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''Nikola, muoviti faremo tardi.''
''Arrivo Natasha.''
Era una normale giornata d'aprile, la primavera era arrivata da poche settimane e mancava solo un mese alla fine della scuola. Sono nato in una piccola città della Russia, ma per motivi di lavoro dei miei genitori, ci siamo trasferiti.
''Hey voi 2, salite vi accompagno.''
Un colpo di fortuna. Nostro padre decise di accompagnarci. Aveva una piccola auto degli anni 70' ancora pimpante. Erano le 8:00 e mancavano solo 30 minuti all'inizio delle lezioni. Improvvisamente rallentammo. Traffico. Non ci voleva, maledizione. Una coda di auto lunga quasi 1km.
''Allora fratellino, come va con la tua ragazza?''
''Io non ho la ragazza.''
''Si certo. E io dovrei crederti?''
''Sta zitta.''
''Hey smettetela di litigare. Se rimaniamo qui, non risolveremo niente. Forza su, proseguiamo a piedi.''
Obbedimmo e lasciammo l'auto in quella bolgia. Durante il cammino, le mie orecchie furono attratte da un fischio bizzarro. Provai a guardarmi in giro per capire da dove proveniva, ma nulla.
''PRESTO, scappate finchè siete in tempo.''
''Papà, cosa vuole questo signore?''
Da bambino non sapevo che quel ''signore'' era uno di quei barboni trasandati e maleodoranti.
''Dovete fuggire. Presto, non c'è più temp-''
Il suo discorso delirante fu interrotto da un frastuono tremendo. Auto, camion, persone vennero sbalzate da un'onda d'urto. Pezzi di lamiere e vetri scagliati in ogni angolo. Fui sbalzato ad una ventina di metri. Svenni.
Mi sveglia dopo 1 ora con la testa dolorante. Il cielo era grigio-rossastro, le auto in fiamme , le strade colme di cenere, detriti e cadaveri. Ero ricoperto di ustioni e ferite.
''Aiutami... ti... prego...''
Era il barbone che mi chiedeva aiuto, ma non potevo. Le mie gambe erano bloccate sotto un cumolo di macerie. Cominciai a piangere vedendo la pelle di quel povero uomo staccarsi poco a poco, il volto che si deformava e si squarciava, mostrando parte dei muscoli e di ossa.
Prima di morire disse:
''Questa è la fine che meritate tutti voi per...non avermi...ascoltato.''
Si accasciò in una pozza di sangue. Ero solo e confuso. La mia vita terminò con quell'esplosione.SPOILER (clicca per visualizzare)www.youtube.com/watch?v=kKRvWCruckI Questo video vi spiegherà molte cose.
Edited by ~Mordekai The Summoner~ - 23/8/2012, 17:47. -
~ºKim Miharuº~.
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Eeeeeew
Non mi aspettavo si trattasse di Chernobyl.
Muy bello.. -
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tu mi avere fatto shittare SPOILER (clicca per visualizzare)Ho paura di chernobyl & co. problem?
Bellissima, mi è piaciuta davvero +1. -
.tu mi avere fatto shittareSPOILER (clicca per visualizzare)Ho paura di chernobyl & co. problem?
Bellissima, mi è piaciuta davvero +1
Oh cavolo, per la prima volta faccio shittare mattoni ad un utente. Proud. -
Dianna.
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Bello, solo un'osservazione sull'ultima frase, CITAZIONEDa quel giorno la mia vita terminò con quell'esplosione.
Non so ma secondo me potevi fare a meno di "da quel giorno", mi sembra che la frase esca strana, ma è solo un pensiero mio
Poi un'altra forse ancora più soggettiva, personalmente penso che in un racconto in italiano ci stia meglio "ehi" piuttosto che "hey", che non ho mai letto in un libro italiano.
Comunque mi è piaciuta molto.. -
.Bello, solo un'osservazione sull'ultima frase,CITAZIONEDa quel giorno la mia vita terminò con quell'esplosione.
Non so ma secondo me potevi fare a meno di "da quel giorno", mi sembra che la frase esca strana, ma è solo un pensiero mio
Poi un'altra forse ancora più soggettiva, personalmente penso che in un racconto in italiano ci stia meglio "ehi" piuttosto che "hey", che non ho mai letto in un libro italiano.
Comunque mi è piaciuta molto.
Modifico l'ultima frase da renderla comprensibile. il fatto di usare ''Hey'' sostituendo ''Ehi'' mi trovo meglio usando l'espressione inglese, non so il perchè, comunque grazie.. -
Masashige.
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Uh, avevo azzeccato che c'entrava Chernobyl. Non so perchè, ma quando hai detto della pelle che si staccava (e relativi nomi slavi), ho pensato subito ad un'esplosione radioattiva, e di conseguenza al disastro.
Btw, good job, meglio delle altre!. -
.Uh, avevo azzeccato che c'entrava Chernobyl. Non so perchè, ma quando hai detto della pelle che si staccava (e relativi nomi slavi), ho pensato subito ad un'esplosione radioattiva, e di conseguenza al disastro.
Btw, good job, meglio delle altre!
Yeah Ora però ho il blocco dello scrittore. Non so che altro scrivere.. -
Cele12.
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Troppi punti. mi va. in pausa. il cervello.
Apparte tutto è bellina, anche se non capisco perché il barbone si è lamentato del fatto che non lo avessero ascoltato se dopo un secondo è scoppiato tutto. -
.Troppi punti. mi va. in pausa. il cervello.
Apparte tutto è bellina, anche se non capisco perché il barbone si è lamentato del fatto che non lo avessero ascoltato se dopo un secondo è scoppiato tutto
Il barbone sapeva già tutto dell'imminente esplosione, ma nessuno ha dato importanza alle sue parole.. -
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Non so, il soggetto era magnifico, credo che la potessi sviluppare meglio... Il barbone a mio parere non c'entrava molto... Avrei cambiato troppe cose...
Ma del resto, è godibile anche così so...
Good Work. -
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soltanto ora noto una cosa. Come fa il protagonista a imparare dopo la morte che il signore è un barbone? E, seconda cosa, cenno geografico, non del racconto, la centrale non devastò niente con l'esplosione stessa (tranne la stessa centrale, ovvio ), ma con le radiazioni. . -
.soltanto ora noto una cosa. Come fa il protagonista a imparare dopo la morte che il signore è un barbone? E, seconda cosa, cenno geografico, non del racconto, la centrale non devastò niente con l'esplosione stessa (tranne la stessa centrale, ovvio ), ma con le radiazioni.
Si, questo lo so, ma ho deciso di modificare un po' le cose. Poi il bambino col tempo capi' che era un barbone. Quando si e' bambini non si sanno molte cose.. -
Cele12.
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Non è morto? . -
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Non e' morto. Il fatto che dica "La mia vita termino' con quell'esplosione" si riferisce alla sua vita normale che conduceva in precedenza..