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Eva se ne sta seduta sulla riva del mare. La schiuma delle onde, infrangendosi sulla battigia, le accarezza i piedi.
Mattia la guarda. Non è in grado di definire ciò che gli si agita nel petto come uno sciame di vespe impazzite. Amore? gli suggerisce una voce nella testa.
No, no. Non l'amore che conosce lui, almeno. È piuttosto la sensazione che ti mozza il fiato quando ti trovi di fronte a una magnifica opera d'arte. Una foschia vaga appanna le tue sensazioni e la mente ferma i suoi ingranaggi, stupita, ma incapace di cogliere appieno quella bellezza. Incapace di concepire l'esistenza stessa di quella bellezza.
Ma c'è altro. Una sorta di tensione sessuale che viaggia su un binario segreto e lo fa fremere. Le unghie di Eva ogni tanto gli sfiorano le cosce, provocandogli dei brividi che gli corrono per tutto il corpo.
«Da dove vieni? Non me l'hai ancora detto» chiede Mattia con la voce liquida.
«Dal mare» dice lei sorridendo. Ha gli occhi fissi sulla distesa d'acqua che le si stende davanti.
Anche Mattia sorride. È dal mare che l'ha vista sbucare, in effetti, appena poche ore prima. Tornava a riva con i capelli bagnati che le ricadevano sulle spalle. Ha strizzato il reggiseno per far scolar via l'acqua. È bastato quel gesto per farlo impazzire. Da allora hanno parlato poco, ma a Mattia sembra di conoscere a memoria ogni anfratto della sua anima. Dev'essere per via di quel binario segreto, sì. È attraverso quello che comunicano.
«Dai, dimmelo» dice Mattia, accostandosi a Eva. Il contatto fra le loro gambe lo fa sussultare.
«Non scherzo. Vivo su un'isola a pochi chilometri da qui. Sono venuta qui per sbrigare dei servizi e ne ho approfittato per passare la giornata al mare. Riparto domani».
«Ah» dice Mattia, deluso. «Quale isola?».
«Si chiama Lucera».
«Mai sentita».
«Sì, è piccolina».
Eva continua a osservare il mare. La luna, alta e piena nel cielo, splende come un miraggio e le illumina il viso. Ha la pelle chiara, quasi lattiginosa sotto quella luce, levigata come vetro. I suoi occhi neri lanciano lampi febbrili verso l'acqua. Indossa un vestito blu scuro, chiuso in vita da una cinta di cotone. Sotto la stoffa, Mattia scorge i capezzoli turgidi e sporgenti sui seni sodi.
Eva si volta verso Mattia. Sposta la mano sul suo ventre e comincia ad accarezzarlo. I suoi occhi... brillano di un'eccitazione selvaggia e consapevole, e si piantano dentro Mattia come due spade.
«Lo vuoi?» sussurra. La sua voce si mischia con il suono del mare.
«Sì... sì» mugola Mattia.
Eva monta su di lui e gli sfiora le labbra. La sua pelle profuma di salsedine e ha il sapore del sale; i suoi occhi neri sono un baratro in cui Mattia vorrebbe affondare.
«Lo vuoi?» dice ancora. Le sue gambe si serrano su quelle di Mattia. La stretta è forte e salda.
È a quel punto che Eva cambia.
Il suo corpo si irrigidisce, la sua schiena si inarca. La presa sulla gambe di Mattia si fa viscida. La pelle del viso si scioglie e si ricompone in forma di scaglie e squame; dalla sua bocca, odore di fondale marino e legno ammuffito e putrefazione.
Due enormi occhi gialli, occhi da rettile, si fissano in quelli di Mattia.
«Lo vuoi?» Adesso la sua voce è un ringhio serpentesco.
Eva si solleva e afferra Mattia per il collo. Lui si dibatte, ma quella stretta... è salda, dura, e gli sta succhiando via le forze. Eva si dirige verso il mare. S'immerge e lo porta con sé.
Pochi secondi dopo viene l'oblio.
Edited by DamaXion - 29/10/2019, 22:42. -
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Carino, anche se non mi ha fatto paura. Continua così. . -
.SPOILER (clicca per visualizzare)sarà che conosco abbastanza bene l'argomento ma fin da subito avevo capito che era una sirena xDxD
molto bello, non si capisce oltre alla bellezza perke ne rimanga folgorato ma anche io non mi sono spaventato, avendo già capito dove andava a parare dalle prime righe. invece bella la descrizione finale, anche se brutta per brutta avrei scelto la forma classica, avrebbe reso di più
4,5 finora è quello più elegante che ho trovato^^. -
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non mi è piaciuto. voto 0 . -
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Abbastanza prevedibile, ciononostante è ben scritta. Le descrizioni sono piuttosto suggestive, ma non mi ha inquietato particolarmente.
Voto: 3.. -
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Caruccia, scritta in modo perfetto, stile invidiabile, quasi poetico (e per questo tanto di cappello), senza neanche il minimo errore nell'esposizione. Ma la storia è un po' fine a se stessa: si limita a descrivere una scena. Non voglio dire che sia un male, ci sono alcune creepypasta che hanno la stessa impostazione. Ma qui non si parla di una creepypasta: il mindfuck finale è del tutto assente.
Voto 3.. -
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storia carina è ben scritta,anche se il finale è abbastanza prevedibile
Voto 3. -
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Scritta in modo egregio, come al solito.
Immaginavo si trattasse di una sirena (?), o comunque un'altra creatura marina. Immagino che, se era davvero una sirena, sia stato ammaliato anche da una sorta di "canto" dovuto alle vibrazioni.
A me sinceramente ha inquietato, anche se ho intuito il finale,mi è salita quella stretta allo stomaco che ti prende quando sai che sta per arrivare l'inevitabile.
Il mio voto è 4.. -
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Molto carina! Anche io come erein immaginavo potesse essere una creatura marina fantasy, ma apprezzo il finale ahah
Voto 4/5. -
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Voto 3.
Direi che è scritta bene - in maniera eccelsa se parliamo di come la descrizione di Eva sia vivida, così come l'atmosfera generale... come questi due elementi in sé si mischiano, formando un'unità idilliaca. Non voglio spendere troppe parole. Sublime, conferma la tua ottima capacità di scrittore.
Peccato, una forma così bene imbastita non ha retto bene il peso della prevedibilità della storia (non potevamo aspettarci niente di che, con quel poco spazio, c'è da dire) e del finale, che ho trovato fiaccuccio. Climax già mortificato in partenza, quindi, che ha trovato uno sbocco poco impattante.
Per il resto, niente di nuovo. Complimenti, Tom!. -
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Descrizioni molto curate, trama della storia un po' scarna ma comprensibile viste le regole del contest. Non ho avvertito molto il senso di horror perché son rimasto maggiormente catturato dall'atmosera che viene a crearsi inizialmente tra i due protagonisti.
Voto: 2.5. -
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Suggestiva e una buona impresa per te, che scrivi molti racconti lunghi: sei riuscito a restare nei limiti e darci lo stesso una descrizione così vivida e dettagliata di tutto.
Trovo che un racconto così fine a sé stesso non sia affatto male, dopotutto c'è poco da spiegare in più di quello che si legge qui: si sa che fine farà il protagonista, e ci si può immaginare cosa è successo prima.
Ti di 4, perché nonostante tutto non ho provato paura, ma la forma e il modo in cui è scritta sono davvero splendidi.. -
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Smisto . -
cyprien.
User deleted
Più surreale che irreale. .
