Bisogna procreare?

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    Ti espongo ora un argomentazione:

    Spiegherò senza mezzi termini... purtroppo ho passato una modesta parte della mia vita a stare in ospedali, un po' per me, un po' a causa dei miei nonni gravemente malati. Ho visto tanta gente praticamente in fin di vita, molta più di quella che vedrai nella tua intera esistenza (ammesso tu non faccia il dottore) e posso dirti, ogni volta, la situazione era sempre la stessa. Gente sull'ottantina che guardando i miei nonni con me vicino, diceva: "che stupido che sono stato, ho pensato tanto a me, e non ho capito che in anni a non voler tirare su una famiglia, facevo del male a me stesso, non dandomi il piacere di scoprire tante cose. Ora sono solo e forse è quel che mi merito per essere stato egoista quando ancora potevo rimediare". E dire che questa è gente che almeno muore in un letto d'ospedale, vedendo dei volti. Sai quanta se ne va via, bella seduta davanti alla TV senza nessuno vicino? Perchè si ad 80 anni puoi solo stare buono il poltrona a guardare quella. Bello lì, felice d'aver sempre fatto quello che hai sempre voluto, sollazzandoti al 100%. Io nel mentre, per quanto vecchio e impossibilitato, avrò un marmocchio su una gamba, ed una pupetta sull'altra e sai cosa mi sentirò dire? "nonno! nonno! raccontaci una storia!" Per quanto vecchio, non morirò solo come un cane con magari il mio cadavere in decomposizione da 3 giorni senza che nessuno se ne sia mia accorto. Avrò vissuto tutti gli anni della mia vita al massimo, e fino all'ultimo secondo avrò vita attorno a me.

    Beh Fa capisco il tuo punto di vista, ma quello che va bene a te, può non andare bene agli altri, io per esempio al momento non desidero figli e spero di non desiderarne mai. Volere figli per provare un'esperienza nuova e avere qualcuno al tuo capezzale, personalmente mi sembra la forma per eccellenza di egoismo. Il fatto che ci dobbiamo riprodurre per natura è una cosa sopravvalutata, perché un figlio è una responsabilità e un costo e ho visto fin troppe testimonianze di donne che si sono ammazzate/ vorrebbero ammazzarsi/ammazzare il figlio perché si vedono la vita rovinata e a loro volta la rovinano ai figli. Perché ci inculcano fin dalla nascita il concetto di "avere l'istinto materno" "vedrai che quando diventi più grande ne senti il bisogno" così alla fine ci credi davvero e poi devi fare i conti che in realtà il figlio non lo volevi. E penso sia lo stesso per gli uomini.
    Personalmente, spero di impiegare il tempo che dovrei devolvere per crescere un figlio per lavorare e guadagnare e vivere altre esperienze e possibilmente arrivare ad 80 anni con abbastanza risparmi per permettermi una badante e un Toy Boy invece che la famiglia del Mulino Bianco.
    De gustibus.


    CITAZIONE
    Vorrei concludere dicendoti che, questo, non era il topic corretto in cui scrivere. Dato che come tu stesso hai detto, odi (parola orribile, ma sorvolo) i bambini e sei terrorizzato dall'idea che la tua compagna possa rimanere incinta. Per queste cose esiste la discussione sulle fobie, dato che correttamente parlando (da un punto di vista psicologico) la tua si chiama pedofobia.

    Però devi ammettere che forse non pensiamo a qualcosa perché ci fa paura, altrimenti perché non ne dovremmo parlare? A questo punto sarebbe un discorso sugli argomenti tabù credo (?)

    CITAZIONE
    @eFesti: Questa invece si chiama sociofobia. Cosa vuoi che spinga la gente a vivere secondo te? - Cos'è che ti spinge a scrivere su questo forum? - Il divertimento, le passioni, l'interesse. Quando una cosa ti piace, la fai. Se ciò che ti piace fare, ha un costo: trovi un lavoro, anche se non ti piacerà e lo farai per il resto della vita. Io ne ho passate di tutti i colori, davvero di tutti. Ma mai mi sono permesso di parlare di esistenza di pietà e dolore. Non si permettono nemmeno i bambini del terzo mondo di dire cose simili, con quello che passano, e seriamente devo sentire della gente, che può avere anche sofferto, non c'è dubbio, ma che comunque ha un pasto tutti i giorni davanti alla bocca (e non dite di no, perchè fidatevi che altrimenti non paghereste la bolletta di internet) a differenza di chi è veramente sfortunato.

    Fin per carità, siamo fortunati, ma non sappiamo mai con chi abbiamo a che fare. Magari qualcuno non mangia per avere internet perché senza internet sei fuori dal mondo, saranno priorità sballate, però la gente fa quello che vuole.
    Non vedo perché uno non possa lamentarsi mentre si fa il culo. Sono la prima a dire che chi si lamenta, ma non fa nulla, è uno stupido, però non sappiamo chi c'è dall'altra parte della tastiera.

    CITAZIONE
    Forse, anziché arrangiarsi poeti e aforisti, sarebbe davvero il caso di muovere di più il culo e darsi da fare. E se veramente si ha avuto questa grande vita di merda, mettersi sotto, trovarsi un lavoro, e togliere dalla merda uno dei tanti bambini che oggi si trova in orfanotrofio perchè ha avuto la sfortuna di essere abbandonato su una gradinata, appena nato, da una persona che non aveva abbastanza le palle di impegnarsi per lui. In modo da salvarlo e non fargli passare questo inferno di cui tanto si parla.

    Non vedo nemmeno perchè una persona che abbandona un bambino sia una senza palle, che ne sai della loro vita? Che ne sai per giudicare? Magari abbandonano il figlio perchè per un motivo o per l'altro non possono crescerlo e sperano di dargli una vita migliore, sinceramente preferirei l'abbandono ad una vita con genitori incompetenti e non in grado di mantenere un figlio.
     
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    Io sono del parere che un figlio vada fatto solo quando si è sicuri di potergli dare qualcosa. Trovo estremamente egoista sottovalutare le possibili pressioni che arrecherebbe la crescita di un figlio ad una famiglia che non ha i fondi necessari per mantenerlo. Esistono svariate persone che non pensano alle conseguenze e puntualmente i loro figli crescono nella sofferenza e nel dolore, portandoli a diventare poco di buono o disturbati mentali. Un figlio deve essere fatto quando si hanno delle sicurezze nella vita, non quando capita. Non dovrebbe mai capitare. Fidatevi di un tipo che ha in famiglia almeno 10 nipoti figli di fratelli. È una cosa bellissima e io spero vivamente, un giorno, di poterne avere anche più di uno e crescerli nel modo in cui io non sono potuto crescere, ma capisco le persone che non lo apprezzano semplicemente perché è un cambiamento radicale della vita, un continuo sacrificarsi, è gettare via molti dei divertimenti che la vita riserva. Anche se, francamente, uno può divertirsi pure avendo un figlio.

    Ciò che voglio dire è che esistono forme di pensiero diverse e noi non siamo nessuno per giudicare quelli altrui. Io, come molti, in futuro spero di tramandare i miei valori e i miei principi, per i quali ho dovuto soffrire, a dei figli. Molti altri invece preferiscono vivere la vita diversamente per altrettanti validi motivi secondo la loro etica. Non c'è nulla di sbagliato in questo.
     
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    @Chip Medea MacLeod Quotone tutta la vita
    @ƒ a Te la faccio breve, senza citazioni auliche che nessuno ha richiesto; tu hai ragionato per assoluti sulle opinioni altrui, il che è stupido. Punto. Io posso pensare per assoluti per qualcosa che concerne me stesso, perchè solo io sono in grado di conoscermi a fondo. Dove vada a parare quella citazione io davvero non l'ho capito, a meno che la tua intenzione non fosse esporre una certa cultura oppure una certa maestria nel copia-incolla da google.
     
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    @Medea:
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    Beh Fa capisco il tuo punto di vista, ma quello che va bene a te, può non andare bene agli altri, io per esempio al momento non desidero figli e spero di non desiderarne mai. Volere figli per provare un'esperienza nuova e avere qualcuno al tuo capezzale, personalmente mi sembra la forma per eccellenza di egoismo. Il fatto che ci dobbiamo riprodurre per natura è una cosa sopravvalutata, perché un figlio è una responsabilità e un costo e ho visto fin troppe testimonianze di donne che si sono ammazzate/ vorrebbero ammazzarsi/ammazzare il figlio perché si vedono la vita rovinata e a loro volta la rovinano ai figli. Perché ci inculcano fin dalla nascita il concetto di "avere l'istinto materno" "vedrai che quando diventi più grande ne senti il bisogno" così alla fine ci credi davvero e poi devi fare i conti che in realtà il figlio non lo volevi. E penso sia lo stesso per gli uomini.
    Personalmente, spero di impiegare il tempo che dovrei devolvere per crescere un figlio per lavorare e guadagnare e vivere altre esperienze e possibilmente arrivare ad 80 anni con abbastanza risparmi per permettermi una badante e un Toy Boy invece che la famiglia del Mulino Bianco.
    De gustibus.

    Le esperienze e l'avere qualcuno al capezzale è solo un mezzo, con cui viene compreso un fine. La solitudine è l'unica malattia (eh già, lo è) che fa comprendere gli sbagli. Oltre ciò, rientrava proprio col tema "cose che non vorresti pensare" arrivati sul punto di morte.
    Ma infatti io non sono pro "facciamo pargoli a cazzo e via" :asd: Anzi, sono proprio contro, il mio è un discorso diametralmente diverso.
    Domanda da 1 milione di dollari: pensi davvero, che una persona ad 80 anni, possa sentirsi appagata facendosi pulire il culo da una ragazza extra-comunitaria (non è razzismo, è solo un classico esempio di badante nostrana) e un ragazzo che ti fa una carezza quando gli metti 50€ in mano? Mi spiace ma ho una visione diversa di amore familiare e delle emozioni che genera. Non riproducibili fra l'altro.
    CITAZIONE
    Però devi ammettere che forse non pensiamo a qualcosa perché ci fa paura, altrimenti perché non ne dovremmo parlare? A questo punto sarebbe un discorso sugli argomenti tabù credo (?)

    Ciò che scinde una fobia, da una paura, sono razionalità ed irrazionalità. Avere paura di morire, è razionale. Avere paura dei clown, è irrazionale.
    CITAZIONE
    Fin per carità, siamo fortunati, ma non sappiamo mai con chi abbiamo a che fare. Magari qualcuno non mangia per avere internet perché senza internet sei fuori dal mondo, saranno priorità sballate, però la gente fa quello che vuole.
    Non vedo perché uno non possa lamentarsi mentre si fa il culo. Sono la prima a dire che chi si lamenta, ma non fa nulla, è uno stupido, però non sappiamo chi c'è dall'altra parte della tastiera.

    Non hai colto =P Viviamo in una società, in cui puoi avere veramente passato di tutto, ma se sei qui a scrivere, significa che hai una connessione, un pc, sicuramente anche uno smartphone, preferisci spendere i soldi per queste cose anzichè il cibo? Benissimo, però hai i soldi per scegliere almeno qualcosa. Non mi piace la gente che parla di sofferenza come se fossero caramelle e arriva a dire frasi del tipo: la morte per me sarebbe quasi un sollievo. A gente che tira fuori sparate simili, e dice: cos'è che fa muovere gli altri? Perchè gli altri sono felici ed io sono triste? Evidentemente quelli si stanno dando più da fare, anzichè piangersi addosso. qui non si arriva nemmeno a collegare le "proprie passioni" col "divertimento umano". Ho visto morire davanti ai miei occhi bambini malati di leucemia, e quando senti dalle bocche di bambini di 7 anni, in stato terminale, frasi come: "mamma ma non posso crescere come gli altri bambini e diventare alto?" O addirittura: "voglio vivere io però". Capisci che la gente che disprezza la vita, il 99% delle volte senza un vero motivo valido, non è che va compianta e bisogna dargli corda, quanto più farli rinsavire.
    CITAZIONE
    Non vedo nemmeno perchè una persona che abbandona un bambino sia una senza palle, che ne sai della loro vita? Che ne sai per giudicare? Magari abbandonano il figlio perchè per un motivo o per l'altro non possono crescerlo e sperano di dargli una vita migliore, sinceramente preferirei l'abbandono ad una vita con genitori incompetenti e non in grado di mantenere un figlio.

    Sulla parte evidenziata, non ci piove :asd: Ma è dalla padella alla brace. Il mio senza palle era riferito al fatto che incinta ci rimani in un modo ben preciso e sai cosa stai facendo. Prendi e non abortisci nemmeno. Arrivati al punto in cui il bimbo nasce, o che resta con lei/loro, o va in una struttura, una vita di merda la passa sicuramente. quindi: Perchè? Perchè non ha avuto le palle di comportarsi come una persona con la testa? Perchè non ha avuto le palle di prendere, probabilmente, la scelta più giusta a quel punto (aborto)? Perchè alla fine l'unico che paga le conseguenze dev'essere il bambino?


    @Devilz: Per filo e per segno, ogni singola parola, è esattamente quello che sto dicendo io. In aggiunta, sempre perchè ricordo a tutti il topic è intitolato: "a cosa preferite non pensare?" Ed è scientifico, che una volta che ci si accorge che una cosa non la si può più avere, la si rimpiange. Come una madre con i figli, che ha abbandonato le proprie passioni, le rimpiangerà (chi più chi meno, alcune ci faranno la malattia). Ogni uomo o donna allo stesso modo penserà: non saprò mai cosa vuol dire essere un padre. Chissà cosa si prova ad avere il pancione.

    A quel punto ci penserete ma non vorrete pensarci.

    In frigo c'è sempre la maionese, non la vuoi mai, il giorno che finisce ti verrà la voglia.

    @Zapotec:
    E' stupido ragionare per assoluti, oppure è stupido non comprendere che tu stai classificando come tale, un emozione umana nota con il nome di: rimpianto (e per cortesia, non scadiamo nell'ipocrisia e banalità massima dicendo: gne gne gne, io non avrò mai rimpianti). Ciò che sto argomentando io, è di per sé assolutismo. E' un pensiero che si presenta ed argomenta da solo. Mi piace come si sta continuando a dibattere, non comprendendo assolutamente che non ho mai detto: mettetevi a sfornare tutti quanti bambini. Non ho mai detto: se non avete i soldi fateli comunque. Io ho detto, e ripeto, per restare affine all'argomento della discussione (che vi ricordo non essere: facciamo o meno i bambini): viviamo in una società che ci mette ansie addosso, pressioni, tutto quello che volete. In una società in cui la donna in carriera col figlio, è tabù. Una figura mitologica quasi. In una società in cui arranchiamo per sfamare noi stessi. E' palese come tutto questo, influisca a pensare, e protrarre i nostri pensieri ad un singolo massimale: è già tanto se so cosa mangerò per cena. Sfido a trovarne molta di gente che possa/sappia mettere in cantiere un figlio.

    "Nel mondo non ci sono mai state due opinioni uguali. Non più di quanto ci siano mai stati due capelli o due grani identici: la qualità più universale è la diversità."

    Questa non è per fare i fighi con la cultura, tanto meno un copia incolla di google. E' presa direttamente da un libro che ho sul tavolo... sai c'è gente a cui piacciono anche letture un pelo più impegnative; evito di commentare la tristezza che aleggia dietro alle accuse, con relativa non comprensione della frase stessa. Significato: se una persona ti dice che sei diversa dalle altre, non devi sentirti escluso/a, significa solo che sei te stesso, non inadeguato. La normalità e l'inadeguatezza sono canoni ambigui di per sé, dato che tutti sono normali per certe cose, diverse per altri. L'inadeguatezza in sé è frutto unico della stupidità umana, nato al fine di discriminare e arrecare danno psicologico. Niente più, niente meno. Ed era in riferimento a questo:
    CITAZIONE
    Per fortuna una risposta del genere l'hai data a me che penso con la mia testa, una persona più sensibile avrebbe anche potuto sentirsi di merda perchè avrebbe pensato di essere inadeguato.

    La frase comunque è stata posta per due chiavi di letture, la seconda era inerente al fatto, che tu puoi avere un tuo pensiero, io uno mio. Viviamo in un paese con libertà di parola (internet stesso dovrebbe esserlo), tu puoi dire la tua, io posso dire la mia. Di sicuro non sono qui a fare la morale

    Tu dici che non cambierai idea e non avrai mai ripensamenti.
    Io ti dico 30-40-50-60-70-80 anche 90 anni. Prima o poi quando tutta questa grossa pressione che uno ha addosso svanirà, potrà anche avere per un solo giorno, anche un solo minuto, il pensiero che forse, non sarebbe poi stata così male concludere il proprio arco vitale in un modo piuttosto che un altro.

    La cosa divertente è che io sono seduto sulla sedia di casa mia, e da qui non posso certo convincere o altro. Vorrei ricordare comunque com'era stato posto il pensiero:
    CITAZIONE
    Se posso darti un consiglio: fidati che probabilmente

    tutto questo prender fuoco, mah... continuo a non comprenderlo.


    @Per tutti:
    :peoflow: :peoflow: :peoflow: Tanti fiorellini, che sennò sembra che stiamo a discutere in modo acceso.
     
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    @ƒ a E no, basta travisare le parole. Per prima cosa non prendere solo le parti che vuoi tu, quello che mi ha fatto alterare è "Ogni uomo, davvero qualsiasi, arriva il momento in cui capisce che è giusto diventare maturi, crescere un figlio e tramandare a lui ogni esperienza." Quindi non evidenziare il probabilmente e poi ciao. Tu qui affermi che E' GIUSTO E CONSEGUENZA DELLA MATURITA' crescere un figlio.
    "È un desiderio incondizionato"; e perchè?
    Poi le citazioni sono citazioni a caso se quello che io dico è che ognuno ha le proprie diversità e vanno rispettate a prescindere e tu mi prendi una cosa che evidenzia proprio questo come per dimostrare qualcosa.
    Il significato l'ho afferrato subito, grazie tante, ma tu perchè l'hai piazzata lì? Per far vedere che sei tanto politically correct?
    Ti ho richiamato in quanto è davvero pericoloso dare affermazioni di cosa è la normalità su internet. Tu mi puoi stordire sul significato di "deficere" ma esistono persone molto sensibili e psicologicamente deboli che vanno tutelate, ci vuole poco a cadere nel baratro della depressione.
    E cito:
    "Se una persona si sente di merda per una affermazione simile, è relativamente deficiente (deficere), non tanto per il fatto che si possa lasciare manipolare (deficere di capacità di scelta e fermezza proprie) quanto più per sentirsi estranea dal mondo, solo per essere diversa/o."
    Questa sentenza stile libro di testo cosa dovrebbe indicare? Ma sai quante persone così ci sono?
    Ora, con tutto il rispetto e la poca pazienza che mi è rimasta, ma che cacchio c'entra tutto il resto della roba sulle madri in carriera e oltre?!? Perchè è diretta a me?
    Guarda che scrivere tante cose a caso non prova di avere una posizione solida, tutto il contrario direi.
     
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    Le esperienze e l'avere qualcuno al capezzale è solo un mezzo, con cui viene compreso un fine. La solitudine è l'unica malattia (eh già, lo è) che fa comprendere gli sbagli. Oltre ciò, rientrava proprio col tema "cose che non vorresti pensare" arrivati sul punto di morte.
    Ma infatti io non sono pro "facciamo pargoli a cazzo e via" :asd: Anzi, sono proprio contro, il mio è un discorso diametralmente diverso.
    Domanda da 1 milione di dollari: pensi davvero, che una persona ad 80 anni, possa sentirsi appagata facendosi pulire il culo da una ragazza extra-comunitaria (non è razzismo, è solo un classico esempio di badante nostrana) e un ragazzo che ti fa una carezza quando gli metti 50€ in mano? Mi spiace ma ho una visione diversa di amore familiare e delle emozioni che genera. Non riproducibili fra l'altro.

    Se vivo la mia vita come voglio io, facendo quello che voglio, difficilmente me ne pentirò ad 80 anni, penso vivere altre esperienze che quella di allevare pargoli, che è un lavoro vero e proprio, o ti ci dedichi, o li trascuri, le mamme (e i papà) in carriera è difficile, se non impossibile farli.

    Per quanto mi riguarda, a 80 anni spero di arrivare a pulirmi il culo da sola, e preferisco che sia una badante a farlo piuttosto che ipotetici figli che invece di vivere la loro vita devono pulirmi il culo perché li ho cresciuti , preferisco lo faccia la badante, almeno guadagna qualcosa. Se sei consapevole che il ragazzo ti fa una carezza perché gli dai 50 euro, non vedo cosa ci sia di male, uno spende i suoi soldi come vuole.
    Se in vecchiaia la mia ambizione è aver vissuto abbastanza esperienze e aver fatto abbastanza carriera da permettermi di infilare banconote nei perizomi di uomini che agitano il pacco in uno strip club, non vedo cosa ci sia di sbagliato, ognuno della sua vita fa quello che vuole.
    Inoltre, fin troppo frequentemente, vedo parenti, figli e nipoti che appena hai bisogno fuggono, l'amore dei parenti non è una garanzia.

    E bada bene, anche io sono per l'amore familiare, trovo sia una cosa bellissima, ma non sento il bisogno di perpetuare questo amore generando piccola prole satanica.

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    Non hai colto =P Viviamo in una società, in cui puoi avere veramente passato di tutto, ma se sei qui a scrivere, significa che hai una connessione, un pc, sicuramente anche uno smartphone, preferisci spendere i soldi per queste cose anzichè il cibo? Benissimo, però hai i soldi per scegliere almeno qualcosa. Non mi piace la gente che parla di sofferenza come se fossero caramelle e arriva a dire frasi del tipo: la morte per me sarebbe quasi un sollievo. A gente che tira fuori sparate simili, e dice: cos'è che fa muovere gli altri? Perchè gli altri sono felici ed io sono triste? Evidentemente quelli si stanno dando più da fare, anzichè piangersi addosso. qui non si arriva nemmeno a collegare le "proprie passioni" col "divertimento umano". Ho visto morire davanti ai miei occhi bambini malati di leucemia, e quando senti dalle bocche di bambini di 7 anni, in stato terminale, frasi come: "mamma ma non posso crescere come gli altri bambini e diventare alto?" O addirittura: "voglio vivere io però". Capisci che la gente che disprezza la vita, il 99% delle volte senza un vero motivo valido, non è che va compianta e bisogna dargli corda, quanto più farli rinsavire.

    Forse non hai colto tu: se uno si sta per buttare da un ponte perché è depresso, gli vai a dire tirati su di morale, c'è chi sta peggio? Non sai cosa patisce chi ti scrive e non sai nemmeno cosa stiano passando. è come se ti dicessi che non puoi essere felice perché vedi gli amici perché c'è chi è più felice di te. Non puoi giudicare nessuno se non ti metti prima nei suoi panni. Se uno per esempio ha un problema di depressione e pensa al suicidio pensi che dirgli "hey, ma lo sai che se muovi il culo la situazione migliora" serva a qualcosa? Spoiler: no, perché è una malattia, proprio come la leucemia e come tale va trattata.
    Se bastasse muovere il culo, la gente non si butterebbe sotto i treni.
    Se stessimo parlando di bambini che frignano perché non hanno l'iphone sarei d'accordo con te, ma non puoi dare giudizi generici su tutti senza sapere cosa passano: se bastasse dire "stai bene e fai qualcosa" perché non ci siano persone che stanno male, a quest'ora nessuno starebbe male.

    CITAZIONE
    Sulla parte evidenziata, non ci piove :asd: Ma è dalla padella alla brace. Il mio senza palle era riferito al fatto che incinta ci rimani in un modo ben preciso e sai cosa stai facendo. Prendi e non abortisci nemmeno. Arrivati al punto in cui il bimbo nasce, o che resta con lei/loro, o va in una struttura, una vita di merda la passa sicuramente. quindi: Perchè? Perchè non ha avuto le palle di comportarsi come una persona con la testa? Perchè non ha avuto le palle di prendere, probabilmente, la scelta più giusta a quel punto (aborto)? Perchè alla fine l'unico che paga le conseguenze dev'essere il bambino?

    1 se pensi che i bambini orfani siano mollati sui gradini degli istituti da ragazze madri, hai le idee confuse e hai visto troppi film

    2 se in un paese dove l'educazione sessuale è pari a zero, e dove ti insegnano che il coito interrotto e il sesso durante il mestruo sono sicuri, mi dispiace, ma non mi sento di incolpare due ragazzini che non hanno la ben che minima idea di quello che fanno, non nascono imparati, nessuno gliele insegna con la dovuta cura.

    3 non è che puoi prendere e abortire, a meno che lo fai con la stampella e ti uccidi anche tu nel tentativo. Fino a qualche mese fa (tipo due o tre) la pillola del giorno dopo era obbligatoria la ricetta, e spesso il medico obiettore non te la faceva. Non parliamo dei ginecologi antiabortisti, che sono una quantità smisurata e una donna per avere un aborto spesso deve andare in paesi come la Svizzera perché almeno se riesci ad abortire poi le infermiere non ti trascurano perché "sei una disgraziata" (notizia di un anno fa)

    4 la pressione sulle donne che abortiscono è immensa, come c'è la pressione sul fare figli "perché il figlio è un dono" "perché sei una disgraziata", come se un aborto fosse una passeggiata per una donna, figuriamoci per una ragazzina.



    Edited by Medea MacLeod - 16/5/2016, 01:41
     
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  7. ƒ a
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    Cosa pensate a riguardo?

    E' una cosa che va fatta assolutamente?
    Se ad uno non va, non deve farlo solo per i canoni attuali?
    Non bisognerebbe più procreare, dato che i bambini che nascono ultimamente, fanno parte di una generazione con troppi problemi a livello di società?
     
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6 replies since 15/5/2016, 19:29   105 views
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