-
Kalinicta.
User deleted
C'era una volta una bambina che si chiamava Berta, la quale era straordinariamente buona.
Ella faceva tutto quello che le si diceva di fare, non mentiva mai, teneva puliti i suoi vestiti, mangiava la minestra senza protestare, imparava a memoria tutte le lezioni ed era sempre cortese nei modi.
- Era carina? - domanderete voi.
No, non era carina come intendete voi, ma era orribilmente buona. Era talmente buona che vinse parecchie medaglie di bontà, e le portava sempre appuntate sul vestito. Aveva una medaglia per l'obbedienza, un'altra per la puntualità, una terza per l'ottimo comportamento. Erano grandi medaglie di latta che tintinnavano urtandosi tra loro mentre Berta camminava per la città. Nessun altro bambino o bambina aveva tre medaglie come lei, quindi doveva essere "extra" buona, anzi orribilmente buona!
Il principe di quel Paese sentì parlare di questa grande bontà, e volle premiare Berta permettendole di andare una volta alla settimana a passeggiare nel parco del suo palazzo.
Era un bellissimo parco, e a nessuno era mai stato permesso di andarvi a passeggiare. Così questa concessione fu davvero un grande onore. Nel parco c'era una grande quantità di porcellini che correvano qua e là, neri con la faccia bianca, bianchi con le macchie nere, tutti neri o grigi o rosa, e alcuni tutti bianchi.
Peccato però che non vi erano fiori, perché i porcellini li avevano mangiati. I giardinieri avevano detto al principe che non poteva tenere fiori e porcellini, così egli aveva deciso per i porcellini.
Berta fu triste quando si accorse che nel parco non vi erano fiori perché aveva promesso alle zie che non avrebbe colto neanche un fiore e voleva mantenere la promessa a tutti i costi. Vi erano però altre cose deliziose: stagni con pesci azzurri, verdi e rossi, alberi con pappagalli parlanti e uccelli di ogni piumaggio.
Berta si rallegrava dell'onore concessole e del privilegio di poter ammirare tante belle cose, e camminava impettita facendo tintinnare le sue medaglie.
A un tratto si imbatté in un grosso lupo che gironzolava in cerca di qualche porcellino per la sua cena. Pelo grigio, lingua nera, occhi rossi, che sfavillavano come carboni accesi. Che paura! Berta si spaventò e si mise a correre nel parco più rapidamente che poteva, ma il lupo la inseguì con enormi salti. Allora Berta si nascose dentro un folto cespuglio di mirti rimpiangendo di essere stata così orribilmente buona.
«Se non fossi stata così buona, a quest'ora me ne starei al sicuro in città» pensava.
Il lupo fiutava fiutava girando attorno al cespuglio, ma l'odore dei mirti era così forte che egli non poté sentire l'odore di Berta e credette di averne perduto le tracce. Stava per andarse, allorché Berta si mosse un poco e le sue medaglie tintinnarono.
Il lupo si scagliò contro il cespuglio, afferrò Berta trascinandola fuori e poi se la mangiò tutta fino all'ultimo boccone. Di lei non restarono che le scarpe, brandelli di vestiti e le sue medaglie di bontà.
- E i porcellini? - direte voi.
No, i porcellini si salvarono tutti. Il lupo aveva mangiato abbastanza.
- E le medaglie, chi ha preso le medaglie? -
Nessuno le ha prese. Chi vorrebbe avere con sé delle medaglie che fanno la spia?SPOILER (clicca per visualizzare)Libera riduzione da L'insopportabile Bassington di Saki, presa dalla raccolta Filastrocche, Fiabe e Giochi.. -
.
Io ho sorriso. Comunque è piuttosto macabra, avevi ragione. . -
.
INR, questa storia insegna che non mi bisogna mai eccedere con i propri comportamenti, positivi o negativi che siano. . -
.
Mi ha lasciato senza dubbio perplesso, ma non è HS. Anche se d'autore, credo che sia meglio smistarla in INR. . -
.
Concordo Inr. Smisto. . -
.
Che belle le fiabe 
. -
.
Carina, niente male:) . -
.
E adesso chi dice che essere sempre buoni è una buona cosa? .
