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Ebbene, signori miei, a gran richiesta di Devilz, apro questo topic dal titolo orribile (perché sui titoli faccio schifo, chiedo venia), dal momento che in questa discussione Violenza si è aperto un bel dibattito. Voi che ne pensate? . -
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Io vorrei riprendere da qui:
"Qualsiasi forma di violenza esercitata sistematicamente sulle donne in nome di una sovrastruttura ideologica di matrice patriarcale, allo scopo di perpetuarne la subordinazione e di annientarne l'identità attraverso l'assoggettamento fisico o psicologico, fino alla schiavitù o alla morte."
Questa è una buona definizione di femminicidio, che vorrei ricordare NON ESSERE un normale omicidio.
Certo, il femminicidio ha sempre e comunque motivazioni variegate (e comunque terrificanti) da parte degli assassini, quindi non è sempre solo per una ideologia di matrice patriarcale - possono esserci altri miserabili motivi per uccidere le PROPRIE COMPAGNE, ma alla fine la vittima è sempre una: la donna.
E vuoi perché sono il sesso debole, vuoi perché, ops, anche loro possono pensare e provare qualcosa, l'uomo le annienta togliendole ciò che è più caro a loro: la vita, l'esperienza, la bellezza.
Un giorno mi capitò di parlare con una donna divorziata. Questa mi disse, con volto sicuro e spavaldo, d'aver intrapreso la scelta giusta. Il suo ex marito ogni volta che rientrava a casa, vuoi perché stressato o perché era soltanto un coglione, diceva sempre cose "Hai fatto male la tavola", "Non sai pulire per terra", "I piatti non li sai proprio fare" oppure "Cazzo, cucini malissimo".
A furia di dire queste cose, la donna mi riferì, alla fine successe questo: ogni volta che suo marito si avvicinava a lei, questa faceva cadere i piatti sul pavimento perché le tremavano le mani, si tagliava, sbagliava a mettere il sale e cose così. Diventava maldestra nonostante non lo fosse.
Terrorismo psicologico? Cazzo ne so. So soltanto che offre uno spunto di riflessione interessante. Gli uomini, come le donne, in una coppia hanno un peso l'uno sull'altro. Bisogna capirsi e decidere di vivere insieme la vita, non che uno o una arrivi in casa e ti giudichi senza dirti niente, niente se non un commento tristissimo e freddo.. -
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Io purtroppo mi ritrovo a dire che è vero. Nella maggior parte dei casi di violenza domestica è a danni delle donne e dei bambini. Il femminicidio non è che un nomignolo che hanno dato i media alla violenza gratuita subita dalle fidanzate/mogli/compagne di questi infami. Caso vuole sia diventato un reato, ma perché, effettivamente, i casi di "femminicidio" sono molti. Ed è innegabile. Si può dire che il 90% dei casi di violenza sulle donne è causata dal convivente, e non dico altro. . -
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Sono d'accordo, la donna di cui parli ha fatto bene a lasciare il marito, prima che la situazione sfuggisse di mano (magari poi vai a scoprire che sono rimasti amici).
Questo è un altro problema della questione, il fatto di voler rimanere assieme al partner a costo di farsi trattare male, vuoi per amore, per necessità economica o per paura, peggio ancora se ci sono dei figli.
In questo possono aiutare i centri anti-violenza, ma finché non è la vittima a farsi coraggio è difficile, dovrebbe parlarne almeno con qualche amica fidata che la sostenga.
E con tutte coloro in Parlamento e al Governo che si dicono femministe, mi sorprende il fatto che quei centri rimangano senza fondi.. -
.E con tutte coloro in Parlamento e al Governo che si dicono femministe, mi sorprende il fatto che quei centri rimangano senza fondi.
Consensi, Shark, solo inani consensi.
Ovviamente lo Stato dovrebbe operare con più decisione circa questi problemi che causano MORTE. Eppure...
Rischio di generalizzare, ma su questo il nostro paese veramente cade. È lento, lento, lento. Ma la morte corre veloce, anche più del giornalismo. -
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Guardate... la lentezza del parlamento italiano è un fatto che affligge l'Italia da secoli, mi sa che un giorno apriremo un dibattito socio-culturale anche su questo 
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.Guardate... la lentezza del parlamento italiano è un fatto che affligge l'Italia da secoli, mi sa che un giorno apriremo un dibattito socio-culturale anche su questo
Ma perché abbiamo una burocrazia tanto lenta? Cosa ci affligge? PERCHÈ? CON L'ACCENTO CHE VERTE A DESTRA???. -
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Il discorso sul femminicidio è complesso perché spesso le posizioni (degli ignoranti, aggiungo), si polarizzano: da una parte il concetto di femminicidio è deriso, dall'altra è esteso per sensazionalismo a qualsiasi azione coinvolga le donne, ed una cosa alimenta l'altra in un circolo vizioso abbastanza schifoso; esso è un omicidio con aggravante, vuol dire che l'uomo non ha ucciso sua moglie semplicemente a seguito di un litigio, bensì alla base delle sue azioni c'era una discriminazione nei suoi confronti in quanto donna, quindi inferiore, alle dipendenze dell'uomo e merda varia. Se qualcuno ti urta la macchina, ci discuti violentemente e poi lo ammazzi non è femminicidio, è un omicidio con aggravanti di altro tipo, diverso è invece se - appunto - l'omicidio è il punto di arrivo di ripetute violenze domestiche.
Ah, e tra l'altro omicidio è un termine generico, non è la versione maschile del femminicidio lol Tecnicamente sarebbe sessista l'assenza di una aggravante per discriminazione maschile, ma storicamente casi del genere sono stati una percentuali pressoché uguale a zero, dato il ruolo di risalto dell'uomo nella società.
Comunque, mi piacerebbe anche discutere di diritti maschili e violenza sugli uomini, ma è un discorso estremamente lungo: mi limito a dire che la mentalità becera che porta al sessismo ai danni delle donne è la stessa che spinge a bullizzare i più deboli ritenendo tutto ciò solo una ragazzata, che spinge a escludere e prendersela con i diversi perché il razzismo è inculcato nella mente di certe persone sin dall'infanzia; inoltre, questo maschilismo che è quasi una degenerazione della visione della società "stilnovista" da una parte relega la donna al ruolo di figura debole del rapporto, succube del maschio e "angelo del focolare", dall'altra costringe gli uomini ad aderire ai canoni della virilità, ad essere considerati deboli se mostrano di avere dei sentimenti e dei bisogni, pertanto a loro non è concesso di chiedere aiuto.
Il sessismo (anzi, la discriminazione nel suo significato più ampio) va combattuto a prescindere dal proprio genere e dai propri interessi, perché la ruota gira per tutti e si può tranquillamente entrare a far parte della minoranza o dei "deboli".SPOILER (clicca per visualizzare)Scusate l'esposizione un po' confusa, andavo di fretta xD. -
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Avevo scritto questo commento nell'altro topic, perché non mi ero accorto ci fosse questa discussione XD chiedo venia, lo riporto qui.
Per me è una sciocchezza il solo fatto di distinguere l'omicidio di una donna e chiamarlo "femminicidio". Prima ancora di essere donne, uomini, bambini, anziani, siamo tutti persone. Gli errori sono alle radici.
Un omicidio è un omicidio, punto. Parlare di femminicidio è stupido e sessista, e molti/e femministi/e che ne parlano, sono gli stessi/le stesse che sparano discorsoni e mirano a dire, sempre, "la donna è uguale all'uomo!". La donna è uguale all'uomo, e poi la società continua ad allevare polli con schemi mentali fissi, magari su quanto la donna sia debole, fragile o come, per esempio, certi mestieri non le competano.
E comunque, chiunque subisca violenza ha bisogno di aiuto, punto. E deve SEMPRE cercare aiuto. Punto.
Anche controcorrente, anche con amici e familiari a riderne alle spalle, bisogna farsi aiutare. I cambi avvengono grazie a soggetti svegli e in grado di reagire. Bisognerebbe darci tutti una mossa, soprattutto quando conosciamo o vediamo qualcuno in difficoltà e non alziamo un dito, o quando i/le diretti/e interessati/e non riescono a denunciare i loro dolori. Facciamolo noi. A volte, anche i gesti che sembrano più insignificanti, possono salvare una vita..
