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Calma.
Immensa, amara, sconvolgente tranquillità.
Le onde collassano su sè stesse, mentre l'orizzonte cela alla vista qualunque cosa che non sia la profonda desolazione dell'oceano.
Una, due, tre ore.
Quattro, cinque, sei.
Uno, due giorni.
Da quanto vai sempre più giù?
Il tempo passa, logorante. L'anima si strugge per cercare una soluzione al paradosso. Ossigeno e idrogeno la soffocano.
Tre, quattro, cinque.
Una settimana.
La vista è offuscata, come il giudizio. A volte siamo fermi nello stesso momento in cui avanziamo.
Acqua, nuvole, sale, tristezza, rassegnazione, disperazione.
Nessuno a parte il nulla sa dove sei. I secondi passano come diverse eternità, non più scanditi da un qualcosa di decifrabile.
Il fissare l'orizzonte causa l'annegamento strozzato di ogni tuo pensiero. La criticità è annientata, quando non c'è più nulla da giudicare.
Fissa il vuoto.
L'infido verme della neutrale, grigia indifferenza si insidia attraverso le fibre del tuo essere.
Uno specchio che non riflette potrá mai essere utilizzato?
Cogli lo sguardo onnipresente di qualcos'altro.
E le onde si infrangono, continuamente, da come principio ha fine e vita ha morte. L'eternitá non si ferma. Non puoi scorgerne la fine, infinitamente piccolo come sei.
Consideriamo le formiche esseri insignificanti, e poi ci troviamo in balia di giganti.
Dèi terrificanti che lavano ogni tipo di pensiero, lasciando il vuoto a riempire sè stesso.
E ancora, ancora arrivano, si infrangono, collassano. Un nastro infinito che riparte dalla sua fine inesistente.
Se c'è qualcos'altro non puoi saperlo.
Non ne sei degno.
Sei solo una goccia, una piccolissima, infinitesimale goccia nata e morta all'istante in un oceano che di te farebbe volentieri a meno.
Quanto tempo è passato? Millenni, secoli, anni. Secondi.
L'infinito non passa.
L'inutilitá totale dei ricordi balena in mente all'istante, inducendo alla riflessione sulla tua stessa composizione.
Torni da dove sei venuto.
Non puoi fermare le onde. L'insignificanza del tuo essere ne è perfettamente evidenziata.
Siamo briciole, sole in mezzo ad un mare di esseri uguali a noi, fatti per non trovarsi mai.
Ci riteniamo padroni di ogni cosa, fino a quando l'immenso non ci sovrasta.
Non sbagli.
E nel frattempo continui a cadere, affondando, verso migliaia di tuoi simili destinatari della tua stessa sorte.
Toccherai mai il fondo?
VideoSPOILER (clicca per visualizzare)Diversi livelli di lettura possibili. Non so se sia più da NR o CP, nel dubbio va qui.
Spiegazione:SPOILER (clicca per visualizzare)1^:Un uomo, probabilmente naufrago, affoga trascinato verso il fondale marino sulla quale si trovano i corpi dei suoi compagni, caduti e deceduti prima di lui.
2^:Un vecchio guarda l'orizzonte dalla riva, solo, aspettando la morte.
3^:Tema finale. Impotenza dell'uomo di fronte a qualcosa di più grande, incarnato nel mare.
Edited by »VShade - 13/8/2013, 10:17. -
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Penso d'averla capita, ma una spiegazione è mi farebbe piacere.
In alcuni punti il linguaggio vuole essere talmente aulico da sembrare forzato, ma va bene.
Lettura poco scorrevole, per quanto mi riguarda, ma tutto sommato mi è piaciuta.. -
.Penso d'averla capita, ma una spiegazione è mi farebbe piacere.
In alcuni punti il linguaggio vuole essere talmente aulico da sembrare forzato, ma va bene.
Lettura poco scorrevole, per quanto mi riguarda, ma tutto sommato mi è piaciuta.
Se vuoi una spiegazione si va di MP. Potrei moderare il linguaggio, se trovi sia troppo difficile da comprendere.
EDIT:No. Modificare il linguaggio peggiorerebbe l'effetto che la storia cerca di ottenere, oltre che impedire di vedere il tutto su un altro livello.
Edited by »VShade - 11/8/2013, 11:11. -
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Non ti ho chiesto di farlo, a me è piaciuta così. Aspetto un tuo MP. . -
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I Nostri Racconti. . -
OmegaDriver.
User deleted
Il linguaggio è giusto, per come vuoi mettere la storia. Mi è piaciuta, nulla da dire. La canzone si intona al contesto.
Per me, può andare in INR. -
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Smisto Inr. . -
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Bella Shade! Ma come gli altri... non ho capito benissimo il significato, potresti spiegarlo pls? . -
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Bravo, Shade. L'ho apprezzata tantissimo, anche se ho necessitato di qualche spiegazione. +1 . -
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Bella shady :3 . -
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Aggiunta spiegazione al testo. . -
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Ha un qualcosa di familiare.. L' immensità della morte, la sconfinata impotenza dell'uomo.
Mi ricordo qualcosa del racconto che ti ho fatto leggere.
Non c'è stato bisogno di leggere la spiegazione.
Si, ti preferisco in questo campo.
+1, K.. -
Wirz96.
User deleted
Bella, mi è piaciuta molto. Penso mi abbia "dato" anche un "qualcosa" in più del vero senso del racconto.
Complimenti Shade..