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Il mio più grande rimorso è quello di aver fatto delle amicizie a scuola(l'ho finito da 2 anni)perchè sapevo che poi li perdevo,cazzo(scusate ma lo dovevo dire). . -
In$@NiT¥ Th®ÎLLS.
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Mai. Ho fatto più di una volta cose davvero brutte, ho umiliato in maniera mostruosa persone con cui avevo dei battibecchi, ma non ho mai avuto il minimo rimorso. Sono abbastanza spietato, basta non provare nulla per la gente e si risolve tutto. Lo vedo come un pregio avere empatia 0
Se non si prova rimorso, in teoria saresti un sociopatico/psicopatico
Questa cosa mi piace. -
IlCavaliereNero.
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Vi dirò il rimorso è la cosa più ipocrita degli esseri umani. Non mi discolpo da tale fardello ovviamente. Ho fatto cose di cui non vado assolutamente fiero mandando a meretrici moltissimi rapporti. Purtroppo è come se avessi due faccie. La prima è composta da impeti, da puro istinto (quella protagonista dei flame) la seconda è quella razionale e diciamo "buona" capita a volte che per una serie di sovraccarichi emotivi o da stress e odio accumulati la perte ferale prenda il sopravvento e mi porta a fare cattive azioni. Dopo però quando torno in me la notte sopratutto mi assalgono i sensi di colpa. La questione in me è più evidente date le mie "due faccie" ma è lo stesso principio in ogni uomo.
Il rimorso è pura ipocrisia ma anche la nostra sensibilità. Grazie al rimorso capiamo gli errori anche se è troppo tardi per porvi rimedio. Come in gran parte dei miei casi.... -
arghirò.
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Vi dirò il rimorso è la cosa più ipocrita degli esseri umani. Non mi discolpo da tale fardello ovviamente. Ho fatto cose di cui non vado assolutamente fiero mandando a meretrici moltissimi rapporti. Purtroppo è come se avessi due faccie. La prima è composta da impeti, da puro istinto (quella protagonista dei flame) la seconda è quella razionale e diciamo "buona" capita a volte che per una serie di sovraccarichi emotivi o da stress e odio accumulati la perte ferale prenda il sopravvento e mi porta a fare cattive azioni. Dopo però quando torno in me la notte sopratutto mi assalgono i sensi di colpa. La questione in me è più evidente date le mie "due faccie" ma è lo stesso principio in ogni uomo.
Il rimorso è pura ipocrisia ma anche la nostra sensibilità. Grazie al rimorso capiamo gli errori anche se è troppo tardi per porvi rimedio. Come in gran parte dei miei casi...
Premettendo che, come ho detto prima, il rimorso per me non è controllabile razionalmente ed è frutto dell'inconscio.... stando a quello che tu dici... il nostro inconscio è ipocrita? Ovviamente, se sei d'accordo con la mia premessa, altrimenti cade tutto questo discorso!. -
Max Italiano.
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Il mio rimorso più grande è aver conosciuto alcune persone . -
IlCavaliereNero.
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Premettendo che, come ho detto prima, il rimorso per me non è controllabile razionalmente ed è frutto dell'inconscio.... stando a quello che tu dici... il nostro inconscio è ipocrita? Ovviamente, se sei d'accordo con la mia premessa, altrimenti cade tutto questo discorso!
Vedi quando tu hai compiuto determinate azioni sbagliate (a livello razionale o istintivo non fa differenza) in quel preciso frangente hai ottenuto dei vantaggi o appagamento. Non avresti alcun tipo di rimorso se fossi un animale abituato a pensare solo te stessa e a sopravvivere. Ma non sei un animale sei un essere umano abituata a vivere in una società con le sue leggi scritte e morali. Il rimorso non è altro che un autoanalisi di noi stessi, ma con quali parametri ci analizziamo? Con quelli che ci propinano quotidianamente, con cui siamo cresciuti.
Prendiamo l'esempio di un Killer: è abituato ad operare in un ambito dove deve uccidere continuamente. I suoi parametri etici sono completamente cambiati in quanto il comandamento "Non uccidere" è andato completamente scomparendo dal suo inconscio in quanto è cambiato il suo "ambiente".
Difatti il rimorso non è altro che un adattamento all'ambiente circostanze a livello psicologico.
Faccio un esempio ancora più terra-terra:
-Se ad un Cristiano scappa una bestemmia proverà dentro di se senso di rimorso.
-Se ad un ateo scappa una bestemmia non proverà alcun senso di rimorso.
Si è verificato lo stesso evento ma soltanto uno dei due individui ha provato rimorso. Perchè? Perchè il primo individuo è credente convito e ha maturato a livello inconscio dei parametri etici legati alla religione.
Dunque ecco cos'è il rimorso è soltanto un meccanismo che varia da persona a persona. Non trovo ipocrita il rimorso di per sè ma trovo ipocrita che quando si ha agito in quel preciso frangente in maniera sbagliata, in quel preciso frangente di lucidità o meno, eravamo comunque consapevoli dei vincoli da dover infrangere
eppure abbiamo superato i limiti.
Dispiacersi dopo? E' umano, chi non ha mai desiderato il perdono? Chi non ha mai sbagliato? Nessuno. Per questo evito di giudicare.
Ma non potevamo pensarci prima? Deve essere uno stupido meccanismo innescato da un insieme di preconcetti a renderci "buoni"
Francamente è questo che trovo ipocrita.. -
arghirò.
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Premettendo che, come ho detto prima, il rimorso per me non è controllabile razionalmente ed è frutto dell'inconscio.... stando a quello che tu dici... il nostro inconscio è ipocrita? Ovviamente, se sei d'accordo con la mia premessa, altrimenti cade tutto questo discorso!
Vedi quando tu hai compiuto determinate azioni sbagliate (a livello razionale o istintivo non fa differenza) in quel preciso frangente hai ottenuto dei vantaggi o appagamento. Non avresti alcun tipo di rimorso se fossi un animale abituato a pensare solo te stessa e a sopravvivere. Ma non sei un animale sei un essere umano abituata a vivere in una società con le sue leggi scritte e morali. Il rimorso non è altro che un autoanalisi di noi stessi, ma con quali parametri ci analizziamo? Con quelli che ci propinano quotidianamente, con cui siamo cresciuti.
Prendiamo l'esempio di un Killer: è abituato ad operare in un ambito dove deve uccidere continuamente. I suoi parametri etici sono completamente cambiati in quanto il comandamento "Non uccidere" è andato completamente scomparendo dal suo inconscio in quanto è cambiato il suo "ambiente".
Difatti il rimorso non è altro che un adattamento all'ambiente circostanze a livello psicologico.
Faccio un esempio ancora più terra-terra:
-Se ad un Cristiano scappa una bestemmia proverà dentro di se senso di rimorso.
-Se ad un ateo scappa una bestemmia non proverà alcun senso di rimorso.
Si è verificato lo stesso evento ma soltanto uno dei due individui ha provato rimorso. Perchè? Perchè il primo individuo è credente convito e ha maturato a livello inconscio dei parametri etici legati alla religione.
Dunque ecco cos'è il rimorso è soltanto un meccanismo che varia da persona a persona. Non trovo ipocrita il rimorso di per sè ma trovo ipocrita che quando si ha agito in quel preciso frangente in maniera sbagliata, in quel preciso frangente di lucidità o meno, eravamo comunque consapevoli dei vincoli da dover infrangere
eppure abbiamo superato i limiti.
Dispiacersi dopo? E' umano, chi non ha mai desiderato il perdono? Chi non ha mai sbagliato? Nessuno. Per questo evito di giudicare.
Ma non potevamo pensarci prima? Deve essere uno stupido meccanismo innescato da un insieme di preconcetti a renderci "buoni"
Francamente è questo che trovo ipocrita.
Ho capito perfettamente tutto ed effettivamente il tuo discorso non fa una piega!. -
.Mai. Ho fatto più di una volta cose davvero brutte, ho umiliato in maniera mostruosa persone con cui avevo dei battibecchi, ma non ho mai avuto il minimo rimorso. Sono abbastanza spietato, basta non provare nulla per la gente e si risolve tutto. Lo vedo come un pregio avere empatia 0
Io non provo rimorso grazie all'empatia. Se tu capisci una persona lei capisce te. E' l'opposto del "se guardi dentro l'abisso, l'abisso vedrà dentro te".Vi dirò il rimorso è la cosa più ipocrita degli esseri umani. Non mi discolpo da tale fardello ovviamente. Ho fatto cose di cui non vado assolutamente fiero mandando a meretrici moltissimi rapporti. Purtroppo è come se avessi due faccie. La prima è composta da impeti, da puro istinto (quella protagonista dei flame) la seconda è quella razionale e diciamo "buona" capita a volte che per una serie di sovraccarichi emotivi o da stress e odio accumulati la perte ferale prenda il sopravvento e mi porta a fare cattive azioni. Dopo però quando torno in me la notte sopratutto mi assalgono i sensi di colpa. La questione in me è più evidente date le mie "due faccie" ma è lo stesso principio in ogni uomo.
Il rimorso è pura ipocrisia ma anche la nostra sensibilità. Grazie al rimorso capiamo gli errori anche se è troppo tardi per porvi rimedio. Come in gran parte dei miei casi...
Perfettamente d'accordo con il tuo discorso. Quoto.. -
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Vabè, giacchè ci sono...
In pratica, quest'estate un mio amico si è preso una cotta per una mia amica. Stiamo però parlando di roba virtuale, per cui, si sa, è sempre poco stabile una relazione del genere. Infatti, dopo che lui ha fatto di tutto per arrivare fino a Roma da lei (lui è a Milano), si è visto rifiutato, perchè questa ragazza lo immaginava diverso.
Tutte le notti di quell'estate, io saltavo dal forum a Facebook, per chattare con questo ragazzo, che mi raccontava tutto quello che aveva passato. Eravamo migliori amici.
Ma, dopo sei mesi, pensiamo bene di andare tutti quanti in videochat, e, vedendo questa ragazza, rimango affascinato da lei. Lei mi scrive dopo un po' su Facebook...e si dichiara a me. Quindi, in poche parole: siamo insieme.
Io volevo che il tutto restasse segreto, ma questo mio amico l'ha saputo, e ora ce l'ha con me.
Ecco, il rimorso che provo è questo, l'aver "tradito", anche inconsciamente, questo amico..