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FACE IN THE SAND ©.
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Continui a marciare sotto la neve, imperterrito.
Ogni fugace dubbio scompare tra il suono degli stivali, tra il ritmo dei respiri regolari, nel buio dell'incerta notte nella steppa russa.
Lontano da casa.
Lontano dagli amici.
Lontano da te stesso.
Oramai non sei più nulla.
Se non ci fossero i tuoi camerati, se non ci fosse il Reich, se non ci fosse il Führer, cosa saresti?
Oltre la morte, ti dicevano, saresti dovuto andare se gli ordini fossero stati quelli.
Essere uccisi di notte, nel dormitorio, dai sovietici coi loro sporchi coltellacci non deve essere stato bello.
Ricordi ancora la sensazione della giugulare aperta, il sangue che colava dalla gola, l'oblio della mente.
No, non è stato bello morire.
Eppure l'ordine era "oltre la morte, per il Reich questo e altro!".
Così tu e i tuoi camerati siete condannati, a marciare per l'eternità nelle gelidi notti nella steppa russa.
Non avrai mai riposo, il tuo destino è eterno, ma la causa è giusta.
La dannazione eterna per servire i camerati.
Per servire il Reich.
Per servire il Führer.
Ne vale la pena, no?
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Per me può andare in AR. . -
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Ripulisco e smisto AR .