Pasta Noir: Dame, pallottole e il sicario

3. Omicidio, Colazione dei campioni

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    Emily, ma sei bisessuale? ( ͡° ͜ʖ ͡° )

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    “Sono passate tre ore… Ho fame. Compro la colazione” si offrì Michael.
    “Sì, fallo tu. L’ultima volta l’ho comprata io” Chris diede a Michael una pacca sul braccio.
    “Ho bevuto una tazza di caffè! È tutto!” Michael scosse la testa incredulo.
    “Ehy, il sistema funziona. Se non è rotto, non metterlo a posto” Chris posò la mano sulla schiena del collega, conducendolo verso la porta d’ingresso.
    Chris guardò il C.S.I e gli agenti di quartiere e ad alta voce disse: “Continuate, miei prodi!”

    La tavola calda era economica, sporca e quasi vuota a causa della neve. Il pensionato stereotipato era lì a sorseggiare un caffè, leggere il giornale e bighellonare. Aveva tutto il fascino delle pompe funebri. L’atmosfera era così spessa da poterla tagliare con un machete.

    Sebbene Chris fosse depresso generalmente da dopo la perdita di Abby e Connor, aveva ancora un buon appetito e il metabolismo di un quindicenne. Divorò un Grand Slam1 con uova strapazzate, pancetta e pancakes con un bicchiere di succo di arancia. Era al secondo bicchiere mentre Michael era occupato con il suo caffè ed un’omelette con prosciutto e formaggio. Dentro il locale faceva caldo e al personale piaceva avere in giro dei poliziotti, dato che il numero degli squilibrati quotidiani era una cosa da prendere in considerazione.

    “Quindi, chiunque abbia ucciso il povero signor Von Drack, nome figo tra l’altro, voleva che trovassimo questa storia… uh, scarypasta?” Chiese Chris. Michael annuì.
    “Hai già letto qualcosa di questa storia?” chiese Chris prima di ingoiare un po’ di succo d’arancia.
    Michael informò Chris: “No, non ancora. Pensavo di farlo alla caserma o a casa. Sembrava piuttosto lunga. Il tizio che l’ha scritta, Andrei Borislava, vive a Detroit ed è originario della Bulgaria. È qui con un visto per studenti”
    “Bene, leggiamo e chiamiamolo. Lascerò la mancia” disse Chris. “Ehy, come stanno Carol ed i bambini?” domandò mentre tirava fuori dal portafoglio una banconota da cinque dollari.
    Michael si alzò dalla panca ed indossò il suo impermeabile beige: “Stanno bene. Mickey ieri ha iniziato a gattonare ed Eva adora l’asilo. Carol sta bene.” annuì.
    “Questo è un bene. Ehy, passa più tempo possibile con quei marmocchi! Crescono in fretta!” disse Chris mettendo sotto il bicchiere la banconota da cinque. “Ehy, uh, perché per pranzo non vai a casa e stai con Carol? Tornerò al distretto e leggerò la storia. Inviami il link. Ti farò il riassunto più tardi” insistette il detective.
    “Sì, ok. Grazie amico” Michael ringraziò il collega per quel gesto gentile.

    Provò compassione per Chris. Tutti lo facevano. Ogni giorno, alla luce del sole, vedevano ogni tipo di violenza: sparatorie, pugnalate, suicidi, strangolamenti e stupri. Eppure, gli altri poliziotti non potevano, non volevano, immaginare di perdere le proprie famiglie nell'oscurità delle strade. Chris Priest era quel poliziotto che aveva vinto il Gran premio. Poi in un attimo, aveva perso tutto ciò che era importante. La scintilla, il fuoco, era ciò che gli impediva di perdere il suo buonsenso dopo tutta la violenza che aveva visto, la sua ancora di salvezza.

    Chris sedeva davanti ad un vecchio monitor, la curiosità era al massimo. Condivideva un ufficio umido scuro con Michael, sul retro della caserma. Era fuori mano, perfetto per Chris. La porta era chiusa. Non voleva interruzioni. Erano le 13:49. Guardando il messaggio di Michael, digitò il link. Lo portò sul sito di Scarypasta, su uno sfondo nero apparve il titolo: “Una storia di lui che stringe un limone” in lettere bianche.
    Iniziò a leggere; rimase affascinato fin dall’inizio. Ogni parola, ogni frase lo coinvolgeva. Quella storia era allo stesso livello di un lavoro di Stephen King. Aveva passato un’ora a leggere la storia quando ricevette un messaggio da Michael.

    Michael: Per oggi è finita. In ospedale. Eva ha avuto un attacco acuto d’asma. Parliamo più tardi o domani.
    Chris: Ok amico. Fai quello che devi fare. Von Drack non andrà da nessuna parte. Alla prossima.
    Michael: Grazie

    Con ciò, Chris riprese la storia con tutto l’intrigo di un bambino. Raccontava dell’orribile incontro dello scrittore con un uomo raccapricciante che sorrideva come uno stregatto, che appariva durante tutta la sua vita stringendo e offrendogli un limone. Non diceva mai una parola, semplicemente teneva un limone un tempo giallo brillante, ora marcio dopo anni. Ogni volta era lo stesso limone. Ad ogni incontro l’autore riusciva a scappare. Lo rintraccia in tutto il suo albero genealogico e, dopo una visita, trova che lo stesso uomo era apparso a sua nonna.

    Questo schema continuò per tutta la sua vita in Bulgaria, fino a quando si trasferì all'estero per studiare negli Stati Uniti, dove si trovava ora. Prima che se ne accorgesse, aveva finito la storia, molto divertito e completamente ignaro dell’ora. Erano le 17:04. Solo allora si rese conto di quanto fosse piena la sua vescica. Dopo aver letto tutta la storia e tutti i commenti che non lo portarono da nessuna parte, giunse alla conclusione che l’assassino, o gli assassini, avevano ucciso il povero vecchio Von Drack per ricreare il finale della storia… ma perché? Avrebbe iniziato dall'autore.

    “Ehy, Mary. Come va, cara? A me bene, solo che lavoro fino a tardi. Ascolta, ho un sospettato da contattare ma ho bisogno di una pista. È un cittadino bulgaro che vive a Detroit con un visto studentesco. Il suo nome è Andrei Borislava. Esatto. È Andrei, A-N-D-R-E-I Borislava si pronuncia B-O-R-I-S-L-A-V-A. Sì. Quando riesci a procurarmene una? Davvero? Bene. Grazie, dolcezza. Sei un tesoro. Ti aspetterò nel mio ufficio.”

    Michael si pulì gli occhi dalla “polvere dei sogni”. Tutto ciò che voleva era qualche ora in più di sonno, ma sapeva che se Chris riusciva a svegliarsi ogni giorno e uscire dall'intontimento, anche lui poteva. Almeno aveva ancora la sua luce, la sua ragione di vita. Nella cultura messicana, la famiglia è tutto. Girò la testa a destra, dove sua moglie Carol stava dormendo pacificamente, con grazia. Il modo in cui la luce le colpiva il viso e le sfiorava i capelli era poesia. Quella donna gli faceva girare a testa. Si avvicinò e la baciò sulla fronte, posando la mano sinistra sui suoi capelli, accarezzando le ciocche nere ed ondulate.

    Si voltò e allungò la mano, prendendo il cellulare dal comodino per controllare l’ora. 07:24. Sbloccò lo schermo ed iniziò a messaggiare con Chris.

    Michael: Buongiorno. Colazione? Paghi tu.
    Chris: Certo. Solito posto, 8:30. Sarò quello più elegante con la giacca di pelle.
    Michael: Intendi la minigonna di cuoio, giusto?
    Chris: Bella risposta. Ho informazioni sul caso Von Drack. Ci vediamo dopo, amigo.

    Michael aprì la porta a vetri della tavola calda ed entrò. Sembrava la sala da pranzo di una casa di riposo. Fu accolto dalla padrona, una “gattina” sorridente. Giovane, carina, piena di vita. Ci stava provando con tutti.

    “Buongiorno, signore. È solo?” chiese mentre allungava un menù e l’argenteria preconfezionata sul bancone.
    “No, signora. Sono con un amico. Laggiù, il signore con la giacca di pelle economica” Michael fece un cenno a Chris. Questo agitò la mano per confermare e fece un cenno alla padrona.
    “Signorsì, da questa parte” lei lo accomodò con una risatina. Michael la seguì fino al banco, dove Chris aveva appena iniziato a mangiare le sue crepes alla Nutella e le uova strapazzate con il prosciutto.
    “Bene, bene. Sundace Kid2 cavalca di nuovo” Chris salutò Michael mentre inforchettava diligentemente le sue crepes.
    “Buongiorno vecchio lupo di mare” ribattè Michael.
    “Il suo cameriere arriverà a momenti a prendere il suo ordine, signore” li interruppe la padrona prima di congedarsi.
    “Grazie, cara” disse il detective.



    Guardò Michael e disse: “Come sta Eva?”
    Il collega lo guardò: “Oggi sta meglio. Ci ha spaventato molto”.
    “Sì, felice di sentirlo. Ascolta, non prendertela ma ieri ho fatto il lavoro al posto tuo. Ho rintracciato Borislava e gli ho parlato” spiegò Chris, “Aveva un alibi. Era a Detroit. Sembrava inorridito dal fatto che qualcuno avesse collegato la sua pasta e usato il suo…”
    “Aspetta, cosa? La sua PASTA?!?” lo interruppe Michael mentre gli prestava tutta la sua attenzione.
    “Sì, è così che si riferiscono alle storie… Che? Non prendertela, sono bravi. Mi piacciono.” Disse Chris guardando il collega negli occhi mentre dava un altro morso al prosciutto.
    “Comunque, voleva cancellare la storia e gli ho detto di lasciar perdere. Potrebbe attirare l’assassino di nuovo e potremmo essere in grado di risalire al suo indirizzo I.P. Ho anche mostrato la foto di Von Drack nei “Club delle fate” dopo aver parlato con Borislava. “
    Michael iniziò a ridere: “Sei stato in un locale gay? Allora sei stato fortunato?”
    Ora Chris aveva un’espressione seccata: “Se intendi che ho identificato il ‘finocchio’ che bacia Von Drack, allora sì, Watson. Diverse persone hanno confermato la sua identità e la sua ‘posizione’ attuale” replicò il detective.
    “No, cazzo! Chi è?” Michael era incuriosito.
    “È un certo Johnny Aguilar, 54 anni, un sergente dell’aeronautica militare statunitense, in pensione e deceduto recentemente. Otto mesi fa. Attacco di cuore.” Rispose il detective, che era a metà dal finire la sua colazione.

    Proprio allora un uomo con gli occhiali alto e robusto si avvicinò al tavolo per prendere l’ordinazione di Michael.

    “Buongiorno, signore. Il mio nome è Abel. Mi prenderò cura di lei oggi. Cosa posso farle bere?”
    “Sì. Caffè. Nero. E del porridge con frutta mista” rispose Michael.

    Il cameriere ripeté l’ordine e sparì in cucina.

    “Allora, i risultati dell’autopsia non saranno disponibili per 72 ore. L’unica pista è tornare in caserma e fare ricerche sul sito Scarypasta. Vedere se il killer ha postato lì qualcosa di nuovo, vantandosi o altro” suggerì Chris prima di finire il suo succo d’arancia.
    “Sì, sembra quasi un piano. Allora, com’è andata al bar gay? Qualcuno ha provato a rimorchiarti?”


    1Un tipo di colazione tipicamente americana, a base di pancetta, salsicce, uova e pancetta.
    2Pistolero statunitense della seconda metà dell’800, facente parte di una banda di rapinatori.

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    Edited by & . - 24/6/2020, 15:54
     
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