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In un parco pieno di natura di un borgo poco popolare ma con una varietà sorprendente; probabilmente per via dei turisti che passano spesso, uno di quei posti né belli né brutti in cui ti fermi in macchina lungo la via verso una grande città- è presente un ragazzo abbastanza taciturno, dall'aspetto comune senza nessuna peculiarità, seduto su una tipica sedia di legno cigolante, di certo non delle migliori condizioni. Davanti sé è presente un'altra sedia, sicuramente non messa meglio e un cartellone con su scritto: "Ascolto le vostre storie". Il motivo di questo comportamento insolito non è noto, ma nella attesa, riscontra molte reazioni, molte persone passano ignorandolo seppur rivolgendogli qualche sguardo curioso, alcuni gruppetti di ragazzini ridono passandoci vicino, forse per prendere in giro, forse giusto perché lo immaginano come qualche sorta di scherzo. Alcuni invece sembravano averla presa come un tentativo di elemosina, altri, invece, si sono seduti giusto per raccontare qualche barzelletta.
Alla fine sono stati pochi individui a sedersi prendendo la situazione con serietà, come immaginava il ragazzo, le storie riguardano spesso l'amore, momenti in cui il cuore di queste persone è stato spezzato e frantumato, altrettanto comune erano ragazzini che si sedevano per lamentarsi della scuola, dei genitori che non li capivano e problemi adolescenziali, alcuni facevano addirittura coming out. Ma mai uscì una parola dal ragazzo, il suo conforto silenzioso era l'unica cosa che queste persone sembravano volere, un conforto non giudicatorio, pronto ad accettare ogni tipo di verità che gli possa venire rivelata.
A fine giornata con il sole ormai tramontato e le luci del parco che illuminano leggermente l'area dove si era seduto il ragazzo, ormai soddisfatto da tutte le storie che aveva ascoltato, riprendendo tutto per tornare a casa, viene interrotto mentre stava per prendere il cartellone, una macchina si ferma dinanzi all'entrata del parco, ne esce un uomo di media statura di età avanzata, le sue rughe sottolineano la tristezza del suo volto. Malconcio, ha un capotto nero in lana con sotto un maglione scaccato grigio, una lunga barba nera copre completamente il collo, i suoi capelli sono in parte coperti da un berretto simile al maglione scaccato ma alcuni ciuffi selvaggi coprono piccole porzioni dei suoi occhi. Il ragazzo a prima vista esterrefatto rimane immobile; l'uomo con passi lenti che sembrano dover percorrere una distanza infinita si ritrova finalmente davanti al ragazzo, che riprendendo coscienza dalla situazione si risiede pronto ad ascoltare quella che sarà la storia dell'uomo.
Quest'ultimo si siede, il silenzio tombale che finora ha assorbito l'intero parco viene smorzato dal cigolio della sedia rovinata. L'uomo sospira, e lentamente con parole doloranti come stesse sputando un lucchetto che gli ha chiuso la bocca per decenni, dice: "Ho ucciso un uomo…"
Continua
Edited by Stefy983 - 16/8/2023, 19:27. -
.In un parco poco popolato e pieno di natura di un paesino sconosciuto, un ragazzo seduto con una sedia davanti e un cartellone con scritto: "Ascolto le vostre storie" sta aspettando, nella attesa molte persone passano ignorandolo, altre lo insultano o prendono in giro per nessun motivo.
Ma lui non si muove. Dopo un po' di tempo seduto ad aspettare iniziano a sedersi delle persone, che il ragazzo in silenzio ascolta cambiando solamente le espressioni del viso per comunicare, in una sola giornata incontra persone vecchie, giovani, di mezza età, e ascolta storie con tradimenti, cuori spezzati, ripianti, diciamo i racconti personali che abbiamo tutti noi di cui vorremo parlare con qualcuno.
A fine giornata il ragazzo decide che avrebbe ascoltato un ultima storia, un uomo di età avanzata si inizia ad avvicinare, il suo aspetto è triste, malconcio, ha un capotto e una lunga barba nera con un berretto in testa. Il ragazzo capisce che la storia che sentirà non sarà felice.
L'uomo si siede sulla sedia, lentamente e con parole doloranti dice: "Ho ucciso un uomo…"
Continua
Mi sembra interessante. Una cosa, gli apostrofi. Attento agli apostrofi.. -
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Come detto anche sopra, fai attenzione agli apostrofi e rileggi perché alcuni paragrafi suonano abbastanza cacofonici, riferendomi alla sintassi.
Il titolo puoi usare ''Ascolto'' oppure ''Ultima confessione''.. -
.Come detto anche sopra, fai attenzione agli apostrofi e rileggi perché alcuni paragrafi suonano abbastanza cacofonici, riferendomi alla sintassi.
Il titolo puoi usare ''Ascolto'' oppure ''Ultima confessione''.
Uh "Ultima confessione", lo adoro! Comunque cercherò di prestare più attenzione. -
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Sinceramente l'incipit non mi sembra male. SPOILER (clicca per visualizzare)e poi io ho sempre adorato questo tipo di storie
Cerca però di fare attenzione mentre scrivi, cercando il più possibile di evitare errori grammaticali e di rendere la storia più interessante possibile. Ah, e come titolo ti consiglierei: "La confessione di un assassino"SPOILER (clicca per visualizzare)a me fa impazzire come titolo. -
.Uh "Ultima confessione", lo adoro! Comunque cercherò di prestare più attenzione
Se vuoi possiamo cambiarlo, se hai deciso sul titolo. -
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Grazie, puoi mettere il titolo "Ultima confessione", credo che sia il più adatto. -
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Uppo, ho ripreso questo incipit in mano, essendo una idea che ho trovato sempre interessante, ho anche deciso di scegliere un approccio completamente diverso dal mio solito, abbandonando la semplicità priva di lunghe descrizioni per un nuovo stile che prova a creare una atmosfera più pronunciata. Siamo sempre allo stesso punto, ho solo aggiunto tutto ciò che la mia testa stava immaginando.
(Mi chiedevo in ogni caso se alla fine era meglio "dice" o "disse" non sono sicurissimo sul verbo, lol). -
.SPOILER (clicca per visualizzare)CITAZIONEnè
né*CITAZIONEcittà, è presente
Ci andrebbe la virgola, sennò il periodo precedente resta senza verbo.CITAZIONEa se
séCITAZIONEmentre stava per prendere
avevi usato il presente primaCITAZIONEocchi. il ragazzo
Maiuscola dopo il punto.
Cerca di mettere più virgole (ad esempio prima del ma), di non rendere troppo lunghi i periodi e, quando necessario, usa il punto e virgola o il punto. Ad esempio qui:CITAZIONEimmobile, l'uomo con passi lenti che sembrano dover percorrere una distanza infinita si ritrova finalmente davanti al ragazzo
Pare interessante. Dalle premesse pare quasi un Possessore.. -
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Pare interessante. Dalle premesse pare quasi un Possessore.
Grazie appena posso correggo.