SCP-1055

Il contenimento di SCP-1055 dipende principalmente dalla salute e dal benessere del suo custode, D-1055. A causa delle reazioni estreme di SCP-1055 alla percezione da parte di esseri umani, affinché il contenimento sia possibile è necessario che il personale nel sito sia portato a credere, surrettiziamente, che D-1055 stesso sia l’entità anomala. D-1055 possiede facoltà mentali inferiori alla media, ma è consapevole dell’importanza del suo incarico, tenere “Bugsy” al sicuro tra le braccia. Pertanto D-1055 ha costituito finora l’unico mezzo possibile per il contenimento di SCP-1055 senza gravi perdite di personale e risorse.

In condizioni normali, SCP-1055 assomiglia superficialmente a un esemplare di Ursus arctos horribilis; tuttavia, il suo volume, la sua massa e la sua morfologia variano spontaneamente. Le modalità con cui SCP-1055 acquisti e perda massa non sono state comprese, tuttavia ciò sembra essere correlato al numero e alla vicinanza di individui che siano consapevoli di SCP-1055 e dalla natura delle attenzioni ricevute da questi. Una consapevolezza di SCP-1055 di tipo spaventato o ostile ne fa aumentare le dimensioni e l’ostilità in misura significativamente maggiore di quanto faccia una consapevolezza benevola, ma a causa della natura violenta di SCP-1055 anche una consapevolezza pacifica della sua esistenza potrebbe condurre a una potenziale violazione del contenimento, se le sue dimensioni e quindi la sua pericolosità aumentassero progressivamente, esponendolo quindi all’attenzione di un numero maggiore di individui.

Nel caso di una esposizione catastrofica alla consapevolezza da parte di esseri umani, SCP-1055 verrebbe rapidamente sopraffatto dalla sua stessa massa e non sarebbe più capace di muoversi di propria iniziativa; tuttavia, esso continuerà a crescere e genererà organi di senso e appendici che utilizzerà per aggredire qualsiasi creatura vivente entro il suo raggio d’azione. Pur se confinato in luoghi sotterranei, la crescita di SCP-1055 può esercitare una pressione sufficiente a causare tremori e ingenti crolli strutturali, e le protrusioni della sua massa corporea possono spingersi attraverso falle o crepe di qualsiasi dimensione, anche allargandone l’apertura.

Al di là dell’aumento della sua massa, SCP-1055 non possiede abilità speciali di resistenza ai danni. Le porzioni della massa corporea di SCP-1055 che vengono rimosse in maniera cruenta non si rigenerano e non rimangono vitali in modo indipendente. Tuttavia, all’incirca il 75% di qualunque azione ostile diretta verso SCP-1055 ha finora fallito nel distruggere una porzione dell’organismo superiore a quella che l’atto stesso genera, anche nelle circostanze in cui il trauma veniva applicato a distanza mediante bombardamento o spiegamento di difese automatiche.

Non è stato possibile stabilire un limite massimo alla crescita o alla letalità della massa corporea di SCP-1055, nel corso delle violazioni del contenimento e conseguenti esposizioni a civili e a personale non schermato. L’unico evento che si sia mostrato efficace nel ridurre realmente le dimensioni di SCP-1055 è stato la morte almeno dell’80% degli individui consapevoli della sua esistenza. Nessuna classe di amnesici è sufficiente a eliminare tale consapevolezza.

Si è ipotizzato che l’eliminazione totale di SCP-1055 richieda lo sterminio di tutti gli individui precedentemente esposti, incluso il Consiglio O5 stesso e di quanti abbiano letto questo documento. È opinione unanime del Consiglio O5 che un fallimento del contenimento di SCP-1055 potrebbe espandersi progressivamente fino a sfociare in uno scenario di Classe XK se la sua esistenza diventasse pubblicamente nota.

Le procedure correnti sono state adottate a seguito della dodicesima violazione del contenimento di SCP-1055, culminata nel massiccio bombardamento di precisione del precedente Sito 76 e nella perdita di tutto il personale all’interno, con l’eccezione di D-1055 (originariamente classificato come D-492291; si veda il modulo 1055-46 re: esenzione dalla terminazione).

Squadre di ricerca in doppio cieco trovarono D-1055 da solo, tra le macerie, aggrappato ai resti sbrindellati di SCP-1055 a mo’ di “coperta di Linus”. Si è ipotizzato che D-1055 non abbia la piena capacità di comprendere la vera natura di “Bugsy” e che, dato il suo comportamento ossessivamente protettivo e affettivo nei confronti di SCP-1055, egli non sia capace di innescare la crescita esponenziale e l’ostilità che l’interazione con esseri umani produce normalmente in SCP-1055.

Secondo i colloqui con il personale di contenimento, sembra che SCP-1055 stesso non possieda attualmente la massa corporea e muscolare per resistere a D-1055, o semplicemente che gli manchi la volontà di farlo. La maggioranza del personale è stata persuasa efficacemente che SCP-1055 sia un animale di pezza mal cucito, sebbene appaia realistico in maniera disturbante. Qualunque movimento o altre indicazioni del contrario sono state attribuiti all’ipotetica natura anomala di D-1055.