Posts written by FlesCurtis

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    Aspirante pediatra? Qualcosa mi dice che i tuoi racconti saranno interessanti...

    Comunque benvenuta :D
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    Dalla firma di OrodomoP
    CITAZIONE
    È difficile sapere cosa sia la verità, ma a volte è molto facile riconoscere una falsità.

    ...direi di si.
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    E chi si offende? ;)

    Benvenuto claudio, oggigiorno è raro trovare qualcosa di buona qualità. Se hai in mente di pubblicare o scrivere qualcosa di interessante, faccelo sapere ;)



    CITAZIONE
    Dato che non sei dello staff, non penso che sia affar tuo mettere al corrente di codeste ovvie regole i nuovi utenti :U

    Accordo morale staff-utenti.
    CITAZIONE
    Così vogliamo chiedervi una cosa: maggiore collaborazione. Ricordate, non c'è bisogno di avere un titolo ufficiale e altisonante, come possono essere "Collaboratore", "Moderatore", "Supervisore" o "Amministratore", per far mantenere l'ordine e contribuire a rendere il forum un bel luogo dove passare il tempo. Anche voi, così come noi, avete la responsabilità di tenere in ordine.


    Edited by Fles Curtis - 5/5/2013, 15:13
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    CITAZIONE
    Mi deludi. Credevo che mi conoscessi abbastanza da capire che il mio disprezzo non si basa semplicemente su una questione razziale (bensì su una più ben radicata questione etica e politica), dato che non ne sono proprio il tipo.

    Allora, dipende... se uno è razzista perché si basa su vecchi preconcetti o stereotipi, allora non lo considero.

    Se invece una persona diventa razzista perché ha subito dei torti da una o più persone di un'etnia o nazionalità, allora ci si può immedesimare nella persona e ci si può parlare civilmente.
    Ad esempio: perché buonaparte delle ditte italiane di tessitura chiudono? Per vacanza? No, perché la manodopera cinese costa meno, di conseguenza i prodotti costano meno... e quindi buona parte della gente preferisce spendere poco ed acquistare un prodotto cinese piuttosto che spendere di più e prendere un prodotto italiano.


    Edited by Fles Curtis - 26/4/2013, 01:11
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    CITAZIONE
    Comunque io odio i cinesi sebbene sarà la razza che dominerà il mondo fra qualche secolo.

    Sono luoghi comuni... si, i cinesi a livello economico non hanno problemi (metà del debito pubblico estero è in mano ai cinesi) e se si parla di "dominare il mondo" i cinesi lo faranno ( e lo stanno già facendo da anni ) con i loro prodotti... proprio come i giapponesi fecero nel dopoguerra.
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    L'orologio segnò le 18:00, ed Erik non era ancora arrivato. Il dottor Swinn, impazientito dalla lunga attesa, tamburellò energicamente le dita sul tavolo. Fuori pioveva a dirotto, mentre il cielo nuvoloso si imbruniva sempre di più. Il dottor Swinn afferrò la sua penna e incominciò a rigirarsela tra le dita, sbuffando e fischiettando impazientemente.

    Ad un tratto, sentì qualcuno salire le scale, e il cuore iniziò a battergli impazzito. Dalla fronte scese un rivolo di sudore e le mani incominciarono a tremargli. I passi si avvicinavano sempre di più, e quando i passi si fermarono dietro la porta, il fiato gli si bloccò in gola. La maniglia ruotò e la porta si aprì. Erik entrò in aula, e salutò il medico.

    - B... buonasera. - balbettò Erik, intimorito. Il dottore lo accolse con un largo sorriso.
    - Buonasera a te, caro Erik. - rispose cortesemente il dottore. Il dottor Swinn era uno dei migliori psicologi di tutta la zona, perché riusciva ad immergersi nei pensieri del paziente, e da lì riusciva ad estrarre e a dissipare tutti i problemi insiti nella mente del soggetto. Era amato dai suoi pazienti e non c'era persona più in gamba di lui.

    Il ragazzo si sedette sulla sedia, posta davanti alla scrivania del dottore. Dopo essersi seduto, ci fu qualche secondo di silenzio, poi il dottore parlò.
    - Bene, allora... come stai Erik? - domandò allegramente al ragazzo, dandogli una pacca sulla spalla.
    - Male... - rispose Erik, con lo sguardo rivolto verso il basso. - Va tutto male. -
    Il dottore inarcò le sopracciglia. - Come sarebbe a dire? Perché? Che cosa ti è successo? -
    - La mia vita è una merda, una lurida merda. Tutto va da schifo. La scuola, le amicizie, la famiglia... tutto. - rispose Erik. Il dottore lo osservò, aveva il volto pallido, e gli occhi erano avvolti da due occhiaie violacee. Dai suoi capelli neri spettinati alcuni ciuffi scendevano sugli occhi. Pareva che il giovane non dormisse da giorni.

    - Perché? Qual'è il problema che ti affligge? - disse il dottore, preoccupato.
    - E' la vita che mi affligge, questa vita del cazzo che sto vivendo. - rispose il ragazzo.
    -Beh... parliamone! Sono qui per aiutarti! - lo incitò il dottore, adottando un tono allegro e confidenziale.
    - Certe volte, mi chiedo quale sia lo scopo della mia esistenza.- disse Erik.
    - Che cosa intendi dire? - domandò il dottore.

    Erik emise un lungo sospiro, e poi parlò. - Ci ho riprovato, ieri sera.-

    Il dottore aggrottò la fronte. Gli occhi, dietro le lenti degli occhiali, fissavano ininterrotamente il ragazzo. Ci fu qualche secondo di silenzio.
    - Ma, non ne avevamo già parlato? Mi avevi detto che non lo avresti più fatto! Sei così giovane, perché buttare la tua vita così? - chiese il dottore ad Erik.
    - Perché è una merda, ecco perché. - rispose Erik, turbato dalla domanda del dottore.
    - Io non so... capisco che quando si è giovani si vivono sempre dei periodi in cui si è scontenti. Ma è una cosa passeggera, perché con la crescita si matura e si percepiscono le cose belle della vita. Te lo ripeto: sei giovane, non buttare la tua vita così! - esclamò il dottore.
    - Lei non è nella mia situazione, come può capire? - domandò seccato il ragazzo.
    - E' proprio per questo che ti voglio aiutare, voglio immedesimarmi nella tua situazione... e voglio risolvere i tuoi problemi. Tutti hanno dei problemi che non riescono a risolvere, spetta a me aiutare queste persone. - disse il dottore, sorridendo.
    - Allora non sono la persona giusta da aiutare. - rispose ostinato il ragazzo.

    Il dottore prese un block notes e scrisse alcune cose. Mentre scriveva, rassicurò il ragazzo.
    - Tranquillo, riusciremo a trovare una soluzione. -

    Il ragazzo continuava a guardare la scrivania, mentre la pioggia tamburellava sul vetro della finestra e l'orologio sulla parete ticchettava ininterrottamente.

    Il dottore smise di scrivere.
    -In famiglia come va? -
    - Da schifo, mio padre non c'è mai la sera. E i miei fratelli stanno sempre per i fatti loro, senza preoccuparsi di nessuno. - disse il ragazzo.
    - ...è a causa della morte di tua madre? - domandò il dottore.
    - No, non è per quello. Anche se ci fosse stata lei, non sarebbe cambiato nulla, non sarebbe... - improvvisamente, una lacrima scese dalla guancia del ragazzo e il dottore ansimò.

    - Cielo, mi dispiace. Non dovevo riparlarne. - si scusò il medico. La madre di Erik era morta in un incidente stradale, e la sua morte aveva sconvolto moltissimo il ragazzo.

    Il giovane Erik si strofinò le guancie.

    - Sembra quasi che a mio padre e ai miei fratelli non importi nulla. - disse Erik, balbettando.

    - Non gliene frega niente di mia madre! - urlò il giovane, tirando un pugno sul tavolo.
    Il giovane tremava... dai suoi occhi grondavano lacrime e rabbia.

    - Non so, non ti conviene parlarne con loro? - chiese il dottore a Erik.
    - E cosa servirebbe?? A niente!! Non è mai servito a niente!! Di me non gliene importa nulla!! - urlò il ragazzo.

    - Tutte le volte che ho provato ad ammazzarmi... per porre fine alla mia lurida vita, a loro non gliene mai importato nulla!! Pensavo che se avessi incominciato con la pillola... mi sarebbe tornato su il morale. Dicevano che solo lì potevo buttare la mia depressione... non ci sarebbe stato altro! Nient'altro!! - Erik urlava e piangeva impazzito, mentre tempestava di pugni il tavolo.
    Il dottore era lì... sconvolto, mentre il giovane piagnucolava come un bambino.

    Erik era un ragazzo depresso... disturbato. Tipico di tanti giovani. Scontenti della loro vita, si buttano nel fumo, nell'alcol e nella droga... per poi condurre la propria esistenza alla più totale rovina.

    E poi? Chi li deve aiutare? I genitori? I genitori fanno tutto il possibile per aiutarli.

    Li sfamano... li accudiscono... li proteggono anche a costo della loro vita. E questi ragazzini come li ripagano? Li insultano, li minacciano, li sfottono e disobbediscono alle loro regole. Perché è proprio questo il bello dell'essere giovani: ribellarsi ai più grandi. Oh, ma questo lo credono loro...

    - Mamma... perché mamma? Perché sei morta? Perché?? - strillò il ragazzo.


    - L'hai lasciata morire... - sussurrò pacatamente il dottor Swinn.

    Il ragazzo si pietrificò. Alzò lo sguardo. - Co... come? - domandò incredulo.

    - L'hai lasciata morire... - ripetè l'uomo.

    - C... chi? - il giovane non credeva alle proprie orecchie.

    - Chi? Ma quell'emerita stronza di tua madre... chi se no? - rispose l'uomo.

    Il dottore sbarrò gli occhi e sorrise, mostrando i denti. Il ragazzo spalancò la bocca in una smorfia d'orrore. Poi, balzò dalla sedia e si allontanò. Il dottore sapeva di aver fatto centro. Era il momento giusto per colpire fino in fondo quell'indifesa e squisita mente da cucciolo.

    - Lo sai che a nessuno importa di te? Se tu sparissi nessuno piangerà la tua scomparsa. Anche tuo padre mi ha detto che di te non gliene importa niente. Anzi, una spina nel fianco in meno! Oh, mi spiace non avertele dette prima queste cose... ma sai, io sono qui per aiutare la gente. Se poi devo sopportare un emerito moccioso depresso come te, allora quello da aiutare sono io! Chi mi aiuta a me? -
    Quelle del dottor Swinn non erano tutte menzogne, lui era davvero stanco. Stanco di una società di giovani svogliati, egoisti e buoni a nulla. Ha passato anni e anni a parlare con i giovani, a conoscere i loro banali problemi, e ad aiutarli. Aveva sempre fatto tutto il possibile per loro... e lo avevano sempre ringraziato in questo modo.

    Come può capire lei? Cosa ne può sapere? Lei non sa come mi sento! Lei non capisce! Lei non è in grado! Lei... lei... lei...

    Povero dottore... non ne poteva più dei problemi della gente. Pensate: uno psicologo che diventa misantropo. Nulla di più controverso.

    Il ragazzo, spaventato, si precipitò alla porta. La aprì e scappò fuori, dimenticandosi di chiuderla. Il dottore, tranquillamente, uscì dalla porta ed urlò:

    - Mi raccomando... una cosa veloce! Qui non c'è più niente per te! - il dottore si abbandonò ad una folle e maligna risata. Poi, tornò nella stanza. Si mise la giacca, ripose tutte le sue cose nella sua ventiquattrore. Uscì dalla stanza e chiuse la porta a chiave. Scese le scale e si incamminò verso l'uscita.

    Il dottor Swinn sapeva che non c'era niente di cui preoccuparsi. Il ragazzo si sarebbe ammazzato, i parenti avrebbero pianto per giorni e giorni, li avrebbe spedito una lettera di condoglianze e avrebbe partecipato al funerale del ragazzo. Poi, sarebbe toccato al prossimo.

    Era questo il suo modo di liberarsi degli adolescenti.
    Fingeva di aiutarli, li ascoltava, e mentre loro parlavano... lui, come un bimbo curioso, rovistava nella loro mente... e poi, al momento giusto, li mostrava che volto aveva il Male. E dopo, i piccoli avrebbero fatto da sè... nulla di più semplice! Alle autorità il dottore avrebbe finto di essere sconvolto della loro morte, e come in un lampo, l'ambaradan sarebbe scomparso e la morte sarebbe stata dichiarata come semplice suicidio... fine della storia.

    Il giorno dopo avrebbe avuto un colloquio con una giovane fanciulla. La giovane era tormentata dal rimorso di aver venduto i gioielli della madre e di essersi offerta a degli estranei... tutto ciò soltanto per racimolare soldi ed acquistare delle scarpe firmate e un cellulare di ultima generazione. Il dottore, mentre pensava alla ragazza e alla reazione che avrebbe avuto alla fine della tredicesima seduta, contrasse la bocca in un divertito e diabolico sorriso.

    Aprì la porta, ad accoglierlo all'uscita il rumore incessante della pioggia. Prese il suo ombrello nero, lo aprì, e si incamminò... fischiettando allegramente.

    Edited by Fles Curtis - 27/4/2013, 13:40
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    CITAZIONE (BananaBatman @ 20/4/2013, 08:46) 
    Qualcuno che me la spieghi? :c

    Ciao banana te la spiego io.:)

    Due bambini giocano nel prato, mentre in casa la mamma sta facendo i biscotti, una caramella gigante si avvicina ai bimbi, li conduce nella foresta, li attira dentro una casa abbandonata e... beh, ognuno si crea il proprio finale. Secondo te... che cosa sarà successo a Jenny e Tommy?

    Poi ti chiederai... perchè una caramella? Perchè amo prendere le cose innocenti e alterare il loro significato.

    Poi, le caramelle (come i giocattoli, i colori, e i pupazzi) han sempre fatto parte dell'infanzia di tutti...

    Edited by Fles Curtis - 21/4/2013, 00:03
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    CITAZIONE
    Cerchiamo di evitare bisticci, e se uno dice ''bella grammatica'' non è offesa, ma una sorta di impulso a correggere gli strafalcioni grammaticali.

    Eh ci son modi e modi comunque. Se è la prima volta che uno scrive bisogna adottare un tono si, duro, ma non deve avere alcun "sentore" di scherno. "Bella grammatica" è un eufemismo che a prima vista suona chiaramente come scherno... e questo può sia dar fastidio, sia inasprire il rapporto con gli altri utenti. Forse non ve ne rendete conto, ma non potete sempre sapere come viene recepito il messaggio dall'altra parte dello schermo.
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    CITAZIONE
    Sono costretto ad aggiungerti tra i crediti, grazie per la segnalazione.

    Tranquillo, non sei costretto ad aggiungermi ai crediti, ho solo sistemato due frasi che non suonavano bene.

    CITAZIONE
    Pulire il topic, facile scriverlo.

    Ahhh lo staff esiste anche per questo, non preoccuparti. ;) No beh, se volete più bisticci che commenti, fate pure...ehehehe.
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    L'ho letta, ma bisognerebbe sistemarla ulteriormente (non tanto la grammatica ma alcune frasi, leggendole, le ho trovate leggermente stonanti.

    CITAZIONE
    Finn era un ragazzo di 13 anni che viveva sempre da solo: non aveva amici ed era sempre ignorato dalla madre, che stava attraversando un periodo abbastanza difficile per cercare di sostenerlo.
    L'unico suo amico era il suo fedele cane, Jake.

    Pochi anni dopo, Jake morì di vecchiaia.

    Dopo la morte di Jake, Finn divenne talmente depresso da tentare di suicidarsi tramite overdose (overdose di che cosa? Non era specificato nel testo originale di quale sostanza lui stesse facendo overdose?)
    Invece di morire, però, cadde in coma.
    I medici temettero che non si sarebbe mai svegliato.
    Purtroppo fu così.
    Finn non si sarebbe mai svegliato dal coma, incastrato in un sogno perpetuo, il mondo di Finn & Jake.

    In questo mondo, Finn e Jake svolsero folli avventure per salvare principesse, follemente innamorate di lui, inoltre Jake aveva una fidanzata di nome Lady Rainicorn, un unicorno di colore arcobaleno che parlava solo coreano (Coreano perchè Jake era un cane Coreano e perchè Finn conosceva la lingua). Finn, però, era innamorato della principessa Bubblegum, che governava il Regno Candy, ma non avrebbe mai potuto scegliere se far diventare la loro amicizia qualcosa di più, una costante fonte di frustrazione per Finn.
    Il suo più grande rivale, Re Ghiaccio, un re malvagio che governava il regno del ghiaccio, era sconvolto e depresso a causa della sua solitudine, quindi rapisce principesse per constringerle ad amarlo
    Il re del ghiaccio aveva una intensa gelosia per Finn per la simpatia che suscitava nelle principesse.


    Arrivarono sempre più altre cose nel mondo di Finn. Altre persone caramella, più oggetti inanimati parlanti e più avventure.
    Finn era andato completamente fuori di sè, era impazzito.
    Nessun'altro avrebbe avuto un'immaginazione come la sua.
    Finn rimase in coma fino alla morte, avventurandosi con il suo cane Jake ,morto.
    Non invecchiarono mai.
    Era per sempre.
    It's Adventure Time.


    Ho sistemato qualcosina all'inizio... dai un'occhiata e dimmi come ti sembra.

    Consiglierei, dopo la correzione, di pulire il topic.(consiglio... mica obbligo)


    Hey Fox, White Queen ti aveva lasciato un messaggio... ti è poi arrivato?


    Edited by Fles Curtis - 5/4/2013, 21:20
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    Ciao, benvenuta!


    Darò sicuramente un'occhiata alla tua pagina fb
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    CITAZIONE
    È vietato spammare siti al di fuori di FC e FF, quindipercuiposcia, questo topic va cestinato. Dai il presa lettura e provvederemo, in caso di mancata risposta entro tre giorni, si cestinerà ugualmente.

    Hey doc, non si potrebbe creare un topic dove si può fare tranquillamente lo spam di siti esterni a forum community e forumfree? Sempre che siano inerenti al contesto del sito(scrittura, racconti..ecc)...ovviamente.
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    CITAZIONE (Master Lautnecrep @ 3/4/2013, 02:17) 
    Corretto!! ^^ Ora il link dovrebbe andare. Che idea?^^

    Sul creare un sito web, o in questo caso un biglietto da visita. Comunque ho dato un'occhiata al tuo sito e quando avrò tempo mi leggerò le tue storie :)
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    CITAZIONE (~Roluga @ 2/4/2013, 16:36) 
    Cos'è questa caverna?
    Le foto che ha fatto cosa rappresentano?

    Ipotesi 1
    La caverna è il luogo dove tutti si ricongiungeranno... quando la vita terminerà. La caverna è dentro le viscere dell'immensa ed antica Creatura. Essa è nata dapprima della nascita del nostro pianeta e dell'intero cosmo. Al suo interno, quando moriremo, le nostre anime si inabisseranno nelle profondità della grotta... e verranno consumate, disperdendosi per sempre.

    L'audio che ho postato è molto simile al suono che rieccheggia al suo interno... una specie di cupa melodia che dura all'infinito.

    Questa è l'ipotesi dell'oscura caverna... le viscere dell'Antica Creatura... il Grembo della Tartaruga.


    Ipotesi 2
    Hans ha delle patologie ben definite. Durante la notte, può aver fatto un incubo talmente vivido da restare impresso nella sua mente fino alla sua morte... influenzando sia la sua stessa vita, sia quella della dottoressa Karmann.

    La dottoressa accennò ad una curiosa fobia del soggetto a proposito delle zucche... dell'interno delle zucche. Quindi quelle foto potrebbero essere l'interno di una zucca... ma Hans, stando ad alcune testimonianze, non era mai entrato nelle cucine dell'ospedale... quindi il come sia riuscito a fare quelle strane foto... resta un mistero.

    Edited by Fles Curtis - 7/4/2013, 14:01
106 replies since 28/8/2012
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