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| "Diventai immobile"
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| C-A-P-O-L-A-V-O-R-O
Non capisco come questa storia non sia entrata nell'immaginario collettivo della gente, non č solo a dir poco credibile e terrificante, scritta in maniera perfetta da far impallidire maestri come D'Annunzio e Ungaretti ma dentro c'č addirittura critica sociale, Noemi č martire dei vizi della societŕ e come tale passa le sue pene a Jessica che quasi come un'amica di penna si rattrista per le vicende della ragazza, poi incredibile la parte delle bambole, mi ha ricordato molto il ritrovamento della scatola nel Meraviglioso Mondo Di Amelie, per caso hai preso ispirazione?
Spero di aver colto perfettamente il messaggio del racconto, ma non sono sicuro di avere la cultura tale da usufruire in pieno del lessico espresso dalla tua a dir poco sorprendente storia, continua cosě! |
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| | Racconto a dir poco pazzesco, mai trovato cosě tanti fattori di terrore in un solo racconto, originalissima e con reazioni credibili come tu che salti per la stanza e muovi le braccia tipo una quindicenne ubriaca in discoteca, a dir poco incredibile, nel racconto ci ho visto un po' di Strade Perdute di David Lynch e vagamente anche dei riferimenti a Bukowski, forse la parte dello specchio in cui ti vedi e capisci che il mostro sei tu, realismo sporco, incredibile. Ragazzo hai del talento, non sprecarlo. |
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| | Bellissima e credibilissima, mi hai fatto gelare il sangue, forse sono esagerato, ma penso che qui davanti abbiamo il nuovo Lovecraft |
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4 replies since 20/10/2013
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