La messaggera

Malorie Blackman

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    "Il solo immaginare che ti sto uccidendo mi ha fatto venire un sorriso in volto "

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    In un mondo di orrore e oscurità

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    Non mi lascia in pace. Mi insegue come il diavolo.
    io cerco di nascondermi, cerco di stargli lontana, ma diventa sempre più difficile... perchè continuo a tradirmi. Non posso farne a meno. Come posso nascondermi? Io recapito i messaggi. è tutto ciò che faccio, l'unica cosa che so fare. Ogni volta che consegno un messaggio, accade la stessa cosa... lui si avvicina di un passo. Cerco di coprire le mie tracce, ma non serve a nulla: mi trova sempre. Non importa quanto io sia prudente o quanto velocemente mi allontani, lascio sempre qualche traccia dietro di me, un indizio o una pista di qualche genere, che lui si afretta a seguire.
    Sono così stanca. Non so per quanto ancora riuscirò a correre e a nascondermi.
    Ci incontrammo molti anni fa. Ricordo la prima volta che lo vidi: lui era con la donna alla quale dovevo recapitare il mio messagggio. Solo dopo lo guardai, lo guardai con attenzione. Non avevo mai visto nessuno come lui: i suoi capelli erano nero-blu e aveva occhi nocciola tristi e gentili. M'innamorai... per la prima volta... per l'ultima volta. E lui s'innamorò di me; lo vedevo nei suoi occhi, nella sua mente e nel suo cuore. Non cercai di sapere niente di lui, lo accettai così com'era e questo fu il mio errore.
    Avrei dovuto capirlo quant'era tenace. finsi per un' pò che fossimo una coppia normale, ma, dentro di me, sapevo che non sarei rimasta. Non potevo. Glielo dissi, ma lui scoppiò a ridere, sicuro del mio amore. Quando ripresi il cammino, non lo portai con me.
    Lui non riuscì ad accettare, a capire che non potevo fermarmi più a lungo e che lo amavo troppo per portarlo con me. Dovevo andarmene. Troppe voci mi chiamavano, troppe ombre cercavano di trascinarmi via. Ero desiderata; c'era bisogno di me, altrove.
    Scivolai via dal suo abbraccio subito prima dell'alba, senza immaginare neanche lontanamente che avrebbe cercato di ritrovarmi. Avrebbe dovuto essere felice di averla scampata. Ero... preuccupata di quel che avrebbe potuto fare, se mi avesse ritrovata, ma mi convinsi che le nostre vie non si sarebbero incrociate mai più. Mi sbagliavo.
    Dopo un'pò, ebbi la certezza che mi stava seguendo. Viaggiavo veloce e leggera e mi ci volle del tempo, prima di rendermi conto che io, l'inseguitrice, ero inseguita.
    Che buffo! Al''inizio lo presi come uno scherzo. Io, io, inseguita! Ma ben presto cominciai a esserne spaventata. Iniziai a percepire la sua presenza, quando era vicino... nello stesso edificio, nella stessa città, nella stessa nazione. Fuggivo sempre, prima di lui, come una foglia al vento.
    Così adesso sono qui, in piedi accanto al mio letto, e lui è fuori dalla mia porta... Le mie dita pizzicano e bruciano; ho la bocca asciotta per la paura. Lo sento respirare, deciso e sicuro.
    La porta si apre. Non posso muovermi. Lo vedo, per la prima volta dopo tanto tempo, e mi sento soffocare... provo ancora gli stessi sentimenti, ma non voglio che si avvvicini di più.
    - Per favore, per favore, va' via. Non ti voglio. Non capisci?-
    Lentamente cammina verso di me, un passo dopo l'altro.
    Sta sorridendo, con le labbra ma soprattutto con gli occhi. è felice.
    Io indietreggio, ma urto contro il bordo del letto. Non ho la forza di combatterlo, non ho la forza di scappare... non più.
    Sospiro profondamente. Mormora il mio nome, avanzando verso le mie braccia spalancate, e io le richiudo delicatamente intorno a lui, come un mantello. Lui mi bacia e pronuncia il mio nome per l'ultima volta.
    - Morte...- sussurra e, sorridendo, muore.



    Edited by Gird Killer - 2/5/2013, 16:53
     
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