Il Colore Venuto Dallo Spazio pt.5

H.P. Lovecraft

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    Il Colore Venuto dallo Spazio (V)



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    Ammi aveva fermato il conducente impulsivamente, dimenticando che il viscido tocco di quel vapore colorato non lo aveva danneggiato, ma forse fece bene ad agire in quel modo. Nessuno saprà mai che cos'era in movimento nella notte; e, sebbene quella mostruosità aliena avesse fino ad allora colpito solo gli esseri umani dalla mente indebolita, non si può sapere che cosa avrebbe potuto fare in quegli ultimi momenti, visto che era sempre più forte ed animata da uno scopo che presto fu visibile in quella notte di luna.
    Improvvisamente, uno degli agenti che erano alla finestra lanciò un grido breve e acuto. Gli altri lo guardarono, e poi seguirono rapidamente il suo sguardo che era fisso verso l'alto, attratto subitaneamente da qualcosa, mentre guardava oziosamente intorno. Non ci fu bisogno di parole. Quello di cui si era discusso tanto tra i contadini non era più discutibile.
    Ed è a causa della visione di cui furono testimoni quei sette uomini, se ad Arkham non si parla mai degli strani giorni. Dopo quella notte, gli uomini della spedizione, di comune accordo, ne parlarono solo sottovoce. È necessario premettere che non c'era vento a quell'ora. Poco più tardi si levò un forte vento ma, in quel momento, l'aria era immobile. Non si muovevano nemmeno i secchi steli degli alti cespugli di erisimo, grigi e inariditi, né la frangia che pendeva dal tetto del barroccio. Eppure, in quella calma piena di tensione e di malvagità, i rami spogli di tutti gli alberi dell'aia si muovevano. Si contorcevano misteriosamente e spasmodicamente, ghermendo folli e convulsi le nubi illuminate dalla luna. Graffiavano impotenti l'aria venefica, come se fossero intimamente legati a orrori sotterranei, che si torcevano e lottavano al di sotto delle radici annerite.

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    Tutti trattennero il fiato per parecchi secondi. Poi, una nube più scura coprì la luna, e il profilo dei rami contorti momentaneamente svanì. Allora si alzò un solo grido, rauco e soffocato dall'orrore, da tutte le gole.
    Il terrore non era svanito con lo svanire della luce della luna; in quel terribile momento di tenebre più fitte, i sette uomini videro muoversi all'altezza della cima degli alberi un migliaio di puntini dalla luminosità fievole e maligna.
    I puntini di luce coronavano ogni ramo, simili a fuochi fatui, o alle fiamme che discesero sulla testa degli Apostoli durante la Pentecoste. Era una costellazione mostruosa di lune innaturale, simile a uno sciame di lucciole, satolle di carne putrefatta, che danzino una sarabanda infernale in una palude maledetta.
    Le luci avevano quello stesso colore alieno e indescrivibile che Ammi era arrivato a riconoscere e a temere. Nel frattempo, il raggio fosforescente proveniente dal pozzo diventava sempre più luminoso, creando nelle menti degli spettatori un senso di inevitabilità e di anormalità, che per lungo tempo accompagnò ogni immagine creata dalla loro coscienza. Il raggio non usciva più dal pozzo, ma ne sgorgava; quel torrente informe di colore indefinibile pareva scorrere verso il cielo.

    Il veterinario rabbrividì, e si avvicinò alla porta che dava sull'aia per chiuderla con una pesante sbarra.

    Ammi non era meno tremante, e dovette dare uno strattone al vicino e indicare con il dito - dato che gli mancava la voce - quando volle far notare la crescente luminosità degli alberi. I nitriti e gli scalpiccii dei cavalli erano diventati spaventosi, ma non un uomo di quel gruppo si sarebbe avventurato fuori dall'antica casa, per nessuna ricompensa al mondo.
    Con il passare dei secondi, lo scintillio degli alberi aumentava, mentre i rami inquieti si tendevano sempre più verticalmente verso il cielo. Il legno che rivestiva il pozzo cominciò a scintillare e, poco dopo, un poliziotto indicò senza parlare i capanni di legno e le arnie, dal lato del muro di pietre che dava a ovest. Cominciavano a scintillare anch'essi, sebbene fino a quel momento il barroccio e il calesse non fossero stati contaminati. Poi si sentì un grande frastuono e uno scalpitio di zoccoli sulla strada. Quando Ammi spense la lampada per vedere meglio, tutti compresero che i due cavalli grigi avevano sradicato gli arbusti cui erano attaccati ed erano scappati trascinandosi dietro il barroccio.
    L'incidente sciolse le lingue, e gli uomini si scambiarono dei sussurri imbarazzati.

    - Si sente su tutta la materia organica che si trova in questa zona -, mormorò il medico legale.
    Nessuno replicò, ma l'uomo che aveva sondato il pozzo bisbigliò che forse la lunga asta aveva smosso qualcosa di spaventoso.
    - Era orribile -, aggiunse. - Non aveva fondo. Solo fango, bolle, e la sensazione che laggiù si nascondesse qualcosa. -
    Il cavallo di Ammi ancora scalciava e lanciava urla assordanti, e per poco non soffocò coi suoi nitriti la fievole voce tremula del suo padrone, che mormorava le sue sconnesse riflessioni.
    - E' venuta da quella pietra... è cresciuta laggiù... prende tutto ciò che è vivo... si nutre degli esseri viventi, anima e corpo... Thad, Merwin, Zenas, Nabby... Nahum è stato l'ultimo... tutto loro bevevano l'acqua... ne hanno subito l'influsso... viene da un mondo dove le cose non sono come nel nostro... e adesso torna da dove è venuta... -



    A questo punto, quando la colonna di colore indefinibile si accese di un bagliore più intenso e cominciò ad intrecciarsi in forme fantastiche che in seguito ogni spettatore descrisse in modo diverso, il povero Hero emise un suono che nessuno aveva mai sentito uscire dalla gola di un cavallo. Tutti quelli che erano nel soggiorno dal basso soffitto si turarono le orecchie, e Ammi si allontanò dalla finestra, pieno di orrore e nausea.
    Le sue sensazioni non si possono comunicare con le parole... quando Ammi guardò di nuovo in direzione dell'aia, lo sventurato animale giaceva inerte sul prato illuminato dalla luna, tra le stanghe frantumate del calesse. Questa fu l'ultima immagine di Hero, finché non andarono a seppellirlo il giorno dopo.
    Ma Ammi non ebbe il tempo di addolorarsi perché, quasi nello stesso istante, un poliziotto richiamò silenziosamente l'attenzione su qualcosa di terribile che era nella stanza, insieme a loro.

    Parte 6 >

    Traduzione di Gianni Pilo


    Edited by & . - 24/6/2020, 19:39
     
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