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GreatLeader2.
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Ogni volta che si avvicinano le feste religiose come Natale o Pasqua (quindi in periodi come questo), da ateo, mi chiedo perché io sia cosi felice.
In effetti è strano: sono assolutamente convinto che non ci sia alcun dio, eppure non posso non farmi influenzare dalle atmosfere festose (o presunte tali) che ci sono in questi periodi: lo scambiarsi i regali a Natale e lo stare tutti insieme a Pasqua sono cose che mi mettono innegabilmente di buon umore. Secondo voi, un ateo come dovrebbe vivere queste festività? Rifiutarle del tutto oppure lasciarsi andare e stare con parenti/amici?. -
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Nooooo, ma perché questo topic è stato snobbato??
Comunque credo che un ateo possa tranquillamente "approfittare" di queste festività per stare in famiglia o con amici. L'emozione che provi la provo anch'io, ma così come da bambino non pensavo alla nascita di Gesù (ma solo a Babbo Natale) non lo faccio nemmeno ora. Vuoi mettere la bellezza di stare in famiglia, scartare i regali, il cenone tutti insieme, i giochi, la corsa ai regali, le luci i colori...
Non credo ci sia nulla di strano nell'aspettare il natale per tutto l'anno.
E anche da agnostico tramanderò la tradizione ai miei figli. Il natale è magico con o senza Dio. -
aetherius_clark.
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Anche se la mia famiglia e atea mio padre per accomunati agli altri bambini considerava queste festività come "commerciali" e non "religiose".
Posso dirti però che alle elementari fui discriminato per le mie opinioni religiose, e non scorderò facilmente quell'esperienza.
Scusate il termine ma f*****o l'insegnante di religione che mi guardava male e provava a convertirmiInviato dal mio Galaxy S5 tramite ForumFree App
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Hahahahahaha i professori di religione, quanti ricordi! . -
aetherius_clark.
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Ho cattivi ricordi su di loro, ma mi ricordo anche una delle mie più grandi soddisfazioni, in quinto liceo mandai a quel paese il prof di religione perchè parlava di cose che neanche sapeva. Sono consapevole tuttora che conosco meglio di lui la Bibbia (ed era un prete).
È ancora impresso nella mia mente le cose (finte) che diceva su Cristo, come che era nato a Nazaret e morì a Betlemme... le risateInviato dal mio Galaxy S5 tramite ForumFree App
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Sono festività, soprattutto il Natale, che ormai hanno a che fare poco o nulla con la religione cristiana (il Natale poi vabbé, è una sovrapposizione di svariate celebrazioni e la nascita di Cristo è solo una delle tante, per di più neanche una delle prime). Il clima di festa deriva dallo stare in famiglia, dal ricevere regali, dal non andare a scuola (lol), e anche dalle luci, dai film, dalla musica e tutto il resto. Un non credente si perde solo la parte religiosa, non ha senso per lui solo l'andare a messa e il partecipare alle varie celebrazioni religiose che precedono la festa stessa. . -
•Cthulhu•.
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Sono festività, soprattutto il Natale, che ormai hanno a che fare poco o nulla con la religione cristiana (il Natale poi vabbé, è una sovrapposizione di svariate celebrazioni e la nascita di Cristo è solo una delle tante, per di più neanche una delle prime). Il clima di festa deriva dallo stare in famiglia, dal ricevere regali, dal non andare a scuola (lol), e anche dalle luci, dai film, dalla musica e tutto il resto. Un non credente si perde solo la parte religiosa, non ha senso per lui solo l'andare a messa e il partecipare alle varie celebrazioni religiose che precedono la festa stessa.
Concordo, simili feste hanno tutt'altra valenza ormai! Seriamente, chi è che pensa alla nascita di Gesù quando è a tavola la vigilia e sta per abbuffarsi? Mi è stato detto che è inutile festeggiare il Natale se non sono cristiano ma... perché no? Allora tira via l'albero di Natale, che non c'entra nulla con la cristianità! Il Natale vuol dire riunirsi e stare insieme, rappresenta il calore familiare, la gioia della condivisione (del cibo, degli auguri e dei regali), quanti di voi vanno a messa il 24?.