Giallo sbiadito.

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.     +2    
     
    .
    Avatar

    Profeta dell'Accidia

    Group
    Veterano
    Posts
    1,773
    Creepy Score
    +2

    Status
    Anonymous
    Le tre antimeridiane, e la città è ancora sveglia.

    Un'insegna luminosa mi indica la fine del viaggio. Del rigoglioso "Wendy's Heven" non è rimasto nulla, se non qualche lampada al neon oramai troppo stanca per illuminare queste notti tristi, così diverse da quelle di un tempo. Anche Wendy, vera attrazione del locale, è oramai uno di quei derelitti che adornano la metropoli. Entro con fare distinto, come al solito. Lei è sempre la, al bancone, troppo ubriaca per far divertire i clienti, troppo svogliata per far rinascere il suo sogno, troppo gonfi gli occhi tanto da far calare il trucco.
    La fauna del posto è sempre la stessa. Quattro clienti e tre impiegati. Alla porta c'è Jack "lo scuro", così chiamato per il suo volto nero dallo sporco; faceva lo spazzino una volta, ma oramai sembra che la sua residenza siano i sei bicchieri vuoti che lo accompagnano ovunque. Cliente fidato di Wendy dai primi del '48. Quando quella ragazza aveva un sorriso così ampio da far sciogliere il cuore del più duro dei poliziotti.
    Allungo un po lo sguardo, mi avvicino al centro del locale, e scorgo Alfred "il gentiluomo"; sempre con il suo gessato bianco a guardare gli altri dall'alto in basso. Dal suo metro e sessantotto, ci prova sempre. Ma anche lui è oramai stato inghiottito dal sistema, e il suo abito di cui tanto si vanta non è oramai che uno straccio polveroso e rattoppato.
    Mi avvicino al palco, perché si, il Wendy's Heven aveva ed ha tutt'ora un piccolo palco, con un bel pianoforte a coda, e un fantastico pianista al seguito.
    Ma dicevamo.
    Mi avvicino al palco; incrocio lo sguardo con Frank "il clown". Non che sia mai stato veramente un clown, ma si divertiva a fare il pagliaccio quando era alticcio, allungando le mani sulle natiche delle cameriere sperando in qualche numero, ma rimediando solo ceffoni. Arrivava scuro in volto e usciva che rideva come un bambino. La magia dell'alcool. Eppure, adesso, nonostante tutti i drink, non ride. Non ride da anni.
    Dall'altra parte del bancone troviamo la già citata Wendy, padrona del locale; poco di lei si può dire di più.
    Ma essendo la dolce Wendy troppo ubriaca per servire, c'è bisogno di un altro barista. Ed ecco comparire Walter. Sguardo bonario, silenzioso come un messicano impaurito, come un canarino che se la fa sotto per paura delle vendette in carcere. Eppure, anche lui è stato corroso dalla terribile macchina di distruzione che è il tempo. I baffi più bianchi, i silenzi tramutati in urla mute. Gli chiedo un bicchiere colmo della loro peggiore brodaglia, e senza esitazione mi versa tre dita di piscio arancione. Facevo prima a chiedere "il solito".
    Eppure, in mezzo a tale miseria, c'è una persona che è riuscita a salvarsi, come esonerata dalle leggi del tempo.

    Bob, il pianista.
    Non vedente dalla nascita, non ha mai fatto nulla se non suonare.
    Non riesce ad accorgersi di ciò che ha intorno, e proprio per questo, non ha mai smesso di ridere.
    Suona e ride, suona e ride.
    Per un secondo, tutto il locale torna a tanti anni fa.

    Sono le tre di notte, ma la confusione che esce dalla porta fa svegliare mezzo vicinato.
    Risate, urla, risse.
    Wendy che alza la gonna per un secondo, ed offre un giro a tutti.
    Era sempre piscio, ma era diverso...speciale.

    Ma manca una persona a quest'appello.
    Io.

    In questo triste resoconto di un'epoca ormai passata, nessuno manca all'appello se non io, Joe "lo sbirro".
    E, come al solito, il soprannome è poco azzeccato. Sono un investigatore privato, o forse è meglio dire "ero". Oramai non c'è più bisogno di persone come me.
    Niente più impermeabili marroni, fedora, colt 1911.
    Sono un pezzo d'antiquariato.

    Butto giù tutto d'un fiato la brodaglia che ho nel bicchiere.
    Con quella, anche se solo per un secondo, posso tornare indietro.
    Scordarmi di questo mondo nuovo.

    Di sottofondo, una musica accompagna l'ultimo ricordo di un vecchio;
    Un blues lontano fa danzare mille immagini nella mia testa.
    Accascio la testa sul bancone.

    Wally, ma vendete wishy o piscio?

    Piscio Joe, lo sai. Lo serviamo da sempre.

    Un mero sorriso mi illumina il volto, prima di chiudere gli occhi.

    Già...da sempre.
     
    .
  2.      
     
    .
    Avatar

    Metafisico: un uomo cieco che in una stanza buia cerca un cappello nero. E il cappello non c'è.

    Group
    Veterano
    Posts
    2,059
    Creepy Score
    +416
    Location
    Aotearoa, or the land of the long white cloud

    Status
    Offline
    AR, smisto.
     
    .
1 replies since 1/9/2012, 01:19   115 views
  Share  
.