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chiaroscuro1997.
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E’ domenica
E’ mattina
E la noia del mondo
Si frange nella mia stanza
Attorcigliando la gola
Chiudendo le narici
Distruggendo l’orologio
Ma è normale
E’ domenica
E’ ancora mattina
La linea arancione si fonde contorcendosi
in spirali di sogni e visioni di olocausti crudi
attorno al cadavere della bambina che piange
che non riesce ad andare più sull’altalena gialla.
E’ giusto lanciarsi nel mare con una macchina
e guardare la scogliera che scorre oltre il vetro
sentire l’impatto con l’acqua salata e morire
mentre litri d’acqua inquinata ti esplodono nella gola.
E’ domenica
E’ mattina
E il grido lancinante
Della messa
Echeggia nel corridoio
Del dolore
Scomposto e nascosto
Nel grande oblio
Della domenica
Mattina
Andremo tutti insieme a prendere il sole davanti
a qualche centrale nucleare appena costruita
a partorire di fianco a un reattore esploso ieri
e saremo fotogenici il giorno dell’avvento del cristo.
E il dio a idrogeno verrà e prenderà gli alberi e il respiro
e staccherà le nostre facce dal cranio e il cervello sul muro
il sangue sarà il nuovo oceano e le montagne di ossa
si alzeranno come lapidi su un cielo distrutto dalle radiazioni.
E mentre l’ultimo brandello di cielo si lacera
il sole più oscuro bacia i fiori di filo spinato
e lanciando grida dalla cima delle cattedrali
rideremo ancora sentendo parlare di napalm
E quando l’ultima molecola di ossigeno sarà bruciata
osserveremo piangendo questo cuore microscopico
parlando ancora una volta di calcio e di donne
scopriremo quanto è piccolo il più grande olocausto.
Domenica, mattina.. -
chiaroscuro1997.
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E daje! . -
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Come mai non hai inserito la punteggiatura? . -
chiaroscuro1997.
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L'ho pensato così. E' voluto. . -
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Noto che sei un ambientalista! Sposto, hai aspettato fin troppo. Anche se non amo la struttura irregolare che hai dato al tuo testo, fa molto riflettere. . -
chiaroscuro1997.
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Mi piacciono i fiori, tutto qui. La struttura è molto irregolare ma mi piace! Grazie comunque... .