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Ness996.
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Quello che Freddie vide allora fu quanto di più macabro avesse mai contemplato in vita sua. Nulla poteva eguagliare il terrore che quella scena suscitava davanti ai suoi occhi, ed il tutto era ancora più tetro sapendo che proprio lui aveva dato inizio a questo scempio.
Davanti a Freddie, un numero indefinito e incalcolabile di persone era ammassato per terra, come un insieme di vermi striscianti che brulica in superficie. Uomini, donne, bambini, anziani, gente di ogni nazionalità e religione, tutti nudi e ammucchiati in un'enorme e turpe orgia incontrollata. Nessuno aveva più il controllo di sé, si comportavano tutti come animali intenti solo a soddisfare le loro passioni. Tra tutti quegli esseri vi erano anche cadaveri, persone soffocate nella mischia pressante, mutilate a causa degli strappi o dei morsi che quelle creature davano senza scrupoli, e chi era vivo non si faceva problemi ad abusare tanto dei vivi, quanto dei deceduti.
Freddie vomitò per terra per l'orrore a cui stava assistendo, e piangeva, piangeva, perché non era questo quello che aveva chiesto. Uno strano uomo vestito come un sacerdote si avvicinò al ragazzo e vedendolo in quello stato, così iniziò a parlare:
“Cosa ti prende giovane? Non ci stiamo comportando esattamente come ci hai insegnato? Non era questo lo scenario di vita che immaginavi per l'umanità?
Guarda queste creature, ragazzo: per loro non esiste più la civiltà, le leggi, le regole imposte da chissà quale vigliacco, e finalmente sono liberi di esprimere la loro natura... la natura umana! Non più hanno significato la vita e la morte, il bene e il male, la giustizia e la disonestà, ma agiscono secondo il loro impulso, seguono lo stomaco che ha digerito il cuore e il cervello. Loro danno significato ad un mondo che ormai non ha più i suoi valori, e se loro decidono che la vita è la morte e la morte è la vita, hanno il potere necessario di cambiare la verità.
Guardali! Sono fanciulli che danzano sui piedi del fato, a loro è il potere di essere vivi, agli altri l'angoscia di essere e basta”.
Freddie stava tremando, e i conati tornavano a farsi sentire. Non era questo ciò che aveva predicato per tutta la sua vita. Odiava il mondo, lo giudicava una prigione che con le sue credenze e le sue leggi aveva rinchiuso l'uomo in una gabbia come un povero uccello. Freddie voleva liberare l'uomo, voleva liberare la sua volontà e lasciare che questa ricreasse il mondo eliminando tutte quelle credenze e dando nuovi, labili valori alle cose. Solo così gli esseri umani avrebbero mostrato il loro vero io artista e creatore di vita. Ma quello che aveva davanti... era un crimine, o forse la prova che si era sbagliato, che una volta eliminata la civiltà non rimane che un animale putrido, che vive alla stregua dei vermi.
“Cosa ti prende ragazzo? Hai davanti a te il mondo che tu volevi creare. Abbiamo riparato la lanterna che hai lasciato cadere, e siamo pronti a diffondere la luce oscura che avevi già intravisto. Noi veniamo dopo tutti gli uomini, e quando anche quegli inetti crolleranno sotto il peso della loro cultura, allora faremo del mondo la nostra tavolozza”.
Freddie scappò via, non voleva più sentire una parola di quel sacrilegio. Si ritirò dalla vita, dagli uomini, dalle occupazioni mondane, in cima ad una montagna. Scrisse, cercando di dimenticare ciò che aveva visto: voleva ancora un mondo come lo chiedeva. Eppure la pazzia, poco a poco, si impadroniva di lui, gli consumava il cervello come un veleno. Un giorno, mancandogli i viveri, scese nel paese più vicino, e per la strada vide un fantino che frustava il suo cavallo. Disperato, abbracciò il cavallo piangendo e urlando: “Fermo, fermo! Povero cavallo, è solo un animale! Non diventarlo anche tu... non ancora!”. -
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Molto riflessivo e gradevole da leggere. Personalmente avrei posto la punteggiatura in maniera differente, ma suppongo che sia una questione di stili diversi.
Il problema di questa storia è trovare una sezione adatta ad ospitarla, scusa la filippica, ma voglio scrivere il ragionamento per spiegare bene (anche a me) perché e dove la smisterei. Sembrerebbe materiale per discussion visto il tema filosofico, ma la sua forma la rende idonea a AC, HS, AR e Drammatico. Non essendoci alcun elemento che faccia nascere paura escludo HS. Ora viene il difficile perché c'è l'angoscia che potrebbe creare una CP, ma personalmente non credo sia abbastanza da giustificare una sua collocazione lì, quindi siamo in Drammatico o AR...
Con la frase finale c'è la speranza di un finale non troppo triste, non proprio felice, ma nemmeno tremendo, una sorta di dolce dal retrogusto amaro; non direi propriamente drammatico.
Pertanto sono per AR.. -
Kingor Melkor.
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Mi è piaciuta molto e condivido la leggera difficoltà dei miei colleghi...ma anche io opto per AR per unanimità.
Ripulisco e smisto.. -
zedef181.
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è stupenda, davvero, una cosa che ho sempre immaginato e teorizzato, mi è piaciuta molto . -
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Non credo di averla capita, in pratica Freddie è pazzo ed immagina un mondo senza regole, come lo desidera? . -
zedef181.
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Non credo di averla capita, in pratica Freddie è pazzo ed immagina un mondo senza regole, come lo desidera?
Freddie vorrebbe che l'uomo fosse libero senza limitazioni alcune di scatenare la sua natura, freddie si aspettava un paradiso terrestre, qualcosa di bellissimo, invece ha scoperto la vera natura dell'uomo. -
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Era quello che intendevo, grazie per la delucidazione. . -
Torton Black Hat.
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Bellissima. Bel tema e scritta, secondo me, bene. Ma quindi, quel sacerdote chi sarebbe? Dio? Satana? Un'entità divina casuale che ha solo realizzato il desiderio di Freddie? . -
Ness996.
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Wow ragazzi, grazie a tutti! Sno contento che vi sia piaciuta, è la mia prima storia e ci tengo che piaccia 
QUOTEBellissima. Bel tema e scritta, secondo me, bene. Ma quindi, quel sacerdote chi sarebbe? Dio? Satana? Un'entità divina casuale che ha solo realizzato il desiderio di Freddie?
Beh, il personaggio si ispira a Zarathustra, un antico profeta, qui è come una guida per questi pazzoidi xD. -
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Almeno non c'è l'ipocrisia 
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