Il Senso della Vita Umana.

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  1. ~Mogøros•
         
     
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    Quante cose si fanno nella vita: si vive per raggiungere scopi, obiettivi, target, in modo consapevole, organizzato e determinato, in modo tecnicamente sempre più efficace e con grossi investimenti nella ricerca.

    Raggiungere obiettivi, realizzare progetti: finalità, scopi. Ma ci si domanda: che senso ha tutto questo? Tutti gli scopi che le persone si danno nella vita, dove conducono l'esistenza umana? Tutto quello che ognuno di noi pensa e fa nella vita, in fondo, a cosa mira?

    Tanti scopi si pongono gli uomini nella vita, ma che senso ha la vita umana in sé stessa?
    Tutti gli scopi che gli uomini si danno nella vita, sono essi a dare senso all'esistenza, oppure l'esistenza umana è un fatto che la ragione può comprendere come "significativo in sé stesso"?

    Qual è il significato della nostra esistenza?

    Lascio a voi la parola, cercherò di intervenire con la mia teoria nel momento più opportuno. Ma per adesso... Esprimetevi pure :)
     
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    Probabilmente il senso della vita umana è proprio scoprire suddetto senso, farsi domande, trovare risposte.
    Senza questo saremmo tutti uguali. E' bello farsi domande.
    Oppure il senso della vita... è trovare la perfezione. Dicono che non esiste, ma è perché non l'hanno trovata.
    Io ho esposto i miei pensieri quando ho letto la domanda, a voi giudicarli
     
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    Non voglio rispondere in modo secco, come se fosse un test, dato che questo è forse il tema di cui più ha riflettuto e discusso l'uomo.
    Pensandoci su qualche attimo, a me vengono bene o male tre grandi domande in mente legate a questo argomento.
    La prima è "per quale motivo esiste la vita?" e la risposta è molto difficile da dare, anche perché io credo non ci sia una risposta. Semplicemente, a un organismo "capita di esistere". Se si parlasse di persone generatesi nelle notti di luna piena, mi chiederei certamente che motivo ci fosse alla base della loro esistenza. Gli esseri viventi, però, nascono a causa dell'incontro di cellule sessuali o per la mitosi di organismi unicellulari e crescono fino alla maturità sessuale (generalizzo), dopodiché muoiono in tempi variabili (tranne una particolare specie di meduse che, giunta al termine della propria vita, "rinasce" dalle proprie cellule, diventando di fatto eterna). Non può esserci quindi un motivo alla base di qualcosa di casuale, che può accadere o non accadere. In ogni caso, le dinamiche prettamente scientifiche alla base della vita le conosciamo, quindi sappiamo, per esempio, cosa succede dopo che la cellula uovo viene fecondata.
    La seconda domanda, strettamente collegata alla precedente, è "con quale scopo inizia la vita?" ed è un pelino più complessa, ma secondo me continua a non avere risposta. Infatti, se l'esistenza di un essere vivente non inizia per un particolare motivo arcano, non vedo perché debba avere uno scopo anch'esso arcano. Si nasce e basta, non abbiamo mica nel DNA il messaggio "devi fare questo". Possiamo osservarlo negli animali, che non possedendo la ragione, una ragione "umana" almeno, vivono senza porsi obiettivi particolari. C'è, in realtà, uno scopo, l'unico con il quale nasciamo e che è per gli esseri viventi un istinto improrogabile: la conservazione della specie. Pensateci: se gli esseri viventi si sono evoluti in un certo modo e, una volta nati, compiono determinate azioni, lo fanno per sopravvivere, e sopravvivono per potersi riprodurre. La riproduzione è ciò per cui gli animali nascono e muoiono, pensate per esempio a quegli animali con organismi meno complessi, la cui unica azione è fecondare/deporre le uova, più in generale dare alla luce nuovi esemplari della loro specie.
    Per gli uomini, però tutto è più difficile: sebbene l'istinto di auto-conservazione sia fortissimo, è pressoché impossibile concepire una vita con l'unico scopo di raggiungere la maturità sessuale e riprodursi fino alla morte. La considereremmo forse la condizione di vita più disumana, perché priva proprio di ciò che ci rende umani.
    Ma cosa ci rende umani? :asd:
    La terza domanda è "quale scopo dobbiamo dare alla nostra vita?", e stavolta una risposta ce l'ha, ma è diversa per ciascuno di noi. Credo che sia stupido trovare uno scopo di vita a cui tutti debbano attenersi, si può dare come scopo il "vivere felici", ma sappiamo che ciascuno concepisce la felicità in modo diverso. Sta a ciascuno, quindi, trovare uno scopo per cui, secondo lui, valga la pena di vivere, un sogno, un obiettivo, uno stato di cose che vogliamo portare avanti e perseguire fino alla fine, perché sentiamo che è proprio ciò che ci serve.
    Possiamo scegliere una vita all'insegna della spensieratezza, per cui non importa cosa succeda, importa invece godersi ogni attimo senza preoccupazioni; possiamo scegliere invece una vita, anche semplice, che però sia priva di dolore, seguendo i meravigliosi insegnamenti di Epicuro, che suggeriva come raggiungere una felicità intesa come assenza di dolore, appunto.
    E' questo il bello, l'unica domanda che valga la pena farsi sul senso della vita può avere qualunque risposta ;)
     
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  4. ~Mogøros•
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    Sai una cosa Shintaka? Il nostro punto di vista è molto più simile di quello che avrei pensato di leggere dal resto degli utenti. Solo che hai tralasciato, o meglio, non ti sei soffermata con l'adeguata attenzione, sulla vera risposta che, a mio parere, detiene questo enigma mastodontico: noi viviamo per essere felici, il nostro scopo è quello di produrre sostanze come melatonina, serotonina e dopamina.

    Inoltre hai fatto bene a parlare degli animali nella tua risposta, anche io ho qualcosa in serbo per te :)

    Conosco uno scienziato (e penso che tutti voi lo conoscete) che per più di 20 anni ha osservato le specie animali e la specie umana in relazione ad esse: Charles Darwin. Il grande osservatore della natura ha scritto una affermazione importante nei suoi testi, e cioè:

    "Anche prescindendo dagli infiniti e meravigliosi adattamenti che osserviamo di continuo nelle specie della natura ci possiamo chiedere qual'è la spiegazione dell'armonia e del buon fine di tutte le cose del mondo. Alcuni autori, profondamente colpiti dalle profonde sofferenze che esistono nel mondo si domandano se tra gli esseri sensibili sia maggiore il dolore o la gioia, la sofferenza o la felicità, se il mondo nel suo complesso sia buono o cattivo. Io credo che la felicità prevalga decisamente benchè sia difficile dimostrarlo. Se tutti gli individui di una specie soffrissero sempre molto intensamente essi trascurerebbero la procreazione. Ora non v'è ragione di credere che questo sia mai avvenuto con una certa frequenza. Inoltre qualche altra considerazione può farci ritenere che in generale tutti gli esseri sensibili siano stati costruiti in modo da poter godere la felicità."

    Riassunto in parole più povere significa che gli animali crescono finché ad un certo punto diventano autonomi, sanno come vivere la loro esistenza di specie senza sbagliare, la vivono in modo autentico. Ciò avviene perché hanno l'istinto: attraverso l'istinto della specie e l'apprendimento parentale, in condizioni normali, maturano con l'età. Una gallina non sbaglierà mai a comportarsi come un cane e viceversa. L'animale non è libero di ordinare le proprie pulsioni in motivi, in comportamenti, esso non è libero nel suo rapporto con l'ambiente: è totalmente dominato dall'istinto. Quando l'animale soddisfa l'istinto (e questo gli basta), è felice.

    Questo è il senso della sua vita: l'animale perfetto, in un ambiente perfetto, non può fallire il suo istinto e raggiungere la sua felicità.

    Noi siamo dotati di un corpo simile a quello di un animale, abbiamo dei bisogni (calore, cibo, acqua, dormire...) e dobbiamo soddisfarli: la pena è la malattia, o la morte (come per tutti, d'altronde). Ma l'uomo non mangia o beve per istinto: ha fame e sete ma può digiunare. L'uomo non ha l'istinto della fame, della sete, della sessualità, eccetera: l'uomo ha il desiderio della fame, della sete o della sessualità. Il desiderio non è come l'istinto, qualcosa che domina l'essere: l'uomo può rinunciare ad appagare il proprio desiderio, o differirne l'appagamento, in vista di un benessere superiore. E' libero, dunque non ha inscritta in se stesso una sua felicità che raggiunge istintivamente, come l'animale. L'animale vive per essere appagato nel suo istinto: ha un istinto che lo guida e lo determina; l'uomo non ha istinti che lo guidano alla felicità, è libero. Essendo libero l'uomo è creativo nei modi diversi di realizzare i suoi desideri, di cercare la sua felicità: le pulsioni umane non sono mai riducibili a istinti, sono piuttosto dinamismi involontari che sempre diventano comportamenti culturali.
     
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  5. --)-Vuoto--
         
     
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    Non concordo......
    Lo scopo della vita non si puo ricercare semplicemente in noi stessi, o negli animali....... e il resto? Dov'è?........ la vita la si puo trovare pure in un sasso.......
    Io, sinceramente, non ho mai sentito parlare di Epicuro, ma addirittura eliminare il dolore....... e allora perchè esiste?........ che senso ha?
    Il dolore fa parte di noi....... esso ti tempra.... ti dona forza....... bisogna solo imparare ad accettarlo.
    Per capire cos'è la vita si deve avere una visione(minimo) globale di cio che ci circonda..... cosa non semplice.
    La vita e una connessione....... noi tutti siamo connessi attraverso un'energia sconosciuta con ciò che abbiamo intorno, e di conseguenza con il resto dell'universo..... che siano esseri umani, animali, alieni o semplici oggetti....... se fossimo in grado di sfruttare questo enorme potenziale, internet non avrebbe nessuna utilità.
    Concludendo, non so che scopo possa avere la vita(anche se...... forse....... tutta quella energia andrà a confluire da qualche parte........), però credo si possa usare una nota citazione:
    "L'importante non è la destinazione, ma il viaggio"
     
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  6. ~Mogøros•
         
     
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    CITAZIONE (--)-Vuoto-- @ 20/6/2013, 22:12) 
    Non concordo......
    Lo scopo della vita non si puo ricercare semplicemente in noi stessi, o negli animali....... e il resto? Dov'è?........ la vita la si puo trovare pure in un sasso.......
    Io, sinceramente, non ho mai sentito parlare di Epicuro, ma addirittura eliminare il dolore....... e allora perchè esiste?........ che senso ha?
    Il dolore fa parte di noi....... esso ti tempra.... ti dona forza....... bisogna solo imparare ad accettarlo.
    Per capire cos'è la vita si deve avere una visione(minimo) globale di cio che ci circonda..... cosa non semplice.
    La vita e una connessione....... noi tutti siamo connessi attraverso un'energia sconosciuta con ciò che abbiamo intorno, e di conseguenza con il resto dell'universo..... che siano esseri umani, animali, alieni o semplici oggetti....... se fossimo in grado di sfruttare questo enorme potenziale, internet non avrebbe nessuna utilità.
    Concludendo, non so che scopo possa avere la vita(anche se...... forse....... tutta quella energia andrà a confluire da qualche parte........), però credo si possa usare una nota citazione:
    "L'importante non è la destinazione, ma il viaggio"

    Concordo sul fatto che il dolore fa parte di noi, e non mi pare di aver parlato di "eliminare il dolore". Tutti gli uomini prima o poi nella vita sperimentano un limite conoscitivo, una insufficienza di significati ordinari, una mancanza radicale di forze necessarie per dominare l'ambiente ordinario ma soprattutto lo straordinario (malattia, morte, carestia, guerra…) e in definitiva il futuro, l'avvenire. Spesso le situazioni della vita ci fanno crollare addosso un disagio esistenziale, un mal di vivere. Le domande fondamentali della vita partono dall'inconscio e premono continuamente sull'Io profondo alla ricerca delle risposte. Se non trovano risposta, soluzioni concrete, l'Io è incerto, disorientato, non sa dove e come orientare l'esistenza. La persona prova un malessere esistenziale, un mal di vivere.

    E' ovvio che la vita è una connessione, non si può essere felici da soli, la felicità richiede relazione creativa con tutti, apertura totale, mobilitazione totale delle risorse per la felicità di tutti. Ognuno è veramente felice solo quando tutti sono veramente felici e totalmente disponibili alla felicità! Neppure una famiglia potrebbe raggiungere facilmente la felicità, solo un popolo avrebbe possibilità concrete! Anzi posso dire che ogni uomo può essere felice solo in una umanità felice, una umanità che ama.

    Non vedo perché mai non dovresti concordare con la mia risposta; stiamo parlando della stessa cosa, internet ha potenziale solo se l'uomo glielo garantisce, e l'uomo gli garantisce questo potenziale perché rafforza le relazioni, e di conseguenza rafforza la creatività. Tutti questi non sono altro che processi, processi che il nostro cervello svolge ogni giorno a nostra insaputa... A quanto pare il senso della vita non è poi così introvabile, tutta l'energia di cui parli finisce dove è iniziata: cioè dentro di noi.
     
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    Vuoto, con il tuo commento che vorresti dire?
     
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    Se avessi letto di Epicuro capiresti che non è "eliminare" il dolore, è studiarlo, osservarlo dall'esterno per minimizzarlo, per sminuirlo, per far sì che ci sia (perché non tutto il dolore può scomparire) ma che non ci faccia male. Probabilmente ho spiegato molto male la materia a cui si riferisce il "tetrafarmaco" (cercane qualcosa su internet), ma il concetto è quello. Prendiamo il trattamento del dolore fisico, che non si può ridurre, in merito al quale Epicuro suggerisce come sopportarlo: se il dolore è debole, può essere sopportato, se è forte, vuol dire che è di breve durata e necessiterà solo di pazienza, se è troppo forte da essere sopportato, vuol dire che ci porterà alla morte e non dovremo più preoccuparcene. Potrei dilungarmi su Epicuro, ma per farlo dovrei darmi come minimo una rispolverata alla lettera a Meneceo, per non dire cavolate.
    Passando al resto del tuo messaggio, si tratta comunque di una tua idea, che per quanto a me possa sembrare pressoché assurda, resta un pensiero in cui credi; ti chiedo solo cosa ti porta a dire che esista questo legame etereo, se si tratta di una forza sconosciuta e se noi non sappiamo usarlo? :/
    Comunque, Mogoros, hai approfondito e dato rilevanza a ciò che avevo dimenticato di dire, è sempre bello vedere gente che ragiona in quel modo ;)

    CITAZIONE (~Mogøros• @ 20/6/2013, 22:22) 
    CITAZIONE (--)-Vuoto-- @ 20/6/2013, 22:12) 
    Non concordo......
    Lo scopo della vita non si puo ricercare semplicemente in noi stessi, o negli animali....... e il resto? Dov'è?........ la vita la si puo trovare pure in un sasso.......
    Io, sinceramente, non ho mai sentito parlare di Epicuro, ma addirittura eliminare il dolore....... e allora perchè esiste?........ che senso ha?
    Il dolore fa parte di noi....... esso ti tempra.... ti dona forza....... bisogna solo imparare ad accettarlo.
    Per capire cos'è la vita si deve avere una visione(minimo) globale di cio che ci circonda..... cosa non semplice.
    La vita e una connessione....... noi tutti siamo connessi attraverso un'energia sconosciuta con ciò che abbiamo intorno, e di conseguenza con il resto dell'universo..... che siano esseri umani, animali, alieni o semplici oggetti....... se fossimo in grado di sfruttare questo enorme potenziale, internet non avrebbe nessuna utilità.
    Concludendo, non so che scopo possa avere la vita(anche se...... forse....... tutta quella energia andrà a confluire da qualche parte........), però credo si possa usare una nota citazione:
    "L'importante non è la destinazione, ma il viaggio"

    Concordo sul fatto che il dolore fa parte di noi, e non mi pare di aver parlato di "eliminare il dolore". Tutti gli uomini prima o poi nella vita sperimentano un limite conoscitivo, una insufficienza di significati ordinari, una mancanza radicale di forze necessarie per dominare l'ambiente ordinario ma soprattutto lo straordinario (malattia, morte, carestia, guerra…) e in definitiva il futuro, l'avvenire. Spesso le situazioni della vita ci fanno crollare addosso un disagio esistenziale, un mal di vivere. Le domande fondamentali della vita partono dall'inconscio e premono continuamente sull'Io profondo alla ricerca delle risposte. Se non trovano risposta, soluzioni concrete, l'Io è incerto, disorientato, non sa dove e come orientare l'esistenza. La persona prova un malessere esistenziale, un mal di vivere.

    E' ovvio che la vita è una connessione, non si può essere felici da soli, la felicità richiede relazione creativa con tutti, apertura totale, mobilitazione totale delle risorse per la felicità di tutti. Ognuno è veramente felice solo quando tutti sono veramente felici e totalmente disponibili alla felicità! Neppure una famiglia potrebbe raggiungere facilmente la felicità, solo un popolo avrebbe possibilità concrete! Anzi posso dire che ogni uomo può essere felice solo in una umanità felice, una umanità che ama.

    Non vedo perché mai non dovresti concordare con la mia risposta; stiamo parlando della stessa cosa, internet ha potenziale solo se l'uomo glielo garantisce, e l'uomo gli garantisce questo potenziale perché rafforza le relazioni, e di conseguenza rafforza la creatività. Tutti questi non sono altro che processi, processi che il nostro cervello svolge ogni giorno a nostra insaputa... A quanto pare il senso della vita non è poi così introvabile, tutta l'energia di cui parli finisce dove è iniziata: cioè dentro di noi.

    Mogoros, comunque mi pare di aver capito che Vuoto parlasse di esseri viventi o no collegati tra loro tramite una qualche rete wifi tramite la quale potrebbero addirittura leggersi nel pensiero o cose simili :gratt:
     
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  9. ~Mogøros•
         
     
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    CITAZIONE (» S h i n † a k a ™ @ 20/6/2013, 22:37) 
    Se avessi letto di Epicuro capiresti che non è "eliminare" il dolore, è studiarlo, osservarlo dall'esterno per minimizzarlo, per sminuirlo, per far sì che ci sia (perché non tutto il dolore può scomparire) ma che non ci faccia male. Probabilmente ho spiegato molto male la materia a cui si riferisce il "tetrafarmaco" (cercane qualcosa su internet), ma il concetto è quello. Prendiamo il trattamento del dolore fisico, che non si può ridurre, in merito al quale Epicuro suggerisce come sopportarlo: se il dolore è debole, può essere sopportato, se è forte, vuol dire che è di breve durata e necessiterà solo di pazienza, se è troppo forte da essere sopportato, vuol dire che ci porterà alla morte e non dovremo più preoccuparcene. Potrei dilungarmi su Epicuro, ma per farlo dovrei darmi come minimo una rispolverata alla lettera a Meneceo, per non dire cavolate.
    Passando al resto del tuo messaggio, si tratta comunque di una tua idea, che per quanto a me possa sembrare pressoché assurda, resta un pensiero in cui credi; ti chiedo solo cosa ti porta a dire che esista questo legame etereo, se si tratta di una forza sconosciuta e se noi non sappiamo usarlo? :/
    Comunque, Mogoros, hai approfondito e dato rilevanza a ciò che avevo dimenticato di dire, è sempre bello vedere gente che ragiona in quel modo ;)

    CITAZIONE (~Mogøros• @ 20/6/2013, 22:22) 
    Concordo sul fatto che il dolore fa parte di noi, e non mi pare di aver parlato di "eliminare il dolore". Tutti gli uomini prima o poi nella vita sperimentano un limite conoscitivo, una insufficienza di significati ordinari, una mancanza radicale di forze necessarie per dominare l'ambiente ordinario ma soprattutto lo straordinario (malattia, morte, carestia, guerra…) e in definitiva il futuro, l'avvenire. Spesso le situazioni della vita ci fanno crollare addosso un disagio esistenziale, un mal di vivere. Le domande fondamentali della vita partono dall'inconscio e premono continuamente sull'Io profondo alla ricerca delle risposte. Se non trovano risposta, soluzioni concrete, l'Io è incerto, disorientato, non sa dove e come orientare l'esistenza. La persona prova un malessere esistenziale, un mal di vivere.

    E' ovvio che la vita è una connessione, non si può essere felici da soli, la felicità richiede relazione creativa con tutti, apertura totale, mobilitazione totale delle risorse per la felicità di tutti. Ognuno è veramente felice solo quando tutti sono veramente felici e totalmente disponibili alla felicità! Neppure una famiglia potrebbe raggiungere facilmente la felicità, solo un popolo avrebbe possibilità concrete! Anzi posso dire che ogni uomo può essere felice solo in una umanità felice, una umanità che ama.

    Non vedo perché mai non dovresti concordare con la mia risposta; stiamo parlando della stessa cosa, internet ha potenziale solo se l'uomo glielo garantisce, e l'uomo gli garantisce questo potenziale perché rafforza le relazioni, e di conseguenza rafforza la creatività. Tutti questi non sono altro che processi, processi che il nostro cervello svolge ogni giorno a nostra insaputa... A quanto pare il senso della vita non è poi così introvabile, tutta l'energia di cui parli finisce dove è iniziata: cioè dentro di noi.

    Mogoros, comunque mi pare di aver capito che Vuoto parlasse di esseri viventi o no collegati tra loro tramite una qualche rete wifi tramite la quale potrebbero addirittura leggersi nel pensiero o cose simili :gratt:

    Questo è probabile, ma non è una risposta adatta a spiegare il senso della vita. Certo, è una possibilità che alcuni, a mio parere, hanno già sperimentato; una sorta di telepatia tra esseri viventi esiste già, ma dipende dalla vicinanza dei soggetti. Un po' come il Bluetooth! Tempo fa alcuni scienziati americani fecero un esperimento sulle capacità di analisi degli stimoli esterni non percepiti da un soggetto, ma percepiti da un altro in due stanze separate. Accesero una lampadina a intermittenza nella stanza del soggetto 1, e la realtà dell'esperimento non si fece attendere: a breve anche il secondo soggetto, estraniato dalla fonte di luce, registrava aumenti di frequenza cerebrale: come se anche lui vedesse la lampadina grazie a una sorta di connessione neurale che viaggia nella materia.
     
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  10. --)-Vuoto--
         
     
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    Mhhhh..... e difficile spiegare questo tipo di cose solo a parole........
    Per quel che riguarda Epicuro, se è cosi mi scuso........ come ho gia scritto, non so neanche chi sia, e da come lo avevi scritto Shintaka, mi era parso di capire altro......
    Comunque, sì..... credo che ci sia una connessione tra noi e tutto il creato(come una rete wifi :asd: )...... ho avuto una serie di esperienze che mi hanno portato a credere in questo......... e sia chiaro, non sono qui per farvi cambiare idea o atteggiarmi a messia..... e solo che....... sento che è così......... voi avete chiesto, e io ho dato la mia.
    Invece per quanto riguarda la felicità nella vita, non e sbagliato desiderarla....... ma non credo sia quello il punto per arrivare a capire.
    E la storia della connessione....... credo sia la risposta adatta(secondo me)....... anche perchè come(mi pare) che hai scritto mogoros...... quell'energia non finisce semplicemente in noi stessi......
    Come ho gia detto, non è semplice da spiegare a parole......... e poi ci sarebbero un'altro paio di concetti che dovrei spiegare...... ma si creerebbe un OT quindi evito..... al massimo ne posso aprire un'altro....

    Comunque, vorrei chiederti una cosa mogoros....... cosa intendi per Io?(per evitare freintendimenti)

    Infine, vi chiedo di nuovo, siccome mi pare di capire che tenete conto solo della vita dell'uomo e degli animali........... e il resto? Non conta?
     
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  11. PainAndMad
         
     
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    A mio parere il senso della vita (so che è banale) è riuscire a realizzarsi, lasciare la nostra impronta su questo mondo, Ognuno ha un suo obbiettivo personale, un grande desiderio, lo scopo della vita è viverla e realizzarsi.
     
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  12. ~Mogøros•
         
     
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    CITAZIONE (--)-Vuoto-- @ 20/6/2013, 23:34) 
    Mhhhh..... e difficile spiegare questo tipo di cose solo a parole........
    Per quel che riguarda Epicuro, se è cosi mi scuso........ come ho gia scritto, non so neanche chi sia, e da come lo avevi scritto Shintaka, mi era parso di capire altro......
    Comunque, sì..... credo che ci sia una connessione tra noi e tutto il creato(come una rete wifi :asd: )...... ho avuto una serie di esperienze che mi hanno portato a credere in questo......... e sia chiaro, non sono qui per farvi cambiare idea o atteggiarmi a messia..... e solo che....... sento che è così......... voi avete chiesto, e io ho dato la mia.
    Invece per quanto riguarda la felicità nella vita, non e sbagliato desiderarla....... ma non credo sia quello il punto per arrivare a capire.
    E la storia della connessione....... credo sia la risposta adatta(secondo me)....... anche perchè come(mi pare) che hai scritto mogoros...... quell'energia non finisce semplicemente in noi stessi......
    Come ho gia detto, non è semplice da spiegare a parole......... e poi ci sarebbero un'altro paio di concetti che dovrei spiegare...... ma si creerebbe un OT quindi evito..... al massimo ne posso aprire un'altro....

    Comunque, vorrei chiederti una cosa mogoros....... cosa intendi per Io?(per evitare freintendimenti)

    Infine, vi chiedo di nuovo, siccome mi pare di capire che tenete conto solo della vita dell'uomo e degli animali........... e il resto? Non conta?

    Un illuminazione tanto geniale è sempre accompagnata da una definizione ben precisa. Voglio dirti che se "una serie di esperienze" ti hanno portato a credere in quello che dici, allora saprai benissimo dirmi di che cosa parli. E' come se sai svolgere un equazione matematica ma non sai spiegarmi il procedimento: semplicemente non ha senso.

    Riguardo l'energia, beh... No, non finisce semplicemente in noi stessi; prima di farlo attraversa tutte le dimensioni (che sono dieci, infatti il nostro universo è in realtà decadimensionale, non tridimensionale; noi lo crediamo così perché non percepiamo le altre dimensioni, come il tempo) dell'universo per poi raggiungere l'etere (gli elementi che, in questo universo, garantiscono la presenza della vita: ossigeno, carbonio, idrogeno e azoto. Ti sembrerà strano ma... Non assomigliano vagamente ai 4 elementi naturali?) e ritornare nell'involucro del nostro corpo fisico.

    Invece per Io intendo l'anima dell'uomo, che in realtà è individualità pura, a-personale. In altre parole, la stessa anima è presente in ogni essere individuale. Pur essendo fuori dal moto (non è possibile manifestarla ai 5 sensi), l'anima è ciò che permette il movimento all'essere umano. L'anima è essenza individuale consapevole ed è auto-evidente, e non può essere dimostrata con prove estranee. Non è possibile negare l'anima, poiché sarebbe la stessa essenza individuale (l'Io-anima) a negarlo. L'anima è la base di ogni tipo di conoscenza, inferenza e deduzione.
    L'essenza dell'intero universo è la Coscienza cosmica, che lo pervade per intero ed anima tutta la materia, organica ed inorganica. L'Io, è la coscienza individuale che è direttamente collegata a quella Cosmica (cioè Dio).
    In corrispondenza a corpo, mente, intelligenza e anima individuali, esistono il Corpo , la Mente , l'Intelligenza e anima cosmici.
    Il nostro Io partecipa alla natura della Pura Coscienza (Dio) e non ha niente a che vedere con la materia, di cui sono invece costituiti tutti gli elementi materiali, inclusi la mente e l'intelligenza.
     
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    CITAZIONE (--)-Vuoto-- @ 20/6/2013, 23:34) 
    Mhhhh..... e difficile spiegare questo tipo di cose solo a parole........
    Per quel che riguarda Epicuro, se è cosi mi scuso........ come ho gia scritto, non so neanche chi sia, e da come lo avevi scritto Shintaka, mi era parso di capire altro......
    Comunque, sì..... credo che ci sia una connessione tra noi e tutto il creato(come una rete wifi :asd: )...... ho avuto una serie di esperienze che mi hanno portato a credere in questo......... e sia chiaro, non sono qui per farvi cambiare idea o atteggiarmi a messia..... e solo che....... sento che è così......... voi avete chiesto, e io ho dato la mia.
    Invece per quanto riguarda la felicità nella vita, non e sbagliato desiderarla....... ma non credo sia quello il punto per arrivare a capire.
    E la storia della connessione....... credo sia la risposta adatta(secondo me)....... anche perchè come(mi pare) che hai scritto mogoros...... quell'energia non finisce semplicemente in noi stessi......
    Come ho gia detto, non è semplice da spiegare a parole......... e poi ci sarebbero un'altro paio di concetti che dovrei spiegare...... ma si creerebbe un OT quindi evito..... al massimo ne posso aprire un'altro....

    Comunque, vorrei chiederti una cosa mogoros....... cosa intendi per Io?(per evitare freintendimenti)

    Infine, vi chiedo di nuovo, siccome mi pare di capire che tenete conto solo della vita dell'uomo e degli animali........... e il resto? Non conta?

    Ho preso come esempio gli animali, ma il discorso vale anche per le piante, in quanto anch'esse sono esseri viventi ;)
    Mogoros, il tuo discorso ha preso una piega che mi ha incuriosito... onestamente non sono riuscito a capire tutti i passaggi, ma mi è parso che alcuni concetti facessero parte di attuali teorie per spiegare l'universo sotto vari punti di vista. Per esempio, ricordo che quando ho provato a capire la teoria delle stringhe, quindi su di un piano fisico-subatomico, ho letto di ipotetiche dimensioni aggiuntive, cosa a cui hai accennato anche tu.
    In sostanza, mi piacerebbe approfondire le teorie a cui hai fatto riferimento, come anche quella dei quattro elementi chimici che ricalcano i quattro elementi... alchemici?
     
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  14. tacticalCREEDgenius
         
     
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    ServirLo è l'unico motivo di vita.
     
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    Tactical, fammi il favore, questo è un discorso serio che sarebbe la vita. Warhammer, in questo contesto non serve, è solo un gioco, punto.

    A mio parere il senso della vita varia a seconda delle scelte che si fanno, giuste o sbagliate e queste scelte portano con se conseguenze che saranno impossibili da separare. Sta a noi, però, scegliere e saper distinguerla dalle altre. Da quel che vedo, il parere di -Vuoto ha dei tratti pessimistici, non so perchè.
     
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38 replies since 20/6/2013, 13:33   346 views
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