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In soffitta ho ancora una scatola, credo di un vecchio condizionatore, piena di console, controller, joystick, una Zapper, un polpo aggrovigliato di fili e adattatori, e numerose "cassette" Sega Genesis e Nintendo. Ho sempre odiato quando i ragazzini le chiamavano cassette. Non so perché le tengo, non ci gioco da un bel po', ma mi sembra brutto buttarle via. Forse le regalerò tutte ad un nipotino, o al figlio di un amico. Beh, forse non proprio tutte.
L'ultima volta che ho giocato un gioco ad 8-bit su una console, di recente gioco sopratutto con l'emulatore, era qualche anno fa. Ho ventotto anni ora, e vivo con il mio fidanzato di quattro anni. Lui gioca molto con l'Xbox e la PlayStation, Call of Duty, GTA e roba simile, e mi prende sempre in giro perché non gioco a nulla di più nuovo del Nintendo 64. Lo fa anche perché sono una "fangirl" della Nintendo dato che conosco pochissimo i titoli di PlayStation, Dreamcast o Xbox. Non parliamo poi dell'Atari, che non ho mai posseduto. Non lo so, non riesco ad appassionarmi ai giochi recenti e sono cresciuta con il Nintendo. Forse sono solo nostalgica.
Ricordo che l'ultima cartuccia del NES a cui ho giocato era il primo Metroid. Mi è sempre piaciuto quel gioco, anche se non ero molto brava. Era un grande labirinto, e io o mi perdevo o mi facevo trascinare ad esplorare. Avevo visto mio fratello vincere prima, e ho finito Super Metroid, ma nell'originale preferivo sopratutto vagare nei corridoi labirintici. Ha una grafica interessante, seppure non stellare, e dei bei suoni per un gioco così vecchio. E se conosci soltanto i nuovi titoli in 3D di Metroid, dovresti darci un'occhiata.
Comunque, come dicevo, Metroid è stata l'ultima cartuccia per NES a cui ho giocato prima di mettere via la console. Stavo giocando da sola, dato che il mio ragazzo doveva lavorare quel pomeriggio. Mi aveva lasciata nel nostro appartamento, dopo avermi portata e recuperata da un'operazione con anestesia generale. Aveva potuto farsi dare solo la mattina libera, ma andava bene dato che ero abbastanza imbambolata dal gas soporifero. Mi ero ripromessa di stare coricata ed essere un'ameba, in ogni caso.
Anche se ero stanchissima dopo essere tornata a casa dalla clinica, non avevo voglia di dormire per paura che sarei stata sveglia tutta la notte. Quindi sono scivolata giù dal divano, mi sono accucciata davanti alla TV, ho infilato il blocco di plastica grigia di forma strana nel mio Nintendo (un blocco di plastica grigia di forma strana considerevolmente più grande) e ho acceso la console. Il gioco è partito liscio come al solito. Mi premuro di tenere i giochi nella loro confezione di vinile e nelle scatole originali.
Premetti il tasto start e iniziai un nuovo gioco in fretta, prima che potesse sentirsi troppo della musica del menu principale. Quella musica mi aveva sempre messo i brividi, che immagino fosse il suo obiettivo, e anche da adulta non mi vergogno di ammettere che lo fa ancora. Guardai Samus materializzarsi mentre si sentiva la sua iconica fanfara, e iniziai la mia avventura sul pianeta Zebeth... o Zebes in base a che versione giochi... comunque.
Chiunque abbia mai giocato la versione fisica di Metroid probabilmente non sarà sorpreso di leggere che il gioco presentava alcuni glitch grafici. È molto facile che succeda, e probabilmente peggiora con l'invecchiamento dei circuiti. In ogni caso, a me non è sembrato strano che alcune palette di colori fossero sporadicamente anormali, gli sprite fossero un po' tremolanti o pixellati, o che i blocchi del pavimento e dei muri fossero sbagliati.
Mi feci strada attraverso la prima area del gioco chiamata Brinstar, che ha una musica molto tosta, facendo correre e saltare Samus e facendo sparare il suo cannone contro tutte le specie indigene del pianeta, molte delle quali non avevano fatto niente per meritarsi di essere fatte a pezzi. Ma ehi, è il nome del gioco! Mentre continuavo ad esplorare le stanze e le caverne collezionando oggetti, notai che il gioco sembrava glitchare più del solito, solo graficamente però, il suono era a posto e il gioco andava tranquillo.
C'era un blocco note vicino a me sul divano dove sedevo, e decisi che avrei provato a prendere appunti mentre giocavo. Ancora mezza sedata, volevo essere sicura di non perdermi troppo, o di non tornare sui miei passi involontariamente. Scarabocchiai delle mappe rudimentali mentre giocavo, segnandomi oggetti che trovavo. Presto iniziai a prendere nota anche dei glitch che continuavano ad apparire, dato che non avevo mai visto il gioco così tanto incasinato, e non ero sicura che l'avrei visto di nuovo. È dalle note e dagli schizzi che un mio amico ha ricreato gli screen che accompagnano questo testo.
Parte 2 >
Edited by & . - 24/6/2020, 15:33. -
ReaperBrown.
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Ripulisco e smisto . -
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Ma è vera? . -
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Ripropongo! .