Insegnamento

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  1. ¢roc
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    Divido in parti, per rendere il tutto più chiaro.
    Scusate il tl;dr.

    • Comportamento dei ragazzi d'oggi.

    Sinceramente io sono dell'opinione che se dei bambini di (mettiamo la fascia) 11/14 anni vogliono fare i coglioni possono e devono. Ovviamente in un limite di... decenza(?).

    • Si è fatto, si farà: e si deve fare! Ma in un certo limite.

    Alle medie (è l'età appunto dagli undici ai quattordici) tutti abbiamo fatto le stronzate: tutti almeno una volta abbiamo rubato, tutti ci siam menati, tutti abbiamo provato sigarette e alcol (e chi anche altro, ma casi rari, qui da me la maggior parte hanno provato alle superiori), abbiamo fatto i coglioni per strada atteggiandoci (ricevendo le antipatie dai più grandi).
    Quindi diciamo che anche queste generazioni DEVONO fare queste cose. E' un percorso di crescita, è normale.
    Il fatto è che noi abbiamo rubato quelle due caramelle per fare i cretini, per divertirci, quindi sarà successo due-tre volte; e stessa cosa per il picchiarci e altro. Invece queste generazioni hanno portato tutto oltre il limite tra la stronzata e il reato. E parlo di tutto.

    • L'atteggiamento.

    C'è pieno di ragazzini delle medie che vengono dalla mia compagnia atteggiati a far botte. Noi stiamo fermi e li mandiamo via. Terribile, poi, come si presentano, ma quelle sono mode (sa cazzo, anni fa l'andare in giro coi pantaloncini corti era segno di zingaria).

    • La colpa è dei genitori: non esistono più le punizioni di una volta.

    Il peggio è che la colpa è dei genitori.
    Se i miei mi avessero beccato con una sigaretta in mano, non sarei uscito per... tre mesi? Ovvio dopo una bella dose di botte. Bella. Ma comunque sapevano che erano cose che anche loro avevano fatto, che erano normali. E NORMALE E' LA PUNIZIONE CHE NE CONSEGUE!
    Perché non erano tanto le botte che facevano paura, ma le conseguenze dell'azione.
    Se per caso mi beccano a fumare, o a far fuga, non è tanto la punizione o le mazzate, ma è la perdita di fiducia. Il che è il peggio che si possa ricevere.
    Per cui.
    Questi genitori che vietano TUTTO ricevono l'esatto contrario!
    I miei non mi hanno mai detto "non fumare", ma se mi beccavano "botte e punizione!".
    Così uno si scanta, capisce cosa è giusto e cosa è sbagliato e fa le sue scelte.
    Così mi sono scantato.

    • La colpa è dei genitori: vizi.

    Senza parlare dell'essere viziati: i miei non mi hanno mai aiutato con i compiti, ma portato a qualche festa, ma accompagnato da qualche amico, mai un cazzo. Così uno si scanta: prendi l'autobus e vai, filare!

    • Il compito nostro.

    Il bello, però, è che le lezioni le prendi da quelli più grandi di te. Ed è davvero bello.
    Ci sono tante di quelle cose che i genitori NON POSSONO dirti e non devono dirti. Per quello ci siamo noi. Noi abbiamo il compito di dare la nostra parte di educazione a queste generazioni. Gli spieghiamo, dobbiamo farli crescere, maturare.
    Un genitore non può farlo (ora il fatto che io e mia madre parliamo normalmente di droghe e alcol - il che intende parlare di effetti, costi, "gusto" - e altro ancora non c'entra, il mio è un rapporto diverso, anomalo) e non deve. Il compito di un genitore è quello di far rigare dritto il figlio e: cibarlo, dargli la possibilità di avere un'igiene, un'educazione, delle basi di convivenza e altre cose basilari per la crescita. Dopo qualche anno il genitore non DEVE e non PUO' insegnare al figlio. E' lì il nostro compito. Tutti abbiamo imparato indirettamente da quelli più grandi, ma ad una certa età si capisce che si comportavano così apposta per farci capire COME ci si deve comportare.
    Ed è un ciclo, questo, che deve continuare. Quello più grande insegna a me, e tra qualche anno insegnerò a qualcuno più piccolo, e il ciclo continuerà.
    Si fa da sempre.

    • Conclusioni

    Quindi capiamo che in parte è anche colpa nostra.
    Ovvio, soprattutto dei genitori.
    Ai media non darei troppe colpe: anche "ai nostri tempi" c'erano quelle cose (nel senso: ad un ragazzo può far effetto Jersey Shore e mettersi a comportarsi nello stesso modo. Non facevamo anche noi così con altri programmi?). Anzi, direi che hanno aiutato: è scomparso smack down e molti cartoni di una violenza improponibile. Perché? Perché hanno visto che questa generazione avrebbe capito tutt'altro.
    Non che noi avessimo capito bene, comunque...

    Inoltre devo dire che di questi bimbi-merda non ce ne sono neanche troppi. Il fatto è che non c'è la via di mezzo: c'è lo sbruffone che s'atteggia, e c'è il povero sfigato che sta in casa (non parlo di quegli "sfigati" che in verità hanno una maturità molto più alta del normale, con la quale si può parlare seriamente).
    Quindi questo è quello che penso.

    • Come l'ignoranza ha rovinato il mondo e di conseguenza le generazioni.

    E ora l'esempio più lampante a mio parere:
    Successe, agli scout (che sono il miglior modo di imparare a vivere, poiché si basano - anche se non si dice per non far brutta figura - su una chiara e PESANTE gerarchia), giocavamo ad un gioco piuttosto... fantasioso.
    Si doveva creare una storia... cioè, una specie di D&D fatto a voce senza dadi senza niente improvvisato sul momento. Sì: creare una storia a turni.
    Ora.
    Il fatto è che questo mio amico (uno di quelli che dicevo prima, con maturità elevata) fa su una storia piuttosto difficile, alla quale solo io e un altro riusciamo a stare a dietro (davvero difficile, credetemi, un giorno vi racconterò). Fino a lì niente di strano.
    Altro turno, la gente si arraggia e fa su la storia a caso. Tocca di nuovo a lui: il doppio più intricata e difficile. In difficoltà, i miei amici, cosa fanno? Iniziano a prenderlo per il culo.
    "Oh ma ce l'hai una vita?" "Oh ma vai un po' a figa" e robe varie.
    Arrivati ad un certo punto (e qui devo ammettere la mia poca maturità) non ce l'ho fatta e ho dovuto mettere le mani addosso al "capo ultra" della situazione.
    E' finita a botte (il fatto che ne sia uscito vincitore io è comunque una brutta cosa, poiché dimostra la mia ignoranza, non la mia forza fisica).
    Dopo aver litigato con tutti (e seguenti due settimane di silenzio tra le "fazioni"), si è parlato del perché si è arrivati a questo.
    Oh almeno, ci sono arrivato io.
    Questi ragazzi, non riuscendo a stare a dietro alla storia (ma non ci stavano dietro già dai primi minuti, gente poco sveglia) hanno iniziato a prenderlo per il culo. Allora ho detto "Scusate, al posto di offenderlo, ditegli di rispiegarvelo, vi fate una cultura" e lì sono iniziati i "Abbiamo una vita sociale, mica ste stronzate" "Io preferisco la figa".

    Per concludere, davvero, tutto: quando sento quei ragazzi ripassare l'argomento, me ne vado. Non riesco a stare a dietro a tanta ignoranza.
    E questo è quello che imparano i ragazzi d'oggi! Al posto di imparare dai libri, dai film, anche dai cartoni!, pensano che l'ignoranza sia simbolo di... (non ho davvero le parole) "essere fighi".
    Invece si affronta il mondo in modo sbagliato. E, sì, questi sono i ragazzi che non troveranno lavoro, non troveranno la felicità e non troveranno soddisfazioni nella vita.

    Grazie dell'attenzione.

    Fotte un cazzo delle vostre storie, massimo fatemi sentire il vostro parere su quello che ho scritto.

     
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  2. Masashige
         
     
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    "Alle medie (è l'età appunto dagli undici ai quattordici) tutti abbiamo fatto le stronzate: tutti almeno una volta abbiamo rubato, tutti ci siam menati, tutti abbiamo provato sigarette e alcol (e chi anche altro, ma casi rari, qui da me la maggior parte hanno provato alle superiori), abbiamo fatto i coglioni per strada atteggiandoci (ricevendo le antipatie dai più grandi).
    Quindi diciamo che anche queste generazioni DEVONO fare queste cose. E' un percorso di crescita, è normale.
    Il fatto è che noi abbiamo rubato quelle due caramelle per fare i cretini, per divertirci, quindi sarà successo due-tre volte; e stessa cosa per il picchiarci e altro. Invece queste generazioni hanno portato tutto oltre il limite tra la stronzata e il reato. E parlo di tutto."

    Relativamente vero. Nel senso, "devono" no. Sono scusabili certe cose, ma dire "devono" è esagerato. Il percorso di crescita, in quanto ribellione/infrangimento delle regole che arriva con la pubertà, è normale, ma non è detto che ciò debba sfogare con illegalità. Fumare e bere, come ho sempre pensato, sono cazzi loro, possono fare quello che vogliono con il loro corpo. Mi metto nei panni di uno che è derubato da questi bimbi cretini. Che cazzo fai? Li prendi a manate? Chiami i genitori, per poi, molto probabilmente, con la cultura che c'è oggi di "Mio figlio è perfetto e lo difendo a spada tratta" (vedi nei reclami a scuola, dove molto spesso, i genitori attaccano gli insegnanti per non colpevolizzare il figlio, e fa parte dei vizi), trovarsi rovesciata la situazione.
    Bah.
     
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    CITAZIONE (¢roc @ 22/8/2012, 11:42) 
    Quindi diciamo che anche queste generazioni DEVONO fare queste cose. E' un percorso di crescita, è normale.

    Tutto il discorso è riassumibile in ciò.
    La realtà si deve prenderla a testate per vederla, se una persona è troppo stupida da non alzare lo sguardo, tanto vale che rimanga nel suo brodo, fintanto che non danneggia il prossimo. In ogni caso non disapprovo il resto del discorso, anche se, secondo me ovviamente, gli insegnamenti esterni, anche quelli degli altri ragazzi, non è di fondamentale importanza. Basterebbe leggere, per divenire una persona migliore. Non parlo di "mattoni" Tolstojiani. Io da bambino, e tutt'ora, mi emoziono con "Il piccolo principe". Ed ogni volta che lo si legge, si capisce qualcosa in più, si apprende. La vera pecca dell'educazione (scolastica e non) di questa generazione, ma anche di quella precedente, è la mancanza di una base letteraria. A mio avviso, il protagonista di un libro ha più potere persuasivo di qualsiasi persona.
     
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  4. ¢roc
         
     
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    A mio parere, se non avessi fatto quello che ho fatto, non avrei questa maturità.
    E' ovvio che si cresce anche senza farle, ma sono cose piuttosto normali, cioè, in certi limiti non danneggiano nessuno.
    Il rubare due caramelle non danneggia il venditore che magari se ne accorge anche e fa finta di niente. Il rubare un vestito, una maglia, sì. Ed è cosa che vedo ai giorni nostri.

    Sto solo giustificando le due caramelle, non di più :)
    E dico che sia giusto farlo, per esperienza.
    Poi ovvio, se i genitori sono così, non c'è molto da fare, i figli sono persi, ma persi da qualche tempo, non solo per ste due cose :D
    Altra cosa: i miei non mi hanno mai dato ragione in niente, e continuano a farlo. E mi sembra giusto, perché mi spinge a ripensare a quello che dico, a ragionarci e a trovare la soluzione giusta.

    EDIT: quoto Zee. Pensa, io con il mio primo libro piansi. Era troppo bello per essere vero, troppo incredibile. La fantasia che fino a quel momento mi era stata zittita con cose prefatte, si liberò in una sola pagina.
    E' stato davvero incredibile: dissi a mia madre che ero felice, perché il libro mi faceva fantasticare e ci siamo messi a leggerlo insieme e lei continuava a sorridermi vedendomi felice. Anche ora, ripensandoci, mi commuovo.
    Anche i libri: base assoluta della mia crescita (non posso scordare il GGG).
     
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  5. Masashige
         
     
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    CITAZIONE (Dott.Zee und Mr.Captain @ 22/8/2012, 12:11) 
    CITAZIONE (¢roc @ 22/8/2012, 11:42) 
    Quindi diciamo che anche queste generazioni DEVONO fare queste cose. E' un percorso di crescita, è normale.

    Tutto il discorso è riassumibile in ciò.
    La realtà si deve prenderla a testate per vederla, se una persona è troppo stupida da non alzare lo sguardo, tanto vale che rimanga nel suo brodo, fintanto che non danneggia il prossimo. In ogni caso non disapprovo il resto del discorso, anche se, secondo me ovviamente, gli insegnamenti esterni, anche quelli degli altri ragazzi, non è di fondamentale importanza. Basterebbe leggere, per divenire una persona migliore. Non parlo di "mattoni" Tolstojiani. Io da bambino, e tutt'ora, mi emoziono con "Il piccolo principe". Ed ogni volta che lo si legge, si capisce qualcosa in più, si apprende. La vera pecca dell'educazione (scolastica e non) di questa generazione, ma anche di quella precedente, è la mancanza di una base letteraria. A mio avviso, il protagonista di un libro ha più potere persuasivo di qualsiasi persona.

    *non sono di fondamentale importanza (credo, se il soggetto era insegnamenti esterni, è più forte di me scusa Zee D:)

    Comunque, appoggio quello che hai detto. Io da bambino ho letto un sacco, e ora, ripeto, non lo fanno quasi mai i ragazzi, e lo dico prendendo ad esempio mia sorellla, che appunto fa parte della fascia dei 12-14 anni.
    I libri, mi hanno insegnato più dei coetanei e dei miei, quindi si, un protagonista, è il massimo della persuasione!
     
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    Tranquilla, anche a me s'impappa il cervello ogni tanto, grazie di avermi fatto notare l'errore ;)

    Per tua sorella consiglio Stefano Benni; scrive in modo semplice anche quando tratta di argomenti grandi e complessi, a me piace veramente molto.
     
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  7. Masashige
         
     
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    Proverò Zee. Sperando che non faccia come l'ultimo libro che le ho comprato. Buttato sul letto e mai letto ç_ç
     
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  8. Violent World
         
     
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    solo su una cosa non sono d'accordo: le botte non servono. Seriamente, le botte rovinano i bambini.
    Il resto è realtà.
    Dico la mia sui libri: a parer mio il problema non è la "mancanza letteraria", ma l'imposizione. Non è più "prova questo, guarda quello che è bello" ma piuttosto "TU ORA LEGGI" e questo atteggiamento porta i bambini ad odiare i libri. A parere mio eh.
     
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  9. Masashige
         
     
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    CITAZIONE (Violent World @ 22/8/2012, 13:12) 
    solo su una cosa non sono d'accordo: le botte non servono. Seriamente, le botte rovinano i bambini.
    Il resto è realtà.
    Dico la mia sui libri: a parer mio il problema non è la "mancanza letteraria", ma l'imposizione. Non è più "prova questo, guarda quello che è bello" ma piuttosto "TU ORA LEGGI" e questo atteggiamento porta i bambini ad odiare i libri. A parere mio eh.

    Per mia esperienza, non funzionano entrambe le cose. Nè "TU ORA LEGGI" ne "Prova questo o quello".
     
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  10. ¢roc
         
     
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    le botte funzionano.
    E' ovvio che non devo smaciullarlo, ma qualche bello schiaffone si. Niente di più, ovvio.

    Ma mai sottovalutare gli schiaffoni.
     
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  11. Violent World
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    Io l'unica cosa che so sul fatto dei libri è che se tu costringi/pressi molto i bambini, i libri li vedranno come il male nel 90% dei casi.
    Croc uno schiaffo A VOLTE può anche essere d'aiuto, ma i bambini che ricevono botte crescono demmerda molto spesso.
     
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  12. Masashige
         
     
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    Boh dipende. Le vecchie generazioni, tipo i nostri genitori, spesso sono venuti su a forza di cinghiate nel culo xD
    Però in generale hai ragione.
     
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  13. Ripampo
         
     
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    Ciao Croc, sei uno sfigato, ciao.
     
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  14. ¢roc
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    CITAZIONE (Ripampo @ 22/8/2012, 22:54) 
    Ciao Croc, sei uno sfigato, ciao.

    Il tuo messaggio sa molto di quei post da ragazza "Ciao, sei figo, ciao". LOL
     
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  15. Ripampo
         
     
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    CITAZIONE (¢roc @ 23/8/2012, 16:58) 
    CITAZIONE (Ripampo @ 22/8/2012, 22:54) 
    Ciao Croc, sei uno sfigato, ciao.

    Il tuo messaggio sa molto di quei post da ragazza "Ciao, sei figo, ciao". LOL

    Volevo dare quell'impressione Lol.
     
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15 replies since 22/8/2012, 10:42   161 views
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