La leggendaria profetessa Veleda: un'arma segreta contro i romani

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    Emily, ma sei bisessuale? ( ͡° ͜ʖ ͡° )

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    Prophetess-Veleda
    "Veleda" come venne immaginata in un dipinto di Charles Voillemot nel XIX secolo

    Le leggende su belle donne che condussero eserciti di uomini verso la gloria, sono molto comuni nella storia. Nel caso di Veleda, la sua storia non finì con la perdita del suo popolo, ma resistette al passare del tempo grazie ai suoi talenti unici e alla debolezza di un imperatore romano. Inoltre, il suo dono della chiaroveggenza era così ben conosciuto al tempo che la profetessa barbara fu descritta dal famoso scrittore romano Tacito.

    Tra il 69 e il 70 d.C., la provincia romana della Germania Inferiore, era devastata dai campi di battaglia. In questo luogo, che ora costituisce la parte meridionale dei Paesi Bassi e quella settentrionale della Renania, venne combattuta la rivolta dei Batavi (una piccola tribù germanica che si ribellò contro i romani). Nonostante ci fossero pochi combattenti, erano molto preparati e militarmente potenti. Abitavano la zona delta del fiume Reno ed avanzarono contro l’Impero Romano. Mentre le battaglie continuavano, altre tribù sostennero la rivolta, tra queste vi erano i Celti della Gallia Belga. Uno dei personaggi più misteriosi che sostenne i ribelli fu Veleda, una profetessa le cui visioni “scaldavano” gli animi dei guerrieri. Secondo le sue premonizioni, la tribù dei Batavi sarebbe uscita vittoriosa dalla rivolta.


    La profetessa Veleda

    Il capo di questa tribù, era il “romanizzato” Gaio Giulio Civile, le cui abilità furono rifinite dall’esercito romano. Augusto o Caligola devono avergli dato la cittadinanza romana. Era un ufficiale ausiliario e conosceva le caratteristiche dell’arte bellica romana. Tuttavia, utilizzò le sue conoscenze per aiutare i Batavi invece di supportare l’Impero. Inizialmente, ebbe molto successo. Comunque, quando la situazione iniziò a diventare frenetica, la sua armata necessitava di maggiore aiuto. L’unico che rimase al suo comando e vinse la battaglia, fu il generale Quinto Petilio Ceriale. Le battaglie tra il 69 e il 70 d.C. furono un duro colpo nella storia di Roma. Ogni cosa si stava realizzando esattamente come aveva predetto la profetessa. Tuttavia, l’Impero uscì vittorioso nel 77 d.C.


    "La cospirazione dei Batavi sotto Claudio Civile" (1661-1662) di Rembrandt

    Cercando la leggendaria Profetessa Veleda

    Il nome di “Veleda” sembra avere origini celtiche e pare che richiami il nome di un profeta di questo stesso popolo. Apparteneva ad un’antica tradizione presente in molte civiltà diverse, ovvero a tutte quelle donne che erano state “collegate” alle divinità e che erano conosciute per le loro attività profetiche. Però, in questo caso in particolare, lei viveva in una torre nei pressi del fiume Lippe ed era molto rispettata dagli abitanti di quelle terre. Prima di diventare un’icona della rivolta dei Batavi, aiutò la società della Colonia Claudia Ara Agrippinensium, conosciuta oggi con il nome di Colonia, in Germania. Arbitrò un conflitto tra la sua gente e un’altra tribù tedesca, chiamata Tencteri. Le descrizioni di Veleda e della sua storia sono rare, perciò è difficile creare una sua immagine consistente.

    sculpture-titled-Velleda
    Dettaglio di una scultura intitolata "Velleda" di Laurent-Honoré Marqueste

    Comunque, ecco come Tacito scrisse la descrizione della rivolta:

    “Poi Civile compì un giuramento spesso fatto dai barbari; i suoi capelli, che lasciò crescere e colorò di rosso da quando aveva guidato l’esercito contro Roma, li tagliò corti, quando la distruzione delle legioni fu compiuta. Si disse anche che disegnò dei bersagli su alcuni prigionieri per permettere al figlioletto di sparare frecce e giavellotti. Non prestò neanche giuramento alla Gallia, né obbligò qualsiasi altro Batavo a farlo, perché lui faceva affidamento sulle risorse della Germania e sentiva che, per combattere per l’Impero insieme ai galli, doveva essere riconosciuto per il suo grande nome e la sua forza superiore. Munius Lupercus, emissario di una delle legioni, venne mandato insieme ad altri doni da Veleda, una fanciulla della tribù dei Bructeri, che possedeva un vasto dominio; secondo delle antiche usanze, i tedeschi attribuivano a molte delle loro donne dei poteri profetici e, dato che tale superstizione crebbe, anche il “titolo” di divinità. L’autorità di Veleda era a quel livello, perché aveva predetto che i tedeschi sarebbero riusciti a distruggere le legioni. Lupercus, comunque, venne assassinato lungo il percorso. Ad alcuni centurioni e tribuni, cheerano dei nativi gallici, furono tenuti come ostaggi per mantenere l’alleanza. Gli accampamenti di fanteria, cavalleria ausiliaria e delle legioni, con la sola eccezione di quelli di Mogontiacum e Vindonissa, furono abbattuti e bruciati.”

    La profezia di Veleda riguardante la rivolta era corretta, ma le sue intenzioni sulle prossime battaglie andarono perdute. Tuttavia, questo non vuol dire che fosse morta. I romani cominciarono ad interessarsi a lei ed ai suoi "poteri". Nel 70 d.C., il comandante del presidio romano, Munius Lupercus venne mandato dalla profetessa. I romani speravano di poterla utilizzare per i loro scopi. Comunque sia, Munius morì per una causa sconosciuta lungo la strada per conoscerla. Fu una coincidenza o una delle sue abilità prodigiose? Nessuno conosce la risposta.

    Sculpture-of-Veleda-at-Jardin
    Scultura di Veleda ai Giardini di Lussemburgo

    La donna che fu amica degli dei

    Veleda continuò il suo operato fino al 77 d.C., quando i romani sconfissero finalmente le truppe batave. La storia dei profetici doni della donna vennero descritti in un epigramma greco scoperto nei pressi di Roma. Si ipotizzò che dopo il 77 si sia spostata ad Adrea vicino Roma, ma questa è un’informazione incerta.

    Morì prima dell’89 d.C., quando Tacito scrisse il suo libro. Ciononostante sembra che la sua fama l’abbia resa allettante agli occhi dei romani, che probabilmente ricordavano il forte impatto che ebbe la profetessa. Le sue origini celtiche la resero ancora più “accattivante” e preziosa, inoltre l’aiutarono a diventare una leggenda.

    Veleda--by-Alexandre-Cabanel
    "Veleda" 1852 di Alexandre Cabanel




    Edited by RàpsøÐy - 7/3/2017, 14:33
     
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    Can't rain all the time.

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    Ripulisco e smisto!
     
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    Un posto brutto, molto brutto!

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    Perché queste cose non si studiano a scuola??

    Comunque, bella leggenda! E complimenti per la traduzione!
     
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  4. Stephàno97
         
     
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    Ma la pornografia non è vietata?
     
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    Emily, ma sei bisessuale? ( ͡° ͜ʖ ͡° )

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    CITAZIONE (Stephàno97 @ 8/3/2017, 17:08) 
    Ma la pornografia non è vietata?

    È arte, non è pornografia, in quanto si tratta di quadri e statue, inoltre non vi è nulla di volgare.
     
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  6. Stephàno97
         
     
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    CITAZIONE (Emily Elise Brown @ 8/3/2017, 17:22) 
    È arte, non è pornografia, in quanto si tratta di quadri e statue, inoltre non vi è nulla di volgare.

    Ah scusa non lo sapevo. Non intendevo assolutamente dire che i capezzoli sono volgari scusa
     
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  7. Sandwich
         
     
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    CITAZIONE (Stephàno97 @ 8/3/2017, 17:08) 
    Ma la pornografia non è vietata?

    Confondere opere d'arte con immagini e video con un scopo futile come la masturbazione, fa venire i brividi.
     
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  8. Stephàno97
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    CITAZIONE (Sandwich @ 8/3/2017, 17:26) 
    Confondere opere d'arte con immagini e video con un scopo futile come la masturbazione, fa venire i brividi.

    Ho chiesto scusa mi dispiace

    CITAZIONE (Emily Elise Brown @ 5/3/2017, 02:08) 
    Prophetess-Veleda
    "Veleda" come venne immaginata in un dipinto di Charles Voillemot nel XIX secolo

    Mi riferivo al capezzolo come pornografia, non intendevo nulla che avesse a che fare con la masturbazione scusa
     
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  9. Sandwich
         
     
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    Tranquillo ;)
     
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    CITAZIONE (Stephàno97 @ 8/3/2017, 17:25) 
    Ah scusa non lo sapevo. Non intendevo assolutamente dire che i capezzoli sono volgari scusa

    No problema
     
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    "Dal multiforme ingegno"

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    CITAZIONE (Stephàno97 @ 8/3/2017, 17:08) 
    Ma la pornografia non è vietata?

    Disse
     
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10 replies since 5/3/2017, 02:08   806 views
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