Repressione

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  1. Theinception
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    Era una giornata come tante, faceva freddo ed ero stanco morto. Appena ho aperto gli occhi mi son ritrovato davanti mio padre che urlava. Inizialmente non riuscivo a capire cosa stava dicendo perché non mi ero ancora svegliato completamente, ma già dopo pochi istanti ho compreso che mi stava intimando di alzarmi in quanto era tardi e dovevo andare a scuola.

    Nonostante il risveglio brusco, niente aveva intaccato la mia eterna calma. Era da quando avevo 6 anni che non esternavo la mia rabbia e già da tempo sapevo che prima o poi mi sarei dovuto sfogare, ma non credevo che nel momento stesso in cui sarebbe accaduto non sarei stato capace di controllarmi. Visto che avevo dormito poco a causa di continui incubi, mi sono bevuto tre tazze di caffè sapendo per certo che la mia calma avrebbe metabolizzato il nervosismo dovuto all'eccessiva dose di caffeina.

    Appena sono entrato in classe, un mio compagno mi è venuto addosso per sbaglio facendomi cadere a terra. Non ho fatto in tempo a rialzarmi che un altro mi è volato sulla schiena provocandomi un dolore atroce.

    Ormai avevo già intuito che sarebbe stata una brutta giornata, ma con il mio solito ottimismo mi sono rialzato sorridendo e mi sono seduto al mio banco sperando che non succedesse null'altro di brutto.

    Le ore stavano passando tranquille, ma alla terza ora la prof di tedesco mi ha chiamato alla cattedra per farmi vedere una cosa sul suo libro e io, alzandomi dal banco, sono inciampato sul mio zaino che mi ha fatto cadere miseramente, provocando le ovvie risate dei miei compagni di classe. Con il pieno controllo delle mie emozioni mi sono rialzato ridendo a mia volta. Le loro risate sembravano più provocatorie che scherzose, ma pensai che fosse solo la mia immaginazione.

    Appena mi sono seduto alla cattedra non mi sentivo al pieno della mia vitalità e sapevo che c'era qualcosa che non andava. Ma non ci feci troppo caso e continuai ad ascoltare la professoressa che stava spiegando.

    Ad un certo punto è stata chiamata dalla preside e annoiato ho iniziato ad ascoltare alcuni miei compagni di classe che ridevano. Per capire di cosa parlassero e per potermi unire alla loro risata, ma appena mi sono concentrato sulle loro parole mi si è raggelato il sangue nel sentire che stavano parlando di me e di come facessero finta di essermi amici solo per copiare durante le verifiche.

    Dopo pochi attimi ho sentito una rabbia incontrollabile crescere dentro di me e ho iniziato ad insultare quei ragazzi che fino a pochi istanti prima pensavo fossero miei amici; loro di punto in bianco, probabilmente pensando che non fossi capace di difendermi e dalla mia insolita reazione, hanno iniziato a picchiarmi facendo solo aumentare la mia rabbia.

    Dopo aver incassato parecchi colpi iniziavo a perdere il controllo. Ho sentito dentro di me una tale rabbia da riuscire a prendere per la gola uno dei ragazzi e lanciarlo dall'altra parte della classe facendo indietreggiare gli altri per la paura.

    Ormai non ero più in me e nonostante stessi provando un forte dolore in ogni mia parte del corpo, avanzavo verso i miei compagni paralizzati dal terrore con l'intento di massacrarli uno ad uno nella maniera più violenta possibile.
    Dentro di me le mie emozioni erano un tumulto e la mia parte razionale stava combattendo con quella distruttiva che non pensavo nemmeno di avere, o almeno non in maniera così forte.

    Appena sono arrivato abbastanza vicino ad un ragazzo mi ha provato, disperatamente, a tirare un pugno sulla pancia che prontamente sono riuscito a bloccare storcendogli il polso talmente tanto da farlo urlare dal dolore; non gli ho lasciato nemmeno il tempo di riprendersi che l'ho infilzato al collo con una forbice ripetutamente provocandogli una morte praticamente istantanea.
    Nei suoi occhi sono riuscito a notare il vero terrore e contro ogni mia moralità sorrisi.

    Il resto dei miei compagni dopo avermi visto impegnato erano scappati a chiedere aiuto; poveri illusi! Non potevano sapere che non avrei avuto pace finché non li avrei presi e torturati ad uno ad uno con le mie mani. Sentivo la forza scorrere nelle vene come mai prima d'ora e la mia parte razionale iniziò a chiedersi se veramente fosse sbagliato o se stessi per raggiungere il potere che nei miei incubi tanto bramavo.

    Appena sono uscito dall'aula ho visto vari professori che si stavano avvicinando a me in maniera abbastanza insicura, probabilmente per paura di quello che gli avrei potuto fare. Appena mi sono arrivati abbastanza vicini ho iniziato a colpirli ripetutamente in punti letali lasciandoli, dopo poco, tramortiti a terra. Ormai ad ogni morte che lasciavo alle mie spalle ridevo di gusto iniziando a farmeticare cose sul potere assoluto.

    Dopo aver ucciso una decina di professori, si sono arresi tutti iniziando a scappare fuori dalla scuola mentre la polizia, che era appena arrivata, aveva iniziato, cautamente, ad avvicinarsi a me con dei teaser in mano pronti ad usarli alla mia prima mossa falsa. Vedendo quei mezzi di paralizzazione nelle loro mani la mia parte razionale stava sperando che alla prima scossa che avrei ricevuto mi sarei fermato o che almeno la mia parte distruttiva sarebbe stata inibita.

    Ormai avevo perso completamente il controllo e incurante del pericolo mi sono abbattuto verso di loro correndo mentre stavano iniziando a spararmi scaricandomi addosso un voltaggio potentissimo nel corpo che avrebbe potuto immobilizzare un elefante solo con un colpo; nonostante mi avessero colpito ben 3 volte continuai ad avanzare imperterrito e ho colpito un poliziotto in testa con un estintore aprendogli il cranio in due parti mentre gli altri due mi stavano guardando disgustati e impauriti. Mi stavo per avventare su di loro quando ad un tratto mi sono bloccato di colpo sentendo uno sparo. In un attimo la mia divina forza era completamente svanita lasciando al suo posto vari interrogativi nella mia mente.

    Il colpo era partito da uno dei due poliziotti e mi aveva colpito in pieno petto facendomi cadere a terra tramortito. Quando ripresi finalmente il controllo del mio corpo era troppo tardi per rimediare, almeno sapevo per certo che stavo morendo e che non avrei potuto mai più perdere il controllo e far del male a qualcuno.

    Ho appena riaperto gli occhi, sento delle urla vicine a me, la mia vista è ancora sfuocata a causa del risveglio brusco, in pochi istanti mi accorgo che è solo mio padre che mi intima di muovermi perché è tardi e devo correre a scuola.

    Edited by WDR - 13/8/2017, 13:36
     
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    Happy Urepi Yoropiku ne~

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    Smisto
     
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    "Dal multiforme ingegno"

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    Cosa c'è da dire?

    Del tutto normale, non lascia affatto il segno - ed avevo giù intuito che si trattasse di un sogno del protagonista. Non è scritto neanche troppo male, comunque, sa... catturarti, io non mi sono annoiato durante la lettura. Non fa paura, non inquieta, anzi è piuttosto fastidioso leggere di ragazzini che diventano assassini inarrestabili da un momento all'altro, anche con la forte scusa della rabbia repressa, che manco le fan-art della Genocide di Undertale.
    Il colpo di scena finale, del sogno, viene accolto bene e senza difficoltà, e lascia un senso di completezza piacevole.
    Il fatto che sia stato tutto un sogno di un ragazzino spiega comunque tutto e dona salvezza e coerenza alla dignità dello scritto, il perché della violenza immotivata da yandere mestruata, il motivo per il quale accadano cose assurde narrate con semplicità allucinante, del perché resista a tre scariche elettriche micidiali... non certo la costruzione di : "Non ho fatto in tempo a rialzarmi che un altro mi è volato sulla schiena provocandomi un dolore atroce. " - cioè, quando l'ho letto ero davvero stranito; gli è volato chi, perché, cosa, va bene, non c'ho capito un cazzo. XD

    Puoi ideare qualcosa di meglio, questo è certo! :)
     
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  4. Theinception
         
     
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    Oessido so di non essere uno scrittore coi controfiocchi, non sono un esperto di narrativa o cose simili ma io mi chiedo solo una cosa. Perché vi figurate un ragazzino? Potrebbe benissimo essere un ragazzo alla fine delle superiori non pee forza uno delle, medie. A quell età le emozioni sono tutte in subbuglio ed è quasi plausibile che un ragazzo che impazzisca seppur molto più controllatamente abbia dei pensieri omicidi
     
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    "Dal multiforme ingegno"

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    Innanzitutto non ti preoccupare, non sono arrabbiato con te perché non sei uno scrittore coi "controfiocchi", se ti sono sembrato offensivo ti chiedo umilmente scusa. XD

    Oh, ma non c'è niente nello scritto che ci indichi l'età del protagonista, è vero, può essere anche uno alla fine delle superiori. A quanto pare anche altri hanno figurato, visto che hai posto la tua domanda usando il "voi", un ragazzino delle medie, allora qui c'è un problema di immaginazione certamente nostro, eppure, implicitamente, tutto quello che accade nel sogno, sono timori che tutto sommato ricordano non la maturità di una persona giù pronta alla fine della scuola, ma un ragazzino che si becca bulli che mamma mia l'infantilità, gente che ride perché inciampa nello zaino... ripeto: l'espediente del sogno rende coerente comunque il tutto - non è successo niente davvero, e un sogno del genere anche per l'età che hai indicato tu può starci, certo anche quelli alla fine delle superiori ridono perché inciampi nello zaino, ovviamente... ma ho letto questo, io, ho visto un ragazzino delle medie andare in giro e fare violenza motivata solo dalla repressione che teneva dentro e che lentamente ha preso il sopravvento su tutti - prima di svegliarsi. Non certo qualcosa di miracoloso, anzi, dicevo, il racconto non lascia il segno e il tutto non si sviluppa in maniera brillante - ed io ho pensato ad un ragazzino delle medie - non ci posso fare niente, tali sono state le mie impressioni. XD

    Se è come dici tu, e io non l'ho capito non perché volessi farti il dispetto - allora sembra... paradossalmente più normale un tizio più adulto che si spreca in quella violenza. Ma nulla indica quello ed io, personalmente, ho pensato ad un ragazzino più piccolo. Ma, mi ripeto, non inquieta, non fa paura, e puoi semplicemente ideare qualcosa di meglio. Mi dispiace se ti ho offeso, guarda, mi sento male, veramente, solo a pensare di averti infastidito o abbattuto.
     
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  6. Theinception
         
     
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    Non mi hai affatto offeso, io ho purtoppo uno stile di scrittura poco apprezzato cioè il lasciare al lettore vasta scelta nella personale costruzione della storia
     
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  7. Pipinoilbreve04
         
     
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    È taser, non teaser (lo so sono pignolo) e poi non mi è piaciuta molto, la narrazione la ritengo un po' frettolosa... accadono cose incredibili che a malapena l'idea che tutto sia un sogno cerca di giustificare. Ciononostante penso - e spero- che tu possa fare di meglio
     
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    CITAZIONE (Theinception @ 2/9/2017, 19:35) 
    Non mi hai affatto offeso, io ho purtoppo uno stile di scrittura poco apprezzato cioè il lasciare al lettore vasta scelta nella personale costruzione della storia

    Niente affatto... la scelta di lasciare spazio alle interpretazioni della storia non è una cosa poco apprezzata, anzi... ma deve funzionare nei caratteri più essenziali; è un lavoro complesso, bisogna capire sin da subito come si vuole creare l'intreccio e cosa lasciare confuso e ambiguo per dare al lettore l'opportunità di partecipare in maniera più coinvolta al racconto - a colorare di acume artistico una nostra vicenda. Se la "libera scelta", tuttavia, compromette il lavoro allora c'è da pensarci su un po' più a lungo. Dico: "libera scelta" perché non credo sia così nel tuo caso, non sconvolge i fili della trama, non crea suspense nel lettore e non lo spinge a speculare, è solo un'informazione mancante. Il tuo racconto, dal tuo punto di vista, sarebbe perfetto e privo, totalmente privo di perplessità di questo genere - che turbano le fondamenta stessa della tua trama (parliamo solo di quella, adesso, eh) - se solo decidessi di correggere, inserire una minuscola informazione che ci faccia comprendere l'età del protagonista, o scrivere, per fare un esempio, eh, al posto di scuola.... liceo. Boh.

    Per il resto, io ho espresso la mia in maniera chiara D:
     
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    "Il solo immaginare che ti sto uccidendo mi ha fatto venire un sorriso in volto "

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    A me è piaciuto.
    All'inizio pensavo fosse uno dei classici dove il protagonista da normale diventa come Jeff the killer,ma arrivando al finale sono rimasta di stucco perché non me lo aspettavo.
    Ps. Ammetto che avevo pensato anch'io che fosse delle medie 😅
     
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  10. Darksky
         
     
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    Theinception veramente bella,sarà che anch'io ho molta rabbia repressa ma mi sono immedesimato quasi subito nel personaggio, anche perché per certi versi potrebbe essere il racconto di una mia giornata no ( escludendo gli omicidi....per ora )
     
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    CITAZIONE (Darksky @ 3/9/2017, 09:48) 
    Theinception veramente bella,sarà che anch'io ho molta rabbia repressa ma mi sono immedesimato quasi subito nel personaggio, anche perché per certi versi potrebbe essere il racconto di una mia giornata no ( escludendo gli omicidi....per ora )

    Io lo farei anche solo per divertimento,non è necessario che debba essere per vendetta :patkill:
     
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  12. Darksky
         
     
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    CITAZIONE (Girl Killer @ 3/9/2017, 15:02) 
    Io lo farei anche solo per divertimento,non è necessario che debba essere per vendetta :patkill:

    quando inizi a divertirti mi raccomando chiamami :killer:
     
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    Tutto ciò che è tuo spetta a me di diritto, e mio dovrà essere.

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    Anche se la storia non mi ha particolarmente entusiasmato, trovo molto interessante il contesto: una rabbia talmente repressa da provocare incubi in cui sogni di uccidere le persone. Però... manca un po' di immedesimazione. Il tuo personaggio si sta incazzando come una bestia, cerca di descrivere al meglio questa sensazione, come se la stessi provando sulla tua pelle. Leggendo, mi sembra che sia calmo nonostante stia ammazzando mezza scuola.

    Edited by _DarkPrince_ - 5/9/2017, 18:28
     
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  14. Theinception
         
     
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    CITAZIONE (_DarkPrince_ @ 5/9/2017, 12:28) 
    Anche se la storia non mi ha particolarmente entusiasmato, trovo molto interessante il contesto: una rabbia talmente repressa da provocare incubi in cui sogni di uccidere le persone. Però... manca un po' di immedesimazione. Il tuo personaggio si sta incazzando come una bestia, cerca di descrivere al meglio questa sensazione, come se la stessi provando sulla tua pelle. Leggendo, mi sembra che sia calmo nonostante stia ammazzando mezza scuola.

    E' la calma della pazzia
     
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    Non male. Mi sembra scritta bene, anche se ho notato diverse imprecisioni per quanto riguarda la punteggiatura. La storia scorre in maniera lineare, il che è un bene. Forse, al tuo posto, avrei trovato una situazione diversa per giustificare il cambio dall'apatia alla pazzia omicida del protagonista. Sentire i suoi amici che ridacchiano e che ammettono di averlo come amico solo per sfruttarlo mi sembra un motivo valido per arrabbiarsi, ma troppo povero. In una storia del genere ci vorrebbe un crescendo di situazioni, una più grave dell'altra fino ad arrivare all'apice che porta alla follia, invece qui ho visto solo dei momenti sporadici, tutti allo stesso livello.
    Manca un po' il fattore creepy. Le scene della pazzia sono troppo grottesche e i giovani Hulk fanno poca paura.
    Per il resto, bella! Complimenti :D
     
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14 replies since 8/8/2017, 15:34   615 views
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