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.SPOILER (clicca per visualizzare)Prima che mi riempiate di insulti, non avevo le idee ben chiare. Ho voluto scrivere qualcosa di "diverso", ma non sono molto soddisfatto del lavoro. Tuttavia, ci ho perso qualche ora e mi sento comunque in vena di chiedere un parere a voi.
Guardiamo in faccia la realtà, queste leggende non sono altro che creazioni di menti perverse, con l'utilizzo unico della fantasia. Non esistono mostri sotto al letto, non esiste l'Uomo Nero, non esistono i vampiri, nulla di cui abbiamo paura esiste realmente.
Potete stare tranquilli, non è di loro che bisogna aver paura, per l'amor del cielo. Basta prendersi in giro. Leggere storie dell'orrore, a che pro? Credere a tali sciocchezze, un tempo lo facevo anch'io, sapete? Ciò che raccontano non è reale.
Passiamo troppo tempo a credere alle favole, senza renderci conto che il vero male è quello non temuto, non nascosto, quello meno prevedibile.
Se proprio ci tenete ad essere illusi da queste storie, ve ne racconto qualcuna anch'io:
C'era una volta un uomo, che per saziare la sua fame, fece a pezzetti il proprio figlio, mangiandolo per cena.
Da quel momento nacque la leggenda dei mostri.
C'era una volta una donna, che stanca di essere presa in giro iniziò a torturare tutte le persone che si prendevano gioco di lei, tagliando loro la gola e bevendo il sangue che ne fuoriusciva.
Da quel momento nacque la leggenda dei vampiri.
C'era una volta un uomo, che per insanità mentale si divertiva a rapire bambini e tenerli chiusi in delle gabbie, senza farli mangiare, per poi gettarli nelle fiamme e lasciare che la loro giovane anima finisse in fumo.
Da quel momento nacque la leggenda dei demoni.
C'erano una volta delle donne, che stanche del peso che loro stesse scelsero di avere, presero i loro figli e li cucinarono in pentole di acqua bollente, senza alcuna pietà.
Da quel momento nacque la leggenda delle streghe.
C'era una volta un uomo egoista, che non accettava il fatto di non essere felice, tanto da rendere impossibile la vita a chiunque gli capitasse sotto tiro. Ha ucciso e violentato donne e bambini. Ha torturato anziani e fatto patire dolori atroci a tutti gli uomini che osavano impedire i suoi crudeli atti.
Da quel momento nacque la leggenda del diavolo.
Potrei stare qui a scriverne altre mille di storie, ma non avrebbe senso.
Dolore, tristezza, paura. Emozioni che tutti noi proviamo quando leggiamo storie scritte da uomini e da donne. Narrano di mostri che divorano bambini nella notte di halloween. Parlano di streghe che fanno magie e usano le persone come ingredienti per i propri esperimenti. Raccontano di un inferno dove il dolore regna sovrano, dove esistono bambini con corpi mutilati. Donne pazze con sete di lussuria e potere che uccidono senza pietà. Uomini senza scrupoli che commettono peccati e piangono solo dopo aver causato il problema.
Non vi sembra familiare? Non vi sembra di viverci in questo inferno?
Ma cosa diavolo sto dicendo?
Sto iniziando seriamente a delirare, ho detto solo cose senza senso.
E' che ho paura di loro, come loro hanno paura di me.
Forse è meglio strappare questo foglio di carta, gli esseri umani non esistono.SPOILER (clicca per visualizzare)So che il finale non rende, ma veramente non sapevo in che modo comporlo.
Mi è venuta questa idea del protagonista 'mostro' che scrive la storia quasi per caso, spero che comunque sia per voi una bella riflessione e che l'apprezziate. Nonostante io non l'abbia scritta/narrata nel modo migliore.
Edited by Devilz - 5/3/2014, 23:00. -
.CITAZIONEun tempo lo facevo anch'io, sapete.
O metti il punto interrogativo dopo sapete, o lo togli.
L'ho interpretata in questo modo:SPOILER (clicca per visualizzare)è un mostro che tenta di scrivere una Creepypasta, o comunque un racconto immaginario: quindi scrive che le entità della sue realtà (i mostri) derivano da entità immaginarie (gli uomini) create dalle menti dei mostri. Verso la fine inizia a pentirsi di aver scritto quelle cose e a temere che gli uomini (i suoi mostri) siano veri. Alla fine si rende conto che scrivere il racconto lo stava facendo delirare, facendogli credere cose assurde (quale l'esistenza degli uomini) e decide di strapparlo.
Dimmi se è corretta: non la giudico perché ho anche altre interpretazioni in mente e non vorrei sbagliarmi.. -
IlCavaliereNero94.
User deleted
Riflessione carina direi che sia più un AR però per come va a parare. . -
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Anche io sono per AR . -
.CITAZIONEun tempo lo facevo anch'io, sapete.
O metti il punto interrogativo dopo sapete, o lo togli.
L'ho interpretata in questo modo:SPOILER (clicca per visualizzare)è un mostro che tenta di scrivere una Creepypasta, o comunque un racconto immaginario: quindi scrive che le entità della sue realtà (i mostri) derivano da entità immaginarie (gli uomini) create dalle menti dei mostri. Verso la fine inizia a pentirsi di aver scritto quelle cose e a temere che gli uomini (i suoi mostri) siano veri. Alla fine si rende conto che scrivere il racconto lo stava facendo delirare, facendogli credere cose assurde (quale l'esistenza degli uomini) e decide di strapparlo.
Dimmi se è corretta: non la giudico perché ho anche altre interpretazioni in mente e non vorrei sbagliarmi.
Hai colto nel segno! Chiunque non riuscisse a capirla, legga lo spoiler di Liutern.
Ho modificato, grazie della segnalazione!. -
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Anche secondo me è AR. . -
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Ripulisco e smisto in AR . -
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Up . -
ƒ a.
User deleted
Davvero molto carina
Anche io l'ho letta personalmente con la stessa chiave di lettura di liutern.
Devo ammettere però che a pensarci poi su, ed allargandosi molto come pensiero e discorso: a volte si pensa a tutti questi mostri o entità, avendo paura di loro. Supponiamo che esistano realmente e che ci vogliano far del male, arriveranno mai, però, a far soffrire l'uomo quanto già è riuscito a fare da solo?
Forse i mostri sono stati semplicemente inventati da noi stessi, per non temere i nostri simili.
Per non pensare al pazzo che si nasconde in ogni città, e che da un momento all'altro potrebbe decidere di impugnare un coltello e commettere una strage.. -
.Davvero molto carina
Anche io l'ho letta personalmente con la stessa chiave di lettura di liutern.
Devo ammettere però che a pensarci poi su, ed allargandosi molto come pensiero e discorso: a volte si pensa a tutti questi mostri o entità, avendo paura di loro. Supponiamo che esistano realmente e che ci vogliano far del male, arriveranno mai, però, a far soffrire l'uomo quanto già è riuscito a fare da solo?
Forse i mostri sono stati semplicemente inventati da noi stessi, per non temere i nostri simili.
Per non pensare al pazzo che si nasconde in ogni città, e che da un momento all'altro potrebbe decidere di impugnare un coltello e commettere una strage.
E' proprio ciò che volevo trasmettere in un certo senso, far capire all'uomo che l'unico nemico con cui combatte è sé stesso.
L'uomo ha inventato i mostri di cui ha paura.. -
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Up . -
ÜšërmãäträŠëtêpëñRa.
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Sulle prime pensavo fosse qualcuno che rifletteva seriamente sulle leggende....poi ho compreso, devo dire che è carina, ma non mi ha trasmesso granché, tuttavia è molto arduo per me trovare un racconto che mi susciti qualcosa. . -
Bluelife.
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Mi hai fatto rivivere la sensazione di quando ho scoperto che Babbo Natale non esiste.
Mannagg 'a mort!
Scherzo ovviamente.
Analisi perfetta, concordo con te.. -
.Mi hai fatto rivivere la sensazione di quando ho scoperto che Babbo Natale non esiste.
Mannagg 'a mort!
Scherzo ovviamente.
Analisi perfetta, concordo con te.
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C'era una volta una donna, che stanca di essere presa in giro iniziò a torturare tutte le persone che si prendevano gioco di lei, tagliando loro la gola e bevendo il sangue che ne fuoriusciva.
non vedo cosa ci sia di sbagliato in esso.
anzi,forse dovrei metterlo in pratica anch'io per vendicarmi di certa gente.
ps. mi sembra + in stile creepypasta che da altri racconti.