Bedroom

Una piccola, curiosa e mistica avventura per salvare i propri cari.

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  1. Master Lautnecrep
         
     
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    Bedroom


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    Effettivamente non ricordo quando è stata l'ultima volta che sono riuscito a dormire realmente. Lentamente l'insonnia mi divorerà, già la sento... e quanto urla.
    Ma non m'importa. Non più. Ora voglio solo uscire da qui.

    Accidenti! Devo fermarmi un secondo, non ricordavo che mio padre pesasse così tanto. Questo condotto è ancora lungo e per ora non sembra presentare alcun pericolo. Alla fine ne è valsa la pena, so di aver fatto la cosa giusta.
    Non riesco a smettere di guardarlo mentre, inerme, dorme... credo. Maledetto figlio di pu****a, quante volte mi hai sgridato e quanto ti arrabbiavi ogni volta che cercavo di entrare in quella maledetta camera. La tua camera.

    Il giorno che si è "spento" non riuscivo a smettere di pensare a quella porta chiusa, a quanto papà m'impediva anche solo di avvicinarmici. "E' solo una camera!" dicevo.
    E' da quando ci siamo trasferiti che mi ci ha tenuto lontano. "Non puoi entrare! Mi serve per trovare la mamma!". Mia madre è entrata misteriosamente in coma più di qualche anno fa. Quanto mi manca. Cosa non darei per rivederla ancora sorridere, scherzare, disegnare! Quanto le piaceva disegnare. Per quanto io non adorassi tanto i suoi gusti. Non perdeva l'occasione per disegnare un qualche corridoio in prospettiva, che lontano continuava senza mai terminare! Non capirò mai gli artisti! Mi sono riposato abbastanza.
    Devo procedere.

    Questo posto è fisicamente illogico. Ci sono pareti che sembrano non terminare, per quanto certe curve "dovrebbero" delinearne dei limiti. Qui tutto è bianco, sembra un gigantesco purgatorio. Non una volta mi è capitato di disorientarmi e perdermi, queste strade ingannano e ti illudono, come se avessero una volontà e non volessero lasciarmi andare. Una scala...! Forse ci sono.

    Ancora ripenso a quel letto, tremo dinanzi a quell'immagine. Quanta dannata ansia ho provato aprendo quella maledetta porta scricchiolante. Ancora non so spiegarmi il perché, ma non desideravo altro che esplorare quel luogo, appena mio padre cadde anche lui in quella voragine. Due genitori in coma, un record!
    La prima cosa che feci fu indagare sulla presenza di possibili anomalie genetiche all'interno della mia famiglia. Niente, tutto sembrava regolare e privo alcun sospetto fisico o mentale. Ma non poteva risultare tutto così... casuale.

    Papà ha voluto trasferirsi nella nuova casa il più in fretta possibile, "In questa ci sono troppi brutti ricordi..." diceva. Ho avuto la possibilità di indagare anche nei confronti della "nuova" abitazione. Girano voci strane sulla casa, cose tipo leggende o roba simile. Addirittura il vecchio proprietario era qualcosa come un "esperto del campo". Studiava cose tipo limbo, dimensione "di-mezzo".
    Ma la tragedia vera, il dramma... è che queste cose le ho potute conoscere anch'io, perché mio padre per primo se n'era interessato.
    Non è mai riuscito a gestire la sofferenza causata dal coma di mia mamma, tanto da spingerlo a studiare cose di questo genere! E' riuscito anche a reperire il "diario" del vecchio proprietario. Ricordo che c'era scritto che "tutto quello che riguarda ciò che è al di fuori del nostro piano è indirettamente collegato a noi. I nostri sogni. Le nostre paure".
    Ho passato due mesi a studiare tutto ciò che aveva reperito mio padre.

    E alla fine mi sono convinto.
    Ho assunto qualsiasi tipo di tranquillante. Sono entrato in quella camera. Mi sono steso su quel letto. E ho dormito.

    Al mio risveglio ero di nuovo in quella stanza, ma di una versione differente.
    Tutta risultava splendere di un bianco strano e luminoso. Dopo svariati momenti passati a contemplare, sono uscito da quelle quattro mura. Mi aspettavo la mia nuova casa "versione-paradiso"! E invece... una specie di labirinto.
    Mi ci è voluto un po' per trovarlo.
    Era solo. Rannicchiato in un angolo di una stanza che ricordava la versione "pulita" di una stanza d'ospedale. "Non l'ho trovata..." mi disse appena mi vide "...non ci sono riuscito...". Svenne. Ma riuscii comunque a prenderlo prima che la sua testa toccasse il suolo. Questo strano suolo.
    Le scale proseguono ancora.
    Forza e coraggio!

    Fonte:

    Edited by Master Lautnecrep - 20/3/2013, 14:43
     
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