Herbert West, il Rianimatore

H.P. Lovecraft (Seconda parte)

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. Kalinicta
        +1    
     
    .

    User deleted


    Seconda parte


    < Parte 1
    Non dimenticherò mai quell'orribile estate di sedici anni fa, come un malefico diavolo dalle sale di Eblis mi pedinò occhieggiando per un'Arkham oppressa dal tifo. E' per via di quel flagello satanico che più ricordo quell'anno, per il vero terrore covato con ali di pipistrello oltre le pile di bare nelle tombe del Christchurch Cemetery; e conobbi un terrore ancora maggiore in quel periodo -- un orrore conosciuto soltanto da me ora che Herbert West è scomparso. West ed io eravamo all'epoca impegnati nelle lezioni estive post-laurea alla scuola di medicina della Miskatonic University, e il mio amico si era guadagnato un'ampia notorietà a causa dei suoi esperimenti che lo conducevano verso la rivivificazione dei cadaveri. Dopo la mattanza scientifica di innumerevoli piccoli animali l'eccentrica occupazione fu caldamente ostacolata per ordine del nostro scettico rettore, il Dr. Allan Halsey; nonostante ciò West continuò ad occuparsi di certi test segreti nella stanza della sua squallida pensione, ed ebbe una terribile ed indimenticabile occasione, preso un corpo umano dalla sua tomba nel terreno di sepoltura ed averlo portato nella deserta mansione oltre Meadow Hill. Ero con lui in quella ripugnante occasione, e lo vidi iniettare nelle vene aride l'elisir che pensò avrebbe per certa misura riportato i processi chimici e psichici alla vita. Finì in modo terribile -- in un delirio di paura il quale tendemmo ad attribuire ai nostri stessi nervi sovraccarichi di tensione -- e West non riuscì mai in seguito a liberarsi dalla esasperante ossessione di essere perseguitato e tormentato. Il corpo non era abbastanza fresco; è ovvio che per ridonare attributi mentali normali il cadavere deve essere molto recente infatti; e l'incendio della vecchia casa ci evitò di dover seppellire la cosa. Sarebbe stato meglio se fossimo stati consapevoli che era sotto terra. Dopo quell'esperienza, West fermò le sue ricerche per qualche tempo; ma come il fervore dello scienziato nato riprese lentamente, tornò di nuovo ad importunare la facoltà del college, chiedendo di poter utilizzare la stanza delle dissezioni e fresche cavie umane per il lavoro che lui considerava così ossessivamente importante. Le sue richieste, comunque, furono del tutto vane; per cui la decisione del Dr. Halsey era inflessibile, e gli altri docenti approvavano il verdetto del loro superiore. Nella teoria radicale della rianimazione loro videro nient'altro che gli immaturi vaneggiamenti di un giovane entusiata la cui esile apparenza, capelli biondi, eccezionali occhi blu, ed una voce soffice, non diedero alcun indizio della -- quasi diabolica -- potenza oltre la norma del freddo cerebro all'interno. Riesco a vederlo ora come era allora -- ed io rabbrividisco. Acquisì i più duri lineamenti, ma mai attempati. Ed ora il Sefton Asylum ha avuto l'incidente e West è svanito. West ebbe un confronto sgradevole con il Dr. Halsey in prossimitò della fine della nostra ultima sessione universitaria in una disputa verbale che gli diede ancora meno credito che al gentile rettore in fatto di cortesia. Sentì che lui era bisognosamente ed irrazionalmente ritardato in un lavoro supremamente grandioso; un lavoro che potè certamente condurre per adagiarsi lui stesso negli anni avanti, ma che sperò di iniziare mentre era ancora in grado di sfruttare le eccezionali facilitazioni dell'università. Che i più anziani legati alla tradizione dovessero ignorare i suoi singolari risultati sugli animali, e persistere nel loro rifiuto alla possibilità della rianimazione, era inespressamente disgustoso e quasi incomprensibile per un giovane dal temperamento logico di West. Solo una maturità più avanzata potè aiutarlo a comprendere le croniche limitazioni mentali della categoria "professore-dottore"-- il prodotto di generazioni di un patetico Puritanesimo; benevolo, coscienzioso, e a volte gentile ed amabile, ma anche sempre meschino, intollerante, perseguitato dalla consuetudine, e mancante di prospettiva. L'età ha più carità per questi personaggi incompleti ma di animo nobile, il cui vero vizio è la timidezza, e che sono recentemente puniti dal generale scherno per i loro peccati intellettuali -- peccati come Tolemaismo, Calvinismo, anti-Darwinismo, anti-Nietzschenismo, ed ogni sorta di Sabbatarianismo e suntuarie legislazioni. West, giovane a dispetto delle sue magnifiche acquisizioni scientifiche, ebbe scarsa pazienza con il buon Dr. Halsey e il suo erudito collegio; e nutrì un crescente risentimento, accoppiato con un desiderio di provare le sue teorie a quegli ottusi in qualche impressionante e drammatica dimostrazione. Come molti giovani, si abbandonò ad elaborati sogni ad occhi aperti su una vendetta, un trionfo, ed un magnanimo perdono finale. E poi giunse il terrore, ghignante e letale, dalle caverne d'incubo del Tartaro. West ed io ci laureammo circa nel periodo del suo inizio, ma rimase per lavoro supplementare alla scuola estiva, perciò noi eravamo ad Arkham quando si discostò dalla furia demoniaca sulla città. Sebbene non come già autorizzati medici, avevamo ora le nostre lauree, ed eravamo esortati con grande occupazione al servizio pubblico mentre il numero dei contagiati aumentò.La situazione era quasi incontrollabile, e le morti conseguivano troppo frequentemente perchè i locali impresari di pompe funebri se ne occupassero tutti. Furono eseguiti in rapida successione di funerali senza seppellimento, e perfino il Christchurch Cemetery era ingombrato da bare dei morti senza sepoltura. Questa circostanza non avvenne senza scatenare un effetto su West, che pensò spesso all'ironia della circostanza -- così tante cavie fresche, e nessuna per le sue perseguitate ricerche! Eravamo terribilmente pieni di lavoro, e l'enorme sforzo mentale e nervoso fece ponderare morbosamente il mio amico. Ma i gentili nemici di West non lo tormentavano meno con impegni prostanti. Il College non venne chiuso, ed ogni dottore della facoltà di medicina era impiegato ad aiutare per combattere l'epidemia tifoide. Il Dr. Halsey in particolare si distinse per il servizio di sacrificio, applicando le sue estreme abilità con un'energia di tutto cuore ai casi che molti altri respinsero per via del pericolo o dell'apparente disperazione. Prima che un mese terminasse il rettore coraggioso divenne un eroe popolare, sebbene sembrasse inconsapevole della sua fama mentre lottava per resistere al collasso per affaticamento fisico ed esaurimento nervoso. West non poté nascondere l'ammirazione per la forza d'animo del suo avversario, ma proprio per questo era ancor più determinato a provargli la verità delle sue incredibili dottrine. Approfittando della disorganizzazione del college dell'ufficio sanitario, decise di prendere un corpo recentemente trapassato introducendolo nella stanza delle dissezioni dell'università una notte, ed in mia presenza iniettò la nuova soluzione modificata. La cosa effettivamente aprì gli occhi, ma rimase solo a fissare il soffitto con uno sguardo di terrore pietrificante prima di collassare in un'inerzia dalla quale niente poteva risvegliarlo. West disse che non era abbastanza fresco --- la calda aria estiva non giova ai cadaveri. Quella volta fummo quasi scoperti prima che incenerimmo la cosa, e West dubitò dell'opportunità di poter ripetere il suo audace abuso del laboratorio collegiale. Il picco dell'epidemia fu raggiunto in Agosto. West ed io eravamo quasi morti, e Dr. Halsei morì il 14. Gli studenti parteciparono tutti al precipitoso funerale il 15, e portarono un'imponente ghirlanda, sebbene quest'ultima fu un po' oscurata dai presenti mandati dai benestanti cittadini di Arkham e dal comune stesso. Era quasi una questione pubblica, poichè il rettore fu sicuramente un benefattore pubblico. Dopo l'inumazione fummo tutti quanti alquanto depressi, e spendemmo il pomeriggio al bar della Commercial House; dove West, benchè fosse scosso dalla morte del suo principale opponente, rilasso noi rimanenti con riferimenti alle sue celebri teorie. La maggior parte degli studenti si recarono a casa, o ad altri impegni, mentre la sera avanzava; ma West mi persuase ad aiutarlo a "passare la notte". L'affittacamere di West ci vide arrivare alla stanza intorno alle due del mattino, con un terzo uomo in mezzo a noi; e disse a suo marito che evidentemente avevamo cenato e bevuto abbastanza bene. Apparentemente questa acida matrona non aveva sbagliato; intorno alle tre del mattino l'intera casa venne svegliata dalle urla provenienti dalla stanza di West, dove quando buttarono giù, trovarono noi due svenuti sul tappeto intriso di sangue, picchiati, graffiati e maltrattati, e con i resti rotti delle bottiglie e degli strumenti di West attorno a noi. Solo una finestra aperta raccontò cosa ne era stato del nostro assalitore, e molti si chiesero come lui stesso ce l'avesse fatta dopo il tremendo salto dal secono piano fino al prato che doveva aver evidentemente compiuto. Vi erano nella stanza alcuni strani indumenti, ma West dopo esser rinsavito disse che non appartenevano allo sconosciuto, ma erano campioni raccolti per analisi batteriologiche nel corso di investigazioni sulla trasmissione di malattie virulente. Ne ordinò l'incenerimento il più presto possibile in un ampio camino. alla polizia dichiarammo entrambi di non essere a conoscenza dell'identità del nostro compagno. Era, disse nervosamente West, uno sconosciuto congeniale che incontrammo in qualche bar di sobborgo d'incerta locazione. Eravamo tutti abbastanza gioviali, e West ed io non desideravamo che al nostro pugnace amico venisse data la caccia. Quella stessa notte fu testimone dell'inizio della seconda età del terrore di Arkham -- l'orrore che per me eclissò l'epidemia stessa. Il Christchurch Cemetery fu scena di un terribile delitto; un guardiano era stato dilaniato a morte in un modo non soltanto troppo orribile da descrivere, ma sollevava anche un dubbio sulla natura umana dell'azione. La vittima era stata vista viva considerevolmente dopo mezzanotte -- l'alba rivelò l'indescrivibile orrore. Il proprietario di un circo della vicina citta di Bolton fu interrogato, ma giurò che nessuna bestia scappò quella notte dalla propria gabbia.Quelli che ritrovarono il corpo notarono una pista di sangue fino alle tombe, dove una piccola pozza di rosso giace sul terreno proprio fuori il cancelo. Una traccia meno nitida portava attraverso i boschi ma si esaurì presto. La notte successiva diavoli danzarono sui tetti di Arkham, e innaturali pazzie ulularono nel vento.
    Attraverso l'infervorata città si era insinuata una maledizione che qualcuno definì più grande dell'epidemia, e che qualcuno sussurrò fosse l'impersonificazione demoniaca della piaga stessa. Otto case furono violate da una creatura senza nome che sparse una morte rossa sulla sua scia -- in tutto, diciassette resti di corpi amputati e deformati furono lasciati dalla creatura senza voce, sadico mostro che strisciava fuori di soppiatto. Alcune persone lo videro nell'oscurità, e dissero che era cereo e somigliava ad un primate malformato o ad un demone antropomorfo. Non aveva lasciato indietro tutti quelli che attaccò, qualche volta fu affamato.
    Il numero delle vittime era quattordici; tre dei corpi erano nelle case colpite e non erano vivi. La terza notte affannati gruppi di cacciatori, capeggiati dalla polizia, lo catturarono in una casa sulla Crane Streen vicino al Miskatonic campus. Avevano organizzato la caccia con cura, tenendosi in contatto per mezzo di stazioni radio volontarie, e quando qualcuno nel quartiere del college riferì di aver udito grattare su una finestra chiusa, la notizia venne velocemente sparsa. Per conto dell'allarme generale e precauzioni, vi erano solo altre due vittime, e la cattura fu effettuata senza ulteriori perdite. La creatura fu finalmente fermata grazie ad un proiettile, benchè non fosse quello fatale, e venne portato frettolosamente all'ospedale locale fra l'eccitamento generale e il disgusto. Nonostante fosse un uomo. Ciò era abbastanza chiaro malgrado gli occhi nauseanti, l'aspetto scimmiesco privo di voce, e la demoniaca selvaggia. Bendarono le sue ferite e lo trasportarono fino all'asylum a Sefton, dove battè la sua testa contro le ovattate mura della sua cella per sedici anni -- fino alla recente sventura, quando scappò in circostanze che pochi amano ricordare. Quello che disgustò di più i cacciatori di Arkham era la cosa che notarono quando la faccia del mostro fu pulita -- la beffarda, incredibile somiglianza con un colto e martire sepolto solo tre giorni prima -- il Dr. Allan Halsey, benefattore pubblico e rettore della scuola di medicina di Miskatonic University. Per lo scomparso Herbert West e per me il disgusto e l'orrore erano supremi. Rabbrividisco stanotte nel momento in cui ci penso; rabbrividisco anche di più di quanto feci quella mattina quando West mormorò qualcosa attraverso le bene, "Dannazione, non era ancora abbastanza fresco!"
    Non è comune sparare sei colpi di revolver con grande subitaneità quando uno sarebbe probabilmente sufficiente, ma molte cose nella vita di Herbert West non erano comuni.
    Per esempio, non accade spesso che un giovane dottore in procinto di abbandonare il college sia obbligato a mascherare i princìpi che lo guidano nella selezione di una casa e di uno studio, e quello era il caso di Herbert West. Quando lui ed io conseguimmo la laurea alla facoltà di medicina della Miskatonic University, e desideravamo risollevare le nostre povere sorti sistemandoci come medici generici, avemmo grande cura a non svelare che scegliemmo la nostra abitazione poichè risultasse abbastanza ben isolata, e il più vicino possibile al campo di sepoltura. Una reticenza come questa è rara senza un motivo, e neanche la nostra lo era; per le nostre esigenze vi erano quelle che risultavano dal lavoro di tutta una vita decisamente malviste. In apparenza eravamo soltanto dei dottori, ma sotto la superficie ambivamo ad un ben più grande e terribile momento -- l'essenza dell'esistenza di Herbert West era una ricerca fra oscurità e reami proibiti dell'inconosciuto, nel quale sperava di scoprire il segreto della vita e ridare animazione perpetua ad un corpo freddo del cimitero. Una ricerca simile richiede strani materiali, fra cui corpi umani freschi; e al fine di mantenere la fornitura di queste cose indispensabili si deve vivere quietamente e non distanti dal luogo dell'informale interramento. West ed io ci incontrammo al college, e fui l'unico a simpatizzare per i suoi orribili esperimenti. Gradualmente divenni il suo inseparabile assistente, ed ora che fummo fuori dal college dovemmo rimanere insieme. Non era facile trovare una buona occasione per due dottori in compagnia, ma finalmente l'influenza dell'università ci assicurò un esercizio a Bolton -- una città industriale vicino Arkham, la sede del college. I Bolton Worsted Mills sono i più grandi della Miskatonic Valley, e i loro impiegati poliglotti non sono mai famosi come pazienti dei dottori locali. Scegliemmo la nostra abitazione con la più grande cura, prendendo alla fine un malridotto cottage verso la fine di Pond Street; cinque numeri dal vicino meno distante, e separato dal campo si sepoltura locale solo da uno spiazzo di prato, bisecato da un esiguo tratto di densa foresta che si stende a nord. La distanza era più grande di quel che sperassimo, ma non potevamo arrivare a nessuna casa vicina senza attraversare fino all'altro lato del campo, totalmente fuori dal quartiere industriale. Non eravamo molto dispiaciuti, comunque, poichè non vi era alcuno fra noi e la nostra sinistra fonte di approvvigionamento.
    Il tragitto era abbastanza lungo, ma potevamo trascinare indisturbati le nostre silenziose cavie.
    Il nostro praticantato fu estremamente ampio già dall'inizio -- ampio abbastanza da soddisfare la maggior parte dei giovani dottori, e ampio abbastanza da sentirlo come una noia ed un fardello per gli studenti il cui vero interesse si rivolgeva altrove.
    Gli operai erano animati da qualche inclinazione turbolenta; e oltre i loro numerosi bisogni naturali, i loro frequenti scontri e accoltellamenti ci diedero molto da fare. Ma ciò che assorbì maggiormente le nostre menti era il labororatorio segreto che avevamo sistemato nello scantinato -- il laboratorio con il lungo tavolo sotto le luci elettriche, dove nelle ore piccole del mattino iniettammo spesso le varie soluzioni di West nelle vene delle cose che trascinammo fuori dal camposanto. West sperimentava follemente per trovare qualcosa che facesse partire i moti vitali umani di nuovo dopo che erano stati fermati da ciò che chiamiamo morte, ma si imbattè nei più paranormali ostacoli. La soluzione doveva essere composta da tipi differenti -- cosa poteva servire per i porcellini d'india non poteva servire per gli esseri umani, e diverse cavie umane richiedevano grandi modifiche. I corpi dovevano essere estremamente freschi, o la sottile decomposizione dei tessuti nervosi avrebbe reso la rianimazione perfetta impossibile. Infine, il più grande problema era ottenerne di abbastanza freschi -- West ebbe orribili esperienze durante le sue ricerche segrete al college con corpi di dubbia freschezza. I risultati della parziale o imperfetta animazione erano più terribili di quando erano totali fallimenti, ed entrambi custodimmo una collezione tremenda di cose simili. Dalla nostra prima demoniaca sessione nella mansione deserta sulla Meadow Hill ad Arkham, percepimmo una cupa minaccia; e West, sebbene fosse un calmo, biondo, dagli occhi azzurri scienziato anatomopatologo di tutto rispetto, confessò spesso di sentire una raccapricciante sensazione di furtiva persecuzione. Percepì di essere seguito -- una delusione psicologica di nervi provati, aumentata dall'ineludibile disturbante fatto che almeno una delle nostre cavie riesumate era ancora viva -- da una orrificante cosa carnivora in una cella imbottita di Sefton. Poi ve ne era un'altra -- la nostra prima cavia -- del cui destino non sapemmo mai nulla. Avemmo abbastanza fortuna con le cavie a Bolton -- molto più che ad Arkham.
    Non ci eravano ancora sistemati una settimana prima che avemmo una vittima di incidente la notte della sua sepoltura, e le facemmo aprire gli occhi con un'espressione meravigliosamente razionale prima che la soluzione fallisse. Aveva perso un braccio -- se avesse avuto un corpo perfetto avremmo potuto avere un miglior successo. Tra questo e il Gennaio seguente ce ne accaparrammo altri tre; un fallimento totale, un caso di marcata attività muscolare, l'ultimo fu piuttosto una cosa febbrile -- si alzò da solo ed emise un suono. Poi venne un periodo in cui la fortuna scarseggiò; l'inumazione calò, e quelle di cui potevamo usufruire erano cavie troppo malate o troppo menomate per l'uso. Tenemmo conto di tutte le morti e le loro circostanze con cura sistematica. Una notte di Marzo, comunque, ottenemmo una cavia inaspettatamente che non proveniva dal cimitero. A Bolton il prevalente spirito Puritano aveva escluso lo sport della boxe -- con il solito risultato.
    Segreti e mal condotti incontri tra gli operai erano comuni, e occasionalmente talenti di bassa leva erano invitati. Questa notte di tardo inverno vi era stato un incontro del genere; evidentemente con risultati disastrosi, dal momento che due polacchi timorosi erano venuti da noi con suppliche sussurrate per occuparci di un caso molto segreto e disperato. Li abbiamo seguiti in un fienile abbandonato, dove i rimanenti di una folla di stranieri spaventati stavano osservando una silente forma scura sul pavimento. Il match si era svolto tra Kid O' Brien - un giovane zotico con un naso tumefatto e colpito - e Buck Robinson, "The Harlem Smoke". L'uomo di colore era stato messo al tappeto, e l'esame sul posto ci mostrò che ci sarebbe rimasto per sempre. Era uno ripugnante, simile ad un gorilla, con le braccia eccessivamente lunghe, che non ho potuto fare a meno di scambiarle per gambe, e una faccia che evocava pensieri di indicibili segreti del Congo e battiti di tam-tam sotto una luna inquietante. Il corpo doveva essere sembrato ancora peggiore quando era in vita - ma il mondo contiene molte cose brutte. La paura serpeggiava fra tutta la folla pietosa, perché non sapevano esattamente cosa la legge ne avrebbe fatto di loro se la questione non fosse stata messa a tacere, ed essi si dimostrarono riconoscenti quando West, nonostante i miei tremolii involontari, si offrì fi sbarazzarsi del corpo tranquillamente - per uno scopo che conoscevo fin troppo bene. Ci fu il chiaro di Luna sul paesaggio privo di neve, ma vestimmo la cosa e la portammo a casa con noi per le strade deserte e i campi, come avevamo già fatto una orribile notte ad Arkham. Ci avvicinammo alla casa dal campo nella parte posteriore, portò il campione giù per le scale della cantina attraverso la porta posteriore, e preparato il solito esperimento. La nostra paura della Polizia era estremamente grave, anche se nel tragitto avemmo schivato la sentinella solitaria di quel quartiere. Il risultato fu stancamente deludente. Orrendo come il nostro trofeo ci era apparso, fu del tutto insensibile ad ogni soluzione che iniettammo nel suo nero braccio; soluzioni preparate per esperimenti effettuati solo su individui di razza caucasica. Così, quando le ore si avvicinarono all'alba pericolosamente, facemmo come avevamo fatto con gli altri - trascinata la cosa attraverso i prati ai piedi del bosco vicino al camposanto, la seppellimmo nella tomba migliore che potemmo ricavare dal terreno congelato. La tomba non era molto profonda, ma abbastanza decente come quella della cavia precedente - la cosa che si era alzata da sola ed aveva emesso un suono. Alla luce delle nostre ficohe lanterne lo coprimmo accuratamente con foglie e piante morte, quasi certi che la Polizia non l'avrebbe mai trovato in una fortesta così fitta. Il giorno seguente ero sempre più preoccupato per la Polizia, per via di un paziente che aveva riportato delle voci di una lotta clandestina e di una morte sospetta. West aveva ancora un'altra fonte di preoccupazione, perché era stato chiamato nel pomeriggio per un caso che aveva avuto una conclusione molto sospetta. Una donna italiana era diventata isterica a causa del suo bambino scomparso - un ragazzino di cinque anni che si era allontanato da casa al mattino presto e non si era ancora presentato per la cena - e aveva sviluppato dei sintomi estremamente allarmanti aggravati da un cuore sempre debole. Era un'isteria molto sciocca, poiché il ragazzo era scappato spesso in precedenza, ma i contadini italiani sono eccessivamente superstiziosi, e questa donna sembrava molto molestata da presagi, come in questo fatto. Morì all'incirca alle sette di sera, e il suo frenetico marito aveva fatto una scenata terribile tra i suoi tentativi di uccidere West, che era stato selvaggiamente incolpato per non averle salvato la vita. Gli amici lo tennero quando sfoderò uno stiletto, ma West se ne andò tra urli disumani, imprecazioni e giuramenti di vendetta. Nella sua ultima afflizione il tizio sembrava essersi dimenticato del figlio, che era ancora scomparso a notte inoltrata. Si parlò di cercare nei boschi, ma la maggior parte degli amici di famiglia erano impegnati con la donna morta e l'uomo urlante.
    Complessivamente, la tensione nervosa di West dev'essere stata tremenda. I pensieri della Polizia e dei due pazzi italiani pesavano. Ci ritirammo verso le undici, ma non per dormire bene. Bolton aveva un contingente di Poliziotti molto degno nonostante la città fosse piccola, e non potevo non temere la baraonda che ne sarebbe scaturita se la questione della notte precedente fosse venuta alla luce. Poteva significare la fine di tutto il nostro lavoro sul luogo - e forse il carcere per me e per West. Non mi piacevano quelle dicerie che circolavano sull'incontro di pugilato. Dopo che l'orologio segnò le tre la Luna brillava nei miei occhi, ma mi voltai senza alzarmi per tirare giù le imposte. Poi udii un crepitìo continuo alla porta sul retro. Rimasi fermo ancora e un po' stordito, e subito sentii il colpo di West alla mia porta. Era vestito con una vestaglia e delle pantofole, aveva un revolver in una mano e nell'altra una torcia elettrica. A giudicare dalla pistola sapevo che stava pensando più agli italiani impazziti che alla Polizia. "Credo sia meglio andare" sussurrò "Non è conveniente rispondere comunque, e potrebbe essere un paziente - sarebbe come uno di quei pazzi che ci provano con la porta sul retro". E così fuggimmo giù per le scale in punta di piedi, con un timore in parte giustificato ed in parte dettato solo dalle ore piccole. Il crepitìo continuò, aumentando un po' di più. Raggiungemo la porta e la spalancò, e mentre la Luna illuminò rivelando la forma di una silhouette, West fece una cosa particolare. Nonostante l'evidente pericolo di attirare l'attenzione e di far abbattere sulle nostre teste la temuta indagine della Polizia - che dopo tutto era stata misericordiosamente scongiurata grazie al nostro relativo isolamento nella nostra casa - il mio amico improvvisamente eccitato, svuotò inutilmente tutti e sei i fori da pallottole del revolver per il visitatore notturno. Il visitatore non era né un italiano né un poliziotto. Incombente, orribilmente stagliato contro la Luna spettrale, c'era una cosa gigantesca deforme da non poter essere immaginata salvo negli incubi - occhi vitrei, un'apparizione d'inchiostro nero quasi a carponi, coperto di frammenti di muffa, foglie e rami, intriso di sangue raggrumato, e teneva tra i suoi denti scintillanti di un bianco nevoso terribile, un oggetto cilindrico che terminava in una manina.
    Il grido di un uomo morto mi diede un orrore acuto che raggiunse il Dr. Herbert West il quale aveva deturpato gli ultimi anni della nostra amicizia. E' naturale che una cosa come il grido di un morto dovrebbe dare orrore, perché è ovvio, non è un fatto ordinario o piacevole; ma io ero abituato ad esperienze simili, comunque ne soffrii molto di questa circostanza particolare. E, come ho già detto, non avevo paura del morto in sè.Herbert West, di cui ero socio ed assistente, possedeva interessi scientifici molto distanti dalla solita routine di un medico di campagna. Questo fu il motivo per cui, quando trasferimmo la nostra attività a Bolton, scegliemmo una casa isolata vicino al camposanto. Detto brevemente e brutalmente, l'unico interesse che assorbiva la mente di West era uno studio volto a scoprire i segreti della vita e della sua cessazione, che lo condusse verso la rianimazione dei morti attraverso iniezioni di una soluzione eccitante. Per questa terribile sperimentazione era necessario avere un costante rifornimento di corpi umani molto freschi, molto freschi, perché anche il minimo decadimento avrebbe irrimediabilmente danneggiato la struttura cerebrale e umana perché avevamo scoperto che la soluzione doveva essere composta in modo diverso per avere effetto su diversi tipi di organismi. Decine di conigli e cavie erano state uccise e trattate, ma la loro vita era un vicolo cieco. West non c'era mai completamente riuscito perché non era mai stato in grado di garantire al suo esigente esperimento un cadavere sufficientemente fresco. Quello che voleva erano corpi la cui vitalità era appena dipartita, corpi con ogni cellula intatta ed in grado di ricevere ancora una volta l'impulso verso questo tipo di animazione che è la vita. C'era la speranza che questa seconda vita artificiale potesse essere eseguita in perpetuo da ripetizioni di iniezioni, ma capimmo che una vita ordinaria naturale non avrebbe risposto all'azione. Per stabilire il movimento artificiale, la vita naturale doveva essere davvero cessata.

    Edited by & . - 24/6/2020, 19:48
     
    .
0 replies since 14/3/2012, 18:18   166 views
  Share  
.