Medium

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  1. Mike Enslin
         
     
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    I primi medium: le sorelle Fox


    Erano poco più che bambine le sorelle Katherine e Margaret Fox quando la famiglia si trasferì nel piccolo paese di Hydesville, nello stato di New York. Era gente semplice e senza pretese, che andava a vivere in una modesta casa di campagna. Una situazione fin troppo normale per poter pensare agli incredibili avvenimenti che li attendevano sul fronte del mistero.

    Oggi c'è una lapide, una grande lapide sulla piccola casa di Hydesville. Sulla lapide, una scritta ricorda che in quel luogo nacque lo spiritismo.

    In quel luogo nacque anche l'idea della medianità e quella eccentrica disciplina che, successivamente, si chiamò "ricerca psichica".
    I fatti cominciarono nel 1848. Inseguendo rumori strani che sembravano venire dai muri della casa, le sorelle Fox improvvisarono una specie di gioco al tavolino. Nacquero le "sedute spiritiche".

    Le sorelle Fox evocarono lo "spirito" di un defunto che diceva di essere stato inquilino in quella casa. Diceva pure di essere stato assassinato anni prima in quel luogo.

    Parecchio tempo dopo, nell'intercapedine di un muro, nella casa "maledetta" di Hydesville, si trovò veramente lo scheletro di un uomo.


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    Le sorelle Fox


    Come si fa una seduta spiritica


    Per il contatto con le ombre dei trapassati si preferisce un numero dispari di partecipanti. Per questo, al tavolino (possibilmente tondo, a tre piedi) dovrebbero sedere 5 o 7 persone, uno dei quali avrà funzione di ponte con l'Aldilà e la capacità di evocare spettri. E' il cosiddetto Medium, e subisce la volontà degli spiriti e delle anime dei morti.

    Può andare in trance e, in questo caso, assumere la voce del defunto, o scrivere con la grafia che lo spirito ebbe in vita, o anche parlare lingue a lui sconosciute (xenoglossia).

    Oltre a questi fenomeni di incorporazione, si possono avere casi (molto più rari) di spostamenti o anche di volo di oggetti. Di questo sono capaci i medium ad effetti fisici (quasi sempre donne), che possono anche produrre un ectoplasma.



    Evocare gli spiriti: Allan Kardec


    Dopo le sorelle Fox, la tecnica del contatto con il mondo dei defunti fu teorizzata e codificata da Allan Kardec, un reincarnazionista autore del "libro degli spiriti", che dichiarava di aver scritto sotto dettatura di entità dell'Oltretomba.

    Tutti questi inaspettati eventi scatenarono in Europa una smisurata curiosità verso gli esperimenti medianici. Questa smania fu definita da alcuni "moda dell'aldilà", da altri "religione degli spiriti".

    Fu un movimento vario, organizzato non solo da esaltati spiritualisti.

    A fine '800, tra i capricci e le frenesie della Belle Epoque e le propensioni all'indagine del positivismo, si organizzarono sedute spiritiche ovunque: negli eleganti caffè parigini, come nei salotti di Napoli, nei circoli colti di Londra, come nelle case della povera gente.

    Proprio da questi ultimi doveva venire il meglio.


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    Allan Kardec


    Chi può fare il medium


    In realtà nessuno può dire se medium si nasce o si diventa.

    A volte è sembrato che il medium è più efficace se ha sviluppato un 'sesto senso', per compenso o per trauma. Il grande Gerard Croiset - un sensitivo che parve capace di trovare persone annegate guardando la mappa o la cartina di una zona geografica - era stato esso stesso sul punto di annegare, da bambino.


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    Gerard Croiset


    In altri casi la chiaroveggenza si collega, ad esempio, a difetti visivi. Così la medianità dipende da una particolare sensibilità.

    I più grandi medium hanno mostrato, comunque, la capacità di concentrarsi e, contemporaneamente, estraniarsi dall'esperimento, come attendendo o richiamando mentalmente un intervento esterno. L'esperimento comincia con particolari esercizi di respirazione.


    Sedute spiritiche: Florence Cook ed Eusapia Palladino


    La tecnica del "contatto", poi perfezionata con il metodo della "catena" al tavolino e con il rituale "se ci sei, batti un colpo!", esaltò le virtù dei cosiddetti medium ad effetti fisici. Più celebri, fra tutti, furono l'inglese Florence Cook, la quale "materializzava" la figura di Katie King (un ectoplasma con figura di donna che diceva di essere la figlia del pirata Morgan), e l'italiana Eusapia Palladino, che produsse fenomeni di ogni tipo nel campo della psicocinesi. Ultimi medium di questo tipo sono stati, in Italia, Roberto Setti, Demofilo Fidani e Fulvio Rendhell.


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    Florence Cook e Katie King


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    Eusapia Palladino


    Oggi la medianità si manifesta soltanto con fenomeni di "incorporazione". In questi casi, il medium appare posseduto da uno spirito, di cui assume la personalità e la voce. In forte trance, o stato alterato di coscienza, parla lingue sconosciute (xenoglassia) e scrive con altra grafia esponendo pensieri non suoi (scrittura automatica).


    Il linguaggio degli spiriti


    Naturalmente, non tutti sono d'accordo sull'argomento spiriti. Durante le sedute medianiche si vedono fenomeni di telecinesi o possessione che vengono da alcuni collegati ad apporti dall'Oltretomba, e, da altri, a situazioni telepatiche o di trance attribuibili a poteri ancora sconosciuti della mente umana.

    In ogni caso il 'contatto' si attua con l'intervento diretto dello spirito (appunto, l'ectoplasma), o con l'incorporazione, o con il sistema dei colpi (un colpo significa , due significano no). Più semplicemente è possibile anche il cosiddetto gioco del bicchiere, sfiorato con un dito da tutti i presenti contemporaneamente, che si sposta in direzione di lettere dell'alfabeto (precedentemente predisposte) componendo frasi di senso compiuto.


    La scrittura automatica


    Giuseppe Tartini fu uno dei più celebri musicisti italiani del Settecento e la sua composizione più famosa è la sonata in sol minore che il maestro chiamò 'Trillo del diavolo'. Questo titolo viene dal movimento spiritoso delle note o veramente dalla notte insonne e febbrile in cui il compositore si trovò a tu per tu con il demonio?

    Una diceria dell'epoca, assecondata dallo stesso musicista, raccontò che il maestro fu spinto, di notte da una forza tenebrosa e oscura, dal letto al pentagramma e scrisse di getto il brano, in trance automatica. Giustamente lo intestò al vero autore e la composizione fu, per sempre, la sonata del diavolo.

    L'automatismo in realtà si manifesta negli stati alterati di coscienza e non è necessariamente un fenomeno paranormale. Il protagonista, che è anche vittima di una volontà non sua, trascrive o disegna, molto rapidamente, concetti e figure lontani dal suo io consapevole. Il fatto è noto alla psicologia ed alla medicina, come manifestazione di una personalià sdoppiata e, quindi, di una situazione patologica. Il fenomeno è stato tuttavia molto presente, come esternazione di medianità, nella storia delle sedute spiritiche. Interessa il paranormale quando dall'involontario scritto del medium si ricavano notizie su eventi lontani nel tempo (retroveggenza o preveggenza) o nello spazio (chiaroveggenza). Quest'ultima circostanza è conosciuta a proposito del sensitivo Emanuel Swedenborg che descrisse un grande evento mentre lo stesso si verificava.

    Più conosciuta e più studiata è la scrittura automatica. Il medium agisce, come posseduto da un'entità sconosciuta, e scrive rapidamente e con grafia non sua. Affine alla scrittura automatica è la scrittura diretta, che pure si manifesta durante sedute spiritiche, ma in maniera più conturbante. In questo caso la penna si muove da sola sul foglio e scrive come se fosse manovrata da una mano invisibile. Si tratta di fatti ormai superati, nel senso che non sono oggi conosciuti medium capaci di indurre situazioni di questo tipo, forse perché non ci sono più i cosiddetti circoli per la ricerca psichica attivi soprattutto ai primi del Novecento. Fu allora infatti che Eusapia Palladino, una sensitiva pugliese che si può considerare la più grande medium di tutti i tempi, la quale riusciva a provocare eventi simili alla scrittura diretta: una frase veniva trovata spesso incisa sopra un tavolo, addirittura nel legno del mobile.

    L'automatismo (che, tra l'altro, ingloba casi di xenoglossia: il parlare lingue sconosciute) fu soprattutto studiato, a fine Ottocento, dal parapsicologo Frederich Myers, che accennò a situazioni di confine tra la coscienza vigile e l'inconscio. Il concetto assomiglia a quello freudiano, ma si differenzia perché l'io inconsapevole di Myers sarebbe in contatto con le grandi dimensioni dello spazio e del tempo. Più apertamente, altri autori, di orientamento spiritualista, parlano di interventi di spiriti e fantasmi che invadono il corpo del medium e lo condizionano.

    Ma l'automatismo è veramente del tutto involontario? Chi osservò attentamente i movimenti di Eusapia Palladino notò che la stessa appesantiva ed accelerava il suo ritmo respiratorio, quasi a cercare una situazione di trance.


    Medium in trance: effetti fisici


    E' un'espressione che, nel linguaggio dello spiritismo, indica penne che scrivono da sole, tavoli e sedie che si spostano e rimangono sospesi nell'aria (trasporti), comparsa di disegni e scritte su carta o legno, oppure di oggetti prima assenti (apporti), scomparsa di oggetti (asporti).
    Fanno parte dello stesso campo di esperienze suoni e luci medianiche: musiche e campi luminescenti improvvisi, ossessionanti e non controllabili (ad esempio, c'è luce senza lampadine accese).

    Frequenti sono i casi in cui dalla bocca del medium fuoriesce una sostanza biancastra che assume pian piano consistenza e vita autonoma in forma di spettro. Solitamente scambiato per un fantasma, l'ectoplasma si muove per la stanza dell'esperimento rompendo il legame con il medium.

    Unica medium capace di provocare tutti questi fenomeni (e spesso tutti contemporaneamente) fu Eusapia Palladino.


    Eusapia Palladino


    La più grande medium ad effetti fisici di tutti i tempi nacque nel 1854 a Minervino Murge, in provincia di Bari; un paese per secoli traviato da miseria, disoccupazione e brigantaggio. Proprio a quest'ultimo fenomeno si aggancia un trauma infantile di Eusapia: l'aver assistito alla morte del padre, ucciso da una banda di fuorilegge.

    Se fosse confermato da documenti, l'episodio sarebbe interessante per la definizione della personalità della medium. La Palladino era fortemente portata alla bugia e la storia dell'omicidio viene dai suoi racconti.

    E' vero, però, che la famiglia di Eusapia era povera e che la ragazza dovette subito cercare lavoro come servetta. Prima in Puglia, e poi fuori regione, fece la domestica in casa di famiglie ricche e importanti. Finì, intorno ai 20 anni, in casa del prof. Ercole Chiaia, famoso medico, in quel momento a caccia di fantasmi.


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    La levitazione di un tavolo in una seduta di Eusapia Palladino


    Un clamoroso imprevisto


    Una sera, in casa Chiaia, si tentava una seduta spiritica senza risultati. Contemporaneamente Eusapia serviva la cena.

    Improvvisamente i piatti, le posate e persino il tavolo si sollevarono e letteralmente volarono per aria. Nessuno al mondo aveva mai visto niente di simile.

    Pareva all'opera un'intera legione di diavoli.

    Il fatto era stato peraltro previsto pochi giorni prima e qualcuno dei presenti sapeva che sarebbe accaduto.


    Una sera a cena


    Chiaia aveva ospite, quella sera a cena, il prof. Damiani, un ricercatore appena tornato dall'Inghilterra e da tanti esperimenti "al tavolino". In uno degli ultimi, a Londra, uno "spirito" gli aveva consigliato di tornare a Napoli, perché lì si sarebbe rivelata una medium destinata a cambiare la storia dello spiritismo e della medianità. Per questo, quella sera, Damiani era stato in silenzio, guardingo, in attesa di eventi, senza pensare però alla misera ragazza di servizio.

    Il futuro di Eusapia Palladino fu quello di una prima donna e di un fenomeno da baraccone insieme. Bistrattata, osannata, derisa, la povera ragazza del sud si difese, di volta in volta, con umiltà e con arroganza, con stupore e vanità.
    Invitata a tenere grandi spettacoli, ospite di corti reali dovunque in Europa, studiata da scienziati e notai ebbe spesso crisi nervose e isteriche.

    Le aveva già provate da bambina, quando fingeva di non essere in casa e si nascondeva sotto un tavolino (quasi una precognizione) per farsi cercare dai parenti.

    Fu osservata da vicino dai più noti scienziati e scrittori del tempo (tra cui Richet, Schiaparelli, Bergson). Accusata di mistificazione e di inganno, a seguito di una famosa seduta, riacquistò credibilità. Alla fine, il suo maggior denigratore, l'antropologo Cesare Lombroso ne riconobbe pubblicamente le qualità.
    Il tempo e l'avanzare dell'età, lentamente ne eclissarono la fama. Povera e sola, finì per gestire un piccolo negozio in un misero quartiere di Napoli. Poco prima della morte (avvenuta nel 1919) la si vedeva parlare da sola, vagare nella notte, giocare con i bambini.

    Sembra che, di tanto in tanto, consultasse una cartomante, per conoscere il futuro.

    Fonti: qui, qui, qui, qui, qui, qui e qui


    Edited by Mike Enslin - 13/9/2014, 20:05
     
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