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La suggestiva città di Benevento, sita nel territorio campano, è divenuto nel tempo meta attrattiva di numerosi turisti, non solo per i monumenti e i caratteristici borghi di epoca antica, ma anche e soprattutto per la credenza popolare - diffusasi in tutta Europa a partire dal XII secolo - che vuole tale cittadina essere infestata dalle streghe, identificate con l'appelativo di Janere, dedide a rituali di stregoneria e pratiche orgiastiche. Nel corso del tempo, Benevento si aggiudicò la sinistra fama di patria della stregoneria e della magia nera. Analizzando il termine Janara però, dal punto di vista della sintassi e della sua derivazione, è possibile portare alla luce retroscena inediti sulla vera natura di queste presenze. Chi sono veramente le Janare?
CREATURE NELL'OMBRA
Il termine Janara deriva da Dianara, ossia Sacerdotessa di Diana. Questa presenza misteriosa viene descritta come un'entità mutaforme, seducente ma letale, in grado di divenire incorporea della stessa consistenza del vento. Si diletterebbe nel rapire bambini e uscirebbe solo di notte. Una seconda peculiarità che riscontrerebbe dalle cronache dell'epoca sarebbe il suo vizietto di intrufolarsi nelle stalle dei cavalli, per poi cavalcare per tutta la notte. La sua abitudine prediletta sarebbe quella di creare una serie di treccine alla cavalla rapita e in alcuni casi succhiarle il sangue.
Identificato come demonio, sarebbe in grado di assumere la forma di qualsiasi animale, dal cane, al topo sino al lupo. Non tutte le credenze sarebbero da prendere alla lettera però, come la supposta capacità di questa entità di volare su un manico di scopa. L'origine di questa credenza, che è una costante i tutte le tradizioni dei paesi europei, non è ben chiara, ma alluderebbe a un qualcosa in grado di spostarsi nell'aria in modo furtivo e repentino.
Si narra che durante i rituali di stregoneria che venivano ufficiati a Benevento, ma non solo, la Janara - sotto sembianze demoniache, altre volte invece con fattezze lucertiformi - prendesse parte a queste feste e venisse adorata e riverita. In molte pitture antiche possiamo notare infatti il forte legame simbolico tra il demonio, cioè la Janara, e la donna, identificata con la strega.
Entrambe queste figure sono unite in un abbraccio mortale. La strega infatti assumeva il ruolo di amante del demonio. Le Janare utilizzavano quindi le streghe come intermediarie con il mondo infero, dove si dice dimorassero queste presenze malefiche e ostili nei confronti dell'uomo. Stesse presenze ingannatrici nei confronti dell'uomo le troviamo in molte altre credenze e culture. Basti pensare alla tradizione creola argentina, dove domina la figura del Pombero. La leggenda narra che questa creatura può rapire i bambini di notte e che se viene nominata bisogna farlo sottovoce, per evitare di offenderla. Si dice infatti che i bambini catturati dal Pombero vengano lasciati lontano dalle loro case e in stato di palese stordimento.
Pombero
Il rapimento avverrebbe sempre di notte. Da un punto di vista strettamente descrittivo, questa leggenda palesa delle similitudini evidenti con tutti i racconti relativi alle Janare e con i moderni casi di rapimenti alieni. Possibile che ci sia un'origine comune a tutte queste leggende?
TESTIMONIANZE OCULARI
"Era una tranquilla giornata del 1998. Ero sul terrazzo della mia abitazione quando notai una sagoma scura attraversare la strada e saltare all'interno di un ruscello. Ebbi molta paura, così presi il fucile nel tentativo di stanare quella bestiaccia. Mi accorsi però che era sparita. Non era un animale, ma un qualcosa di veramente strano. Aveva una velocità indescrivibile. Era veloce come un soffio. Aveva fattezze umanoidi. Qui girano storie di Janere e non molto tempo fa un pastore ritrovò le sue pecore dissanguate dopo aver visto una creatura con occhi rossi approssimarsi al suo gregge.
Molti bambini vengono ritrovati nottetempo sopra gli armadi di casa senza un perché. La nostra credenza parla di una creatura senza forma, la Janara, che entrerebbe nelle case passando attraverso le porte!" Questa l'inquetante testimonianza fornitami da un uomo di Caserta, a pochi chilometri da Benevento. Anche in questo caso la presenza viene percepita come evanescente, impalpabile. Qual è la vera origine di questa presenza? Un'entità parafisica oppure una creatura interdimensionale? Per ora molte domande ma poche risposte per una leggenda destinata a durare ancora per molto, forse per sempre...
Edited by DamaXion - 2/10/2016, 23:06
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