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Nihad Sbitli.
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« Soldato Roger, lei sa perché è qui? »
« Sì, signore. Per il bene superiore. »
Siamo tutti qui per Lui, lo siamo sempre stati.
« Bravo, figliolo. »
« Grazie, Signore. »
Il soldato Roger ed il capitano Smith sono seduti allo stesso tavolo, il solito di ieri, di un mese fa, di dieci anni fa.
È sempre la solita storia: il capitano ordina, e Roger esegue.
Per il bene superiore, esatto; nessuno può andare contro di esso, esistiamo e respiriamo per onorarlo e proteggerlo.
« Figliolo, come ben sai la situazione sta precipitando; vi sono alcune realtà che si scontrano coi nostri ideali, che danneggiano la nostra missione. »
Il capitano apre una busta gialla, e ne estrae delle foto.
Sono bambini, presi di sfuggita; bambini spaventati, consumati dalla fame, dalla povertà, dalla malattia.
Il cuore del soldato Roger si ferma per un istante: è il dolore che lo domina, a far sì che esso si stringa e dia strani segnali.
« Capitano, cosa sta succedendo quindi? »
« Ragazzo, Arisato è sovrappopolata; negli ultimi decenni la popolazione è cresciuta a dismisura, procreando e sviluppandosi sempre di più. »
« E questo è un male per noi, capitano? »
« È un male per tutti, ragazzo! »
Smith sbatte il pugno sul vecchio tavolo di legno, per enfatizzare il problema.
Roger abbassa lo sguardo.
Non per timore, si intende; sta riflettendo, sta cercando di comprendere.
« Chi sono questi bambini? »
« Sono i figli minori di alcune delle famiglie più numerose dell'isola; alcuni di essi verranno addestrati per entrare nell'esercito, altri verranno deportati, ed altri ancora... »
Il capitano si interrompe, cercando di trovare le parole più adatte.
Lo sguardo di Roger si fa vacuo, adesso; sa bene cosa succederà agli altri, a quelli meno fortunati.
« Gli altri moriranno, vero? »
« Ragazzo, non guardarmi così; noi operiamo per il Bene superiore, per la salvaguardia della specie umana.
I migliori vanno avanti, i deboli soccombono. »
« Come mia sorella Elena? »
La voce del soldato è piatta, ormai.
Il capitano lo squadra, sorride e scuote la testa.
« Tua sorella non era adatta a questo mondo, lo sai; sei stato tu stesso a decretare il suo destino, ricordi? »
Roger ricorda eccome; la morte di Elena era giunta per mano sua, seppur inconsapevolmente.
Combattevano per la propria vita, allora; e lui era riuscito a salvarsi, lasciando però morire lei.
« Ci avete costretti a correre contro il tempo, venti anni fa: eravamo soltanto dei bambini, Capitano... dei bambini. »
« Ragazzo, ricorda: è tutto nelle mani del Bene superiore.
Esso ha scelto te, e non lei; sentiti fiero di questo dono. »
Roger si alza, sente il peso dei suoi miseri ventisette anni sulle sue forti spalle.
« Ragazzo, devi uccidere tu quei bambini.
Sei bravo nell'uccidere, non hai mai fatto soffrire nessuno; ti saranno grati, credimi. »
Il soldato sorride, ed estrae la sue fedele pistola.
« Capitano ha detto che devo servire il Bene superiore, giusto? »
Smith annuisce, soddisfatto.
Quello è il suo ragazzo, lo riconosce; sa che eseguirà alla lettera i suoi ordini.
Sa che ucciderà quei bambini.
« Sa, capitano Smith... in tutti questi anni ho seguito i suoi ordini, prima da bambino soldato, poi da adolescente soldato.
Lodava le mie capacità, mi mostrava agli altri come un trofeo.
"Il ragazzo prodigio, il gioiello" mi chiamava.
Quel ragazzo adesso è un uomo, capitano.
Quel ragazzo adesso sa qual è davvero il Bene superiore. »
Roger leva la sicura della pistola con calma, e la punta verso Smith.
« Cosa fai, ragazzo? »
« Porto a termine la mia missione, Capitano. »
Roger spara un solo colpo alla testa di Smith, freddandolo.
« Per il Bene superiore. »
Edited by Nihad Sbitli - 24/9/2015, 14:59. -
HeliØ of the Ode.
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Ripulisco e smisto in AR. . -
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bellissima.
dovrebbero farlo tutti
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