La teoria del teletrasporto

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  1. ~ WithinYouWithoutYou;
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    La teoria alla base del teletrasporto prevede la distruzione della materia in un dato luogo e la sua precisa ricostruzione in un altro. A titolo esemplificativo, supponiamo di avere due cabine per il teletrasporto, una lontana dall'altra, e una persona che entri dentro ad una delle due con lo scopo di giungere all'altra: l'unico modo logicamente immaginabile per fare in modo che ciò avvenga è che la persona in questione venga annichilita dalla cabina stessa per essere convertita in dati, che possano poi essere trasmessi al luogo d'arrivo affinché sia ricreata alla perfezione, in ogni piccola sfaccettatura genetica. Il problema principale che tuttavia si pone è ovviamente: chi usa il teletrasporto rimarrebbe sempre lo stesso?

    Allo scopo di far luce su questa ipotesi, un team di scienziati appartenenti alle forze militari statunitensi portarono avanti, nei primi anni '90, un progetto top secret: si trattava di mettere in discussione l'eticità del teletrasporto, nonché la sua applicabilità. La versione "ufficiale" dei fatti (quella reperibile sui rapporti creati ad hoc dal governo) afferma che gli esperimenti furono abbandonati dopo breve tempo, poiché il teletrasporto in sé era considerato "non realizzabile" e "non alla portata dell'attuale conoscenza umana". Tuttavia, in pochi sanno come andarono realmente le cose, e quali agghiaccianti conseguenze si vennero a creare.

    In una segretissima base militare arroccata su una delle catene montuose dell'Alaska, furono effettuati diversi test sulla fauna locale. I risultati furono più che positivi: il patrimonio genetico degli animali utilizzati come cavie (per lo più lupi ed alci) non veniva affatto alterato a seguito del teletrasporto. D'altra parte, qualcosa nel loro modello comportamentale cambiava. I campioni analizzati risultavano infatti come intimoriti da qualcosa, e più aggressivi del solito anche coi propri coetanei. Gli scienziati, credendo fosse soltanto una questione temporanea a causa dello shock, sentirono il bisogno di dare il via agli esperimenti su cavie umane.

    I campioni, stavolta, erano condannati prossimi alla pena di morte, provenienti dai carceri dei comuni limitrofi. Il primo test vide come protagonista un uomo di 68 anni, in prigione da 21 e condannato dopo un processo definitivo svoltosi poco tempo prima. I risultati furono a dir poco spiacevoli: nel passaggio del flusso di dati da una cabina di teletrasporto all'altra, il corpo scomparve misteriosamente. La materia era praticamente stata distrutta, ma non era stata ricreata. A questo punto, buona parte degli scienziati facenti parte del team abbandonarono l'esperimento, sentendosi estremamente colpevoli per quanto avvenuto.

    Dopo alcune revisioni al complesso sistema di macchine, fu tuttavia selezionata un'altra cavia, stavolta sulla quarantina. Il trasferimento riuscì; un raggio di luce abbagliante ridusse in nulla l'uomo, che si materializzò pochi istanti dopo nell'altra cabina. Dopo non molti secondi di silenzio, la cavia cominciò improvvisamente ad urlare. Urlava in preda al panico, come se avesse assistito alla peggiore delle torture. S'inginocchiò per terra, ansimando e piangendo, e si morse la lingua fino a staccarsene un pezzo. L'intervento del team medico fu inutile, così come l'autopsia, che rivelò poco e niente.

    A questo punto, l'esperimento si trovava di fronte ad un vicolo cieco. Un ricercatore, particolarmente volenteroso, nonché desideroso di andare in fondo alla faccenda, si offrì come volontario dell'esperimento. Nonostante i diversi tentativi dei colleghi di dissuaderlo, il test fu immediatamente fissato per il giorno stesso. Il corpo dello scienziato si volatilizzò immediatamente per poi, come di consueto, materializzarsi dall'altra parte pochi istanti dopo. Qualcosa era cambiato. Pallido in volto, pronunciò soltanto le seguenti parole:

    "Ho viaggiato... attraverso i secoli, dalla Genesi degli universi, per le stelle del firmamento. Noi non siamo mai stati nulla".

    Si accasciò a terra, il suo battito era assente. Le cause della sua morte non furono mai chiarite.

    Mia prima pasta, spero piaccia! :)


    Edited by ~ WithinYouWithoutYou; - 18/12/2012, 21:16
     
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  2. Masashige
         
     
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    Ha poco di creepy o poco da HS.
    Il titolo un po' spoilerone, imho.

    La metterei in NR, personalmente. Comunque mi piace molto.
     
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  3. Nathan Zane
         
     
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    È epica :siga: Comunque anche per me è da NR, purtroppo non ha nulla, o quasi nulla, di creepy. Sposto.
     
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  4. Syncnor
         
     
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    Carina.

    È ispirata a "Viaggio",del libro "Scheletri" di Stephen King;ci ho visto giusto? xD
     
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  5. ~ WithinYouWithoutYou;
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    CITAZIONE (Syncnor @ 18/12/2012, 17:23) 
    Carina.

    È ispirata a "Viaggio",del libro "Scheletri" di Stephen King;ci ho visto giusto? xD

    Ehm, veramente purtroppo non l'ho mai letto :nono:

    Mi sono ispirato ad un'altra pasta che lessi tempo fa in giro su /x/, non ricordo però come si chiamava ma trattava sempre di un esperimento su cavie umane.
     
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  6. Syncnor
         
     
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    Cavolo,ed io che pensavo di averci azzeccato xP
    Sarà una coincidenza allora :sisi:
     
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    Possibile che la maggior parte delle volte che entro su /x/ non trovo mai nulla di succoso? =(
     
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6 replies since 17/12/2012, 23:02   154 views
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