Samsara

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    «Nella sua dimora a R'lyeh il morto Cthulhu attende sognando»

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    Traccia di sottofondo consigliata www.youtube.com/watch?v=aykTKEDuHzM


    La carcassa, putrefatta e oramai rinsecchita, di un elefante indiano.

    Il primo ricordo di pochi o l'ultimo di un marasma temporale senza né capo né coda.
    Mi sono sempre trascinato da quel che so, non ho idea se dipenda dalla mia natura o se è la natura che lavora in questi termini.

    Sto scavando, qualcosa riaffiora: un incidente, sì, un colpo, rumori metallici, il sapore della sabbia sulle mie labbra, la polvere nella gola accompagnata dallo sgretolamento dei granelli sulle mie gengive e sui miei denti. Non mi sembra di aver perso i sensi.



    Scivolo sul terreno davanti a me, riesco senza problemi a usare i miei arti per proseguire nel mio lento avanzare. Dove la terra si indurisce viene a mancare la sabbia ma la polvere pervade ogni centimetro di questo luogo. È densa, fitta. Mi muovo a fatica e le mie molte gambe diventano sempre più compatte e pesanti. Ho la sensazione di percorrere tratti brevissimi in un tempo infinito.

    La carcassa putrefatta è ormai alle mie spalle mentre un calore sempre più intenso giunge... Dall'alto? Allora esiste ancora un “su”. Bene.
    Respiro polvere.
    È tutto okay.

    Un ricordo, no, un insieme di ricordi, questa volta vividi e intensi: i malumori al lavoro, i fottuti soldi che non bastano mai, l'appartamento popolare del cazzo, Neelam che preferisce andare a letto con lo stronzo delle consegne, la città che potrebbe saltare in aria da un momento all'altro per il capriccio di un esaltato di merda.
    Mi sono sempre trascinato da quello che so. L'ho già detto forse? Adesso mi sfugge.
    Tuttavia ora lo sto facendo. È più naturale di quanto ricordassi.



    Trascinarmi e scavare.
    Trascinarmi e mangiare.
    Trascinarmi e risalire.
    All'infinito.




    Le parole si formano con difficoltà, la polvere pervade ormai la mia testa, offuscando sempre di più la mente e i pensieri.
    Dentro di me ho solo immagini, ricordi muti che si esprimono sotto forma di flash momentanei e sfuggenti. Non riconosco nessuno dentro di essi: chi sono? Cosa sono? Dove sono?



    Mi rassegno.
    Oramai nulla più è importante. Ho solo un compito:
    Trascinarmi e scavare.
    Trascinarmi e mangiare.
    Trascinarmi e risalire.

    La mia nuova vita.




    Giuro la smetto con gli spoiler: se non ci avete capito niente googlate il titolo della storia e aprite wikipedia ^^


    Edited by † Death † - 1/10/2015, 21:44
     
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  2. Kingor Melkor
         
     
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    User deleted


    Ripulisco e smisto.
     
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1 replies since 16/9/2015, 23:46   131 views
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