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HLC.
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L'impossibilità dell'infinito.
Ci avete mai pensato? Io si, molte volte, forse troppe.
E' un continuo pensiero, assillante e opprimente, che mi perseguita da mesi, forse da anni.
Ma riflettiamo: come è possibile che l'universo, non inteso come astronomia o ogni tipo di scienza, sia infinito? Dove siamo noi? Come è possibile che tutto ciò sia accaduto?!
Sono forse risposte a cui non avremo mai risposta? Probabilmente si. Nessuno potrà mai concepire logicamente questo difficile apparato dell'universo e del suo contenuto che ci lega alla vita di adesso.
Mi sembra giusto dire che sono un tipo particolarmente razionale, non credo che ci sia dietro un intervento divino, essendo io ateo di principio.
Potremmo essere forse destinati a qualcosa di più grande di un semplice pianeta! Molto probabilmente, anzi, sicuramente siamo sotto il controllo di qualcuno o qualcosa al di fuori del nostro normale sistema solare.
Qualcosa di ancestrale, antico, ma che governa le regole della fisica, tutto ciò che accade qui e nell'universo.
Su questo è inutile soffermarsi troppo, ma sarebbe interessante capire cosa è questa cosa che ci regola.
La matematica forse? Complicati algoritmi di vita che fanno si che ci sia qualcosa nei nostri organismi, pianeti e sistemi.
Sarebbe un ipotesi...
Dove ci troveremmo? Una concezione di infinito è sicuramente certa, ma dove siamo? Cosa c'è dopo l'infinito? Qualcosa deve aver pure contenuto il tutto, prima di eventuali reazioni chiamatesi Big Bang.
Siamo forse frutto di una civiltà precedente alla nostra? Intendo dire naturalmente ben prima del Big Bang. Sicuramente qualcosa è successo perchè ciò accadesse.
Forse potremmo anche addentrarci nel discorso delle dimensioni parallele. Cosa sono? Esistono? Io penso di si. Se siamo realmente governati da complessi algoritmi è evidente che la stessa cosa succede in altri universi, mondi, dimensioni. Non ci resta che indagare su di noi, al nostro interno a cercare la risposta.
E, per evitare litigi, è meglio dire che metto da parte l'aspetto religioso della faccenda, mi piacerebbe sentire il parere scientifico / ipotetico di altri. Fatemi pure sapere.
Questo è quello che mi fa davvero rabbrividire: la coscienza di non essere niente in confronto alle cose che accadono al di la del sistema terra. Rifletterò!. -
Bark.
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Non essendo un vero e proprio racconto, ma solo uno spunto per fare conversazione, non necessita di Smistamento.
Sposto in Serious Off Topic.. -
HLC.
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Non si riesce a raccontare, a descrivere questa cosa. Metti pure nella sezionsezione serious off topic . -
Menghins.
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A leggere i vostri commenti mi è venuto in mente questo pensiero: ai confini dell'universo c'è la morte, la fine della materia.
Se per ipotesi prendessi una bellissima navicella capace di una velocità incredibile e scegliessi una qualunque direzione, cominciando a viaggiare fino al confine della galassia, non mi allontanerei eccessivamente dall'epicentro di tutto ciò che è regolato dalla fisica? La materia può esistere a "secoli-luce" di distanza dai pianeti, dalle costellazioni e da tutti i corpi celesti che sono presenti nella galassia? Provo a fare un esempio molto contorto(preciso che è solo la mia immaginazione) Un corpo che si trova ad una certa profondità marina subisce una pressione che tende a crescere mentre continua ad inabissarsi ; la gravita terrestre invece cessa di attrarre i corpi alla terra quando si raggiunge una certa altezza, pertanto assumo che la distanza a cui mi trovo rispetto al nucleo di un corpo celeste esercita una forza diversa sul mio corpo.
E allora mi chiedo, non è possibile che esista un sotto-insieme di queste forze che tiene la materia unita e che raggiunta una certa distanza dai corpi celesti cessi di risultare efficace? Se cosi fosse, semplicemente ai confini dell'universo non ci sarebbe necessariamente l'infinito, ma più semplicemente un confine in cui la vita non può esistere (al di la del freddo per la lontananza dai soli). E avvicinandomi a questo confine vedrei la mia navicella disgregarsi, ed io con lei. chissa... -
DanRiasHive.
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Beh, che domande interessanti. Distorted, provo la stessa identica sensazione quando penso a questo genere di cose. Mi sale un'ansia pazzesca, nausea, non so perchè ma mi agito davvero tanto.
Tornando alla discussione, ceechiamo di analizzarla da un punto di vista scientifico. Prima del Big Bang, non vi erano altro che tempo e spazio collassati, accartocciati, inseparabili l'uno dall'altro. Poi qualcosa è successo, cosa non si sa, ma una grande quantità di energia si è sprigionata e si è creata la materia. Nei più moderni e all'avanguardia laboratori fisici del mondo si è riuscita a creare per pochi istanti una particolare perticella che suppongo abbiate sentito nominare: il bosone di Higgs. Questa simpatica palla ha la capacità di trasformare l'energia in materia che, per chi conosce un pò la fisica, sono molto simili (la materia diventa energia se viaggia a velocità prossime a quelle della luce). Se so riuscisse a capire se il bosone di Higgs era presente in quel tempo (e non si può nemmeno parlare di tempo, visto che è un concetto diverso da come lo.intendiamo noi), si può già capire una parte di ciò che è successo. Se la scienza attualmente non spiega alla perfezione ciò che sia successo, non è detto che non possa farlo in seguito
Menghins, cosa c'è ai confini dell'universo? Ci sono diverse teorie, tuttavia al di fuori dell'universo osservabile, si pensa che ci siano increspature di spazio e tempo collassate su se stesse, indovina un pò, proprio come era prima del Big Bang. La teoria più accreditata e questa, poi ci sono altre teorie imho altrettanto valide.Inviato dal mio Nexus 5 tramite ForumFree App
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drak 45.
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io non so come risponderti .