Post-Mortem.

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  1. IlCavaliereNero
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    Argomento interessante. Personalmente anche non essendo religioso non credo che un "Essere" al momento della morte diventi un completo "non essere". La mia personale teoria è che il residuo energetico o anima o in qualunque modo lo vogliate chiamare passi in un altra dimensione come ha già detto Matr0m. Sulla reincarnazione sono abbastanza scettico, alla fine è la stessa cosa del Paradiso e l'inferno: chi stabilisce il bene e il male? Se sono buono mi reincarno in una ranocchia e se sono cattivo in un verme? Come si regola il Karma? Mi rendo conto che la mia visione è riduttiva e mi scuso se posso sembrare offensivo per qualcuno ma proprio non riesco a concepire.

    Ma in fin dei conti che cambia? Noi siamo composti di energia e corpo no? Anche se dopo la morte la nostra energia va a paperopoli o ci reincarniamo in una scimmia del guatemala o magari andiamo a finire con Brignano a prenderci un caffè tra le nuvole non equivale a cancellare il nostro Io? Saremmo comunque esseri diversi da noi. La nostra vita è incentrata su cose terrene che vi piaccia o no. Etica, Amore, istinti... qualsiasi sia il nostro fato dopo la morte dobbiamo rinunciare a tutto questo e per me questo equivale all'annientamento della persona.
    Nel caso della reincarnazione è ancora peggio: poniamo che io individio A odi a morte un individuo B magari nella vita successiva A e B diventano due migliori amici ma non ha alcun senso! A che ti è servita la vita precedente se perdi tutta l'esperienza acquisita? E' come la teoria dell'eterno ritorno di Nieztsche diventa un circolo vizioso.

    Alla luce di tutti questi ragionamenti voglio godermi la mia unica vita certa :peoflow:
     
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    CITAZIONE (~HunterOfSøuls~ @ 5/3/2013, 21:55) 
    il niente...Anzi...
    Pretendo il niente.
    un'esistenza eterna mi inquieta

    "Pretendo il niente". Siamo d'accordo!
     
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    Una volta spaventava anche me l'idea di vivere in eterno. Ma se ci pensate...mi vengono i brividi a sparire per sempre!
     
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    Perché mai? Tanto, non te ne renderesti conto.
     
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  5. arghirò
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    Mi sa che non ci sia proprio niente di niente!!!
    È dura accettarlo perciò ci siamo creati degli aldilà compatibili con le nostre esigenze e speranze. Lo stesso Dio e' una nostra esigenza, un nostro bisogno.
     
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  6. ~Mogøros•
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    CITAZIONE (IlCavaliereNero @ 7/3/2013, 22:22) 
    Argomento interessante. Personalmente anche non essendo religioso non credo che un "Essere" al momento della morte diventi un completo "non essere". La mia personale teoria è che il residuo energetico o anima o in qualunque modo lo vogliate chiamare passi in un altra dimensione come ha già detto Matr0m. Sulla reincarnazione sono abbastanza scettico, alla fine è la stessa cosa del Paradiso e l'inferno: chi stabilisce il bene e il male? Se sono buono mi reincarno in una ranocchia e se sono cattivo in un verme? Come si regola il Karma? Mi rendo conto che la mia visione è riduttiva e mi scuso se posso sembrare offensivo per qualcuno ma proprio non riesco a concepire.

    Ma in fin dei conti che cambia? Noi siamo composti di energia e corpo no? Anche se dopo la morte la nostra energia va a paperopoli o ci reincarniamo in una scimmia del guatemala o magari andiamo a finire con Brignano a prenderci un caffè tra le nuvole non equivale a cancellare il nostro Io? Saremmo comunque esseri diversi da noi. La nostra vita è incentrata su cose terrene che vi piaccia o no. Etica, Amore, istinti... qualsiasi sia il nostro fato dopo la morte dobbiamo rinunciare a tutto questo e per me questo equivale all'annientamento della persona.
    Nel caso della reincarnazione è ancora peggio: poniamo che io individio A odi a morte un individuo B magari nella vita successiva A e B diventano due migliori amici ma non ha alcun senso! A che ti è servita la vita precedente se perdi tutta l'esperienza acquisita? E' come la teoria dell'eterno ritorno di Nieztsche diventa un circolo vizioso.

    Alla luce di tutti questi ragionamenti voglio godermi la mia unica vita certa :peoflow:

    Ti risponderò spiegandoti cos'è il Karma, perché a quanto pare non sei molto informato :)

    Qualsiasi evento nell'universo, fisico, psichico, spirituale, attiva l'energia potenziale.
    Quando viene attivata essa si trasforma in energia cinetica, di movimento.
    Il movimento dell'energia ha diversi effetti (positivi o negativi) in tutto l'universo, nella vita di un individuo, ma anche nel resto della natura circostante ed oltre la vita stessa.

    Karma, indica tutto il movimento:

    ~ L'energia potenziale
    ~ L'energia cinetica
    ~ Gli effetti dell'azione.

    Le trasformazioni dell'energia potenziale attivata e le conseguenze sull'universo intero costituiscono una catena: il Karma. Ogni catena causa-effetto costitutisce un Karma, cioe' una delle infinite catene causa-effetto che costituiscono il movimento incessante dell'universo.

    Ogni Karma, ogni energia potenziale attivata che si trasforma in una catena di cause-effetto prima o poi si esaurisce, tornando energia potenziale.
    L'effetto finale (la fine della catena di trasformazioni dell'energia) o l'ultimo effetto del Karma, si esaurisce sulla causa iniziale.
    In altre parole ogni Karma che viene scatenato da un evento prima o poi va a parare su chi lo ha scatenato.

    L'Universo è un equilibrio una armonia che tende a ristabilirsi continuamente. Le trasformazioni, i fenomeni, gli eventi sono solo stati temporanei (ed è anche per questo che la realtà è illusoria).

    La reincarnazione invece mi pare che non l'hai mai sentita nominare prima d'ora, visto che nell'Induismo è una punizione...

    Tutti i Karma positivi, negativi o misti hanno un peso che trascende la vita terrena, decidono del futuro anche remoto di ogni essere individuale: la presenza cosmica di Karma individuali non estinti sfocia necessariamente in una rinascita individuale.
    Se poi la nuova esistenza non sarà sufficiente a "ripagare" l'individuo con i suoi Karma sarà necessaria una nuova esistenza, e così via. Se durante le nuove esistenze l'individualità (inevitabilmente) scatena nuovi Karma, allora il ciclo delle nuove esistenze procede all'infinito.
    Il ciclo di vita-morte-rinascita della individualità in nuove esistenze serve per "scontare" tutti i Karma che gli sono dovuti e che ha accumulato.
     
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  7. IlCavaliereNero
         
     
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    Ok grazie per la spiegazione in effetti è un argomento che non conosco bene.

    Comunque finchè si parla di catene causa-effetto non ci sono problemi. Sull'armonia dell'universo anche non ho problemi a crederci in quanto l'universo è composto da risultanti di forze opposte che tendono ad annullarsi l'una con l'altra raggiungendo una sorta di equilibrio (derivato dal caos). La cosa che non comprendo del tuo discorso è questa:
    CITAZIONE
    Karma positivi, negativi o misti

    Come fai a stabilire se un Karma è positivo o negativo. Hai detto che la reincarnazione è una punizione, si era una cosa che sommariamente sapevo. Uno continua a reincarnarsi salendo progressivamente la "scala" (o scendendo reincarnandosi in esseri inferiori) fino a raggiungere il nirvana. Ma vedi è lo stesso concetto delle altre religioni:

    Sei buono/Karma Posiivo? -----> Paradiso/ Raggiungi lo stadio di Nirvana

    Sei cattivo/Karma Negativo?----> Inferno/ Reincarnazione in stadio inferiore

    Quali sono i criteri che stabiliscono i Karma Negativi dai Karma positivi? Il Bene dal Male? Materialmente dopo la morte quale legge fisica viene messa in atto per suddividerci in termini di Energia positiva e negativa?

    Un conto nelle religioni monoteiste che c'è un Dio che ti giudica e ti schiaffa dove gli pare a lui un altro conto è boh un accumulo di energie che ti cataloga riversandosi su di te?

    Rimango ferrato nel mio agnosticismo vediamo che succede quando IlCavaliereNero perirà
     
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  8. ~Mogøros•
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    CITAZIONE (IlCavaliereNero @ 8/3/2013, 16:20) 
    Come fai a stabilire se un Karma è positivo o negativo. Hai detto che la reincarnazione è una punizione, si era una cosa che sommariamente sapevo. Uno continua a reincarnarsi salendo progressivamente la "scala" (o scendendo reincarnandosi in esseri inferiori) fino a raggiungere il nirvana. Ma vedi è lo stesso concetto delle altre religioni:

    Sei buono/Karma Posiivo? -----> Paradiso/ Raggiungi lo stadio di Nirvana

    Sei cattivo/Karma Negativo?----> Inferno/ Reincarnazione in stadio inferiore

    Quali sono i criteri che stabiliscono i Karma Negativi dai Karma positivi? Il Bene dal Male? Materialmente dopo la morte quale legge fisica viene messa in atto per suddividerci in termini di Energia positiva e negativa?

    Che sia positivo o negativo non conta, ed ora ti spiegherò perché:

    Il Karma è l'azione, in senso cosmico, del potere Maya (darò anche la definizione di questo termine in seguito, continua a leggere).
    Il processo di azione/reazione, causa/effetto avviene a tutti i livelli:

    ~ Fisico. Apro il rubinetto = Esce l'acqua.
    ~ Mentale. Un architetto pensa positivamente e creativamente = Disegna un nuovo palazzo;
    Un architetto coltiva pensieri non creativi o distruttivi = Anche se desidera e si impone di farlo non riesce a portare a termine il suo compito.
    ~ Senziente. Dico parole gentili = sei contento;
    Dico parole offensive = Ti arrabbi.

    Quando un essere agisce, nel bene e nel male, scatena una catena di effetti-cause, un insieme di Karma.
    Il Karma, la Legge dell'ordine, per mezzo del suo potere di legare cause ed effetti in catene infinite deve far sì che quei karma si esauriscano sull'individualità che li ha causati.

    Tieni bene a mente tutto ciò, perché ora ti spiegherò cos'è Maya:

    E' il Potere del Brahman (Dio) di incantare i sensi degli esseri senzienti facendo apparire loro il Mondo Sensibile. Maya è la dea "illusione", l' Illusione provocata dal gioco di Sostanza ed Energia che dà il sentimento dell'esistenza, che "lì c'è qualcosa". Mahamaya è "il più grande inganno", che è l'esistenza. Maya rende percettibili le cosa agli uomini così che essi possano accedere alla realtà.

    Stiamo arrivando pian piano alla risposta, l'importante è che tu abbia compreso ciò che ho scritto fino ad ora...

    l'Io, l'Atman (Anima), si illude di fare azioni "libere", in realtà non fa altro che ciò che ha ereditato in se stesso come Karma dalle vite precedenti. Ciò viene sperimentato nelle pulsioni di attrazione, simpatia, e repulsione, antipatia, e nelle esprienze di piacere e dolore. Alla radice di tutto c'è Kama, il desiderio, la passione. Possedere un oggetto, attaccarsi al suo possesso produce un Karma nell'involucro mentale. Esso agisce come un desiderio dell'oggetto.

    Nella vita ci arrivano cose buone o cattive. Se noi ci attacchiamo ad esse o le respingiamo è perchè dentro di noi agiscono i Samskara (attrazione) e Vasanas (repulsione) ereditati con la ri-nascita e con le percezioni.
    E' necessario perciò vivere con distacco mentale, lasciare fluire lo scorrere degli eventi senza attaccarsi o repellere nulla.
    Di più, quando si è sottoposto a pulsioni (potremmo dire tentazioni) è necessario lasciarle estinguere: questa è l'estinzione del Karma. Se invece ci facciamo prendere da esse produciamo altro Karma.

    Come vedi non conta se il Karma è positivo o negativo. Il Karma è desiderio, è ciò che ci impedisce l'arrivo alla perfezione, all'Uno:

    Avere in mente un oggetto (pensiamo alla Pubblicità) significa provocare il desiderio di quell'oggetto, produrre un Kama nel subconscio. Ogni desiderio, sia esso mentale o di possesso crea un Samskara nell'involucro mentale e questo agisce come una pulsione di desiderio, quella che nel cristianesimo è chiamata concupiscenza. Quando invece nasce una repulsione allora viene creato un Vasana. Queste impronte sopravvivono alla morte nell'involucro karmico, mentale.
    Se l'oggetto mentale alla morte è Brahman (Dio), allora si raggiunge il Brahman, la Liberazione, Moksha, altrimenti è rinascita certa. La vita ha senso se l'oggetto mentale permamente è il Brahman, ovvero, l'uomo raggiunge l'essere, l'eternità beata se l'unico desiderio della sua vita è Dio.
     
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  9. Max Italiano
         
     
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    Io spero che ci sia il nulla, ma temo che l'anima, o quel qualcosa di speciale che c'è oltre al corpo si possa reincarnare in qualche nuovo essere, fin da quando ero un bambino ho ricordi di quando ero adulto °-°
     
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  10. A-Disfunction
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    Io la vedo in un modo molto concreto, non so per ora quanto esso possa essere fisicamente possibile ma credo che potrebbe funzionare. io credo che il corpo sia solo un contenitore, il contenitore della nostra anima o più che altro un'energia elettromagnetica ad una certa frequenza che giace e si potenzia in questo convogliatore che è il nostro corpo. Sappiamo già dagli studi fatti che il nostro cervello emetti impulsi elettromagnetici, per cui all'interno di esso abbiamo vari flussi di energia che vengono mandati nel resto del corpo e a loro volta ritornano al cervello attraverso i nervi. Quando il nostro corpo muore l'energia contenuta dentro di esso si libera sotto forma di campo elettromagnetico e vaga per lo spazio (inteso come posizione fisica). Ciò che segue dopo può essere una ricerca perenne di una sorta di felicità che possiamo tradurre con il termine fantasma, una persona morta e che vuole avere una sorta di vendetta o possibilità finale per essere finalmente felice e infine andare via e contemplare l'universo ( che io personalmente vedo come vera felicità). L'altra alternativa e che questa nostra ''anima'' entri dentro un altro corpo materiale in grado di contenerlo per cui non si dovrebbe escludere la reincarnazione in una pianta o animale. Chi invece muove le fila di questo grandissimo capolavoro dipende da ciò che noi crediamo che sia e qui però ci addentriamo nei credi di ciascuno e non è il posto giusto dove trattare l'argomento.
     
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  11. trueform
         
     
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    Da bravo nichilista, penso che dopo la morte la cosa più bella che ci possa succedere sia essere mangiati dai vermi, così almeno siamo utili all'ecosistema. Certo però, preferirei essere inutile e continuare a vivere. Ed è per questo che sono terrorizzato dalla morte e vorrei vivere in eterno. E sono d'accordo con persone del calibro di Einstein e Stephen Hawking, nel definire l'idea di una vita dopo la morte una favola per bambini.
     
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  12. parasitic tyranny
         
     
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    l'anima (intesa come concetto religioso) per me non esiste. ciò che credo sia presente in ognuno di noi sia semplicemente la consapevolezza dell'esistenza,una sorta di coscienza che ci permette solamente di accertarci di essere vivi (e che nega quindi l'idea che questa realtà non esista). tutto il resto invece,ci viene inculcato dalla cultura e dalla società umana che da secoli non sa rispondere all'interrogativo su cosa vi sia dopo la morte. di conseguenza quindi,gli strumenti tipicamente umani (come possono essere la logica o il ragionamento) sono inutili nel cercare di capire un qualcosa che esca da questo mondo fisico e qui entrano in gioco tutte le varie convinzioni che può avere un individuo. di mio,sono profondamente ateo (nel senso che non credo e,sopratutto,mi disinteresso di qualsiasi forma di metafisica) e questo mi porta a credere che dopo la morte ci sia semplicemente il nulla,la dipartita delle nostre funzioni mentali e di quel senso di coscienza che ci fa ritenere vivi.
     
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    Cessazione irreversibile delle funzioni celebrali, detta morte: tutto quello che siamo, dalle nostre emozioni ai nostri ricordi, son solo reagenti chimici ed impulsi elettrici nel nostro cervello. Quando questo smette di funzionare, tutto si spegne e noi scompariamo. O meglio, scompare la parte pensante di noi: tutto il resto rimane qua, il nostro corpo ci sarà ancora e lentamente - o anche no, a seconda di come si muore D: - si trasformerà in qualcos'altro. Fisicamente parlando...non andiamo da nessuna parte, restiamo sempre qua: le nostre molecole saranno solo meno ordinate.
     
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  14. stregone delle acque
         
     
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    Mi sono posto questa domanda molte volte. Trovo che chi dica che sarebbe brutto vivere dopo la morte in eterno si sbagli: il tempo e lo spazio non esistono, quindi un secondo nella dimensione dei morti potrebbe valere mille secoli sulla terra, cento anni o un lasso di tempo indefinito.
    Logicamente chi pensa che si venga "suddivisi" così radicalmente si sbaglia pure.
    Infatti il paradiso e l'inferno non sono altro che modi di essere e non luoghi in cui vai in base al tuo comportamento.
    Quindi io credo ella ricongiunzione con Dio o nell'allontanamento a seconda delle azioni che si sono compiute.
    Ah, se non si era capito, sono cristiano.
     
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    Beh, parlare della "dimensione dei morti" come se si fosse sicuri anche solo che esista però, è un po prevenuto u.u se si devono fare ipotesi si deve anche spiegare perchè proprio quella che si sta enunciando e non altre, cosa spinge a credere certe cose invece che altre u.u
     
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31 replies since 23/2/2013, 18:22   636 views
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