"...e non fare ancora l'autostop stanotte."

LNM (Traduzione)

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    Ser Procrastinazione

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    Ero una persona abbastanza coraggiosa quando ero giovane, o forse avevo quel senso di invincibilità che arriva con la gioventù. Sono sopravvissuta ad alcune cose: uno stalker che ha perseguitato me e mia sorella per più di un anno e mezzo, un'aggressione sessuale, due incendi domestici e crescere in una casa che, vi giuro, era infestata. Neanche nella maniera alla Disney. Sto parlando di stanze delle torture nel seminterrato e strane cose che accadevano. In ogni caso, ripensandoci, suppongo che aver passato tutto ciò mi avesse fatto pensare che fossi praticamente invincibile, o forse ritenevo semplicemente che mi fossi sbarazzata di tutte le cose brutte e che non mi sarebbe successo nient’altro. Comunque sia, avevo imparato ad essere più giudiziosa.

    Quando avevo 17 anni, non avevo una patente (in realtà, non la ottenni prima dei 36 anni). La maggior parte delle volte andavo in giro a piedi, occasionalmente mi facevo dare un passaggio dagli amici e, meno occasionalmente, facevo l’autostop. La notte in questione era una delle rare occasioni in cui avevo deciso di fare l’autostop, avendo lavorato fino a tardi ed essendo troppo stanca per camminare. Allora, nella maggior parte dei casi in cui mi facevo dare un passaggio, non entravo in una macchina con un solo uomo. Solo con donne o (raramente) uomini con una moglie/fidanzata e/o bambini in macchina. In questa notte, però, le macchine erano poche e infrequenti ed era freddo, e, davvero (se devo essere assolutamente sincera), quando si fermò, diedi una bella occhiata e conclusi che avrei potuto sopraffarlo se avesse provato a fare qualcosa. Era magro e pareva stranamente fragile, anche se sembrava abbastanza in salute.

    Entrai in macchina dopo che ci mettemmo d'accordo per la destinazione, ci scambiammo i nomi e mi scaldai le dita di fronte al condotto di riscaldamento. Lui parlava lentamente, facendomi alcune domande del tipo se fossi del posto o se mi piacesse vivere lì. Disse che si trovava lì solo da un paio di mesi, ma lo reputava meraviglioso e sperava di poterci trovare la felicità. Quel commento mi sembrò un po’ strano, ma non gli diedi importanza. Iniziò a nevicare e la strada diventò scivolosa, quindi rallentò e tenne i suoi occhi incollati al parabrezza, guidando silenziosamente. Mi andava bene, visto che le conversazioni brevi non erano il mio forte. Circa dieci minuti dopo, vicino all’incrocio in cui ci stavamo avvicinando, notai che una macchina sembrava che stesse slittando, quindi dissi: “Attenzione!”. Lui premette immediatamente l’acceleratore, sfrecciando attraverso l’incrocio e se ne uscì con “Non urlarmi MAI contro!”

    Naturalmente, fui colta alla sprovvista. Dissi: “Guarda, qui è abbastanza vicino, accosta qua e posso continuare da sola.” Non sembrava che lui mi stesse ascoltando. “Uhm, Richard? Mi hai sentito? Ho detto che puoi fermarti qua e farmi scendere.”

    … nessuna risposta. Guardava dritto davanti a lui, guidando più velocemente in quel momento che quando aveva iniziato a nevicare. Dire che ero spaventata non è sufficiente a esprimere la paura che cominciò a crescere in me. Non sapevo se dovessi stare zitta o parlare, ma ero dannatamente sicura di non dover urlare dopo la sua sfuriata. Dopo circa un miglio, iniziò a borbottare sottovoce. Non riuscivo a capire cosa stesse dicendo, ma supponevo che stesse parlando a me, quindi dissi: “Hmmm? Non riesco a sentirti.”

    Iniziò a parlare, quietamente e rapidamente, dicendo cose come “mi urli sempre. Ti ho detto più e più volte che non mi piace che qualcuno mi urli contro, ma tu ascolti? Nooooo. Beh, ora sono stufo di ascoltare TE, hai sentito?”

    Ero esterrefatta. Non sapevo cosa dire in risposta, o se avessi dovuto dire qualcosa. Avevo preso in considerazione di saltare fuori dalla macchina, ma abbandonai l’idea quando mi accorsi che la serratura non c'era; c’era solo un buco rivestito d’argento dove ci sarebbe dovuta essere. Iniziai a piangere e fra me e me riflettei se causare un incidente prendendo il manubrio e sperando nel meglio (almeno, credevo che ci fosse una possibilità che sopravvivessi), quando lui all’improvviso mi guardò per la prima volta da quando ero salita in macchina. Sbatté le ciglia più volte, rapidamente, poi rallentò la macchina e andò ad una stazione di servizio.

    Aspettai per vedere se avesse sbloccato le porte, non volendo dire qualcosa che lo mettesse di nuovo di cattivo umore. Dopo un minuto o due, disse quietamente: “Penso che farei meglio a lasciarti qui.” E premette il bottone per aprire le serrature. Non intendevo esitare. Saltai fuori dalla macchina come se stesse bruciando. Stavo per girarmi e andare verso la stazione quando lui mi chiamò. Sembrava talmente triste che esitai. Chiese scusa, disse che gli dispiaceva di avermi spaventata, che non mi avrebbe mai fatto del male, e chiese se fossi in grado di arrivare a casa senza problemi. Io dissi di sì e chiusi la porta. Iniziò ad allontanarsi dal parcheggio della stazione di servizio, ma si fermò all’improvviso. Rimase semplicemente lì per un po’ di tempo, con la sua testa abbassata. Rimasi bloccata, chiedendomi cosa diavolo avesse intenzione di fare e se stesse per correre verso la stazione, ma aprì il suo finestrino e mi urlò, agitando qualcosa nella sua mano. Il mio cappello. Lo avevo lasciato sul suo sedile. Mi avvicinai cautamente al suo lato della macchina e me lo diede in mano, chiedendo scusa di nuovo. Non sapevo cosa dire ancora, quindi dissi solo “Grazie”.

    Lo guardai mentre si allontanava, accertandomi che fosse fuori dalla visuale in modo che non sapesse in quale direzione mi stessi dirigendo (avevo deciso di andare da un amica invece che a casa). Mentre camminavo, mi rimisi il cappello e da esso uscì un pezzo di carta. Avvolta nella carta c’era una banconota di 100 dollari. Il foglietto recitava: “Mi dispiace. Per favore, prendi un taxi e non fare ancora l’autostop stanotte.” Non lo feci. In realtà, fu l’ultima volta che chiesi un passaggio da sola.
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    Mi sono preso un po' di libertà per alcune robe. Spero di non aver cannato tutto. D:


    Edited by & . - 3/7/2020, 11:57
     
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    Mi chiedo a volte cosa ci sia nella testa degli uomini. Benché il gesto finale della banconota, quel tipo non doveva avere tutte le rotelle a posto. E ancor più la tipa, vista la sua voglia di guai :omfg:

    Comunque LMN.
     
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