Ho sfidato il mio migliore amico a rovinarmi la vita - Ci sta riuscendo

Traduzione Parte 5

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    Ser Procrastinazione

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    <- Parte 4

    Rieccoci di nuovo qui!

    Come in ogni nuovo messaggio, vi ringrazio per il vostro supporto e per il vostro incoraggiamento. Leggo ogni singolo commento e rispondo a quanti più messaggi possibili, o quando ho qualcosa di utile da dire. David non si vede da nessuna parte in questa nuova città, per fortuna, quindi non credo che abbia capito che io mi sono trasferito. Mi ci è voluto un po’ di tempo per capire dove si trovano le varie cose in questa città.

    Di nuovo, giusto per ricordarlo a tutti: questi sono eventi passati, ancora non siamo arrivati ai giorni correnti. Voglio inoltre ricordare che scrivo queste parti ogni giorno. No, non ho le parti pronte, quindi non posso allungarle né pubblicarle tutte in una volta. Mi spiace, ragazzi. Un po’ di persone continuano a chiedermelo, quindi voglio solo chiarire.

    Iniziamo!

    La polizia portò via Isaac in una sacca da morto. La signora Watson, che ancora singhiozzava in modo incontrollabile, andò via insieme al cadavere.

    Mi dissero che non potevo entrare nel mio appartamento fino a quando non avrebbero del tutto finito con la scena del crimine. No, non sapevano quando avrebbero terminato. Mi suggerirono di prendermi una stanza in hotel, cosa a cui risi. Chiesi se potevo prendere una coperta e un cuscino dalla mia stanza così che potessi dormire in macchina. Con riluttanza li portarono da me, e mi venne la nausea quando li afferrai. Puzzavano di morto.

    Hernandez mi offrì di pagarmi una stanza in un motel, o di dormire a casa sua, e arrivò a implorarmi di chiamare un amico e di stare con lui. Rifiutai tutte e tre le proposte.

    Andai in auto e ignorai Hernandez. Ero ancora troppo arrabbiato per tutto ed ero devastato dato che Clark se n’era andato. In più, non avremmo potuto installare le telecamere in macchina mentre ci avrei dormito. Marciai verso la mia auto e chiusi duramente la porta.

    Decisi di non sentirmi sicuro a parcheggiare vicino la mia casa e di dormire lì, quindi per la notte mi diressi nel parcheggio di un Walmart.

    Sembrava quasi che il destino avesse iniziato a tifare per me. Stavo andando verso l’entrata del Walmart dal parcheggio per comprare un po’ di cibo. Quando ero a pochi minuti di distanza dalla mia auto, arrivò un furgone blindato. Quelli che portano i soldi in banca, per farci capire.

    E secondo voi chi è uscito dal furgone?

    Quello. Stronzo. Di. David. King.

    Svincolai alla mia sinistra e mi nascosi dietro una macchina, usando il finestrino oscurante posteriore. Rideva con il suo socio, che era uscito dal lato del passeggero. Ero troppo lontano per sentire cosa stessero dicendo, ma sicuramente non riconobbi il suo collega come qualcuno che conoscevo. Era sicuramente paranoia, ma mi chiesi se lui fosse lo stesso che aveva fatto parlare Katie a telefono.

    Loro due si diressero nel Walmart, e presi nota della compagnia a cui apparteneva il furgone. E poi mi venne un’idea. La mia prima vera idea su come potessi contrattaccare ora che sapevo dove si trovasse David in questo preciso secondo.

    Corsi verso la mia auto.

    Poco dopo, mi fermai a casa della signora King. Uscii e mi guardai attorno, assicurandomi che David non fosse arrivato prima di me o non mi avesse seguito. Dovevo sbrigarmi. Chi poteva sapere quanto sarebbe ancora durata la sua pausa?

    Bussai alla porta e la signora King la aprì.

    “Ciao, Zander” disse allegramente.

    “Ciao, signora King! Posso entrare?”

    Cinque minuti dopo, stavo rovistando nella camera di David. Dovevo sbrigarmi. Dovevo trovare velocemente qualcosa di utile. Avevo detto alla signora King che avevo prestato un videogioco a David, che ora me ne ero ricordato e che volevo riprendermelo. Lei volentieri mi fece andare nella sua stanza per trovarlo.

    Accesi il suo vecchissimo computer, ma ci stava mettendo un’eternità per accendersi. Perché diamine non se n’è comprato uno nuovo con tutti i soldi che aveva rubato? Sarebbe stata una buona prova.

    Diedi un’occhiata a tutti i fogli che mi capitavano sott’occhio, sperando di trovare qualcosa. Piani scritti. Un elenco. Una ricevuta. Qualsiasi cosa. Tutti i fogli che ho trovato erano normali, per quello che avevo potuto vedere. La sua stanza era disordinata, cosa che andava a mio vantaggio. Poteva aver lasciato qualcosa di incriminante senza saperlo.

    Mi misi in tasca ogni chiavetta che trovai. Ne aveva quattro in giro. Potevano contenere prove per incriminarlo.

    Il computer finalmente si accese, e provai subito ad entrare. Sfortunatamente, era protetto da una password. Avrei dovuto immaginarmelo, considerando quanto fosse stato tecnologico nell’hackerare i miei profili. Di fatto, tutte le informazioni compromettenti erano probabilmente sul portatile. Non avrebbe stampato nulla.

    Questo mi diede un’idea. Sollevai il portatile e lo rovesciai. Una cassetta degli attrezzi era sotto il tavolo e da essa presi un cacciavite, con cui mi misi a smontare il computer.

    Quando ebbi finito, strinsi nella mano il suo hard-drive.

    “Ti rovinerò, David King” sussurrai.

    Mentre riassemblavo il portatile, qualcosa catturò la mia attenzione sotto il letto. Una scatola. Aggrottando le sopracciglia, lo avvicinai verso di me. Era una scatola di scarpe riempita di polvere in cima. Un paio di punti erano meno impolverati, dove qualcuno aveva toccato il coperchio. Lo aprii lentamente e guardai dentro.

    Conteneva una stretta pila di fogli, tenuti insieme da una pinza, alta mezzo centimetro. Le pagine erano vecchie e stropicciate. Evidentemente erano state maneggiate di frequente. La sollevai e notai che sembrava un documento di ricerca. La pagina frontale aveva un titolo a metà e il nome dell’autore alla fine.
    “Valutazione psichiatrica di: David Edward King.” A fine pagina c’erano il nome dell’istituto e dello psichiatra che aveva condotto lo studio, così come l’anno. Feci un calcolo, e scoprii che la valutazione probabilmente fosse stata fatta quando lui aveva 16 anni.

    Tombola.

    La nascosi sotto la maglietta nel miglior modo possibile per occultare la sua forma quadrata. Il portatile era stato rimesso al suo posto come se non fosse mai stato spostato. David avrebbe capito che c’era qualcosa che non andava, ma non fino a quando non lo avrebbe acceso. Diedi un’ultima occhiata in giro e mi chiesi se ci fosse qualcos’altro che dovevo fare.

    Senza idee decenti, andai via dalla casa di David.

    La signora King mi diede un biscottino mentre uscivo.

    Mentre tornavo al Walmart, provai a escogitare un piano. Non potevo portarlo alla polizia, perché era una prova ottenuta illecitamente e il suo uso non sarebbe stato ammesso in tribunale. Lo ricordavo da un paio di telefilm polizieschi. Dovevo avere accesso alle prove da solo e portarle legalmente in qualche modo nelle mani della polizia.

    Quando parcheggiai al Walmart, ancora non era così tardi. Entrai dentro, portando le chiavette e la valutazione psichiatrica con me.

    Usai i computer di prova per guardare i contenuti delle chiavette. Col senno del poi, sono stupito del fatto che abbiano lasciato funzionare le pennette USB nei computer di prova. La prima chiavetta conteneva al suo interno vecchie ricerche di scuola. Nulla di utile. La seconda e la terza erano unità di installazione di Linux. Non mi aspetto che tutti capiscano cosa significhi, non è importante.

    Fu con la quarta chiavetta che ebbi la mia prima scoperta di una prova. Conteneva un singolo documento di testo che era stato modificato il giorno prima. Mentre lo leggevo, capii che si trattava di una conversazione. Con le mie attuali conoscenze, la pennetta era il modo in cui David e il suo socio comunicavano. David scriveva un messaggio e nascondeva la chiavetta in un posto prestabilito. Il rapitore andava a prenderla e leggeva il messaggio. Il processo si invertiva quando era il rapitore ad avere qualcosa da dire.

    Molti di voi probabilmente diranno: “Perché non hanno usato email criptate? È molto più semplice e veloce.” Se avessero usato qualsiasi tipo di rete per comunicare, qualche fornitore di servizi internet o di servizi telefonici, come Comcast, avrebbe avuto una voce di registro dello scambio di messaggi, anche se i dati erano criptati. I dati criptati non sono mai sicuri al 100%. Se ci metti abbastanza potenza di calcolo, puoi craccare qualsiasi codice crittografato. Potrebbero volerci migliaia di anni in alcuni casi, ma potrebbe essere sempre craccato. Con i nostri attuali progressi nella potenza di calcolo, potrebbe diventare anche più veloce.

    David e il suo socio avevano ridotto il rischio di essere presi limitando l’accesso delle informazioni. Se mi mandate una mail su Reddit, non sono il solo che “riceve” il messaggio. Passa attraverso molti server e router, i quali prenderanno tutti nota che un messaggio è passato ad un istante preciso. Lascia una traccia. A meno che non puoi cancellare le voci di registro di questi server, lasci una traccia, non importa come mandi i tuoi dati.

    C’era sicuramente il rischio che qualcuno potesse trovare la chiavetta, collegarla e trovare tutti questi dati come ho fatto io, ma il rischio si poteva ridurre scegliendo posti decenti per nasconderla. Se volete passarvi messaggi in questo modo, non lasciatela nella vostra stanza. Specialmente, non lasciatela in chiaro. Tuttora non capisco perché non fosse criptata.

    Il file di testo aveva una riga, poi ne veniva lasciato uno vuoto e ne veniva aggiunta un’altra dove c’era la risposta successiva. Non ho più la chiavetta o una copia della conversazione, quindi dovrò parafrasarla nella maniera più accurata che riesco a ricordare. Qui metterò dei trattini per formattarlo più facilmente per voi.

    - Pagamento ricevuto?
    - Sì.
    - L’ultima metà del pagamento arriverà quando tutto ciò sarà concluso.
    - Quanto ci vorrà?
    - Dipenderà da lui.
    - Andata?
    - Andata. Nessun sospetto. Presa silenziosamente.
    - È stata ferita?
    - Ha reagito. Un po’ di lividi. Per il resto bene.

    C’erano alcune righe in mezzo, contrassegnando l’inizio di una nuova conversazione.

    - Altre nuove informazioni?
    - Una denuncia di rapimento è stata depositata alla polizia. Cambia posto ogni due giorni come stabilito precedentemente. Sei ben rifornito?
    - Abbiamo abbastanza nel furgone per continuare a muoverci e a essere operativi.
    - Bene. Con un po’ di fortuna, sarà finita non appena compirà uno sbaglio irreversibile.

    Rabbrividii mentre chiusi il documento. Era una prova schiacciante. Controllai chi fosse il proprietario del file. Non c’era scritto. Beh, sarebbe stato troppo facile.

    Cercai il tipo di cavetto che mi sarebbe servito per collegare l’hard drive ad un computer, e acquistai un SATA per cavetto USB. Ero grato del fatto che i computer di prova fossero ad un corridoio di distanza dalla vista degli impiegati del reparto informatico. Sono sicuro che alle persone che non conoscono la tecnologia sarò sembrato un hacker.

    Lasciate che io vi dia un’altra lezione di tecnologia, visto che ve ne sto dando così tante in questa serie. Quando accendete il computer, vi chiede la password se ne avete messa una. Senza password, non puoi accedere all’hard drive a meno che non lo aggiri hackerandolo. Tuttavia in alcuni casi puoi scollegare l’hard drive e collegarlo in un altro computer. Il nuovo computer lo tratterà come un hard drive esterno et voilà, avrete l’accesso.

    Sfortunatamente, David lo aveva criptato del tutto, quindi al momento mi era inutile fino a quando non avessi trovato del tempo libero per indovinare la password o per trovare qualcuno che potesse craccarlo.

    Andando nella sezione estiva del negozio, mi sedetti e presi la valutazione psichiatrica, e guardai di nuovo la prima pagina. “Valutazione psichiatrica di: David Edward King.” Spero che capiate che ho rimosso l’istituto, l’autore e la data per ragioni di privacy.

    Passai un’ora a sfogliare i contenuti, usando l’indice per navigare. Dovevo costantemente cercare le parole lunghe sul cellulare, ma stavo iniziando a capire cosa succedesse nella piccola mente malata di David.
    Non vi farò un intero resoconto di tutta la sua vita, ma la relazione conteneva trascrizioni di colloqui con i suoi genitori riguardo degli episodi, delle osservazioni di uno psichiatra mentre lo teneva in isolamento e una lista generica di eventi accaduti nella vita di David che potrebbero averlo traumatizzato.

    Queste sono le cose che ricordo:

    - David mandava a fuoco di continuo gli animali e li colpiva con vari oggetti. Quando una volta in giardino una serpe si scagliò su di lui e lo morse, sua madre uscì fuori e vide che lui sbatteva il suo corpo vuoto contro un albero, con le viscere sparpagliate dappertutto. La sua unica spiegazione fu: “aveva cercato di ferirmi.”
    - Fu scoperto che progettava trappole per conigli e altri animali che erano state nascoste e designate con maestria. Aveva dichiarato di non aver mai guardato una guida forestale per crearle. Sua madre in seguito trovò interi quaderni di appunti che contenevano progetti per le trappole. Le trappole erano progettate per catturare sia animali che esseri umani.
    - Suo padre morì quando lui aveva dodici anni, cosa che lo sconvolse molto. Divenne silenzioso e riservato per anni. Il primo giorno delle superiori, tuttavia, cambiò da un giorno all’altro e diventò carismatico, vivace e simpatico.

    Alle medie, una delle sue insegnanti venne interpellata dopo un colloquio. Aveva notato che tre ragazzini avevano iniziato a prendere di mira David, ma lui in silenzio contraccambiò quello che gli avevano fatto. Un giorno entrò in classe e i tre ragazzini si sedettero dritti come fusi. Non provarono a guardare in faccia David, e lui sogghignava, ma cercava di nasconderlo.

    Per concludere, cerco di riassumere quello che lo psichiatra aveva scritto di David.

    “David sembra avere un bisogno costante di fare del male agli altri esseri viventi e di causare sofferenza. Una volta, nel mio ufficio, l’ho visto mentre batteva i piedi per terra. Gli chiesi cosa stesse facendo, e confessò che stava cercando di schiacciare ogni cosa microscopica che potesse trovarsi nel mio pavimento. Temo davvero che non riuscirà a rimanere nella società senza farmaci forti e una seria terapia.”

    Non avevo idea che David avesse avuto qualcuno di questi problemi o esperienze. Lui ed io ci siamo incontrati quando entrambi avevamo diciassette anni. Era esattamente come veniva descritto dalla relazione: carismatico, dinamico e intelligente. Mi sono sentito cieco per non aver percepito nulla, ma sapevo che li aveva nascosti di proposito.

    Lo psichiatra scrisse un’altra annotazione un mese dopo.

    “David sembra aver compiuto una radicale inversione nel suo umore, nelle sue azioni e nel suo atteggiamento. È stato educato e gentile ogni volta che è venuto qui, ed è in grado di essere totalmente funzionale.”

    Questa frase mi sembrò strana. Mesi di dichiarazioni sull’instabilità di David, e all’improvviso viene fuori questo?

    Cercai il nome del professore. Era morto in un incidente autostradale nello stesso anno della data di pubblicazione di questa valutazione. Figlio di puttana. Riconobbi le parole per quelle che erano: una raccomandazione estorta per rientrare nella società. Potevo sentire le parole dello psichiatra che urlavano attraverso la pagina.

    “Buon Dio, mi ucciderà.”

    Non c’è da stupirsi se David fosse così preparato. Non c’è da stupirsi che fosse sempre stato un passo avanti. Non c’è da stupirsi che la sua espressione mi avesse riempito di puro terrore in quella notte in cui aveva inseguito Clark e me. Era malato. Aveva congegnato trappole. Sapeva cosa faceva scattare le persone e gli animali. Gli piaceva farli soffrire, e non solo quello, ma anche vederli soffrire.

    David era assolutamente pazzo. Pazzo, ma funzionale. Ecco cosa lo rendeva pericoloso.

    Mi accovacciai nella sedia e aprii un documento Word nel mio telefono dove potevo prendere appunti. Fatto ciò, iniziai a cercare su Google. Sapete di cosa parlo. Hai un problema e quindi inizi a cercare qualsiasi cosa online che possa aiutarti. In quel momento Internet fu uno strumento meraviglioso. Senza di esso, sarei morto mesi fa.

    Fui espulso dal Walmart per vagabondaggio, ma continuai la ricerca in macchina. Ogni tanto accendevo l’auto per farmi un giro e ricaricare la batteria.

    In quella notte, imparai molto sull’hacking, sui telefoni, su Android, sulla videosorveglianza, sulle procedure investigative, sulle procedure legali, e su ogni tipo di materie collegate alla mia situazione. Presi diligentemente appunti ed evidenziai i campi su cui effettuare ulteriori ricerche e approfondimenti.

    Durante la mia ricerca, trovai una lista di applicazioni che potevano essere usate per hackerare i telefoni altrui. Controllai le applicazioni che avevo installato, e indovinate cosa trovai sepolto nel mio cellulare? Una di quelle app.

    Quello stronzo di David King mi stava intercettando e spiando con il mio telefono. Tuttavia, anziché disinstallare l’app, me la tenni. Sarebbe potuta essere utile in futuro.

    Cercai pure la compagnia per cui David apparentemente lavorava. Era una grande azienda che operava in diversi stati e in cui forniva “trasporto di merci di valore a breve e a lunga distanza”. Era una buona informazione. Se il suo lavoro era gestire merci di valore, sarebbe stato un modo facile farlo licenziare o perfino processare se qualcosa fosse sparito dal suo furgone. Il suo furgone era ormai sparito, quindi non avevo alcuna opportunità al momento.

    Durante tutte le ore della notte, Hernandez mi chiamava, così come la madre di Katie. Li ho ignorati entrambi. Era stato un grande errore, come avrei appreso in seguito.

    Quando il sole era sorto, non mi sentivo stanco: mi sentivo pieno di energia.

    Finalmente, ho saputo più cose che potevano essere utili sulla mia situazione. Sapevo come ottenere legalmente dalla polizia quegli hard drive, ma avevo bisogno dell’aiuto di Clark e di Hernandez.

    Non sono mai riuscito a mettere in pratica quel piano, però. La realtà mi ha colpito. David si era mosso troppo velocemente.

    Stavo andando al mio appartamento per vedere se potessi lavarmi i denti e farmi una doccia almeno prima di lavorare quel giorno, quando il mio telefono squillò. Era Hernandez. Gli risposi con riluttanza, preparato a ricevere una tirata di orecchie per averlo ignorato tutta la notte.

    “Zander, dove sei?” mi chiese.

    “Sto tornando al mio appartamento” risposi.

    “Devi venire alla stazione… immediatamente.” Disse lentamente.

    “Perché? Che è successo?” chiesi.

    “E’… grave.” Disse con imbarazzo.

    Confuso, riattaccai e mi girai, diretto verso la stazione di polizia.

    Andai verso la sala di attesa e trovai Hernandez che mi aspettava.

    “Il corpo di Isaac ha rivelato qualcosa?” chiesi, guardando la sua espressione preoccupata.

    “Lo stanno ancora analizzando” rispose. Poi prese un respiro profondo. “Ci sono stati nuovi… sviluppi.”

    Lo guardai perplesso, e poi sentii del metallo freddo stringersi attorno al mio polso destro. Reagii, ma i poliziotti che mi avevano accerchiato avevano preso le mie braccia assieme. Il metallo si strinse attorno al mio altro braccio, ammanettandomi.

    “PORCA PUTTANA!” gridai. Ciascun poliziotto mi teneva per un braccio.

    “Zander, lo so che sei infuriato per tutto ciò che sta avvenendo” Hernandez disse tranquillamente. “Ma ciò che hai fatto è andato oltre.”

    “Di che cazzo stai parlando?!”

    Hernandez prese una borsa con un cellulare dentro. Usò dalla borsa il touch screen e andò alla segreteria del telefono.

    Il messaggio vocale si sentiva a singhiozzi e pareva che chiunque avesse in mano il telefono stesse correndo. Il vento colpiva il microfono, rendendo difficile sentirlo a tratti. Ma la voce era inconfondibile. Era la mia.

    “Vaffanculo, pezzo di merda! Mi hai rovinato la reputazione, hai rubato il mio denaro, mi hai rubato gli account, e hai rubato le mie cose! Ti ammazzerò! Pensi che mi occorra la motivazione per farti male? Ti ucciderò, figlio di puttana. Brucerai all’inferno! Brucerai!”

    Il mio cuore smise di battere. Avevo detto queste cose. Le avevo letteralmente dette. Avevo detto ogni parola la notte che David ci aveva rincorsi e mi aveva bloccato sul tavolo. Il bastardo aveva registrato tutto, e l’aveva montato per renderlo un messaggio vocale minaccioso.

    “La casa di David King è bruciata la notte scorsa” disse lentamente, guardandomi. Squadrandomi.

    “David e sua madre erano ancora dentro. I pompieri hanno trovato David vivo e sono riusciti a tirarlo fuori, ma sua madre era già morta. Quel messaggio era stato inviato al suo cellulare dal tuo nel momento in cui per i pompieri è iniziato l’incendio.”

    Persi il fiato. I miei occhi si annaffiarono di lacrime. Il mondo mi cadde addosso. Non riuscivo a parlare, a difendermi, a spiegare.

    “Zander Jones, sei in arresto.”

    Parte 6 ->



    Edited by & . - 21/7/2023, 14:17
     
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    "Il solo immaginare che ti sto uccidendo mi ha fatto venire un sorriso in volto "

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