Il Colore Venuto Dallo Spazio pt.2

H.P. Lovecraft

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    "Yeah, that's right!"

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    Il Colore Venuto dallo Spazio (II)



    < Parte 1

    Poi arrivò la stagione della frutta e del raccolto. Le pere e le mele maturavano lentamente, e Nahum dichiarò che i suoi frutteti non erano mai stati così carichi. La frutta era di grandezza fenomenale e di lucentezza inusitata, e in tale abbondanza che furono ordinati nuovi barili per contenere il futuro raccolto.
    Ma, con la maturazione, arrivò un'amara delusione, perché di tutto quel magnifico dispiegamento di insolita succulenza non un solo frutto era mangiabile. Nel fine aroma delle pere e delle mele si era insinuato un gusto amaro e nauseante, a un punto tale che anche il più piccolo boccone provocava un intenso disgusto. Lo stesso valeva per i meloni e per i pomodori, e Nahum concluse tristemente che tutto il raccolto era ormai perduto. Collegò in fretta gli avvenimenti, dichiarò che il meteorite aveva avvelenato il terreno, e ringraziò Iddio che la maggior parte degli altri raccolti si trovasse negli appezzamenti a monte della strada.
    L'inverno passò presto, e fu molto freddo. Ammi vide Nahum sempre meno spesso del solito, e osservò che aveva un aspetto preoccupato. Anche gli altri della sua famiglia sembravano diventati taciturni, e si facevano vedere di rado in chiesa e ai vari avvenimenti sociali della zona. Non si comprendeva la causa di quel riserbo e di quella malinconia, sebbene tutta la famiglia si lamentasse ogni tanto di un peggioramento della salute e di una vaga sensazione di inquietudine.
    Nahum fu più preciso degli altri, quando disse di essere preoccupato per delle impronte trovate nella neve. Erano le solite impronte invernali degli scoiattoli rossi, dei conigli bianchi e delle volpi, ma il meditabondo agricoltore dichiarò che qualcosa non andava nella loro natura e nella loro dislocazione. Non fu mai più preciso, ma lasciò capire che quelle orme non erano tipiche dell'anatomia e delle abitudini degli scoiattoli, dei conigli e delle volpi.
    Ammi non prese sul serio questo discorso fino a quando una sera, di ritorno da Clark's Corner, passò in slitta accanto alla casa di Nahum. C'era la luna, e un coniglio gli attraversò la strada. I balzi di quel coniglio furono tanto lunghi da spaventare Ammi e il suo cavallo. Quest'ultimo, difatti, sarebbe fuggito al galoppo, se non fosse stato trattenuto dalle redini. Da allora in poi, Ammi diede maggior credito ai racconti di Nahum, e si chiese perché i cani dei Gardner ogni mattina sembrassero intimoriti e tremanti. Era evidente che avevano quasi perso il coraggio di abbaiare.
    In febbraio, i tre ragazzi McGregor di Meadow Hill andarono a caccia di marmotte e, non lontano dalla fattoria dei Gardner, uccisero un esemplare molto particolare. Le proporzioni del suo corpo erano alterate in un modo bizzarro, impossibile da descrivere, mentre la faccia aveva assunto un'espressione che non si era mai vista in una marmotta. I ragazzi ne furono sinceramente spaventati, e si liberarono immediatamente dell'animale, cosicché solo le loro grottesche descrizioni arrivarono agli abitanti della zona. Ma il fatto che i cavalli si adombrassero nei pressi della casa di Nahum era ormai noto, e si stavano rapidamente gettando le basi di un insieme di leggende.

    La gente affermava che intorno alla cascina di Nahum la neve si scioglieva più in fretta che altrove e, ai primi di marzo, si tenne uno spaventoso conciliabolo nell'emporio di Potter a Clark's Corner.
    Quella mattina Stephen Rice era passato con il carretto accanto alla casa dei Gardner, e aveva visto i cavoli che erano spuntati dal fango lungo il margine del bosco, dall'altra parte della strada. Non si erano mai visti cavoli di quelle dimensioni e di quei colori strani e indescrivibili.
    La loro fortuna era mostruosa, e il cavallo aveva annusato un odore che Stephen non aveva mai sentito in vita sua.
    Il pomeriggio, parecchie persone andarono a vedere quella vegetazione anormale, e tutti convennero che piante di quel genere non sarebbero mai spuntate in un terreno sano. Si parlò della frutta cattiva dell'autunno prima, e di bocca in bocca passò la voce che il terreno di Nahum era avvelenato. Naturalmente, doveva essere stato il meteorite e, ricordando quali stranezze avessero riscontrato nella pietra i professori dell'università, parecchi agricoltori andarono alla Miskatonic a riferire l'avvenimento.
    Un giorno gli scienziati andarono a trovare Nahum ma, poiché non amavano i racconti bizzarri e il folklore, le loro conclusioni furono caute. Le piante erano senza dubbio strane, ma tutti i cavoli hanno più o meno forme e colori strani.
    Forse qualche elemento minerale del meteorite era penetrato nel suolo, ma ben presto sarebbe stato portato via dall'acqua. Per quanto riguardava le impronte e i cavalli spaventati, naturalmente quelle erano solo fole che un fenomeno come quello del meteorite era ovvio generasse tra i contadini.

    Le persone serie non prendono in considerazione le voci senza fondamento, mentre i superstiziosi contadini dicono qualsiasi cosa e credono in qualsiasi cosa. Di conseguenza, durante gli strani giorni, i professori mantennero una posizione di distacco e di disprezzo. Solo uno di loro, quando più di un anno e mezzo dopo gli furono date due fiale da analizzare per conto della polizia, ricordò che lo strano colore di quel cavolo era molto simile a una di quelle anomale bande di luce rivelate dal frammento di meteorite nello spettroscopio dell'università, e al colore del globulo friabile incastonato nella pietra proveniente dagli abissi celesti. Sulle prime, i campioni usati in queste analisi rivelarono delle bande insolite, ma in seguito persero queste proprietà.
    Gli alberi germogliavano prima del tempo intorno alla casa di Nahum, e la notte ondeggiavano spaventosamente al vento. Il secondo figlio di Nahum, Thaddeus, un ragazzo di quindici anni, giurò che ondeggiavano anche quando non c'era il vento, ma perfino i vecchi creduloni non diedero alcun credito a quest'affermazione.
    Era certo, però, che l'aria era colma di inquietudine. Tutta la famiglia Gardner sviluppò l'abitudine di stare costantemente in ascolto, sebbene non sapesse coscientemente che cosa si aspettasse di sentire. Lo stare in ascolto, in realtà, avveniva in momenti in cui la coscienza sembrava assopirsi. Purtroppo, questi momenti aumentarono di settimana in settimana, finché si cominciò a diffondere la voce che "qualcosa non andava nella famiglia di Nahum".

    Quando le prime sassifraghe fiorirono, avevano strani colori, diversi da quelli dei cavoli, ma altrettanto sconosciuti per chiunque li vedesse. Nahum portò qualche fiore ad Arkham e lo mostrò al direttore della "Gazette", ma quell'uomo importante si limitò a scrivere un pezzo umoristico, nel quale gli oscuri timori dei contadini venivano educatamente messi in ridicolo. Fu un errore da parte di Nahum raccontare a un ottuso cittadino che le farfalle nere, troppo sviluppate, si comportavano in modo strano intorno alle sassifraghe.
    Ad aprile, gli agricoltori furono colti da una sorta di follia; fu allora che si cominciò a non usare la strada che passava accanto alla casa di Nahum e che in seguito fu abbandonata completamente.
    Accadde tutto a causa della vegetazione. Tutti gli alberi da frutta avevano dei fiori dagli strani colori, e nel terreno pietroso dall'aia e del vicino pascolo spuntavano piante bizzarre, in cui solo un botanico sarebbe stato in grado di riconoscere la flora tipica della regione. Nulla aveva un colore sano e normale, tranne l'erba e il fogliame verdi. Tutto aveva quelle sfumature febbrili e prismatiche di un colore che non aveva riscontro tra le tinte conosciute sulla Terra. I fiori di campo diventavano sinistri e minacciosi, e gli alberi insolenti nelle loro perversioni cromatiche.
    Ammi e Gardner pensavano che la maggior parte di quei colori avesse una spaventosa familiarità, e decisero che ricordavano le tinte del globulo friabile incastonato nel meteorite. Nahum arò e seminò il pascolo di dieci acri e l'appezzamento sulla collina, ma non fece nulla nel terreno intorno alla casa. Sapeva che sarebbe stato inutile, e sperò che la strana vegetazione estiva avesse prosciugato tutti il veleno dal suolo. Ormai era pronto a tutto, e si era abituato a sentire una presenza a sé vicino che aspettava di essere udita. Il fatto che i vicini evitassero la sua casa lo colpì, naturalmente; ma colpì ancora di più sua moglie. I ragazzi ne soffrirono di meno, visto che andavano tutti i giorni a scuola; ma non potevano fare a meno di essere spaventati dalle dicerie. Thaddeus, un ragazzo particolarmente sensibile, ne era turbato più degli altri.
    A maggio arrivarono gli insetti, e la fattoria di Nahum divenne un incubo di creature che ronzavano e strisciavano. Quegli insetti non avevano un aspetto normale, si muovevano in modo insolito, e le loro abitudini notturne contraddicevano ogni parametro precedente.
    I Gardner cominciarono a vegliare tutta la notte: guardavano in tutte le direzioni, ma non avrebbero saputo dire che cosa si aspettassero di vedere.
    Fu allora che tutti loro riconobbero che Thaddeus aveva avuto ragione riguardo agli alberi.
    Mrs Gardner fu la prima ad accorgersene, una notte che dalla finestra guardava i rami gonfi di un acero stagliarsi alla luce della luna. I rami senza dubbio si muovevano, e non c'era vento. Doveva essere la linfa.
    Ormai la bizzarria si era impossessata di ogni cosa che crescesse di ogni cosa che crescesse, ma non fu un membro della famiglia di Nahum a fare la scoperta successiva. La vicinanza quotidiana aveva annebbiato i loro sensi, e ciò che loro non notavano fu scorto invece da un timido commesso viaggiatore di Boston che una sera passò accanto alla loro casa, ignaro delle dicerie locali. Le sue affermazioni furono raccolte ad Arkham e furono riportate in un articoletto sulla "Gazette", e solo dal quotidiano tutti gli agricoltori, Nahum compreso, lo vennero a sapere.

    La sera era scura e le lampade del calesse erano fioche, ma intorno a una fattoria nella vallata - che dalla descrizione era chiaramente quella di Nahum - l'oscurità era meno fitta. Tutta la vegetazione, foglie, fiori ed erba, sembrava emanare una luce fievole ma distinta. A un tratto, il viaggiatore vide un pezzo isolato e fosforescente muoversi furtivamente sull'aia, vicino al granaio. L'erba fino a quel momento era parsa intatta, e le mucche avevano pascolato liberamente sul prato vicino casa ma, alla fine di maggio, il latte cominciò ad essere cattivo. Allora Nahum portò le mucche al pascolo in collina, dopodiché il problema cessò. Non passò molto tempo che cominciò a essere visibile il cambiamento nell'erba e nelle foglie. Tutto il verde cominciò a ingrigire e a sviluppare una grande fragilità.
    Ammi ormai era l'unica persona a recarsi a casa di Nahum, ma le sue visite erano sempre più rare. Quando la scuola chiuse, i Gardner furono di fatto tagliati fuori dal mondo, e a volte affidavano ad Ammi le loro commissioni in città. Stavano diventando strani sia fisicamente che mentalmente, e nessuno si sorprese quando si diffuse la voce che Mrs Gardner era impazzita.
    Accadde in giugno, nel periodo dell'anniversario della caduta del meteorite; la povera donna cominciò a vedere cose nell'aria che non era in grado di descrivere. Nei suoi vaneggiamenti non comparivano sostantivi, ma solo verbi e pronomi. Cose si muovevano, cambiavano e svolazzavano, le orecchie vibravano di impulsi che non erano interamente suoni. Qualcosa era stata portata via, qualcosa le era stato preso, qualcosa che non avrebbe dovuto esistere la teneva nella sua morsa, e qualcuno doveva tenerla lontana. Niente era immobile durante la notte, e le pareti e i venti cambiavano di continuo direzione.
    Nahum non la fece ricoverare nell'ospedale psichiatrico della contea, ma la lasciò vagare per la casa dato che non nuoceva a se stessa e agli altri. Anche quando la sua espressione cambiò, lui non fece niente. Ma, quando i ragazzi cominciarono a temerla, e Thaddeus per poco non svenne per il modo in cui lei lo guardava, Nahum decise di chiuderla in soffitta.

    In luglio, la donna smise di parlare e cominciò a camminare a carponi; prima che il mese fosse finito, a Nahum venne la folle idea che sua moglie fosse leggermente luminosa al buio, un fatto che era evidente nella vicina vegetazione.
    Poco tempo prima i cavalli erano fuggiti atterriti. Qualcosa li aveva svegliati nella notte, e i nitriti e i calci nelle stalle erano stati terribili. Sembrava che non ci fosse nulla che riuscisse a calmarli e, quando Nahum aveva aperto la porta delle stalle, tutti i cavalli si erano lanciati fuori come caprioli spaventati. C'era voluta una settimana per scovarli tutti e quattro e, quando furono trovati, si vide che erano inservibili e indomabili. Qualcosa aveva ceduto nel loro cervello, e Nahum fu costretto ad abbatterli per il loro bene.
    Nahum prese in prestito un cavallo da Ammi per trasportare il fieno, ma scoprì che l'animale non voleva avvicinarsi al granaio. Si adombrava, scalciava e nitriva e, alla fine, il contadino non poté fare altro che portarlo nell'aia, mentre gli operai, a forza di braccia, avvicinavano il pesante carro al fienile, in modo da poterlo caricare meglio.
    Nel frattempo, la vegetazione era diventata grigia e friabile. Perfino i colori, le cui sfumature erano strane, stavano ingrigendo, e i frutti maturavano grigi, rachitici e insapori. Agli aster e le verghe d'oro fiorirono opachi e distorti, e le rose, le zinnie e le malvarose avevano un aspetto così blasfemo che il figlio maggiore di Nahum, Zenas, le tagliò. Gli insetti dagli strani corpi gonfi morirono in quel periodo, e morirono perfino le api, che avevano lasciato le arnie ed erano fuggite nei boschi.

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    In settembre, tutta la vegetazione cominciò a sgretolarsi in una polvere grigiastra, e Nahum temette che gli alberi morissero prima che il suolo si fosse liberato dal veleno. Sua moglie veniva colta da accessi di urla terrificanti, e lui e i figli erano in un costante stato di tensione nervosa. Evitavano la gente e, quando la scuola riaprì, i ragazzi non ripresero a frequentarla.
    Ma fu Ammi, durante una delle sue rare visite, a comprendere che l'acqua del pozzo non era più potabile. Aveva un sapore disgustoso, indefinibile, né fetido né salato, e Ammi consigliò ai suoi amici di scavare in un terreno più alto un altro pozzo, da usare finché il suolo non fosse tornato buono. Nahum però ignorò il consiglio, perché ormai aveva fatto l'abitudine alle cose strane e sgradevoli.
    Lui e i suoi figli continuarono a servirsi di quella cisterna contaminata, bevendone l'acqua con la stessa indifferenza e la stessa apatia con cui mangiavano i miseri pasti mal cucinati, e svolgevano le loro faccende monotone e ingrate durante le lunghe giornate senza scopo. In tutti loro si leggeva una sorta di ottusa rassegnazione, come se stessero camminando in un altro mondo, tra due schiere di sentinelle senza nome, prede di un triste fato, noto e inevitabile.
    Thaddeus impazzì a settembre, dopo essere andato a prendere l'acqua al pozzo. Era andato con un secchio ed era tornato a mani vuote; strillava, agitava le braccia e, a momenti, rideva vacuamente o sussurrava degli "strani colori che si muovono laggiù".
    Due in una sola famiglia era troppo, ma Nahum reagì coraggiosamente. Lasciò libero il ragazzo per una settimana, finché questi cominciò ad inciampare e a farsi male, e allora lo chiuse in una stanza in soffitta, di fronte a quella dov'era rinchiusa la madre. Il modo in cui si urlavano l'un l'altro dietro le porte chiuse era impressionante, soprattutto per il piccolo Merwin, che immaginava si parlassero in una qualche terribile lingua che non apparteneva a questa Terra.
    L'immaginazione di Merwin era sempre più frenetica, e la sua inquietudine crebbe quando perse il fratello che era stato il suo compagno di giochi preferito.
    All'incirca nello stesso periodo, cominciò a morire il bestiame. Le galline diventarono grigiastre e morirono rapidamente, e la loro carne si rivelò secca e puzzolente. Le pecore ingrassarono eccessivamente, poi cominciarono a subire trasformazioni disgustose che nessuno era in grado di spiegare. La loro carne, naturalmente, era immangiabile, e Nahum aveva ormai esaurito tutte le sue risorse. Nessun veterinario locale volle andare a casa sua, e il veterinario venuto da Arkham restò sconcertato.
    I maiali cominciarono a diventare grigi, friabili, e a cadere a pezzi prima ancora di morire, mentre occhi e muscoli subivano singolari alterazioni. Era ancora più incomprensibile, visto che non erano mai stati nutriti con la vegetazione contaminata. Poi qualcosa colpì le mucche. Alcune zone del corpo, se non tutto il corpo, si raggrinzivano o si comprimevano, poi gli animali si indebolivano o si disgregavano. Nell'ultimo stadio - e la morte era sempre il risultato finale - si ingrigivano e diventavano friabili, come accaduto per le pecore.

    Il veleno era da escludere, perché gli animali erano chiusi in una stalla. Né potevano essere stati degli animali randagi a portare il virus, perché, quale creatura della Terra può attraversare una porta? Poteva solo trattarsi di una qualche malattia naturale, ma non si riusciva a immaginare quale malattia potesse provocare effetti simili.
    Quando arrivò l'epoca del raccolto, non c'era più un animale nella fattoria di Nahum. Il pollame e il resto del bestiame erano morti, i cani fuggiti. Tutti e tre i cani scomparvero in una notte e non se ne seppe più niente. I cinque gatti se n'erano andati qualche tempo prima, ma la loro scomparsa era stata appena notata, visto che non c'erano più topi e che solo Mrs Gardner si era presa cura dei graziosi felini.
    Il 19 ottobre, Nahum entrò barcollando in casa di Ammi con delle notizie spaventose. Thaddeus era morto nella stanza della soffitta, e la morte l'aveva colto in un modo indescrivibile. Nahum aveva scavato una tomba nel piccolo cimitero di famiglia che era dietro la fattoria, e vi aveva messo quello che aveva trovato di Thaddeus. Non poteva essere entrato niente dall'esterno, perché la piccola finestra munita di sbarre e la porta chiusa a chiave erano intatte; l'incidente ricordava quello che era accaduto alla stalla.
    Ammi e sua moglie consolarono come poterono quell'uomo distrutto, ma avevano paura. Un terrore mortale era legato ai Gardner e a tutto quello che essi toccavano, e la presenza di uno di loro in casa portava con sé un vento proveniente da regioni innominate e innominabili.
    Ammi accompagnò Nahum a casa con la più grande riluttanza, e fece quanto poteva per calmare i singhiozzi isterici del piccolo Merwin. Zenas non aveva bisogno di essere calmato. Negli ultimi tempi aveva cominciato a non fare altro che fissare il vuoto e obbedire agli ordini del padre; e Ammi pensò che il destino era stato misericordioso con lui.
    Di tanto in tanto, dalla soffitta, arrivavano flebili urla in risposta a quelle di Merwin. Nahum, rispondendo a un'occhiata interrogativa, disse che sua moglie era diventata molto debole. Quando cominciò ad annottare, Ammi riuscì ad andarsene; nemmeno l'amicizia aveva il potere di farlo restare in quel posto, quando cominciava la lieve luminosità della vegetazione e gli alberi ondeggiavano senza vento.
    Fu veramente una fortuna per Ammi che non avesse una maggiore immaginazione. Fu poco impressionato perfino da quello che vide ma, se fosse stato capace di mettere in correlazione e capire tutti i fenomeni straordinari che aveva intorno, sarebbe inevitabilmente impazzito. All'imbrunire si affrettò verso casa, mentre le urla della pazza e del bambino isterico gli risuonavano nelle orecchie in maniera terribile.

    Tre giorni dopo, di mattina presto, Nahum irruppe nella cucina di Ammi e, in assenza dell'amico, farfugliò un'altra storia disperata a Mrs Pierce, che lo ascoltava stretta in una morsa di paura. Si trattava del piccolo Merwin, questa volta. Era scomparso: era uscito di sera con una lanterna e un secchio per andare a prendere l'acqua, e non era più tornato.
    Erano giorni e giorni che aveva i nervi a pezzi, e a malapena sapeva quello che faceva. Urlava per ogni cosa. Si era sentito un urlo disperato dall'aia ma, prima che il padre fosse riuscito a raggiungere la porta, il ragazzo era scomparso. Non si vedeva la luce della lanterna, e del bambino non c'era traccia. In quel momento Nahum aveva pensato che anche la lanterna e il secchio fossero scomparsi ma, quando era arrivata l'alba e il contadino era tornato distrutto dalla sua ricerca notturna per i boschi e i campi, aveva trovato delle cose molto strane accanto al pozzo. C'era una massa di ferro accartocciata e in parte fusa, che era stata senza dubbio la lanterna, mentre un secchio ricurvo e due cerchi contorti di ferro, entrambi semifusi, sembravano essere i resti del secchio. Questo era tutto.
    Nahum non sapeva più cosa pensare, Mrs Pierce era senza parole, e Ammi, quando tornò a casa e udì il racconto, non fu più in grado di fornire alcun suggerimento. Merwin era scomparso, e sarebbe sarebbe stato inutile dirlo ai vicini, che ormai evitavano tutti i Gardner. Sarebbe stato inutile dirlo anche ai cittadini di Arkham, che ridevano di tutto.
    Thad era morto, e ora era scomparso anche Merwin.
    Qualcosa si avvicinava, lenta, furtiva, e aspettava di essere vista e udita. Nahum se ne sarebbe andato presto, e desiderava che Ammi si occupasse di sua moglie e di Zenas, se gli fossero sopravvissuti. Doveva essere una sorta di castigo divino, anche se non riusciva a immaginarne il motivo, visto che aveva sempre camminato sulla retta via del Signore, per quanto ne sapeva.

    Parte 3 >

    Traduzione di Gianni Pilo


    Edited by & . - 24/6/2020, 19:36
     
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    Sono Lady Cupcake, prima del suo nome. Madre dei Pennuti, distruttrice della mia autostima. Creatrice del ciclo del Disagio e stermimatrice di germi.

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