Teoria degli Antichi Astronauti

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  1. FaaipDeØiad
         
     
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    La teoria degli antichi astronauti, detta anche teoria del paleocontatto o paleoastronautica, è l'insieme delle teorie che ipotizzano un contatto tra civiltà extraterrestri e antiche civiltà umane quali Sumeri, Egizi, civiltà dell'India antica e civiltà precolombiane.
    Tali teorie sono molteplici e fanno riferimento al fatto che la Terra sarebbe stata visitata da esseri extraterrestri intelligenti e che tale contatto è legato alle origini e allo sviluppo delle culture umane, tecnologie e religioni. Infatti, alcune di queste teorie suggeriscono che gli dèi raffigurati nella maggior parte se non tutte le religioni, sarebbero in realtà degli esseri extraterrestri, e le loro tecnologie venivano erroneamente scambiate da parte dell'uomo primitivo per delle entità divine.
    Le Teorie degli Antichi Astronauti possono includere anche l'idea che la civiltà potrebbe essersi evoluta sulla terra in due diverse occasioni e che la visita di antichi astronauti può riflettere il ritorno dei discendenti di antichi esseri umani la cui popolazione è stata separata dagli esseri umani legati alla terra. I fautori delle teorie degli antichi astronauti indicano ciò che essi percepiscono come lacune nelle registrazioni storiche e archeologiche e anche ciò che vedono come una mancanza di spiegazioni definitive, in determinati contesti delle scienze archeologiche. I sostenitori di queste teorie ritengono che le prove a sostegno delle loro interpretazioni sono evidenziate dai vari reperti archeologici (OopArt) che ritengono essere anacronistici e al di là delle presunte capacità tecniche delle culture storiche a cui sono associati.
    Un altro tema comune si basa sull'interpretazione di rappresentazioni di alcune opere d'arte antiche come raffigurazioni di visitatori extraterrestri realizzate dalle culture antiche e dai contattati. I critici sostengono, tuttavia, che eventuali lacune nella conoscenza contemporanea del passato non dimostrano che tali idee speculative sono una condizione necessaria o addirittura plausibile, per trarre dai dati disponibili una conclusione affrettata. Un certo numero di rappresentazioni di antichi astronauti sono realizzate in diretta opposizione al consenso interpretativo della scienza e in contrasto con le legittime spiegazioni scientifiche. La comunità scientifica resta generalmente scettica, e l’opinione dominante è che non vi è alcuna prova reale in grado di sostenere le teorie degli antichi astronauti e il paleocontatto.
    Le Teorie degli Antichi Astronauti possono essere considerate un sottoinsieme della teoria del paleocontatto alieno, una ipotesi che degli extraterrestri intelligenti avrebbero visitato la Terra.

    Ma come si è arrivati a queste teorie? Già a partire dagli scintillanti anni ’50, con l’avvento dell’ufologia, si diffuse l’idea del paleocontatto. Tale idea prese piede col tempo e negli anni ’70, grazie a Erich von Däniken (uno dei maggiori sostenitori) e Zecharia Sitchin , si diffuse a tal punto da non poter più essere ignorata dalla comunità scientifica (che in ogni caso la reputò una fantasia).

    Erich von Däniken è stato uno dei principali promotori di questa teoria nei primi anni ‘70, ottenendo l’interesse da parte di un vasto pubblico attraverso la pubblicazione del suo best-seller “Chariots of the Gods” e dei suoi sequel. Le prove di Von Däniken a sostegno della sua visione di un paleocontatto alieno sono manufatti e costruzioni monumentali, considerati dallo scrittore dei capolavori architettonici che avrebbero richiesto una notevole e sofisticata capacità tecnologica che all’epoca della loro costruzione non era a disposizione delle antiche culture, sostiene che questi manufatti sono stati costruiti direttamente dai visitatori extraterrestri o da esseri umani che avevano appreso le conoscenze necessarie da questi esseri.
    Lo scrittore ritenie che l'arte antica e l’iconografia in tutto il mondo illustra spesso dei veicoli aerei e navicelle spaziali, creature non umane ma intelligenti, antichi astronauti e manufatti frutto di una anacronistica e avanzata tecnologia .Von Däniken sostiene inoltre che le culture storiche geograficamente separate condividono gli stessi temi artistici, il che fa ritenere una comune origine. Una delle più famose e controverse prove è l’ interpretazione di von Däniken del coperchio del sarcofago recuperato dalla tomba Maya di epoca classica del sovrano Pacal di Palenque.
    Von Däniken aveva sostenuto che l'incisione rappresentava un astronauta seduto, mentre l'iconografia e il testo di accompagnamento Maya lo identifica chiaramente come un ritratto del sovrano con l'Albero del Mondo che appartiene alla mitologia Maya . Le origini di molte religioni sono interpretate da von Däniken come reazioni a incontri con una razza aliena. Secondo il suo punto di vista, l'uomo considerava soprannaturale la tecnologia degli alieni e gli alieni stessi venivano considerati degli dei. Von Däniken sostiene che le tradizioni orali e scritte dalla maggior parte delle religioni contengono riferimenti a visitatori alieni e descrizioni di stelle e oggetti veicolari che viaggiano attraverso l'aria e lo spazio.
    L'autore sostiene che queste dovrebbero essere considerate come descrizioni letterali fatte dai testimoni oculari che sono state interpretate dai popoli primitivi come eventi soprannaturali, più che finzione simbolica e mitica. Una di queste descrizioni è la rivelazione di Ezechiele nell'Antico Testamento, che Däniken interpreta come una descrizione dettagliata di un veicolo spaziale in fase di atterraggio .Dopo la pubblicazione dei libri di von Däniken, nessuna prova sostanziale venne stata trovata per verificare le sue affermazioni, mentre le prove molto sostenute e discusse furono smentite.

    Zecharia Sitchin nel suo lavoro "Le Cronache della Terra" si concentra intorno all’interpretazione dell’antica cultura sumera e dei testi mediorientali, misteriosi siti megalitici e manufatti anomali provenienti da tutto il mondo. Egli teorizza che gli dèi della vecchia Mesopotamia erano in realtà astronauti provenienti dal pianeta Nibiru, che i Sumeri credevano essere il "12° pianeta" (contando il Sole, la Luna e Plutone come pianeti) il quale veniva associato al dio Marduk.
    Secondo Sitchin, il pianeta Nibiru continua ad orbitare intorno al nostro sole su un'orbita allungata di 3.600 anni. Anche se l'astronomia moderna non ha ancora trovato alcuna prova diretta di questo ipotetico pianeta, una serie di recenti osservazioni di alcune anomalie nella fascia di Kuiper e le traiettorie delle comete hanno portato alcuni astronomi tradizionali a suggerire la spiegazione sulla possibile esistenza di una grande corpo planetario o stellare al di là del nostro sistema solare .
    Sitchin suggerisce anche che la fascia di asteroidi tra Marte e Giove sono i resti frantumati dell’antico pianeta "Tiamat", che si sarebbe distrutto in una delle orbite di Niburu attraverso il sistema solare.Secondo Sitchin, i Sumeri riferiscono come gli Anunnaki o abitanti di Nibiru scesero sulla Terra circa 400.000 anni fa con l'intento di procurarsi delle materie prime che dovevano essere trasportate su Nibiru in modo da soddisfare le loro esigenze minerarie. Gli Anunnaki ben presto si stancarono del compito a loro affidato per cui crearono geneticamente degli operai e ingegneri in grado di lavorare nelle miniere al loro posto. Dopo molti tentativi ed errori alla fine crearono l’homo sapiens sapiens: "Adapa" (modello di uomo) o Adamo apparso nella mitologia più recente.Sitchin sostiene che gli Anunnaki erano attivi nelle vicende umane fino a quando la loro cultura non fu distrutta da catastrofi globali provocate dalla brusca fine dell'ultima glaciazione avvenuta circa 12.000 anni fa.
    Vedendo che gli esseri umani sopravvissuti e tutto quello che avevano costruito era stato distrutto, a quel punto il Dio Supremo disse: "la regalità è stato donata dal cielo alla terra" . A seguito di ciò gli Anunnaki lasciarono la Terra dopo aver dato all'uomo la possibilità e i mezzi per governare se stessi.

    Tutte queste teorie, che possono sembrarci fantascientifiche, non sono però campate per aria: tuttora sono in corso studi e ricerche che riguardano dipinti, strutture, testi e oggetti che, evidentemente, hanno fatto sorgere qualche dubbio anche agli scienziati. Analizziamo ora le prove che, per i sostenitori, sarebbero la conferma della teoria:

    Dipinti rupestri, geroglifici e artefatti antichi

    Numerosi dipinti rupestri sparsi in tutto il globo sembrano rappresentare astronauti, navicelle spaziali e strani esseri apparentemente non umani, solo un caso? Giudicate voi stessi

    Questa è una statua Maya del sito archeologico di Copan e sembra proprio raffigurare un’astronauta. Infatti, ciò che è scolpito attorno al volto umano della statua potrebbe essere la raffigurazione di un casco, appunto come quelli indossati dagli astronauti mentre ciò che che si trova davanti alla bocca sembrerebbe raffigurare un respiratore.


    Questa è una statuetta di creta trovata in Turchia ad Antalya, e datata 5000 A.C., esposta al British Museum a Londra, per molti è la rappresentazione di un classico alieno grigio, con grandi occhi allungati e la forma del volto non ovale (come appunto dovrebbe essere se raffigurasse quella del volto umano) ma al contrario ha la fronte piatta ed allargata e che si restringe appena fino all’inizio delle braccia ed in più non si distinguono il naso, la bocca ed il collo.


    Queste due statue sono le cosiddette statue di Cuenca, dell’Ecuador, per i sostenitori preludono chiaramente a degli esseri umanoidi con tute spaziali, si possono chiaramente distinguere caschi e attrezzatura.


    Quelli che seguono sono dei geroglifici ritrovati nel tempio di Osiride ad Abydos, in Egitto. Come si può ben notare, la figura n°1 sembrerebbe un moderno “elicottero”, infatti la sua evidente forma e le eliche soprastanti sono facilmente riconoscibili. La figura n°2, secondo l’opinione alcuni dei più, sembra raffigurare o un “sottomarino” o un “carro armato” e infine la figura n°3, sembrerebbe invece raffigurare un comune “disco volante”, ossia il classico UFO, per la sua forma ovale. La terza immagine viene anche interpretata come un “aereo”, in quanto sulla parte sinistra iniziale, come si può ben notare, è presente ciò che potrebbe sembrare il timone di un aereo.


    Qui sotto segue una serie di pietre incise, appartenenti alla civiltà Maya, sono solo alcune tra quelle rinvenute 80 anni fa in Centro-America, nel sito archeologico di Calkmul. Osservando tali incisioni notiamo che sembrano raffigurare delle “navicelle spaziali” oltre anche alcuni pianeti. Una di queste incisioni sembra inoltre documentare quello che sembra il rapimento di un uomo.
    A quanto risulta, sempre nello stesso sito archeologico di Calkmul, sarebbe stato trovato anche un codice interpretativo, dalla cui traduzione si evincerebbero contatti tra il popolo Maya e gli alieni, oltre a tracce di un atterraggio extraterrestre avvenuto 3000 anni fa all’interno della giungla.


    Queste sono solo alcune delle pitture rupestri (a parer mio le più terrificanti) presenti in una grotta nella regione di Kimberly, in Australia. Questa grotta è ritenuta sacra dalla tribù aborigena della zona, chiamata Unambal, che adora i Wandjina, ossia gli esseri ritratti in queste immagini. Come possiamo notare perfettamente, questi esseri sembrano tutto tranne che umani, il che ha portato ha credere che siano in realtà rappresentazioni di esseri extraterrestri.
    Kimberly è l’unico luogo al mondo dove sono rappresentati questi strani esseri. Secondo i ricercatori, si tratta di realizzazioni molto antiche, almeno quanto la cultura aborigena che li realizza, risalente a circa 60 mila fa. La tradizione degli Unambal vuole che i componenti della tribù ridipingano le immagini, al fine di garantire la continuità e non perderne il ricordo. Per questi uomini si tratta di qualcosa di molto importante e di luoghi di culto ritenuti sacri.


    UFO e Arte

    Ovviamente le ipotetiche prove non si fermano a grotte e statuine, perfino l'arte dei più grandi è stata coinvolta.
    (citerò i più famosi ed interessanti)

    Carlo Crivelli, Annunciazione.
    Famoso quanto discusso, il quadro rappresenta appunto l'Annunciazione di Maria che viene colpita in fronte da un raggio proveniente dal cielo. Molti sostengono che il raggio provenga da un UFO mentre esperti e critici d'arte ritengono che sia una rappresentazione di Dio (tra l'altro molto comune all'epoca).


    Ventura Salimbeni, Esaltazione dell'Eucarestia
    Tutti noi amanti lo conosciamo: è il famoso che mostrerebbe lo Sputnik! Carne fresca per i sostenitori della teoria degli antichi astronauti. Quello che in realtà dovrebbe rappresentare per gli esperti è il Globo del Creato, presente in molti altri dipinti, sempre somigliante al satellite.


    Crocifissione, monastero in Kosovo
    Questo affresco mostra Gesù in croce e sullo sfondo 2 ipotetici UFO con tanto di pilota. Molto frequente in molti altre raffigurazioni, è considerata una prova importante ma per gli scettici quei due oggetti non sono altro che il sole e la luna.


    Opere architettoniche e monumenti

    Non vi basta? Come prove decisive, i sostenitori della teoria, prendono in considerazione monumenti, sculture e costruzioni che, a loro dire, sono frutto di una collaborazione con esseri extraterrestri o comunque dedicati ad essi. Quelli che non verranno citati potrete trovarli in un articolo già presente, nonché citato all'inizio.

    Le linee di Nazca
    Misteriose tanto quanto il popolo che le ha create, le linee di Nazca possono raffigurare scimmie, colibrì, piste d'atterraggio o astronauti. Tutt'ora non se ne conosce la funzione. La più emblematica pare essere quella del ragno che, apparentemente, rappresenterebbe un semplice ragno, se non fosse per un dettaglio: il ragno raffigurato è una particolare specie che possiede l'organo riproduttivo in una zampa, visibile solo al microscopio. Nonostante ciò nella rappresentazione Nazca compare quest'organo.


    Sarcofagi giganti di Saqqara
    Nel 1850, l’archeologo francese Auguste Mariette fece una scoperta straordinaria: un enorme bunker sotterraneo, il Serapeo di Saqqara, un dedalo di gallerie scavato nella roccia. Al suo interno, sono posizionati enormi sarcofagi di granito che si pensa siano stati trasportati dalla città di Assuan a circa 960 chilometri di distanza. Se ne contano a dozzine e pesano circa 70 tonnellate ognuno, ciascuno ricavato da un unico blocco di granito, tanto levigato da potercisi specchiare.
    Ma il vero mistero è come siano riusciti gli antichi egizi a trasportare questi massi enormi per chilometri, per poi posizionarli nell’angusto labirinto sotterraneo del Serapeo. A quale scopo? Alcuni credono ci sia lo zampino degli extraterrestri.


    Osservatori astronomici
    Molti osservatori astronomici sono considerati dai sostenitori dei veri e propri luoghi dove le due civiltà (umana e non) trovavano un punto d'incontro. Famosi per la loro precisione e importanza, siti come Machu Picchu e Stonehenge sono ancora motivo di studi.


    Fonti:



    Edited by FaaipDeØiad - 31/7/2015, 12:55
     
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    L&M anche per me. Teorie dubbie ma, in ogni caso, piacevoli da leggere.
     
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  3. FaaipDeØiad
         
     
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    La teoria teoria è dubbissima, non è riconosciuta da nessuno, ho scritto l'articolo perché pur essendo solo teorie sono molto molto controverse e interessanti. A me hanno fatto pensare e non poco e spero di condividere con il forum le mie stesse sensazioni :fifi: appena ho tempo correggerò il correggibile
     
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    A me non sembrano tutte cavolate, anzi...
    Le statuette con i due astronauti con tanto di tuta non mi sembrano coincidenze.
     
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  6. User-maat-re-Set-open-ra
         
     
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    Bullshits...all bullshits.
     
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    Gli alieni conquisteranno il mondo! A parte gli scherzi, con tutti questi "reperti", per me è un ipostesi plausibile...
     
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  8. suntslab
         
     
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    Certe cose sono veramente inspiegabili. Basta elencare due cose:
    Le piramidi e le linee di Gaza. É difficile ora, nei nostri anni, realizzare edifici così precisi :sisi:
     
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  9. Daz Pleiadi
         
     
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    Avevo letto che non si conosceva ancora che la terra fosse un globo in "esaltazione dell'eucarestia" (non so di che epoca sia il quadro)
     
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8 replies since 7/7/2015, 04:26   887 views
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