Votes taken by eFesti

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    Un centro di raccolta cadaveri a Phoenix, Arizona. Una struttura che dovrebbe in apparenza usare i corpi a scopi scientifici, ma in realtà vi si svolgono macabri esperimenti e mercato di organi. Pure il nome del proprietario, Stephen Gore, fa pensare a un film horror o a una creepypasta.

    E invece è tutto vero.



    Era il 2014 quando, durante un'indagine per traffico illegale di organi, l'FBI fece irruzione nella sede del Biological Resource Center, un centro di raccolta cadaveri. I corpi venivano recuperati gratuitamente dagli addetti della struttura, dalle famiglie che credevano che i loro cari sarebbero stati utili alla ricerca scentifica. Una pratica comune, soprattutto in Arizona dove ha sede la Fondazione Alcor per la preservazione crionica, ma ciò in cui gli agenti si sono imbattuti era più simile a un mattatoio, o al laboratorio di uno scienziato pazzo. I rapporti resi pubblici solo ora nel 2019 parlano di uno spettacolo raccapricciante: cadaveri ammassati ovunque molti dei quali smembrati, nessun tipo di identificazione sulle parti del corpo staccate, freezer con secchi pieni di membra e teste, per un totale di oltre 1.700 corpi. Appeso a una parete era stato trovato il torso di un uomo, su cui era stata cucita la testa di una donna. I media lo hanno definito human chop shop, termine calzante visto che i chop shop sono quei luoghi dove smontano i veicoli rubati, principalmente le automobili, allo scopo di vendere le loro parti. Infatti il Biological Resource Center non si limitava ai macabri esperimenti, ma copriva un vero e proprio traffico di parti umane: da 375 dollari per un ginocchio fino a 2.900 dollari per un corpo senza testa.


    Stephen Gore durante il processo

    Ma come è stato possibile fare tutto questo per Stephen Gore, proprietario della struttura, che non aveva nessuna qualifica medica ma solo un attestato di scuola secondaria? Il fatto è che in Arizona le leggi sul trattamento dei cadaveri erano molto fumose all'epoca ed è stato molto facile per Gore creare questo centro di raccolta, approfittando della buona fede delle famiglie in lutto per mero profitto. Gore è stato giudicato colpevole nel 2015, condannato a un anno di carcere e al pagamento di 121.000 dollari di risarcimento. Dopo questo fatto l'Arizona ha implementato un obbligo di permesso per il trattamento dei cadaveri nel 2017, ma la legge non è ancora entrata in corso per ora.



    Edited by eFesti - 28/7/2019, 20:48
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    Esco due minuti dalla tomba per fare i miei complimenti alla storia vincitrice e alla sua autrice, e mi fa piacere che il premio sia piaciuto~
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    "Despair code"

    More like una delle più grandi catene di spam mai creata su 4chan
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    L'incidente del Corrupted Blood ("sangue corrotto") fu un glitch del videogioco MMORPG World of Warcraft che dal 13 settembre 2005 scatenò un'epidemia virtuale, durata per una settimana. La causa dell'incidente è legata all'introduzione del raid Zul'Gurub e del suo boss Hakkar, il quale applica ai giocatori che lo attaccano un effetto negativo, un debuff, che diminuisce i punti vita del personaggio e si trasmette ad altri giocatori sani per prossimità.

    L'incantesimo era pensato per durare pochi secondi e avere effetto limitato all'area del raid, tuttavia a causa di un bug che ne permetteva la contrazione agli animali dei cacciatori o ai demoni degli stregoni si trasformò in una pandemia che si diffuse rapidamente in tutto il mondo di gioco, uccidendo rapidamente i giocatori di livello più basso e danneggiando quelli di livello più alto. L'epidemia ha influenzato significativamente l'esperienza di gioco durante quel periodo, nonostante i tentativi effettuati dai programmatori per imporre una quarantena e limitare la diffusione, spingendo i giocatori ad evitare in vari modi il contagio, abbandonando le aree più popolate. L'eradicazione dell'epidemia ha richiesto l'intervento degli sviluppatori, con l'applicazione di alcune patch e il reset dei server di gioco.

    La pandemia virtuale generata dal bug e le reazioni dei giocatori hanno attirato l'interesse di epidemiologisti e servizi di intelligence anti-terrorismo, in quanto ha rappresentato un interessante esempio virtuale di quello che potrebbe accadere in caso di pandemie o attacchi biologici nel mondo reale.



    L'epidemia scoppiò il 13 settembre 2005, con un aggiornamento del gioco da parte di Blizzard Entertainment che introdusse il raid Zul'Gurub il cui boss finale, Hakkar, poteva lanciare un debuff (un effetto negativo assegnato ad un personaggio) chiamato "Corrupted Blood" e progettato per simulare una malattia molto contagiosa per prossimità. Sebbene la malattia fosse ovviamente intesa per essere circoscritta allo scontro con il boss in questione, una serie di circostanze e di errori di programmazione ne hanno permesso la diffusione nel resto dell'universo di Warcraft, causando la pandemia. Il principale metodo con cui la malattia fuoriuscì dal suo contesto fu tramite i demoni degli stregoni e gli animali al seguito dei cacciatori, i quali venivano contagiati anch'essi dalla malattia e, se congedati mentre infetti e richiamati in seguito fuori dall'area del raid, ripresentavano il debuff.

    La malattia era progettata per causare un danno considerevole ad un giocatore di massimo livello ben equipaggiato, capace quindi di uccidere istantaneamente o nel giro di pochi secondi i giocatori di livello inferiore, e che in teoria non avrebbero mai dovuto contrarre. Un forte vettore d'infezione erano i personaggi non giocanti che, infettabili dalla malattia ma non afflitti dal danno, agivano da serbatoio dell'epidemia.

    In WoW la morte degli avatar è temporanea, ma comporta comunque una certa perdita di denaro e di tempo e l'impossibilità di effettuare le normali attività di gioco, motivi che spingevano i giocatori ad evitare il contagio. Per la durata dell'epidemia il gameplay usuale è stato stravolto. La reazione dei giocatori è stata variegata, riflettendo atteggiamenti della vita reale. Alcuni giocatori hanno cercato di aiutare gli altri: quelli muniti di poteri curativi si sono messi a disposizione per curare gli infetti, mentre personaggi privi di abilità utili avvertivano gli altri giocatori sull'epidemia in atto e le aree infette. Altri si sono rifugiati in aree remote e hanno evitato tutti i contatti con altri personaggi, mentre altri ancora hanno cercato di espandere volontariamente l'epidemia infettando altri giocatori e personaggi non giocabili. Le principali città, le cui strade erano ricoperte dagli scheletri dei morti, sono state abbandonate dalla maggior parte dei giocatori durante l'epidemia, dipartiti verso zone remote alla ricerca di luoghi meno popolati e più sicuri dal contagio.

    La Blizzard cercò di risolvere il problema organizzando una quarantena volontaria per fermare il contagio, fallita però a causa della scarsa serietà con la quale è stata applicata o ignorata da molti giocatori, alcuni dei quali cercarono di espandere e sfruttare l'epidemia. La società fu infine costretta ad applicare una serie di patch e a resettare i server per eradicare definitivamente l'epidemia. Sono stati coinvolti nella pandemia almeno tre dei server di gioco.



    All'epoca dei fatti World of Warcraft aveva oltre due milioni di giocatori in tutto il mondo. Prima che la Blizzard potesse rilasciare una dichiarazione sui fatti, vi fu un certo dibattito sul fatto che fosse stata causata da un bug oppure fosse stata indotta volontariamente. Alcuni commentatori del forum descrissero l'eccezionalità dell'evento, e la Blizzard ha ricevuto chiamate da parte dei clienti che si lamentavano per il modo in cui erano morti i loro avatar. Alcuni giocatori hanno evitato di accedere al gioco fino alla fine dell'epidemia.

    I giocatori che hanno diffuso in maniera intenzionale il contagio sono stati descritti come "terroristi di World of Warcraft" da Robert Lemos, autore di Security Focus, il quale ha erroneamente osservato che questo incidente poteva essere il primo caso di epidemia virtuale in un gioco multigiocatore. Mark Ward, autore della BBC, osserva che anni prima si era verificato un incidente analogo nel gioco The Sims, nel quale i sim potevano morire per una malattia trasmessa da un porcellino d'India, anche se in quel caso l'infezione riguardava i personaggi di un singolo giocatore e non poteva trasmettersi a quelli di altri giocatori.

    Jeffrey Kaplan — uno degli autori di World of Warcraft — affermò che l'epidemia ha fornito spunti per possibili eventi reali nel futuro. Brian Martin — consulente di sicurezza indipendente per World of Warcraft — osservò che l'evento ha presentato una dinamica di gioco inattesa sia dai giocatori sia dagli sviluppatori, ricordando che anche in ambienti controllati simili imprevisti possono avvenire, paragonando l'evento all'infezione di un virus informatico e sottolineando quale possa essere l'influenza del software sulle persone.

    In un'analisi dell'incidente del Corrupted Blood, l'analista Charles Blair, direttore del Center of Terrorism and Intelligence Studies, affermò che World of Warcraft può fornire un nuovo e potente modo per studiare la formazione e le operazioni delle cellule terroristiche. La sua organizzazione usava già modelli al computer per lo studio delle tattiche terroristiche, ma il gioco coinvolgeva degli umani che prendevano scelte vere, in un mondo dai confini ben definiti, il che potrebbe fornire un modello più realistico per gli analisti di intelligence militare. Ad esempio, un reo confesso "bio-terrorista" durante l'epidemia su World of Warcraft spiegò come i giocatori fossero diventati rapidamente abili nel procurare il massimo danno a più avatar possibile.

    Stuart Gottlieb, esperto di terrorismo della Yale University, sostenne che, nonostante l'epidemia fosse interessante e rilevante a suo tempo, non avrebbe basato una strategia anti-terroristica sulle analisi di un videogioco. Espresse scetticismo sul fatto che l'analisi di civili e terroristi immersi in un mondo virtuale fosse d'aiuto, nel quale la morte dell'avatar non è un evento drammatico, ma al più un danno di breve durata.

    La Blizzard ha preso posizione sostenendo che World of Warcraft è anzi tutto e principalmente un gioco, e non è mai stato progettato per riflettere la realtà.

    Un video di uno dei "terroristi" all'opera e degli effetti del Corrupted Blood






    Edited by & . - 29/5/2020, 16:54
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    CITAZIONE (Nicolò_Paone @ 2/7/2016, 20:41) 
    Io non ho capito Bernstein e bernstain

    Il fatto è che se chiedi a qualsiasi americano ti dirà che il libro si chiama BerenstEin mentre la scritta originale è BerenstAin, per quello si ricollega al Madela Effect e all'anomialia dei ricordi errati di massa.
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    Mi piace, ha un fascino "old school" a mio parere, merita CP. Immaginate di trovare questa registrazione e la foto dentro a un vecchio mobile, sarebbe da brividi! :sisi:
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    Nel maggio 1999, la quattordicenne Ah Fong (nome fittizio) si recò in una stazione di polizia a Tsim Sha Tsui, ad Hong Kong. Dichiarò ai poliziotti di esser perseguitata dal fantasma di una donna, che aveva contribuito a torturare.

    Una storia confusa, con fantasmi e torture, ma gli agenti vollero comunque indagare sulla testimonianza della giovane Fong.
    Quando investigarono in un condominio nel centro del quartiere commerciale di Tsim Sha Tsui, trovarono tutti i segni di un delitto scioccante. Vennero trovate molte prove, tra cui parti del corpo tenute nascoste in alcuni mobili di casa, diversi organi interni nel frigo e alcuni denti.
    Ma più sconvolgente ancora fu il ritrovamento di un teschio umano, trovato nascosto nell'imbottitura di un grande pupazzo di Hello Kitty a forma di sirena.
    Assieme a Fong, furono arrestati tre uomini, e una serie di crimini sconvolgenti vennero alla luce.



    La vittima era la ventitreenne Fan Man-yee, conosciuta anche come Ah Map. Orfana abbandonata dai genitori, a 16 anni Ah Map divenne una criminale, accusata di piccoli furti, sesso a pagamento e varie dipendenze. Lavorava per diversi club e bordelli nei quartieri di Tsim Sha Shui e Kowloon a Hong Kong, e molti dei suoi clienti erano conosciuti nella società underground cinese.
    Ah Map conobbe il trentaquattrenne Chan Man-lok nel 1997, in uno dei tanti bordelli che frequentava. Divenne un cliente fisso, ed ci furono diversi episodi di violenza nei confronti della ragazza, indotti soprattutto dall'abuso di metanfetamine.
    Dopo l'ennesima aggressione, Ah Map decise di prendere le distanze da Chan, ma fece un grave errore: rubò il portafogli dell'uomo, che conteneva ben 4.000$. Dopo aver ripagato del furto, assieme a 10.000$ di interessi, Chan pretese altri soldi.
    Vista l'incapacità della ragazza di saldare il nuovo debito di 16.000$, il 17 Marzo Ah Map venne rapita da casa propria da due uomini inviati da Chan, Leung Shing-cho (27 anni) e Leung Wai-lun (21 anni).
    In quel momento Ah Map entrò in un mondo di depravazione, torture e morte.



    Durante le indagini Ah Fong, la quattordicenne che portò alla luce il delitto, diede morbosi e precisi dettagli sulle torture che Ah Map subì durante quel mese di prigionia, che la portò alla morte. Fu spettatrice per tutto l'evento, in quanto fidanzata di Chan.
    Originalmente Chan rinchiuse Ah Map per farla prostituire forzatamente e tenere per se tutti i ricavati fino al saldo completo del suo debito.
    Però, dopo tutte le aggressioni che Ah Map subì, nessuno fu più interessato a pagare per i suoi servigi, quindi Chan e i suoi due amici decisero di usarla come intrattenimento.
    All'inizio la tortura si limitò alle percosse, date a mani nude, ma presto la situazione degenerò, passando all'aggressione con mobili o barre di metallo. Forzarono Ah Map a sorridere, a ridere e a dire quanto fosse felice del trattamento durante le stesse aggressioni. In caso non obbedisse, le aggressioni sarebbero state più violente.
    Tra una tortura e l'altra la donna veniva lasciata in cucina, mentre il trio, assieme ad Ah Fong, continuava ad assumere meth e giocare ai videogames. Quando il gioco diveniva noioso, sarebbero tornati da Ah Map per riprendere le loro aggressioni.
    Usarono ogni oggetto e cibo nell'appartamento per torturare la donna. A volte lasciavano cadere della plastica fusa sulla sua pelle, e quando rimasero senza oggetti da sciogliere, decisero di dare direttamente fuoco al suo corpo, per poi riempire le ferite di cibo, giusto per sperimentare che effetto avrebbe avuto.
    I torturatori scoprirono presto che era più semplice agire sul corpo di Ah Map quando era in piedi, quindi grazie ai cavi elettrici la legarono a un gancio sul soffitto, e tra un'aggressione e l'altra la lasciavano appesa in quel modo. Le torture divennero sempre peggiori, dettagli che non spiegherò, lascio il resto alla vostra immaginazione.
    Alla fine, dopo un mese di torture, la resistenza di Ah Map venne meno: morì durante la notte, chiusa nel bagno dai suoi carnefici.

    I torturatori, non potendo più giocare col suo corpo, si dedicarono ai videogames, ma non per molto: il giorno dopo Chan decise che Ah Map dovesse venir distrutta ulteriormente. Venne adagiata nella vasca, dove iniziarono a smembrarla.
    Nel tentativo di occultare il cattivo odore, le sue parti vennero bollite, la testa venne inoltre scarnificata completamente e posta nell'imbottitura del pupazzo di Hello Kitty. I carnefici bollivano le parti del corpo nella stessa stanza dove si preparavano i vari pasti, e senza scrupolo usavano gli stessi utensili per entrambe le mansioni.
    La maggiorparte del corpo di Ah Map venne trattato e fatto sparire, ma nell'appartamento rimasero comunque dei resti che la polizia rinvenne quando iniziò le proprie indagini, assieme alla testa trovata nella bambola di Hello Kitty, che diede il nome al caso.



    Dopo il processo, i tre uomini vennero condannati al carcere a vita senza possibilità di ricorso in appello, con un minimo di 20 anni di reclusione. Nonostante la testimonianza di Ah Fong venne ritenuta attendibile, e le prove trovate nell'appartamento fossero schiaccianti, i tre uomini vennero accusati solo di omicidio colposo e sequestro di persona.
    Secondo la giuria, gli uomini non uccisero volontariamente Ah Map, ma fu solo una conseguenza dei continui abusi.

    Prima che l'appartamento dove il delitto si consumò venisse demolito, fu meta per molti appassionati di occulto, decisi a contattare lo spirito di Ah Map. Coloro che visitarono il luogo, soprattutto la cucina, affermarono di aver trovato piccoli cerchi di candele sul pavimento o nella credenza.

    Quando chiesero a Ah Fong come avesse potuto prendere parte a un crimine così morboso, rispose "Era distrutta e giocare con lei non era poi tutto questo divertimento, ma abbiamo continuato comunque. Non avevamo altro da fare."

    "L'ho fatto per divertimento, per vedere com'era far del male a qualcuno"

    Grazie alla sua confessione, Ah Fong ricevette la totale immunità dalle accuse.



    Edited by eFesti - 12/5/2016, 11:23
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    Credo che per questo ci sia bisogno del metodo San Tommaso
    "Non ci credo se non ci ficco il naso" :asd:
    Riconosco che esistano monaci che raggiungono livelli di "ascetismo" tali da sopravvivere senza cibo, ma poi si vede che il loro fisico ne risente pesantemente. Biologicamente, se il corpo non riceve nutrimento, si mangia da solo, e non esistono calorie astrali che rimpiazzino il cibo. L'unica cosa che può farmi credere che un respiriano viva senza cibo è metterlo in osservazione 24/7 e vedere con occhio il suo corpo che non si deteriora. Sarebbe inumano, ma sinceramente non credo a una persona che dice di vivere di sola aria.
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    Parli dei respiriani, vero?
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    Berenstain Bears
    L'effetto Mandela (The Mandela Effect) è una teoria sugli universi paralleli, basata sul fatto che grandi gruppi di persone hanno ricordi alternativi riguardo eventi passati. I sostenitori della teoria affermano che perché queste esperienze collettive siano reali, la trama della realtà deve aver slittato in un punto nel passato, quindi non solo esisterebbero degli universi paralleli, ma che la nostra realtà si scambi costantemente con la loro.

    L'effetto Mandela venne per la prima volta descritto online nel 2010, da una blogger di nome Fiona Broome.
    Fiona descrisse una sua esperienza avuta a una convention, il Dragon Con, dove scoprì che altre persone avevano avuto falsi ricordi simili ai suoi, riguardo alla morte di Nelson Mandela durante la sua prigionia nel 1980.


    Vedi, ho sempre pensato che Nelson Mandela fosse morto in prigione. Pensavo di ricordarlo chiaramente, con tanto di telegiornali sul suo funerale, il lutto del Sud Africa, ribellioni in alcune città e lo struggente discorso della sua vedova.
    Poi, scoprii che era ancora vivo.


    Fiona raccontò della scoperta di altre discrepanze nei suoi ricordi, come alcuni episodi mai esistiti di Star Trek, e la morte del reverendo Billy Graham.

    Nel 2012, un altro blogger di nome Reece, che scrisse nel blog Woodbetweenworlds, espresse un idea simile, ma questa volta era riguardo lo spelling di un libro per bambini molto popolare, The Berenstain Bears.

    E poi vidi la copertina del libro. Quella con la scritta scarabocchiata e rotondeggiante della mia infanzia. Quella che avevo visto centinaia di volte tra i 5 e i 9 anni. Quella che qualunque persona sulla ventina nel mondo ti dirà che ha scritto come titolo "Berenstein Bears".
    Solo che non è "Berenstein", ma "Berenstain".


    Berenstain Bears



    Reece è un fisico, e espose una teoria sull'universo che spiegherebbe l'effetto Mandela, basato su un universo a quattro dimensioni.

    La mia idea è che l'universo sia un collettore complesso a 4-dimensioni. Evitando il gergo matematico, ciò significa che vi sono le tre dimensioni spaziali e la dimensione temporale; esse sono in realtà di per sé complesse, nel senso che assumono valori della forma a+ib, una parte "reale" e una "immaginaria". All'interno di questo collettore 4D, vi sono sedici "esadecanti" (come quadranti, ma in 16 parti), suddivisibili in base alla parte reale o immaginaria di ciascuno dei quattro dimensioni. Nel nostro particolare esadecante, le tre dimensioni dello spazio sono reali, e la dimensione temporale è immaginaria.



    Fonte:


    Edited by Rory - 27/4/2016, 17:59
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    Faró del mio meglio per il forum!
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    CITAZIONE (WDR-F.C. Account @ 14/4/2016, 15:33) 
    L'esorcista è sopravvalutato.

    Inviato tramite ForumFree App


    L'esorcista è un film che va preso nel contesto temporale dove è stato prodotto, come dire che "il Cabinetto del Dottor Caligari" non fa paura
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    CITAZIONE (Theinceptionist @ 13/4/2016, 20:54) 
    E se fosse tutta una presa in giro del diavolo e fosse un modo per farci ammazzare i nostri vicini, familiari e amici?

    Il gioco consiste proprio nel dare la propria versione, non nel minare la credibilità della cosa. Dopotutto anche Dio si è rivelato essere un entità crudele e capace di dare prove ardue (sempre se rimaniamo nella limitata idea del "il dio che mi ha contattato è il Dio dei cristiani")
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    Parlando di grammarnazi...
    Trovo fastidioso il fatto che il termine "qual" sia rimasto nella lingua italiana dai tempi antichi, sembra fatto apposta per scartavetrare la pazienza a quei poveri cristi che scrivono qual'è con l'apostrofo. Si poteva benissimo abolire, tenere "quale" e usare un apostrofo, ma no, teniamo un vocabolo arcaico tanto per vedere la gente darsi dell'ignorante a vicenda

    scusate lo sfogo ma davvero, è una cosa che non concepisco
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    CITAZIONE
    CITAZIONE
    “Mi sono appena svegliato da un brutto sogno, credo. L’Assassino mi urlava contro, e quando ho aperto gli occhi, era lì, di fronte a me. I suoi arti erano mostruosamente lunghi, più di quelli di un ragno. Ho tentato di scacciarlo via, ma quando l’ho toccato le mie mani si sono come bloccate, come se fosse fatto di cemento o qualcosa del genere.

    Comunque, alla fine mi sono svegliato. Era svanito, ma quando ho guardato lo schermo mi sono accorto di non essere dove mi trovavo l’ultima volta. Ero nel Corprusarium, con Yagrum. Per una volta, la luminosità era giusta, e potevo vederlo distintamente mentre era preso con quelle sue zampe di ragno meccaniche

    Sì scusa, questa è la parte alla quale mi riferivo.

    Oh si! Ora ti spiego
    Beh, leggendo così può tradire un po', ma qui è dove la mente del suo amico inizia a vacillare. Non è certo. La carenza di sonno lo sta facendo avere delle allucinazioni? O è arrivato a un punto in cui l'assassino non lo attacca più perché sta per raggiungere la verità? è a finale aperto, a libera interpretazione
35 replies since 18/1/2016
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