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Noi, uomini, siamo tutti profondamente diversi.
Ma c'è qualcosa che ci accomuna, ci rende simili.
Ci tramuta in compagni, amici, fratelli.
Dinnanzi al dolore i muri crollano,
Le differenze svaniscono,
I pregiudizi decadono.
La sofferenza ci eleva tutti allo stesso livello.
Un anziano che piange la perdita della moglie
È uguale al bambino che frigna per il gelato caduto.
Motivi diversi, reazioni uguali.
Questa è l'umanità.
Le urla di disperazione sono uguale in tutto il mondo.
È commovente.
È bellissimo.
Sono fiero di far parte di questa razza.
Gli affranti si riuniscono,
Ed ogni divergenza crolla.
Il potere dell'uomo è senza limiti.
Eppure, c'è chi lotta per far svanire tutto ciò.
Animali impegnati in donchisciottesche sfide,
Volte a sconfiggere il dolore dal mondo.
Perché non ci arrivano?
Una volta distrutto ciò che ci accomuna,
Cosa ci resterà?
Saremo nuovamente estranei,
Pronti ad azzannarci per un tozzo di pane,
Diffidando del proprio fratello.
No, non lo permetterò.
Voglio un mondo di amici,
E nessuno mi fermerà.
Come?
Chi mai si aspetterebbe una coltellata dal compagno dietro di te, colui su cui hai sempre contato?SPOILER (clicca per visualizzare)Ho trovato l'immagine sulla wiki inglese, e mi è venuto in mente questo. Dovrebbe essere da i NR.. -
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Emh, non capisco l'immagine, da cosa è tratta?
Comunque direi HS o NR.. -
Cavagar.
User deleted
E Nostri Racconti sia.
Complimenti, m'è piaciuta.
Ma lo sai che ti aNo.. -
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L'è reciproco madame Cavagàr.
In ogni caso non so da dove sia tratta l'immagine, l'ho solo trovata.. -
Cavagar.
User deleted
Ma sei riuscito a tirarne fuori un bel frammento.
Molto Schopenaueriana la concezione del dolore condiviso, ovviamente mi piace anche la sua degenerazione nel monologo del narratore.
Gli affranti si riuniscono,
Ed ogni divergenza crolla.
Il potere dell'uomo è senza limiti.
Che bello.
Io ti consiglierei, un giorno, di provare a scrivere un piccolo pezzo di "teatro" con questi monologhi, dove sei tanto versato. Insomma, teatro di quello moderno, surrealista o so' 'na sega io. Perché secondo me, non sarebbe una cattiva idea.. -
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Vedo che la citazione filosofica non è passata inosservata.
Sono particolarmente legato a questa materia, lo vedrai presto nel progetto.
E sopratutto amo il teatro; amo le urla e i cambi di voce che, aimè, scritti non hanno lo stesso peso.
Una cosa è il caps in un racconto, un altro è un grido d'intermezzo durante una rappresentazione.
Un monologo nella mente del protagonista è risaltato sopra un palco dove è possibile vedere il sudore, le espressioni, il timbro, che quattro righe virtuali non potranno mai dare.. -
Cavagar.
User deleted
Se hai remore nel digitarlo, prendi carta e penna.
È tutto un altro mondo.. -
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Dovresti fare il registra teatrale. . -
Kimberly13.
User deleted
Bel pezzo..complimenti... . -
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A parte che è bellissimo, dove lo si smista? . -
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AR, per me . -
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I agree. .