repentant.iso

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  1. S.A.N.G.R.E.
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    Salve a tutti, sono un videogiocatore, come forse lo sono anche molti di voi. Uno dei giochi che preferisco in assoluto è Dark Souls, uscito lo scorso anno per Xbox360 e Playstation3 di cui questa è l'introduzione:

    www.youtube.com/watch?v=DfRy2vf29gY

    Questa è la storia di Ayate Takanashi, una ragazza di 22 anni e videogiocatrice come noi, residente nella città di Kurashiki in Giappone...
    Ayate era una fan sfegatata di From Software e ovviamente aveva finito più volte Dark Souls su console ma quando la software house annunciò di essere al lavoro su una versione per pc con adirittura dei contenuti aggiuntivi, in lei si riaccese la passione per il gioco.
    Così iniziò a frequentare vari forum in cerca di notizie di ogni sorta, finchè navigando in un sito di file sharing non si imbattè in un topic il cui titolo la lasciò senza parole:

    DARK SOULS [PC]

    Pensò subito ad un fake, ma la curiosità era talmente grande che non potè fare a meno di avviare il lungo download.
    Lasciò il pc acceso e andrò a dormire.
    L'indomani nella cartella "Download" spiccava un singolo file chiamato "repentant.iso". Strano nome... messo forse per "mascherare" il vero contenuto?
    L'importante era che il gioco poteva finalmente essere installato. Non riusciva a crederci, sarebbe stata la prima in tutto il Giappone... anzi no, in tutto il mondo a giocare a Dark Souls per pc!
    Fremeva dalla voglia di condividere la scoperta con qualcun'altro, sui forum, sui blog, ovunque. Ma prima voleva essere sicura di non aver scaricato tutti quei giga per niente.
    Fece partire l'antivirus per una rapida scansione e l'esito fu negativo.
    Aprì la cartella zippata, per ispezionarla. Eh si, sembrava che contenesse dei file di gioco... ma sarà stato QUEL gioco?
    Visto che non c'erano virus e che non aveva nulla da perdere, decise di avviare l'installazione.
    La prima cosa che comparve su schermo fu una finestra di testo con un disclaimer che recitava:

    "Attenzione! Questa copia è stata creata a scopo di test e sviluppo, non rispecchia il prodotto finale. E' severamente vietata la distribuzione"

    Accidenti, si trattava proprio di una copia rubata!
    Portò la freccia del mouse sul tasto "Avanti" poco sotto alla finestra di testo ma invece di continuare l'installazione, comparve un'altra schermata, con una seconda frase:

    "Attenzione! Avete cliccato su "Avanti". Vi preghiamo di interrompere ORA l'installazione cliccando su "Annulla". La copia che state visionando non è stata creata per essere giocata. E' severamente vietata la distribuzione"

    Ayate era perplessa. Non pensava che una copia di un videogioco contenesse così tanti avvertimenti... anche fosse stata una copia creata per i beta tester, perchè avvisarli di non installare il gioco? Che provocasse dei danni al sistema su cui veniva installato?
    Ma la curiosità era troppa... Ayate calcolò il rischio: il computer era praticamente vuoto, aveva formattato da poco e salvato su un Hard Disk esterno ciò che le interessava. Quindi non temeva problemi...
    Così cliccò nuovamente su "Avanti" ignorando l'avviso del gioco che però fece uscire una terza schermata:

    "Attenzione! Avete cliccato su "Avanti". From Software non si assume responsabilità in merito alla vostra decisione"

    Questa volta la schermata si chiuse da sola e l'installazione iniziò senza ulteriori interruzioni.
    Il processo durò circa 10 minuti e alla fine Ayate si trovò di fronte alla schermata di gioco.
    Non poteva crederci, il gioco era proprio Dark Souls!
    Ayate accese la webcam posta di fronte a sè, come faceva sempre quando provava qualche nuovo gioco: le piaceva registrare le proprie reazioni, soprattutto quando giocava a dei titoli horror!
    Sapeva bene cosa fare, ci aveva pensato per settimane: avrebbe iniziato il gioco come Piromante, una classe molto versatile.
    Ma quando arrivò alla schermata della scelta delle classi notò una cosa strana, ce n'era solo una disponibile: Il Pentito.
    Dov'erano tutte le altre classi? Il Cavaliere? Il Ladro? Il Cacciatore? Certo, il gioco doveva essere una versione beta, ma si aspettava di trovare almeno una delle classi che già erano presenti su console.
    Rassegnata scelse l'unica opzione disponibile, poi si concentrò sul look del personaggio; ad Ayate piaceva molto creare dei personaggi fantastici, dai lunghi capelli colorati di rosso o blu o altri colori sgargianti. Ma non era possibile, l'unico taglio disponibile era un taglio medio e come colore solo il castano scuro. Non badò molto alla cosa e scelse quelli, passando al nome. Ma nemmeno in quel caso ebbe possibilità di scelta, c'era solo un nome fisso: Ayate.
    Rimase per qualche istante ferma, mentre la webcam riprendeva la sua espressione perplessa.
    Perchè era selezionabile solo il suo nome? Che il gioco riconoscesse qualche file personale nel quale era presente quel nome e lo usasse di default? Assurdo.
    Ma chiudere tutto ora, per quanto strana fosse la cosa, non aveva senso.
    Accettò quel nome, come accettò tutto il resto, e finalmente iniziò il gioco.

    L'introduzione inizò esattamente come nelle controparti per console.
    Ma in un passaggio si discostava da esse: quando il personaggio del Nano Furtivo venne presentato, la voce narrante continuò a risuonare nelle casse:
    "...così facilmente dimenticato. Ma lui non dimentica, osserva nell'ombra custodendo quella piccola fiamma come un tesoro, l'unica sua fonte di luce nel buio. Attende... attende che essa si consumi".
    Ayate si accorse del cambiamento ma non vi prestò molta attenzione, non era di sicuro la cosa più strana vista fino a quel momento.
    Finalmente, dopo qualche minuto, prese il controllo del proprio personaggio.
    Era tutto li: salute, stamina, indicatore delle umanità, tutto esattamente come ricordava. Tranne una cosa che non capiva a cosa servisse: il simbolo di una fiamma stilizzata in alto a destra nello schermo.
    Sapeva che su console quel simbolo compariva quando il gioco salvava, in derminati momenti...
    Ma in quel caso la fiammella era onnipresente e di dimensioni ben maggiori.
    Ayate pensò all'ennesima diversità della copia "beta" e proseguì con l'esplorare quel nuovo mondo...

    Si fece largo senza troppi problemi tra i primi nemici, abituata com'era, avendo finito più volte le precedenti versioni. Poi, giunse ad uno spiazzo dove si sarebbe dovuto manifestare il primo boss del gioco.
    E invece era deserto, se non per un piccolo oggetto scuro proprio al centro dell'area.
    Ayate pensò subito all'ennesima mancanza della versione di gioco... era quasi irritata al pensiero di poter si provare in anteprima il titolo, ma di giocarlo "monco" di molte sue parti.
    Nonostante i suoi pensieri, fece avvicinare il personaggio a quello strano oggetto che si rivelò essere un fagotto nero, fatto di stracci. Interagendo con esso, Ayate vide il proprio personaggio raccoglierlo ed esaminarlo... poi il fagotto si mosse.
    Ne uscì un sommesso lamento, come un pianto, penentrante, fastidioso... esasperante.
    Ayate d'istinto premette il tasto d'attacco col mouse e il suo personaggio lanciò con forza a terra la "cosa".
    Il pianto cessò.
    Una pozza rossa si allargò sotto a quella massa di stracci, sembrava sangue; poi scomparve e Ayate vide comparire a schermo la frase "Boss sconfitto!", mentre il contatore delle anime saliva e in alto a sinistra comparve un numero: 1.
    Ayate sapeva che quel numero riguardava l'Umanità, una sorta di moneta di scambio per far tornare umano il proprio personaggio in seguito alla sua morte.
    Rimase scioccata dall'evento... cos'era quella cosa? Piangeva? Il sangue?
    D'accordo, questo gioco aveva alcuni elementi horror ma quella... cosa... le fece un effetto stranissimo.
    Provava quasi dolore per ciò che aveva fatto...
    Si fece coraggio e proseguì nell'avventura.
    Continuò a sconfiggere un nemico dopo l'altro, inarrestabile... ma nuovamente, la dove doveva esserci un boss c'era invece un'insieme di stracci, lerci, scuri, a terra. Questa volte però coprivano qualcosa di più grosso.
    Ayate si avvicinò lentamente, la spada in una mano, lo scudo nell'altra.
    Il fagotto nero si mosse, parlò.
    La ragazza non comprendeva le sue parole, la voce era bassa, si faceva fatica a distinguerle, ma comparvero a schermo sotto forma di testo.
    "Chi sei tu? Io non ti conosco... ho paura. Vuoi farmi del male? Ho paura..."
    Ma lei non si scompose, sapeva che doveva proseguire e l'unico modo per farlo era liberarsi di quell'essere.
    Così cliccò nuovamente sul mouse... un colpo solo bastò a far scomparire la creatura e a guadagnare un'altra manciata di anime e un'altro punto di Umanità.
    Si sentiva frastornata da quelle parole, per quanto uscite da un personaggio di un videogioco. Ma al contempo soddsifatta delle sue azioni.
    E andò avanti perpetrando la sua crociata contro le creature oscure attraverso i livelli di gioco, fino a giungere all'ennesimo incontro.
    Questa volta la figura coperta dagli stracci raggiungeva quasi la stazza del suo personaggio; la voce che uscì dalle casse questa volta era più chiara.
    "Sei qui per uccidermi ma io non ti ho fatto nulla. Mi vuoi vedere morto anche se non mi conosci. Vuoi la mia umanità perchè tu non ne hai..."
    "Stai zitto..." disse Ayate sovrappensiero.
    La creatura ammutolì per qualche isante, poi a schermo comparve una singola parola: "Fallo."
    La ragazza sguainò la spada e trafisse il suo interlocutore che, in silenzio, svanì.
    E nuovamente, anime e Umanità aumentarono.
    Certo, non era come affrontare le enormi creature demoniache della versione console, ma provava una sorta di orgoglio in quello che stava facendo... si sentiva più forte.
    Ancora ed ancora sulla sua strada fece piazza pulita di ogni avversario.
    Questa volta sapeva di doversi aspettare l'ennesimo sostituto ai vecchi boss che aveva imparato a conoscere e non fu sopresa dal vedere l'ennesima creatura coperta da stracci, delle stesse dimensioni della precedente ma quasi deforme all'apparenza.
    Ayate, che aveva ben capito come dovevano andare le cose, si avvicinò subito all'essere pronta a colpirlo mortalmente, ma anche questo parlò mentre la ragazza si avvicinava con l'arma in pugno.
    "Perchè ci uccidi? Ci rubi l'umanità condannando te stessa. Perchè ci uccidi? Siamo solo..."
    Ma non fece in tempo a finire la frase che la lama della ragazza lo trafisse, facendolo svanire.
    Anime. Umanità.
    Sorrideva.
    Poi lo schermo divenne buio.
    Ayate non capiva, forse si era bloccato il gioco?
    Dalle casse iniziarono a uscire dei suoni, simili a lamenti... lontani, ma sembravano una moltitudine. Anche alzando il volume non riusciva a capire...
    Qualche secondo dopo l'immagine tornò su schermo.
    Ora il suo personaggio si trovava in una stanza buia, illuminata fiocamente da alcune candele... al centro della stanza, un'altro mucchio di stracci.
    "Ancora?" pensò lei preparandosi a colpirlo ma si accorse di non avere più le sue armi.
    La cosa sotto agli stracci si mosse, avvicinandosi ad Ayate, e man mano che si avvicinava il tessuto che la ricopriva cadeva a terra, pezzo dopo pezzo, fino a rivelare le sue vere sembianze.
    Ayate ci mise qualche secondo a capire ma poi si ricordò dove aveva già visto quell'essere: era il Nano Furtivo che veniva presentato nell'introduzione del gioco.
    "Hai ucciso molti di noi la fuori" disse la cratura mentre a schermo comparivano le sue parole sotto forma di testo "non ti sei fatta scrupoli. Hai ucciso infanti, bambini, adulti ed anziani. Ora sei sazia?"
    A schermo comparve un'opzione: "Si/No".
    La ragazza spostò il cursore su No, senza pensarci... quasi d'istinto.
    Diede la sua risposta.
    "Come immaginavo" riprese il suo interlocutore "nessuno di voi è mai sazio. Uccidete, volete di più, sempre. Ma soprattutto non vi pentite mai delle vostre azioni, mai veramente. Potete ingannare gli altri ma non voi stessi. La tua risposta è stata sincera in fondo... Di me tutti si erano dimenticati, io me ne sono andato molto tempo fa, perchè avevo paura di voi, delle vostre azioni, della vostra natura. La fiamma che illumina il mio cammino... la mia umanità... si sta consumando. Lentamente, si, ma prima o poi si spegnerà, per colpa della vostra fame che non guarda in faccia a nessuno, nemmeno chi non conoscete o chi implora pietà e divorate l'umanità degli altri senza rendervi conto che agendo in questo modo è la vostra di umanità che perdete."
    Ayate non lo aveva notato fino a quel momento, ma ogni volta che aveva ucciso qualcuno sul suo percorso la fiamma in altro a destra dello schermo si era fatta via via più piccola e debole.
    Ed ora era completamente svanita.
    Aveva paura.
    "Ma io ho bisogno di altra luce... vengo solo a riprendermi ciò che ci portate via. Perchè io sono la vostra coscienza e prima o poi trovo il mondo di farvi pentire davvero."

    Circa tre giorni dopo la polizia di Kurashiki, allertata riguardo ai tentativi falliti dei famigliari di comunicare con la figlia, scoprì il cadavere di Ayate Takanashi nel suo appartamento.
    Sul pc ancora accesso, campeggiava una schermata inquietante, che riportava la frase "Sei morto".
    Ispezionando i dati presenti sul computer, la polizia scoprì che la webcam posizionata accanto al monitor aveva registrato a lungo.
    Gli agenti rimasero scioccati nel visionare il filmato.

    Questa foto è stata scattata da un amico di uno degli agenti che guardarono il filmato della webcam il quale aveva salvato questa immagine sul suo iPod.



    E' la mia prima pasta, non ammazzatemi... l'ho riscritta ventredici volte, spero solo che non si sia perso il senso T_T

     
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  2. AlphaCharlie
         
     
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    Non male come prima pasta,devo ammeterlo.
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  4. • croc
         
     
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    Carina! :D
    L'immagine rende molto ;)
     
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    Niente male..
     
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  6. _ Jaws _
         
     
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    Buona, mi è piaciuta, mi è piaciuta! Solo che sul finale mi aspettavo qualcosa di più. Cioè, si è parlato di quegli esseri, i nani furtivi, durante tutto il racconto e dopo arriva un mostro da dietro e la uccide? :siga: Comunque +1 :D
     
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  7. S.A.N.G.R.E.
         
     
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    Grazie a tutti. In effetti non ero sicuro che "riuscisse" visto che l'avevo riscritta tre volte con tre storie differenti (ma che ruotavano allo stesso concetto). Questo mi era parsa la versione meno dispersiva...

    CITAZIONE (_ Jaws _ @ 19/4/2012, 18:57) 
    Buona, mi è piaciuta, mi è piaciuta! Solo che sul finale mi aspettavo qualcosa di più. Cioè, si è parlato di quegli esseri, i nani furtivi, durante tutto il racconto e dopo arriva un mostro da dietro e la uccide? :siga: Comunque +1 :D

    Infatti l'essere alla fine è proprio il Nano Furtivo (ce n'è solo uno, lui) che come scrivo alla fine viene a riprendersi le umanità "rubate" dalla giocatrice.
     
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  8. _ Jaws _
         
     
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    CITAZIONE (S.A.N.G.R.E. @ 19/4/2012, 19:42) 
    Infatti l'essere alla fine è proprio il Nano Furtivo (ce n'è solo uno, lui) che come scrivo alla fine viene a riprendersi le umanità "rubate" dalla giocatrice.

    Ah, ok, allora lo avevo più o meno inteso :fifi: colpa mia che non conosco per niente Dark Souls :ahse:
     
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  9. S.A.N.G.R.E.
         
     
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    Lo so è stato un po' un azzardo fare una pasta su un gioco relativamente poco conosciuto (o meglio, poco giocato visto che non è per tutti XD)... però ormai quelle su pokèmon si stavano moltiplicando esponenzialmente e via via l'interesse scemava... così ho optato per scegliere un altro titolo e, visto che Dark Souls di misteri ne ha (la trama non viene quasi per niente spiegata ma si può apprendere tantissimo dai dialoghi degli NPC e dagli oggetti di gioco... e sui forum gente che si fa seghe mentali assurde sulle teorie di gioco ce n'è... roba anche peggio delle creepypasta XD), la scelta è ricarduta su di lui.
     
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    Famigliare :facepalm: E' familiare, cazzo, familiare!
     
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  11. S.A.N.G.R.E.
         
     
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    CITAZIONE (Hidden in the Shadow @ 19/4/2012, 20:56) 
    Famigliare :facepalm: E' familiare, cazzo, familiare!

    Contro-nazi: famiGliare vuol dire riguardante la famiglia, appunto figlia-genitori. FamiLiare è una cosa "nota", per cui non vedo l'errore.
    È vero che il secondo si puó anche usare al posto del primo ma sono grammaticamente corretti entrambi.
     
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    CITAZIONE (S.A.N.G.R.E. @ 19/4/2012, 21:27) 
    CITAZIONE (Hidden in the Shadow @ 19/4/2012, 20:56) 
    Famigliare :facepalm: E' familiare, cazzo, familiare!

    Contro-nazi: famiGliare vuol dire riguardante la famiglia, appunto figlia-genitori. FamiLiare è una cosa "nota", per cui non vedo l'errore.
    È vero che il secondo si puó anche usare al posto del primo ma sono grammaticamente corretti entrambi.

    AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAH LA PIÙ GRANDE CAZZATA DA QUANDO L'UOMO HA INVENTATO IL CAVALLO! AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAAHAHAHAHAHAHAHAAHAHAYAYAYAYAHAAHAHAHAHAGAHA
    Sono entrambi attestati con lo stesso significato, ma famigliare rimanderà sempre a familiare, poiché quest'ultimo (dal latino familiaris) è il sostantivo più corretto
     
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    CITAZIONE (Hidden in the Shadow @ 19/4/2012, 21:33) 
    CITAZIONE (S.A.N.G.R.E. @ 19/4/2012, 21:27) 
    Contro-nazi: famiGliare vuol dire riguardante la famiglia, appunto figlia-genitori. FamiLiare è una cosa "nota", per cui non vedo l'errore.
    È vero che il secondo si puó anche usare al posto del primo ma sono grammaticamente corretti entrambi.

    AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAH LA PIÙ GRANDE CAZZATA DA QUANDO L'UOMO HA INVENTATO IL CAVALLO! AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAAHAHAHAHAHAHAHAAHAHAYAYAYAYAHAAHAHAHAHAGAHA
    Sono entrambi attestati con lo stesso significato, ma famigliare rimanderà sempre a familiare, poiché quest'ultimo (dal latino familiaris) è il sostantivo più corretto

    Sangre ha ragione non c' è bisogno di tutte queste risate..il vocabolario contempla tutte e due le voci e, come detto da lui, famigliare si usa per fare riferimento alla famiglia
    ES. bifamigliare.
    Se spesso trovi scritto familiare è per una maggiore aderenza al latino
     
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    Ahahahahahahaha ma che fonti avete? Ahahahahahahahahaha voi contro l'accademia della crusca e il vocabolario! Ahahahahahahahahahahahahaha lasciate stare, so fare il mio lavoro. È più corretto familiare, in TUTTI i casi
     
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  15. S.A.N.G.R.E.
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    Peccato che noi diciamo famiGlia e non familia come vorrebbe il latino, per questo si puó dire in entrambi i modi (ugualmente correti), come attestano d'altronde anche i dizionari.

    In ogni caso sono appena arrivato, è vero, e non vorrei scatenare liti per cose così banali, ma non ho due anni quindi ti inviterei a discutere senza infervorarti in questo modo, soprattutto quando sei nel torto.

    Ma se sei covinto di essere nel giusto usa pure familiare a tuo piacere.
     
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39 replies since 18/4/2012, 23:51   4514 views
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