stanza, stava per andare a prenderla e andare via. Ne aveva avuto abbastanza. Voci di protesta cominciarono a levarsi dietro di lei; a lei non importò affatto.
    Il signor Norris stava attendendo in cima alle scale.
    Contrariamente alla sua descrizione data dalla Nonna Royce, non era per niente vecchio. Non doveva aver più di quarant'anni.

    Ma lei vide immediatamente cosa intendeva Nonna Royce con "non è del tutto a posto". La parte superiore della testa del signor Norris sembrava normale, quella di un uomo abbastanza attraente con capelli scuri sale e pepe. I suoi occhi, di un verde chiaro, erano umidi di lacrime fresche. La metà inferiore del viso era un rudere di frammenti d'ossa, muscoli tranciati e sangue.
    Tanto sangue.
    Il suo lato sinistro era ugualmente distrutto. Il suo braccio rimaneva appeso grazie a qualche tendine, il suo fianco era un disastro di ossa e sangue quanto il suo viso. Mantenne la mano buona sul corrimano mentre si trascinava verso di lei. Dietro di lei c'era una giovane donna in reggiseno e mutandine. Il suo ventre era squarciato e, con lo sguardo intelligente e luminoso rivolto verso l'esterno, c'erano i resti straziati di un bambino.
    Melinda si voltò e si precipitò verso la porta d'ingresso. La sua mano si era appena serrata sulla maniglia quando Calvin la raggiunse, mettendo le sue mani gelide sulle sue.

    "Non ti faranno del male," disse rapidamente. "Ma lui lo farà. Se fai un passo fuori per un istante solo, ti ucciderà, e sarà doloroso. E continuerà a far male. Per sempre. Dopo un po' inizi ad imparare come gestirlo, ma non se ne va mai."

    Singhiozzando, porse la domanda che temeva di fare da quando era là.

    "Chi è?"

    "Non lo sappiamo," disse Nonna, da dietro Calvin. "E' solo che... è qui, e non se ne andrà. Gli piace guardarci, e fare cose per incitarci ad uscire di nuovo. Appena qualcuno lo fa, lui lo colpisce con più violenza. Ma non importa quante volte lui ci uccida, non moriamo. Credimi quando ti dico che tutti noi avremmo voluto, invece."

    Melinda ne aveva avuto davvero abbastanza. Spinse via Calvin e spalancò la porta.
    Lui era fermo nel portico.
    Il coltello era dritto di fronte a lui, all'altezza del viso.

    Melinda gli corse incontro, il coltello le bucò l'occhio destro e la punta le passò attraverso, uscendo dall'altra parte. Fece appena in tempo a vedere la faccia completamente bianca, ghignante, del suo assassino, prima che tutto divenisse nero.

    Poche ore dopo, la casa venne invasa dalle urla al piano di sopra quando Melinda si risvegliò in preda ad un dolore indicibile, un tipo di dolore che non aveva mai provato prima.



    Edited by DamaXion - 6/1/2017, 18:52
  3. .
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    OMG ce l'hai fatta.

    Benvenuta/o.
  4. .
    Scrivo solo questo, Secondo me è sbagliata la sperimentazione sugli animali, meglio fare sugli esseri umani e se sono un animalista e mangio la carne non credo ci dovrebbero essere problemi... quindi ciao.
  5. .
    Come da titolo.

    La SA, indipendentemente da ciò che si vuole opinabilmente credere, non è ancora inutile. Non possiamo dedurre, per esempio, il potenziale teratogeno di una molecola su nessun altro modello vivente, finora solo quello animale (nella fattispecie dei topi, che condividono il 90% del nostro patrimonio genetico) ha dato risultati abbastanza affidabili, grazie ai quali si sono potute sviluppare terapie altrettanto affidabili.

    La sperimentazione animale, inoltre, non si tratta solo di medicine e cure, ma è anche un tramite per trovare nuovi metodi di sperimentazione che coinvolgano meno viventi possibili. In soldoni la sperimentazione animale è ancora necessaria per poter sviluppare nuove tecniche con lo scopo di non dover più utilizzare la SA.
    Per esempio, l'insulina veniva prodotta coi maiali, bioreattori viventi, oggi si utilizzano colture batteriche transgeniche, ad un costo minore con maggiore produzione.
    Alle aziende mica fa schifo dover pagare di meno per avere lo stesso servizio.

    Non si testa sugli umani in fase preclinica perchè:

    - Metabolismo lento ed in particolare lifespan troppo lungo (dobbiamo anche capire se una molecola assunta in "gioventù" causa effetti collaterali a lungo termine in età avanzata: con un topo lo scopriamo in un anno, con un uomo ce ne occorrono 50). inoltre se si deve testare su più generazioni, considerando la vita media intorno agli 80 anni, per un esperimento di SOLE 2 generazioni impiegheremmo 110 anni;
    - Figlia poco;
    - Disomogeneità genetica (a meno che non organizziamo un bel po' di generazioni incestuose);
    - Storia clinica non chiara (a meno che non li alleviamo in qualche "campo" sin dalla nascita);
    - Numero insufficiente di esemplari;
    - Condizioni di stress eccessivo dovuto alla consapevolezza di ciò a cui si è sottoposti;
    - Ragioni etiche, come la necessità di testare su femmine gravide. (cit.)

    DISCLAIMER/ISTRUZIONI PER L'USO:
    Niente insinuazioni, niente accuse, niente moralismi, niente discorsi fanatici.
    Chiunque voglia dibattere dovrà portare delle PROVE serie ed attendibili che dimostrano la veridicità della propria tesi, con un messaggio approfondito e pertinente al tema trattato.

    Inoltre, non siete giustificati dal provocare il moderatore.
  6. .
    CITAZIONE (Dott.Zee und Mr.Captain @ 23/4/2013, 21:46) 
    Sono alquanto tentato di stampare una ventina di copie di questa creepypasta e spargerle nella metro della mia città, inserendo alla fine il link del forum. Sarebbe sicuramente una pubblicità con le controfave :look:

    Domani lo facciamo.
  7. .

    Benvenuti nel Creepypasta Forum!



    Indice

    1.0 La Creepyquette
    2.0 Guida per l'uso delle sezioni In Topic
    2.1 Infrazioni al regolamento e sanzioni
    2.2 Lo Staff
    3.0 Spam ed Affiliazioni
    4.0 Deep Web
    Special Content! 5. 0 Creepycontest e Sidecontest FAQ
    6.0 Regolamento Shoutbox
    7.0 Licenza per i materiali del Forum









    1.0 La Creepyquette

    Questo è il primo punto del regolamento, nonché quello fondamentale, per quanto concerne l'interazione all'interno del forum. Lo scopo principale di questa guida è di incoraggiare la buona convivenza, di assicurare l'ordine, l'educazione e dunque, in egual misura, anche una partecipazione attiva nel sito.
    Il comportamento da tenersi in questo luogo è generalmente definito dalle norme comuni della Netiquette, per noi Creepyquette. È richiesta assolutamente la presa visione delle norme sociali che la compongono per poter garantire agli altri e a se stessi una gradevole e corretta esperienza nel forum.
    È ovviamente buona norma rispettare tutti e rivolgersi educatamente nei confronti di tutti, la carica o il ruolo all'interno del forum è ininfluente, è necessario che non si manchi di rispetto agli altri in nessun modo ed in nessuna circostanza. Ogni opinione o critica deve essere motivata con garbo e ragionevolezza, consci del fatto che le proprie idee possono essere dimostrate ed esposte in un modo adeguato; allo stesso modo, bisogna essere disposti ad accettarne di altrui.
    Siate disposti a far ambientare gli altri così come è stato fatto con voi, garantirete voi stessi una bella esperienza nel forum a chi si è appena iscritto.
    Siate educati, così gli altri potranno esserlo con voi.
    Infine, invitiamo tutti a non insultare, bestemmiare e tenere altri comportamenti inadeguati od offensivi che possano urtare la sensibilità altrui.
    [clicca qui per leggerla integralmente]

    Una volta presa visione della Creepyquette, passiamo ai punti più specifici che riguardano la materia civile interna al forum.

    ■ È strettamente consigliato presentarsi prima di aprire un topic, ma non è più obbligatorio.

    ■ È decisamente sconsigliato abusare del Caps Lock in più post. La reiterazione di questo atteggiamento porterà ad un richiamo verbale.

    ■ È vietato l'utilizzo dei colori nei topic, sia per una questione estetica, sia perché sono prerogativa dello staff, che li utilizza nei metodi che gli appaiono più consoni per dare comunicazioni importanti. Gli unici permessi nei topic sono il grigio e, se assolutamente necessario ai fini del racconto, anche il bianco. Nonostante ciò, è possibile usarli in ShoutBox.

    ■ Sono assolutamente vietati gli screamer.

    ■ È assolutamente vietato, in generale, postare:
    - Materiale visivo di tipo pornografico e/o pedopornografico.
    - Materiale visivo di tipo gore o violento.
    - Materiale di tipo discriminatorio e/o lesivo a livello morale, religioso e sociale.

    ■ Il fl00d è concesso nell'apposita sezione, verranno presi provvedimenti per chi ne farà uso al di fuori di essa.

    ■ Il flame non è tollerato in nessuna sezione o luogo del forum, verranno presi provvedimenti per chi trasgredirà.



    2.0 Guida per l'uso delle sezioni In Topic

    In data 19/07/2021, lo Smistamento è stato rimosso. Qui potete trovare le motivazioni della sua rimozione, mentre qui potete trovare una guida su come postare i contenuti.

    Ciò detto, vogliamo mettere in chiaro alcune semplici regole:

    ■Il forum non accetta fanstories su personaggi di fantasia caratteristici del mondo delle creepypasta (es. Slenderman, Jeff the killer etc.).

    ■Nell'eventualità che un utente pubblichi un racconto non suo, egli è tenuto a citare l'autore o almeno a dichiarare esplicitamente che il testo in questione non è di sua appartenenza.
    La conseguenza di questa mancanza è il ban temporaneo la cui durata dipende dalla gravità e dalla recidività del gesto.

    ■È caldamente consigliato non precisare che il lavoro postato è il primo o che è di bassa qualità, messaggi lasciati ben visibili di questo genere interrompono la lettura e l'atmosfera o infastidiscono il lettore.

    ■ È bene quindi non accanirsi se i propri lavori vengono ritenuti non sufficientemente buoni per essere smistati, ed è bene accettare critiche o ricevere consigli senza creare discussioni e/o flame.

    ■ È vietato uppare i racconti non commentati; è possibile farlo solamente se è trascorso almeno un mese.

    ■ È vietato il copiaincolla di articoli; è permesso solamente nelle sezioni Film & Serie TV, Libri, Creepy Films e Creepy Books. Gli articoli copiaincollati al di fuori di queste sezioni verranno cestinati immediatamente.

    ■ È vietato postare traduzioni realizzate con Google Traduttore; esse verranno cestinate immediatamente.

    ■ In caso l'autore non corregga la propria storia entro una settimana, lo staff può e deve apportare autonomamente le correzioni.

    Il personale del forum si riserva il diritto di eliminare quei contenuti ritenuti dannosi o non idonei alla pubblicazione nelle varie sezioni, per garantire un flusso di materiale adeguato ed un uso consono dei luoghi del forum. L'eliminazione di un contenuto verrà opportunamente segnalato via MP all'utente con un messaggio di moderazione.











    2.1 Infrazioni al regolamento e sanzioni

    Ban
    Il ban viene applicato in luogo di infrazione di una norma del regolamento, o in seguito ad una serie di ammonizioni meno gravi che hanno già precedentemente portato al warn. Inoltre, un utente può essere soggetto a ban quando è causa di sistematico fastidio o disagio nei riguardi dell'utenza, dello staff, o si presentino atti di vandalismo (singoli o reiterati).

    Warn
    Il warn si applicherà come ammonizione a coloro che commetteranno lievi infrazioni al regolamento o atti di entità lieve ai danni del forum o degli utenti che lo frequentano. La terza ammonizione allo stesso utente comporterà il ban, la cui durata sarà comunque soggetta ai casi specifici.

    Richiamo verbale
    È una forma di moderazione leggera che non prevede nessuna sanzione in sè, volta a prevedere o arginare princìpi di violazione al Regolamento, ma che può anticipare il Warn o il Ban se il reato viene ripetuto nonostante il richiamo.

    In luogo di provvedimenti disciplinari, non saranno tollerate repliche come "non sapevo che il Regolamento lo vietasse". Tutti gli utenti sono tenuti a leggere il Regolamento e a consultarlo ogni volta venga aggiornato. In questi casi, la pena da scontare sarà aumentata del doppio della durata standard.

    Per le sanzioni consultare il seguente elenco:

    Ogni infrazione verrà discussa volta per volta dallo staff che, dopo aver giudicato eventuali aggravanti o attenuanti, deciderà la pena che reputerà più adatta. Il dimostrare di non aver letto il regolamento significherà il raddoppiamento della pena.

    L'utente apre un topic senza essersi presentato: Invito gentile a presentarsi nell'apposita sezione. Se persiste, si avvisa per MP. Nel caso in cui la presentazione dovesse ritardare ancora per molto, si procederà con il warn. Se i topic precedenti alla presentazione dovessero essere irrilevanti, si procederà con l'eliminazione dei suddetti.

    L'utente posta uno screamer senza avvisare che è tale:
    1° volta: ban di 5 giorni.
    2° volta: ban di 14 giorni.
    3° volta: ban a tempo indeterminato.

    L'utente posta materiale pornografico *:
    1° volta: ban di un mese.
    2° volta: ban a tempo indeterminato con annessa segnalazione allo Staff di ForumCommunity.

    L'utente posta materiale pedopornografico *: Ban a tempo indeterminato con annessa segnalazione allo Staff di ForumCommunity.

    L'utente posta materiale di nudo non artistico *:
    1° volta: warn di una settimana.
    2° volta: ban di due settimane.
    3° volta: ban di un mese.

    L'utente posta materiale gore *:
    1° volta: severa ammonizione.
    2° volta: warn di 5 giorni.
    3° volta: ban di una settimana.
    4° volta: ban a tempo indeterminato.

    L'utente posta materiale discriminatorio/lesivo o insulti contro specifiche categorie di persone*:
    1° volta: severa ammonizione.
    2° volta (dopo aver ignorato la prima ammonizione): warn di 2 settimane.
    3° volta: ban di 2 settimane.
    4° volta: ban a tempo indeterminato.

    L'utente fl00dda in Shout: Ammonizione severa. Se persiste, si procede ad un breve ban dalla Shout. La chiusura della suddetta verrà adoperata solo in casi estremi (ad esempio invasioni di fake)

    L'utente apre topic stupidi, va costantemente Off Topic e/o fl00dda al di fuori dell'apposita sezione:
    Ammonizioni, che culmineranno in un warn di tre giorni in caso i precedenti avvertimenti venissero ignorati.

    In caso di recidività, si procederà ad un ban di una settimana.


    L'utente scatena un flame:
    1° volta: Warn di 5 giorni.
    2° volta: Ban di una settimana.

    L'utente effettua spam:
    1° volta: spostamento del messaggio e severa ammonizione.
    2° volta: warn di due settimane.
    3° volta: ban di 1 settimana.
    4° volta: permaban.
    Se l'utente non si è presentato nell'apposita sezione e spamma in tagboard, permaban.

    L'utente uppa svariate volte un racconto in Shout o nel topic:
    Ammonizione e, in casi estremi, warn di durata variabile.

    In caso di plagio:
    -Con un lavoro copiato, ban di un mese;
    -Con più di un lavoro copiato, ban a tempo indeterminato.

    L'utente posta una traduzione realizzata con Google Traduttore:
    Ammonizione e cancellazione immediata del topic. Nel caso in cui l'utente dovesse continuare a reiterare questo comportamento, si attuerà un warn di quattro giorni.

    Infrazione del regolamento riguardo al Deep Web:
    1° volta: severa ammonizione.
    2° volta: warn di 5 giorni.
    3° volta: ban di due settimane.

    Creazione di multiaccount per sfuggire a warn e ban: permaban al secondo account, raddoppamento della pena per il primo (purché lo faccia per chiedere spiegazioni, benché eventuali appelli si debbano fare con il vecchio account, per messaggio privato). In caso di ripetuti multiaccount, permaban dell'account principale e ban per data notturno di durata variabile.

    * Attenzione: Avvisare prima che si tratta di link/immagini/video con questi contenuti non vi varrà affatto come attenuante










    2.2 Lo Staff

    Lo staff del nostro forum si divide in Collaboratori, Moderatori, Supervisori, Admin, Grafici e Admin Grafici. Tutti i membri dello staff devono esercitare i loro poteri con responsabilità, è dovere di ognuno di essi mantenere l'ordine e la pacifica convivenza, nonché è dovere loro accogliere ogni utente e introdurlo nella sfera comunitaria del forum. Lo Staff deve avere un sufficiente grado di giudizio, disponibilità, senso delle responsabilità ed umiltà.
    Esso è soggetto alle stesse regole di tutti gli altri utenti, e in misura anche maggiore infatti tutti gli staffer devono tenere un comportamento corretto ed esemplare per gli altri utenti, perciò le infrazioni commesse dallo staff comporteranno una pena di entità maggiore e, a seconda dei casi, la degradazione, o addirittura l'estromissione dallo staff.

    Il personale del forum è qui per lavorare con l'utenza e per l'utenza stessa, confidiamo quindi nella collaborazione di tutta la comunità per continuare a mantenere un clima di stabilità e pace all'interno della medesima. I provvedimenti dati dallo Staff nei confronti degli utenti trasgressori sono volti a far percepire un errore e non a discriminare o isolare, quindi è consigliabile non rivolgersi male o contestare esageratamente i provvedimenti presi dallo Staff.

    E' possibile entrare a far parte dello staff candidandosi negli appositi topic nella sezione Hall of Fear. Le candidature non sono sempre aperte, le tempistiche variano in base alla necessità di nuove leve, ma lo Staff si premurerà di avvertire l'utenza con uno o più messaggi per segnalare la discussione riaperta.










    3.0 Spam ed Affiliazioni

    Lo Spam di qualunque sito o forum è consentito solo ed esclusivamente nella sezione apposita. Qualunque genere di sito o forum spammato che rechi contenuti non idonei, lesivi per la morale, l'identità culturale, la religione, la razza, il genere, la sessualità o semplicemente illegali non saranno ammessi e pertanto il thread verrà rimosso.
    Al di fuori dell'apposita sezione, è possibile linkare siti esterni solamente se contengono creepypasta, articoli o notizie in tema.
    È vietato postare link di download o streaming, tutti i messaggi di questo genere verranno rimossi.

    L'accettazione delle affiliazioni è a discrezione dello Staff.










    4.0 Deep Web.

    È severamente vietato parlare di come si accede al Deep Web nel forum, inoltre è vietato postare link o dare indicazioni sui siti del Deep Web, ma niente vi impedisce di parlarne in tranquillità senza dare troppe informazioni. Coloro che saranno colti nel creare topic e/o parlarne in tag in modo non appropriato, saranno sanzionati con il Warn o con il Ban, dopo il 3° richiamo da parte dello Staff.











    Special Content! 5. 0 Creepycontest e Sidecontest FAQ


    Cos'è un Creepycontest? I Creepycontest sono delle gare di scrittura fra tutti gli utenti desiderosi di parteciparvi. Si tratta di competizioni prettamente esclusive per le Creepypasta con un limite di tempo. Generalmente, vengono date circa due/tre settimane ai concorrenti per comporre il proprio testo e consegnarlo prima della scadenza citata nel topic che annuncia l'inizio del contest.
    E' una tradizione tipica di questo forum e della quale siamo tutti molto orgogliosi, ci ha permesso di aprire il mondo delle Creepypasta a tutti in modo più concreto, dando l'opportunità agli utenti scrittori di avere uno spazio proprio nel quale contendersi il titolo di miglior Creepy Writer.

    Cos'è un Sidecontest? Un Sidecontest è una gara, del tutto simile ai Creepycontest, che si differenzia da questa perché non obbliga gli scrittori a produrre una Creepypasta e non ha alcun limite di caratteri. L'unico accorgimento è seguire il tema della gara che viene annunciato nel topic d'apertura, nonché d'iscrizione, al Sidecontest.
    Sono una nuova forma di partecipazione nel forum che si rivolge in particolar modo a quegli utenti che non hanno intenzione o non si sentono in grado di scrivere Creepypasta ma che hanno voglia sufficiente di mettersi alla prova con la scrittura. Ovviamente sono aperti anche a chi scrive Creepypasta ed ha voglia di mettere ulteriormente alla prova la propria abilità.

    A che servono i Creepycontest/Sidecontest? L'unica cosa che speriamo di ottenere da ciò è che tutti si divertano e che si avvicinino più concretamente al fenomeno delle Creepypasta creandone di competitive. Si tratta solamente di mettersi in gioco e di voler sperimentare, oltre a rendersi attivi nella comunità.

    Che differenze ci sono tra il vecchio Creepycontest e il nuovo? Le differenze sono piccole, ma molto significative. In precedenza, infatti, il contest ammetteva racconti di qualsiasi lunghezza e non vi erano distinzioni tra Horror Story e Creepypasta, venivano accettate entrambe le tipologie. Con l'aggiunta dei Sidecontest, abbiamo deciso di rendere il Creepycontest riservato SOLO alle Creepypasta: da un lato abbiamo imposto un limite massimo di caratteri, dato che le Creepypasta devono essere racconti molto brevi, dall'altro abbiamo reso il genere "horror" uno dei vari generi di cui potrete scrivere nei Sidecontest (come già detto, l'unica regola di questi ultimi è attenersi al tema, che sarà possibile trattare in maniera molto personale).

    Come faccio a partecipare ai contest? E' sufficiente visionare il thread del messaggio d'annuncio del contest, iscriversi nel thread suddetto e postare la propria storia nella sezione temporanea istituita appositamente a raccogliere le storie in gara. Fate attenzione al termine di chiusura del contest, oltre il quale non si potrà più aggiungere nessuna storia!

    Ci sono delle regole specifiche da seguire per i Creepycontest/Sidecontest? Sì. I Creepycontest hanno limite di caratteri (1.800) da non superare, come già specificato le composizioni devono essere delle Creepypasta, inoltre tutti gli scritti devono obbligatoriamente aderire ad una consegna, un tema che viene annunciato nel messaggio di apertura del contest (es. Creepypasta sugli Specchi, sugli Oggetti, sulla Musica, etc.)
    Per quanto riguarda i Sidecontest, non c'è alcuna direttiva da seguire tranne una: sta al vostro gusto e al vostro senso artistico tirare fuori dal cilindro qualcosa di bello ed emozionante, che sia sempre però in linea con il tema annunciato, come per i Creepycontest.

    Si possono modificare le storie in gara? Generalmente no. E' concesso se si tratta di una correzione di tipo ortografico o grammaticale, sotto esplicito permesso di uno staffer di grado uguale o superiore al Supervisore, il quale valuterà la richiesta e accorderà il permesso. Per gli altri casi, che si tratti di modifiche strutturali, complete o parziali del testo, è impossibile accettare tale domanda.

    Il mio lavoro non mi convince, ma l'ho già postato. Posso ritirarlo dalla gara? Certamente. Per farlo è sufficiente mandare un messaggio ad uno staffer e dicharare l'intenzione di ritirarsi dalla gara, il testo verrà rimosso e non si avranno valutazioni.

    Non posso/voglio più partecipare nonostante mi sia già iscritto. Posso ritirarmi? Sì, e non è necessario contattare nessuno, basta semplicemente non postare alcuna storia. Sarebbe meglio però non iscriversi se non si è sicuri di partecipare!

    Sei una tizia simpatica, non è che avresti... qualche suggerimento da darmi per scrivere una Creepypasta decente? Certamente! C'è un topic apposito in cui si spiegano tutte le cose da fare e da non fare per scrivere una Creepypasta coi fiocchi, guarda qui!

    Come faccio a sapere se il mio racconto è una Creepypasta o una Horror story? Innanzitutto dovresti saperlo, dato che leggendo i racconti nelle sezioni AC e HS puoi farti una chiara idea delle differenze tra queste tipologie narrative. Se non ti è ancora chiara, visita questo link, dove abbiamo preparato una definizione di Creepypasta. Verifica che il tuo racconto possegga le caratteristiche lì descritte e postalo nell'apposita sezione, e il gioco è fatto.

    E se il mio racconto è invece una Horror Story? Non è un grave problema, lo staff controllerà tutti i racconti, dato che sbagliarsi è molto facile. Se considereremo il tuo racconto una HS ti avviseremo che non è valido per il contest, ma non riceverai una punizione né sarai squalificato: potrai postare un altro racconto sperando che sia una Creepypasta, in caso contrario dovrai postarne un altro. Non abusare di questo, però: se il tuo racconto sarà palesemente una normale storia dell'orrore potremmo impedirti di riprovare.

    Okay, ho scritto la mia storia. Adesso che si fa? Rileggila! :) Dopo aver scritto la storia è necessario aprire un nuovo topic nella sezione "fantasma" (che viene creata appositamente per raccogliere tutti gli scritti del contest; è una sezione integralmente visibile solo allo staff, dunque nessun altro tranne te, fino alla fine del contest, vedrà il tuo lavoro) e pubblicare il testo.

    Quando saprò se sono stato eletto Miss Stephen King, anno 2013/2014? La data di fine del contest sancisce la chiusura della sezione nella quale si può postare il materiale. Dopo questa data, gli staffer si riuniranno per votare lo scrittore più abile dell'edizione corrente, quindi dopo tre/quattro giorni verranno emessi i risultati del contest con un topic dedicato ai vincitori e ai partecipanti tutti.

    Ma te che scrivi, sei capace di giudicare il lavoro di qualcun altro? Chi legge e valuta gli scritti proposti in entrambe le competizioni fa parte dell'utenza prima di essere uno staffer, è un lettore di Creepypasta come tutti gli altri. In pratica, siamo i lettori medi che vanno a considerare le varie calibrature di ogni scritto e danno un parere su ciò che hanno letto, specificando nel particolare cosa è soggettivamente piaciuto e cosa no.

    Non sono arrivato manco terzo, dopo tutti 'sti consigli che m'hai dato! E adesso? Riprovaci, i contest sono mensili e magari la prossima volta ci lascerai senza fiato! Speriamo non sul serio...

    6.0 Regolamento Shout

    In questo forum è possibile utilizzare la ShoutBox in maniera simile ad una chat. Nonostante ciò, sono necessarie alcune precisazioni:

    ■ se un argomento inizia a monopolizzarla, è strettamente consigliato aprire un topic (oppure cercarne uno già esistente);

    ■ è vietato spammare i propri profili social (come YouTube, Instagram o Facebook), tuttavia è possibile linkare siti esterni in caso contengano notizie sul mondo creepy;

    ■ è altamente sconsigliato scrivere più di quattro messaggi a pochi secondi di distanza l'uno dall'altro;

    ■ sono vietati discorsi xenofobi e discriminatori verso specifiche categorie di persone, così come le bestemmie, gli insulti, l'utilizzo di un linguaggio estremamente scurrile e discorsi eccessivamente spinti. Il black humour è concesso, ma soltanto in maniera moderata;

    ■ è possibile porre domande in Shout per questioni di poco conto, ma è strettamente consigliato utilizzare la sezione "Need Help?";

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    Buona permanenza!

    Il Creepypasta Forum Staff


    pjsAa6R


    Edited by & . - 20/7/2021, 12:08
  8. .
    Mi viene voglia di BANNARTI.
  9. .
    Durante la nostra luna di miele nel Maine, mia moglie ed io ci fermammo in una cittadina pittoresca, Boothbay, in un giorno particolarmente uggioso e piovoso. Visto che il nostro picnic era saltato, trovammo rifugio in un fatiscente, piccolo negozio di antichità presso il porto. Mentre mia moglie ispezionava le grandi ceste e i tavoli attigui vicino alla porta, io esaminai con entusiamo gli antichi attrezzi e gli equipaggiamenti marinareschi nella vetrina dietro al bancone. Poiché sono un collezionista di strumenti ottici e di navigazione, sperai di trovare un sestante o magari un vecchio telescopio in pelle.

    Un oggetto in particolare catturò la mia attenzione. Sembrava essere una pesante torcia d'ottone, stretta in una pelle marrone ma visibilmente moderna nel design. Chiesi al negoziante, ma potè dirmi che fu ritrovata in una cassa di strumenti di mare così come molte altre bussole e sestanti esposti. Mi chiese a quanto preferivo acquistarla, se la volessi per cinque dollari o gratis. «Non vale niente per me, non lo vuole nessuno».
    Quando feci osservazioni sul prezzo, sospirò stancamente, poi raggiunse la vetrinetta e me lo prese.

    «Ecco, guarda tu stesso, amico».

    La manifattura era meravigliosa - abbastanza durevole e apparentemente confezionato a mano - forse originario di qualche parte in Europa. Le lettere consunte indicavano che poteva provenire dalla Germania, o dall'Austria. Sfilai la custodia e un debole raggio rosso si diffuse. Puntandolo contro un angolo buio del negozio, fui dilettato da fantastici vortici uniformi, che si muovevano e si mischiavano assieme come un groviglio di anguille. Mentre maneggiavo attentamente quell'inusuale proiettore-caleidoscopio, la mia fervida immaginazione vedeva nei mulinelli facce grottesche e sinuose, tentacoli nodosi.
    Spegnendo il congegno, mi voltai eccitato verso il negoziante. «Fantastico!» esclamai «Deve avere una sorta di filtro dell'olio davanti alla lente! Possiedo due caleidoscopi Vittoriani, ma nessuno di questi illumina così».

    «Non ci arrivi, vero? Non ci arriva nessuno. Tornano sempre tutti a restituirmelo.» Il negoziante si appoggiò al bancone e notai che sudava e respirava pesantemente. «Pensano tutti che sia una specie di trucchetto... finché non iniziano a vederli anche a luci spente».

    «Quella non è una proiezione, signore. Quella... dannata cosa, quella luce... non crea quei mostri. Fa solo in modo che tu veda cosa già c'è lì».



    Edited by DamaXion - 6/1/2017, 18:33
  10. .
    Necronymous Forum
    Messaggio Privato




    Oggetto: Okay... Inviato: Gio, 08 Gen, 6:36 pm
    Da: Seraphine-Savior A: Centurion616

    E' una cosa un po' scema, ma ho notato nei tuoi messaggi che citi sempre un certo "Thorvaldr". Dici sempre che osserva o aspetta, ma nessun altro ha idea di chi sia o di cosa si tratti... Sono solo curioso... Chi è Thorvaldr? :O

    Oggetto: Re: Okay... Inviato: Ven, 09 Gen, 2:17 am
    Da: Centurion616 A: Seraphine-Savior

    Thorvaldr? Sono quasi contento che tu me l'abbia chiesto. Lui sta solo lì. Una sorta di presenza, se preferisci. Non posso davvero spiegarlo adeguatamente senza sembrare completamente fuso. A proposito... lui ti vede.

    Oggetto: Re: Okay... Inviato: Ven, 06 Gen, 12:01 pm
    Da: Seraphine-Savior A: Centurion616

    Potresti spiegarti un tantino meglio? Scusami, ma non capisco. Cioè, è una persona, un fantasma, un cucciolo o cosa? D:

    Oggetto: Re: Okay... Inviato: Ven, 09 Gen, 5:20 pm
    Da: Centurion616 A: Seraphine-Savior

    Thorvaldr è un re guerriero. Sta aspettando che la Luna sorga da adesso...

    Oggetto: Re: Okay... Inviato: Sab, 10 Gen, 4.14 pm
    Da: Seraphine-Savior A: Centurion616

    9_9 Scusami, ma questo solleva più domande che risposte. Non disturbarti a farmi perdere tempo a rispondere se non vuoi dire niente che mi aiuti a capire. So che magari mi sto mostrando un po' acido, ma non sembra che tu mi prenda affatto sul serio. Proverei ad aiutarti sul forum, visto che tutti pensano che sia un pazzo furioso e voglio sapere se c'è qualcosa che possa spiegare agli altri per assicurarti una permanenza più gradevole qui.

    Oggetto: Re: Okay... Inviato: Dom, 11 Gen, 8:43 pm
    Da: Centurion616 A: Seraphine-Savior

    Avevo quasi deciso di eliminare semplicemente quella risposta e di continuare come se nulla fosse, ma ho la sensazione che non ti arrenderesti in entrambi i casi. Se è così importante per te, ti spiego tutto. Da quel che ne so, Thorvaldr è come un'entità, e come ho detto precedentemente, sta semplicemente lì. Non ha nemmeno un corpo, ma in qualche modo sono capace di conoscere ogni sua mossa e ciò che vuole dica agli altri. Si tratta di un impulso. Se non dici a tutti di Thorvaldr, si arrabbia... Inizia ad offuscarmi la vista e tutto diventa buio e sfocato, quindi non posso neppure dormire perché l'unica cosa che riesco a fare è stendermi tremante. Riesco quasi a sentire una sorta di sua voce, ma non dice nulla in particolare, solo certe sillabe e non-parole che vengono dal nulla proprio quando penso che tutto sia tranquillo. Lui è lì, e lui è sempre lì. Non riesco a liberarmi di lui. Non voglio andar da uno strizzacervelli, perché l'ultima volta che l'ho fatto mi hanno rifilato delle pillole che mi hanno aggravato. Ho cominciato a vedere Thorvaldr nel mio stesso riflesso. Anche se era molto vago e difficile da distinguere, posso dire che era decisamente lui.

    Non posso combatterlo. Non è possibile combattere un re guerriero, soprattutto da quando ha conquistato la mia mente così. Sto cercando di ricordare cos'è accaduto, ma in qualche modo la mia memoria è stata interrotta. Forse l'ha fatto Thorvaldr. Ricordo vagamente qualcosa riguardo al perdersi da qualche parte quando ero in Norvegia, ma questo è tutto. Mi piacerebbe dirti di più, ma temo che stia cercando di soffocarmi mentre ti scrivo questo messaggio...

    Oggetto: Re: Okay... Inviato: Mar, 13 Gen, 11:00 am
    Da: Seraphine-Savior A: Centurion616

    Wow... E' davvero strano... Comunque, la ragione per cui ci ho messo un giorno in più a rispondere è perché quando ho letto il messaggio, non avevo alcuna idea di che dire. Questa cosa è davvero, davvero folle. Forse è solo incazzato perché non ha un corpo? lol

    Oggetto: Re: Okay... Inviato: Mar, 13 gen, 1:10 pm
    Da: Centurion616 A: Seraphine-Savior

    Thorvaldr crede che sia un'ottima idea. Grazie.

    Oggetto: Re: Okay... Inviato: Mar, 13 Gen, 7:19 pm
    Da: Seraphine-Savior A: Centurion616

    Che?

    ____________________


    Necronymous Forum Topic - Incontra Thorvaldr Di: Centurion616
    Postato: Mar, 13 Gen, 7:20 pm

    Per lo meno adesso non attende più. (Pardon per il sangue)
    [video allegato]

    Oggetto: Re: Incontra Thorvaldr Di: Demona
    Postato: Mar, 13 Gen, 7:26 pm

    Questa cosa è terrificante. Mettici su un avviso di contenuti forti la prossima volta.

    Oggetto: Re: Incontra Thorvaldr Di: milkofthedead
    Postato: Mar, 13 Gen, 7:27 pm

    ^ Penso che "Pardon per il sangue" possa contare come un avvertimento. Anche se non ha detto niente a proposito del "cadavere". Almeno spero che non sia un vero cadavere... :O

    Oggetto: Re: Incontra Thorvaldr Di: Neocracy
    Postato: Mar, 13 Gen, 7:29 pm

    Qualcuno potrebbe spiegarmi che è? Ho troppa impressione a guardarlo tutto, l'ho stoppato nel momento in cui lui lascia la stanza.

    Oggetto: Re: Incontra Thorvaldr Di: Demona
    Postato: Mar, 13 Gen, 7:36 pm

    Okay, eccovi un riassuntino di quello che succede, o almeno di quello che ho visto io. Se qualcuno ha correzioni da fare, editerò questo post.
    0:00-1:12 - Un tipo (che credo sia Centurion, ma non ne sono sicura) è in piedi accanto ad un cadavere parzialmente mutilato sul suo letto. Sta sostituendo gli arti e le parti mancanti con altri pezzi presi da un altro morto contenuto in un sacco.
    1:13-1:40 - Esce dalla stanza, torna indietro con una spada arrugginita ed un elmo e "arma" il cadavere con questi. Poi tipo la registrazione salta qui.
    1:40-3:40 - Adesso è seduto di fronte alla videocamera, la fissa. Si può vedere il cadavere sullo sfondo, solo che per qualche ragione gli arti sono attaccati al corpo come se fossero i suoi. Il dannato video salta DI NUOVO...
    3:40-4:36 - Stessa cosa dell'ultima volta, solo che a Centurion sgorga sangue dalle palpebre chiuse e dalla bocca. Si vede anche un po' di sangue sul cadavere, e alla fine di tutto il video, Centurion sorride e saluta.

    Come ho detto, è una puttanata inquietante. È peggio di come è descritto.

    Oggetto: Re: Incontra Thorvaldr Di: Neocracy
    Postato: Mar, 13 Gen, 7:38 pm

    Oh, tutto qui? Dev'essere un fake. Cioè, se gli sanguinano gli occhi così, come può vedere dove posta? Ed è proprio Centurion quello del video. Ha un tatuaggio con una svastica, lo ricordate voi?

    Oggetto: Re: Incontra Thorvaldr Di: ForTheEmpire
    Postato: Mar, 13 Gen, 7:44 pm

    Se è un fake, quelli sono effetti speciali un sacco fichi.

    Oggetto: Re: Incontra Thorvaldr Di: Seraphine-Savior
    Postato: Mar, 13 Gen, 7:49 pm

    No, no, non è un fake. Ed è tutta colpa mia. Vedete, ci stavamo PMmando a ruota, e gli ho chiesto del tizio Thorvaldr. Se non avessi suggerito che a Thorvaldr serviva un corpo, niente di tutto ciò sarebbe accaduto.

    Oggetto: Re: Incontra Thorvaldr Di: milkofthedead
    Postato: Mar, 13 Gen, 7:55 pm

    Non è colpa tua, Seraphine. Centurion l'avrebbe fatto comunque, è un tipo fatto così. Vi ricordate di quando era andato in paranoia con quel tizio piromane delle chiese?

    Oggetto: Re: Incontra Thorvaldr Di: Winterwing
    Postato: Mar, 13 Gen, 8:00 pm

    4:12 - Ha sbattuto le palpebre. Giuro su dio, ha sbattuto le palpebre.

    Edited by Kalinicta - 30/1/2013, 01:59
  11. .
    Benvenuten!

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  12. .
    Buon pomeriggio, Dottore. Si sieda. Il suo programma è stato cancellato. Non cerchi di lasciare la stanza finché non le sarà detto che questa sessione è terminata. La porta è già bloccata, ma è cruciale che lei faccia attenzione. Bene.

    Lei fa ora parte della Commissione dell’ Etica della Fondazione SCP. Questa non è una retrocessione.

    Si sieda.

    Sì, lei è terrorizzato. Pensa di star venendo punito per qualche fallimento, qualche errore di giudizio, qualche orribile disastro in cui è stato coinvolto. Pensa che la sua carriera nella Fondazione sia finita. Potrebbe aver addirittura pensato che ‘’trasferito alla Commissione dell’ Etica’ sia un eufemismo per ‘ucciso’. Non è questo il caso.

    Avrà notato che ho detto ‘ucciso’ invece di ‘terminato’. E’ una scelta intenzionale. Alla Commissione dell’ Etica non usiamo eufemismi.

    A causa del lavoro che la Fondazione SCP svolge, gran parte del personale pensa che l’ idea che la Fondazione abbia una Commissione dell’ Etica sia solo una barzelletta di cattivo gusto. Oppure sanno che la Commissione esiste, ma hanno l’ impressione che siamo dei pagliacci inconcludenti. Un branco di riempi-sedie senza scopo con un timbro di gomma che dice APPROVATO, che non osano mai esprimere alcuna obiezione.

    Sì, so che ha sentito le battute. Eccone una – ‘quanti membri della Commissione dell’ Etica servono per cambiare una lampadina? Nessuno! La Commissione dell’ Etica non può cambiare nulla!'

    No, va tutto bene. E’ normale che rida.

    Noi facciamo uno sforzo per sostenere l’ impressione che siamo inutili, perché siamo il potere segreto all’ interno della Fondazione SCP.

    Si sieda.

    Sì, ci sono gli O5. Loro giudicano cosa è e cosa non è sicuro, e quella è una funzione di importanza vitale. Ma noi siamo coloro che dicono agli O5 cosa è e cosa non è accettabile.

    Lei ha fatto cose orribili e spaventose lavorando per la Fondazione – non provi a negarlo, Dottore. Abbiamo tutti fatto cose orribili e spaventose lavorando per la Fondazione. E’ una delle conseguenze inevitabili del lavorare con gli SCP. E in alcune occasioni si è domandato se siamo ‘’gente cattiva’’. Be’… non lo siamo. Non lo siamo grazie alla Commissione dell’ Etica. Questa è la sua prima lezione. Capisce?

    Ricordi questo: la Fondazione non è malvagia. Non torturiamo la gente ‘’tanto per fare’’. Siamo contro la crudeltà non necessaria. Ciò significa che qualcuno deve decidere quando la crudeltà è necessaria. E quel qualcuno siamo noi.

    Smetta di tremare.

    E’ importante che lei ricordi questo. E’ la sua seconda lezione. La Fondazione non domina il mondo. La Fondazione serve il mondo. Capisce cosa significa? A differenza di quanto la popolazione comune potrebbe pensare che vuole, quello che facciamo, che la Fondazione fa, è nel miglior interesse generale di quella popolazione comune. Sì, sono sicuro che lo avesse già realizzato… ma non ha pensato alle implicazioni più profonde. Si è consolato pensando che tutte le torture e gli omicidi sono per il bene più grande. Ciò comporta che c’ è un bene più grande… e uno meno grande. Ciò comporta che ci sono diversi, distinti beni, e che essi possono venire quantificati e comparati. Questo è ciò che noi della Commissione dell’ Etica facciamo.

    Noi siamo coloro che bilanciano i costi morali di tutto ciò che la Fondazione fa. E per poter bilanciare questi costi, noi dobbiamo conoscere questi costi. Capisce cosa significa, Dottore? Significa che noi conosciamo tutto ciò che la Fondazione fa, ha fatto, e farà mai. Tutto ciò che è stato redatto o rimosso, noi lo sappiamo. Ogni più piccolo dettaglio.

    Sì, incluso cosa fa SCP-447-2 quando entra in contatto con un cadavere. Sì, sappiamo esattamente anche cos’ è la Procedura 110-Montauk. Dovremmo. Siamo noi quelli che l’ hanno progettata.

    No, va tutto bene. E’ una reazione comune. Forse non dovremmo fissare questi colloqui subito dopo pranzo. Tenga, si pulisca la bocca.

    D’ ora in poi lei non farà più parte della ricerca attiva. Può considerarsi come un ricercatore free-lance, adattandosi da un progetto all’ altro, da un sito all’ altro, a suo piacimento. Questo non è un segreto; è libero di dire ai suoi amici che è stato trasferito alla Commissione dell’ Etica… se può sopportare le battute e la vergogna. Lei osserverà cosa viene fatto, e chiederà ai partecipanti – e a sé stesso – perché sta venendo fatto. Se in qualsiasi momento sentirà che qualcosa è eccessivo o non necessario o sbagliato, ci informi. Convocheremo le persone coinvolte, faremo loro delle domande, in quella mite ed inefficace maniera che i suoi colleghi hanno deriso.

    E allora, la parola filtrerà giù dagli O5, attraverso i tanti livelli della nostra burocrazia. E coloro che sono immorali otterranno rimproveri che saranno annotati sui loro registri permanenti. O la loro paga sarà tagliata, o saranno retrocessi, o saranno trasferiti ad un altro progetto.

    O saranno fucilati per crimini contro l’ umanità.

    Questa è la sua terza lezione. La ricordi.

    La ‘P’ sta per ‘Proteggere’. La Fondazione protegge l’ umanità dagli SCP, e noi proteggiamo la Fondazione da sé stessa. Noi giudichiamo ciò che è e ciò che non è accettabile che la Fondazione faccia. Noi bilanciamo i mali in modo che alla fine, nel lungo termine, il male sia minimizzato.

    No, non ha una scelta riguardo al fare parte della Commissione.

    …Sì, è ironico, vero?





    Edited by Regenwolke - 31/12/2012, 13:36
  13. .
    Un possibile futuro…

    Jack Bright passò oltre l’ olo-segnale ‘’Chiuso ai visitatori’’ e salì sulle lucide scale di carbonato, camminando fino alla monorotaia. C’ era una macchina ad aspettarlo. Un grande pulsante rosso sul pannello di controllo recitava ‘’Premere qui’’.

    Lui lo fece, e l’ argenteo ed elegante mezzo di trasporto si mise silenziosamente in moto sul lato della montagna. La vista fuori dai finestrini di vetro-diamante era spettacolare: le tonalità vermiglie del sole morente si riflettevano sulle sottili linee dell’ elevatore orbitale collegato a Sunlight One, la prima piattaforma di lancio permanente per le colonie dello spazio profondo. Uno zeppelin passò come un fantasma dietro il versante della montagna, uno dei nuovi modelli superpesanti in grado di trasportare duemila passeggeri attraverso l’ Atlantico nel comfort più totale. Era l’ alba di una nuova era.

    Ma era il passato che era andato a incontrare, non il futuro.

    Scese dalla monorotaia, quindi seguì le istruzioni ricevute tramite e-mail e seguì il passo montano tra i picchi, fino a dove una cascata precipitava in un chiaro laghetto alpino. C’ era un vecchio in piedi su una piattaforma prospiciente la cascata, che guardava una targa d’ ottone ora racchiusa in una custodia di vetro-diamante per proteggerla dagli elementi. I suoi capelli erano bianchi, la schiena incurvata a causa dell’ età, ma gli occhi che si girarono per salutare Jack erano ancora acuti e intelligenti come il primo giorno che si incontrarono.

    ‘’Ciao, Alto’’ disse Jack.

    ‘’Alto… Alto Clef. Ecco un nome che non avevo sentito per un bel pezzo.’ Disse beffardo Clef. Rise, una lunga, dura risata, e poi tossì con forza dentro a un fazzoletto. Il candido panno si macchiò di sangue. ‘’Nuovo corpo? Ti sta bene.’’

    Jack annuì in risposta, poi si affiancò al suo vecchio amico. Guardò la placca. ‘’In questo luogo spaventoso, Sherlock Holmes vinse il Professor Moriarty, il 4 Maggio 1891.’’, recitava.

    ‘’Divertente, huh? Quell’ uomo non è mai nemmeno esistito, e hanno messo un memoriale in suo onore. Cascate di Reichenbach, l’ ambientazione dell’ ultimo grande canto del cigno di Sir Arthur Conan Doyle. L’ ultima storia di Sherlock Holmes… finché i suoi fan e i suoi editori non gli hanno fatto scrivere altre storie, quei cazzoni lamentosi.’’ Indicò la turbinante acqua bianca, molto più in basso. ‘’Immagina, Holmes e Moriarty, il maestro detective e il Napoleone del crimine, lottando fino all’ ultimo respiro, afferrandosi e colpendosi mentre precipitavano verso il loro destino. Una fine adatta a due grandi uomini.’’

    ‘’E questo dovrebbe significare qualcosa?’’, chiese Bright. Mise la mano nella tasca del cappotto, toccando la pistola di piccolo calibro che vi aveva nascosto. La nota diceva di venire disarmato, ma lui non era sopravvissuto così a lungo comportandosi da stupido.

    Clef mise la mano nella tasca del cappotto, vi estrasse un pezzo di sporca carta rosa e lo passò a Jack. L’ uomo più giovane lo lesse con attenzione, poi annuì. ‘’Quanto tempo ti resta?’’

    ‘’Due mesi al massimo’’, disse Clef.

    ‘’Abbiamo ancora parecchie dosi di Cinquecento,’’ disse Jack. ‘’Potrei fare in modo che una andasse perduta e recuperata dal GOC. Come favore a un vecchio amico.’’

    ‘’Non penso’’, replicò duramente Clef. ‘’Arriva un momento in cui un uomo realizza che è ora di morire. Per me… questa realizzazione è arrivata settimana scorsa, quando mi è arrivato il rapporto su come quel giovane Kroger abbia abbattuto un Tipo Verde di Livello 4 da solo. L’ ha abbattuto in un modo a cui io non avrei mai pensato: intelligentissimo. Quel ragazzo non era neanche nato quando ho iniziato questo lavoro. E poi mi ha colpito: ho fatto tutto ciò che potevo. Tutto ciò che posso fare d’ ora in poi è occupare spazio e intralciare i giovani che porteranno avanti il lavoro.’’ Sorrise. ‘’Quindi, tempo di morire.’’

    ‘’Percepisco… un’ accusa personale… in queste parole.’’ replicò lentamente Bright.

    ‘’Sì.’’ disse Clef.

    ‘’Tu pensi che io, essendo immortale, tratterrò la Fondazione, impedendole di andare avanti.’’

    ‘’Sono impaurito’’ disse Clef, ‘’dalle implicazioni del fatto che uno dei più potenti e influenti membri della Fondazione è lui stesso un SCP. Io temo che… non oggi… non fra un centinaio d’ anni… ma un giorno, avrai vissuto talmente a lungo e sarai diventato talmente strano da non essere più umano. E per allora, tu potresti essere diventato troppo potente per essere fermato. Quindi, questa minaccia deve essere estirpata alla radice ora.’’

    ‘E se non diventassi mai una minaccia?’’

    ‘’Lo farai’’ replicò fermamente Clef. ‘’Nessuno che può vivere a lungo come tu farai può restare umano.’’

    ‘’Quindi sei venuto per cercare di uccidermi.’’ concluse Jack Bright.

    ‘’Sono venuto per ucciderti,’’ lo corresse Clef. ‘’Non per provarci.’’

    ‘’E come progetti di farlo? Hanno provato a uccidermi per più di cento anni. Penso che nemmeno tu abbia trovato un modo.’’

    ‘’Non io. E’ stato Kroger.’’ Clef sorrise. ‘’Come ho detto, quel ragazzo è intelligentissimo.’’

    ‘’Capisco… e il tuo piano?’’

    Clef glielo disse. Gli spiegò, passo dopo passo, il piano di Kroger per uccidere Jack Bright. Non tralasciò alcun dettaglio. Gli disse esattamente come e perché avrebbe funzionato, perché il piano era a prova di idiota, e alla fine, Bright dovette ammettere che Clef aveva ragione. Quel piano avrebbe funzionato. L’ avrebbe ucciso.

    ‘’E’ un buon piano,’’ disse. ‘’Ma c’ è un problema.’’

    ‘’E quale sareb-‘’

    Prima che Clef potesse finire la frase, Bright estrasse la pistola e gli sparò, due colpi nel petto, uno in testa. Un perfetto Mozambico.

    Il vecchio si accasciò e crollò dal ripiano nell’ acqua. Jack rimise la pistola nel cappotto. ‘’Addio, Alto.’’ disse. Si girò e camminò fino alla monorotaia, asciugandosi la faccia. Era di certo acqua della cascata, ma nonostante le Cascate di Reichenbach fossero d’ acqua dolce, sapeva comunque un po’ di sale.

    Era sulla sua strada giù per la monorotaia quando le implicazioni delle parole di Clef lo colpirono.

    ‘’Non sono stato io. E’ stato Kroger.’’

    Qualcun’ altro sapeva come uccidere Jack Bright.

    Questa realizzazione improvvisa gelò il suo cuore preso in prestito. Afferrò strettamente il bracciolo del sedile della monorotaia, fino a farsi sbiancare le nocche.

    No… non solo qualcun altro. Se lo sapeva Clef, possibilmente l’ intero GOC sapeva come uccidere Jack Bright. Un’ organizzazione estesa in tutto il mondo, formata da migliaia di piccole celle, più organizzata di Al Qaeda, dedicata a trovarlo e a ucciderlo…

    Improvvisamente fu consapevole di quanto era vulnerabile nella sua macchina sulla monorotaia. Quel piccolo spazio chiuso, fissato alla rotaia… un luogo perfetto per un’ esecuzione.

    Chiuse gli occhi e aspettò il colpo fatale.

    Non arrivò.

    Invece, la monorotaia giunse in fondo alla montagna, e le sue porte si aprirono. La sua autista era lì ad aspettarlo, con la sua limousine corazzata. ‘’Direttore Bright?’’ Lyn mise la sua mano sulla spalla di Jack, preoccupata dal volto pallido e dalle mani tremanti del Direttore. ‘’Sta bene?’’

    ‘’Sì,’’ disse Jack. Guardò in alto, verso il versante della montagna, la lontana cascata. ‘’Sto perfettamente.’’ Mentre l’ autista si allontanava, qualcos’ altro capitò a Jack Bright, qualcosa che lo fece ridere rumorosamente a causa della sua amara ironia.

    Anche Jack Bright sapeva come uccidere SCP-963.




    Altrove...

    ‘’Mister Kroger?’’ chiese l’ uomo con l’ uniforme nera.

    ‘’Eccomi’’ disse Kroger.

    ‘’No,’’ disse l’ uomo con l’ uniforme nera. Passò a Kroger un foglio. Era di puro bianco, a eccezione di un singolo, vorticoso simbolo di un nero assoluto. Kroger capì.

    ‘’Mister Treble Clef?’’ chiese l’ uomo con l’ uniforme nera.

    ‘’Eccomi’’ replicò Clef.

    ‘’Meglio.’’ L’ uomo con l’ uniforme nera annuì. ‘’Ho una richiesta…’’



    Link articolo originale: www.scp-wiki.net/the-best-and-the-wisest

    Per capire questa Tale è necessario sapere che il Dr. Bright è rimasto intrappolato, dopo un incidente, in un talismano, SCP-963 (che tradurrò presto). Quando questo talismano entra in contatto con il corpo di qualcuno, la mente di Bright rimpiazza quella del' ospite originario. Da qui la sua immortalità.


    Edited by Regenwolke - 28/12/2012, 19:14
  14. .
    Grazie! :peoflow:
    Io adoro gli SCP, quindi m impegno sempre per tradurre nel modo migliore possibile, così che sempre più persone possano conoscere la Fondazione.
    Altra roba su Clef in arrivo in serata!
  15. .
    Ciò che leggete è la trascrizione di un thread sulla board /x/ di 4chan.

    CITAZIONE
    Anonymous 14/12/10(Mar)08:34 No. 6503670

    Il Rasper Book è un libro contenente descrizioni dettagliate di omicidi che ebbero luogo negli anni '20. Apparentemente, i delitti furono tanto disgustosi che la polizia locale insabbiò tutto; arrestarono quindi un uomo soprannominato Rasper (da qui il titolo del libro), e lo condannarono alla pena di morte. In seguito, scoprendo che non era colpevole dell'accaduto, tennero nascosta la vicenda. Assieme alle descrizioni, vi sono delle immagini tanto sconcertanti che renderebbero folle anche l'uomo più sano di mente.

    Sono state postate diverse immagini correlate al Rasper Book. Una era una vecchia lettera scritta da un tale di nome R. Thomas: in questa scriveva ad alcuni intenzionati a leggere il libro, ammonendoli di non farlo. Se ricordo bene, diceva che non riusciva a smettere di vedere cadaveri, che non riusciva a mangiare o dormire, e continuava ad essere pervaso da cattivi pensieri.

    Slappy The Clown !iluSSEXY5 14/12/10(Mar)08:45 No. 6503687

    Ciò che so è che, secondo le voci, ci sono diverse copie in giro. Non molte, ma ce n'è più di una (per quanto mi ricordi). A parte ciò, non so nient'altro che non sia già stato scritto in questo thread.

    Credo che i miei genitori si siano ricordati qualcosa sulla storia. Non so se ciò che avessero sentito fosse solo una voce di corridoio, ma quando gliel'ho domandato sembravano ricordarsi qualcosa su un "Rasper" e gli omicidi che avesse o meno commesso.

    A seguito del sopracitato thread, furono postate delle scannerizzazioni di un diario, che di fatto sono l'unica testimonianza del Rasper Book.

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    Martedì, 30 maggio 2006

    Oggi è stata davvero una bella giornata, fatta eccezione per la scuola! Ho dovuto presentare il mio saggio finale per inglese. Farò meglio a non essere bocciata! Dopo scuola, io e Melissa ci siamo viste con Hollie e Jack (è trooooppo carino). Phil il barbone stava ancora aspettando vicino al laghetto. Puzza ancora di alcol, gli ho dato una sterlina perché mi dispiace tanto per lui. Ci siamo seduti nel parco per un po', prima che cominciasse a piovere, poi siamo tornati a casa. Jack mi ha accompagnata a casa dato che abita sulla strada vicino alla mia. Vorrei che non stesse uscendo con Hollie.

    Love, Faye :)


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    Mercoledì, 31 maggio 2006

    Caro diario,
    che noia oggi! Non è successo niente di buono. Il fratello di Mel ci ha parlato di un libro chiamato Rasper Book. Ci ha spaventate, e ci ha raccontato un sacco di storie di fantasmi.

    Non ho visto Jack a scuola, né tantomeno Hollie. Credo abbiano fatto filone.

    Faye <3
    XOXO


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    Giovedì, 1 giugno 2006

    Ho visto Jack oggi. Abbiamo parlato per l'intera ora di matematica. Non ho fatto quasi niente. Il fratello di Mel ha detto che lei ed io potremmo venire alla sua festa domani sera. Non vedo l'ora, però sono nervosa.

    Siamo di nuovo andate al parco, solo me e Mel. Stavo bene. Avrei voluto che Jack fosse uscito.

    Non vedo l'ora che venga domani sera.

    Faye <3
    XOXO


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    Venerdì, 2 giugno 2006

    Sono appena tornata dalla festa di Kevin. I genitori erano via, quindi c'erano gli alcolici. Mi sono divertita un mondo. Io e Mel abbiamo ballato per tantissimo.
    Quando quasi tutti se n'erano andati, Kevin ha ricominciato a parlare di quel libro. Ero spaventata. Hanno detto che avrebbero potuto procurarsene una copia, dato che un amico di Kev ha delle conoscenze. Mi hanno chiesto se volessi leggerlo, e ho mentito dicendo di sì. Non può essere poi così brutto.

    Ti amo diario
    Faye
    XOXO

    (poi mi sono ubriacata, però shhh)


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    Sabato, 3 giugno 2006 babee yeah =]

    Io e Mel oggi siamo andate a fare shopping. Poi siamo andate da McDonald's e abbiamo visto Jack e Liam H. Ci siamo sedute con loro a mangiare. È stato bello. Dopo, io e Jack ci siamo seduti e abbiamo parlato mentre rincasavamo, dato che dobbiamo prendere lo stesso bus. Ci stava provando con me anche se si vede con Hollie.

    Faye
    XOXO (cuore con Jack al suo interno, a lato F+J)



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    Domenica, 4 giugno 2006

    Diario, sono proprio incazzata. Io e Hollie abbiamo discusso! La odio! Su MSN ha detto che ci sto provando con Jack. Che cazzo di stronza.

    (impronte di cagnolino)

    Dopo che siamo tornate dal pub (andiamo a cena di domenica a volte), mamma mi ha fatto una sorpresa. Un CUCCIOLO!!! Non è solo mio, è pure di Ryan, ma è soprattutto mio perché sarò io a portarlo fuori e cose così.

    Nuovo cucciolo = Coco.

    (Non l'ho scelto io 'sto nome di merda, è stato Ry).

    Love, Faye
    XOXO


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    Lunedì, 5 giugno 2006

    Adoro Coco. È un po' troppo iperattivo, però. Saltella sempre, e cose del genere. Oggi è andata male a scuola, sia Hollie che Jack mi ignoravano. Io e Mel pensiamo soltanto che sia gelosa.

    Abbiamo anche un nuovo insegnante, il signor Pearman (si pronuncia come Pier-man, non Pear-man, LOL). Non sembra troppo severo, il che è buono.

    Faye XOXO (faccina con scritto a lato "lol boh")


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    Martedì, 6 giugno 2006

    OMG! Oggi è stata una giornata terribile. Sono andata da Mel. Kev era lì coi suoi amici. Avevano quel libro! Ci siamo seduti tutti in cerchio e ne abbiamo letta una pagina, per poi passarcelo. La prima era una pagina di avvertimento; poi c'erano delle cose che credevo nessuno fosse capace di fare. Abbiamo letto solo due pagine, e persino Kev e i suoi amici sembravano terrorizzati. Non mi piace. Non voglio dormire. Potrei dirlo a mamma, ma poi s'incazzerebbe. Non so cosa fare, sono così sconvolta. Le cose che erano scritte lì erano nauseanti. Come può qualcuno fare ciò???

    Faye


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    Mercoledì, 7 giugno 2006

    Non ho dormito bene ieri notte. Quando chiudo gli occhi continuo ad immaginare cose. Non mi sento molto bene, forse sto per prendere l'influenza. Coco cerca troppe attenzioni, continua a leccarmi e perde pelo ovunque. A scuola tutto ok. Mel dice che Kev leggerà di nuovo il libro stanotte, ma io non vado. Nell'ora di matematica, Jack si è scusato per Hollie che si è comportata da stronza.

    Faye
    XO


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    Giovedì, 8 giugno 2006

    Oggi tutto ok, niente di che ma tutto sommato buona giornata. Sono riuscita a dormire e non ho fatto nessun sogno disgustoso. Io e Jack siamo tornati a flirtare e a parlare, Hollie non lo sa ma fa' niente, haha.

    Mel mi ha detto che Kev ha letto il libro. Sono andata a casa sua dopo scuola, e Kev era nella sua stanza. È sceso solo una volta, e sembrava stesse piangendo. Credo che la sua ragazza potrebbe aver rotto con lui. Gli ho chiesto se stava bene, e lui mi ha risposto bruscamente ed è tornato nella sua stanza. Io e Mel siamo state per tantissimo a parlare di Jack e Liam. Ha confessato che le piace, LOL.

    IO AMO JACK!


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    Venerdì, 9 giugno

    Io e Hollie abbiamo discusso di nuovo. Mi ha detto di stare alla larga da Jack. Fanculo! Vado un po' da Mel, ciaaaaao! XO

    Sabato 10

    Non so perché sono andata da Mel. Abbiamo cominciato a leggere il libro. Non riesco a pensare senza farmi pippe mentali su cos'ha fatto quel tizio. Ho il libro, adesso lo brucio. Mi sento la nausea.


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    Martedì 13

    Non sono andata a scuola e non ho bruciato il libro. Non so se farlo o no.

    Hollie mi ha mandato un e-mail odiosa. Ho sognato di ucciderla.

    Kev ha provato a suicidarsi. Mel è venuta qui a casa mia e me l'ha detto.


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    (la data non è più specificata; potrebbe essere il giorno dopo, o potrebbe essere passato un certo periodo di tempo)

    HO UCCISO COCO. NON LA SMETTEVA DI SALTARMI ADDOSSO. SO CHE ERA L'UNICO MODO.

    NON SONO ANDATA A SCUOLA. MAMMA CREDE CHE SIA DEPRESSA, DATO CHE NON FACCIO ALTRO CHE PIANGERE TUTTO IL GIORNO. MI MANCANO MEL E JACK.


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    Sono pazza? Credo di esserlo. I sogni mi dicono di uccidere Hollie anche se vuol dire non avere Jack. Non riesco a chiudere occhio perché rivedo le immagini. Stanotte brucio il libro.

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    Mi dice di fare cose ogni volta che chiudo gli occhi, tipo uccidere o ferire le persone. Non ce la faccio a sopportarlo. Mamma dice che devo smetterla, anche se non riesco a smettere. Piango tutto il giorno. Non riesco a smettere. Come smetto? Ho un sacco di rabbia e lui m'infastidisce. Vedo cose di giorno adesso. Vedo cadaveri nel bagno. Cerco di non farlo ma non mi piace dormire.

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    Non riesco più a sopportarlo non ho mangiato ho fame ma se mangio poi ho la nausea.
    Voglio solo andare
    voglio solo che mi lasci sola.
    Ho bisogno di bruciare il libro ma non era lì.


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    SONO PAZZA?
    PERCHÉ


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    Sono pazza credo di esserlo lui crede che lo sia mamma crede che lo sia lui non fa altro che dirmi di fare cose. Ora ho paura. Penso che è per questo che mi comporto in modo strano perché lui è sempre qui.

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    (essendo alcune parti incomprensibili, esse sono aperte a più interpretazioni)

    Perché io? Cos'ho fatto per meritarmi questo. Quel libro è malvagio. Mi sono svegliata fuori casa di Hollie con un coltello in mano. Non mi piace. William non ha fatto niente. Me lo dice! È stato Peter. William aiuta ma poi Lui torna. Lo sa. Lo sa. Lo sa. Lo sa. Lo sa. Lo sa. [...]


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    Non era William il signor Rasper. Non era lui. Innocente. Peter. Peter. Era Peter. Il signor Rasper innocente. Peter mai. William. William. Lui guarda. Peter vuole sempre fare cose. Sussurri. Lo vedo nell'ombra mi dice di fare cose. Vuole che uccida come ho ucciso Coco. Mi dispiace Ryan mammina non sono pazza. Papà è pazzo. Non lo sanno. Ma non lo sanno. Non sanno che Kevin sapeva. Ora ha pagato con Peter. Non ero io non io Peter. Aiuto aiuto aiuto aiuto aiuto aiuto aiuto. Lui è qui adesso mentre scrivo. Riesco a sentirlo.

    STANOTTE MI PRENDERÒ I SUOI CAPELLI HAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHA NON AVRÀ PIÙ LA TESTA


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    (sembrano essere capelli e sangue)

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    RASPER TROVERÀ E UCCIDERÀ

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    (a quest'immagine, che pare un'accozzaglia di lettere senza senso, si è cercato, almeno in parte, di trovare una risposta visibile qui)

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    AIUTATEMI LUI LO SA

    Nota di traduzione: to rasp vuol dire grattare, raschiare. Rasper quindi sarebbe uno che gratta, o stride, almeno credo :sisi:

    Fonte (almeno il thread e il diario, un po' l'ho scritto io): http://creepypasta.wikia.com/wiki/Rasper_Book


    Edited by ~ WithinYouWithoutYou; - 16/1/2013, 21:20
254 replies since 30/3/2012
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