Un giorno come gli altri

Posted on 15/10/2019, 07:43

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Sono Lady Cupcake, prima del suo nome. Madre dei Pennuti, distruttrice della mia autostima. Creatrice del ciclo del Disagio e stermimatrice di germi.

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È una mattina nebbiosa di ottobre, fa freddo ma tu come, ogni giorno, esci e prendi il treno che ti porterà a lezione. Ancora una volta. Ti fermi a pensare alla monotonia della tua vita, a come ormai tu sia schiavo del quotidiano e di come tu abbia accettato di buon grado tutto ciò, ti chiedi se mai qualcosa potrà cambiare tutto questo.
Il treno entra in un tunnel, come ogni giorno, ma nei pochi secondi al buio nel cunicolo, senti un boato e il veicolo ondeggia pericolosamente per poi riassestarsi e continuare la sua corsa. Tutti attorno a te sono attoniti e spaventati, nel mentre il treno esce dal tunnel e ora lo spavento diventa panico: il cielo e l'aria stessa ora sono di un inquietante verde, tutto attorno c'è solo la desolazione e la devastazione che solo un ordigno può creare, tutto ciò che vedi è terra rasa al suolo e niente più. In lontananza, davanti al treno, vedi una nuvola dalla forma fungiforme e allora capisci, capisci che quella non sarà una giornata come tutte le altre.

Edited by Emily Elise Brown - 30/12/2019, 22:12

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Emily Elise Brown

Posted on 18/10/2019, 12:59

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Emily, ma sei bisessuale? ( ͡° ͜ʖ ͡° )

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Scommetto che ti è venuta in mente mentre stavi in treno.

Inizialmente pensavo che fossero tutti morti e che si stessero dirigendo poi verso l'oltretomba.

Potrebbe essere ampliata, ma secondo me va bene anche così. Credo possa andare in CP

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KungFuTzo

Posted on 28/10/2019, 09:48

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#andamovie

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La storia non mi convince molto perché la sua forza sta nella velocità. Tuttavia è troppo impersonale e asettica, tanto che l'evento in sé non scuote il lettore. Non ci sono riferimenti spaziali o temporali. Non abbiamo nessuna informazione del/della protagonista, non ci sono elementi di quotidianità. Insomma non è facile immedesimarsi o creare empatia, quindi la sensazione che lascia è molto sciapa temo.
Inoltre temo che la deflagrazione di un ordigno nucleare abbastanza vicino da fare vedere la devastazione, avrebbe distrutto o almeno "cotto" le persone dentro al treno. Più probabilmente l'onda avrebbe devastato anche il tunnel con treno dentro senza nemmeno accorgersene. Pensa che una versione depotenziata di un ordigno russo fatto brillare sopra il livello del mare, fece effetti a più di 900 km di distanza.

Tuttavia come idea non è male e anche se a livello scientifico può essere difficile, la situazione può suscitare molte sensazioni. Io consiglio di rivedere l'intero testo aggiungendo sensazioni, pensieri, emozioni, descrizioni, aneddoti di quotidianità. Insomma, tutto quello che serve per mettere il lettore su quel treno.

Edited by Emily Elise Brown - 30/12/2019, 22:15

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DamaXion

Posted on 28/10/2019, 12:07

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Happy Urepi Yoropiku ne~

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Magari far iniziare il racconto "prima" invece che allungare il dopo? Far vedere tutta la routine del protagonista, la sua monotonia, la noia ecc. Costruire appunto una quotidianità che viene improvvisamente distrutta. Oppure al contrario, mostrare una persona felice di questa routine, che ama la semplicità di una vita ripetuta che all'improvviso si trova appunto sul treno con l'esplosione eccetera, e il suo terrore per la situazione e per l'imminente cambio assoluto di routine

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Captain Soyuz

Posted on 29/10/2019, 07:59

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Sono Lady Cupcake, prima del suo nome. Madre dei Pennuti, distruttrice della mia autostima. Creatrice del ciclo del Disagio e stermimatrice di germi.

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Temo di non essere disposta a modificarla perché la mia idea era proprio questa. Ma era solo una storia scritta di getto per cui la cancello, non c'è problema.
Per quanto riguarda l'inesattezza scientifica, lo so bene Kung

in effetti avrei potuto descrivere un pochino di più ciò che succede effettivamente alle persone nel treno.

Non prendete il mio rifiuto nel modificarla come un "non mi interessa dei vostri consigli", semplicemente modificandola non mi piacerebbe più come invece mi è piaciuta la prima volta che l'ho pensata. E deve piacere prima a me, no? Quindi non la modificherò nella sua struttura, per quanto riguarda gli errori, si certo e mi sono anche dimenticata di sistemare le ultime modifiche, chiedo venia.

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Sixtyten

Posted on 23/11/2019, 18:59

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"Yeah, that's right!"

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Sinceramente trovo la storia, sistemata in questo modo, in maniera propria.
Trovo che la sua forza stia proprio in un uso vincente della forma breve, buona per descrivere l'impatto che una situazione apocalittica in genere restituisce. L'obbiettivo non è impersonarsi, a mio parere, ma vivere un brevissimo cortometraggio mentale che soddisfa, accompagnato da parole un po' insignificanti, ma armonizzate nel tutto, e per questo funzionali. Se non fosse per questo modo di vedere le cose, le critiche Kung sarebbero definitivamente esatte.
Questa visione giustifica l'assenza di un preciso scenario scientificamente accurato, dal momento che la storia è molto semplice e non punta al realismo e ad una "immedesimazione"
Non è bello, non è brutto, è carino - questo testo proprio in virtù dei pochi elementi che sono armonici tra loro. Aggiungendone altri (sebbene queste critiche hanno senso di esistere e sono pure interessanti) si dovrebbe costituire qualcos'altro.

Che pippe mentali, cazzo, per un raccontino scritto in treno in preda al sonno XD
Daje CAPITANO!

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Emily Elise Brown

Posted on 30/12/2019, 22:16

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Emily, ma sei bisessuale? ( ͡° ͜ʖ ͡° )