Votes taken by »VShade

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    Morde's creek. :piango:
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    "Io e l'arciere abbiamo un conto in sospeso.
    Oh,anche con te, ragazza. Devo ancora trovare un modo per farmi perdonare, sperando che non coinvolga uccidere troppa gente"
  3. .
    Il conformismo ed il consumismo stanno corrodendo la società. Come hai detto tu, veramente pochi "aprono gli occhi" e riescono a capire cosa c'è dietro realmente. I mass media fanno vedere una realtà distorta scelta dalle corporazioni come specchietto per le allodole rispetto alla verità. Nel frattempo,la gente affoga in un mare di ipocrisia dilagante e finti valori che ci vengono trasmessi come "tipici dell'uomo moderno". In più lo scetticismo della gente comune non aiuta sicuramente, quelli che negano ogni cosa/affermano di non poter cambiare nulla sono le vittime della società. In più i governi ci fanno credere nella finta egualitá fra popoli/etnie/classi sociali che non si è mai, mai vista. Questo ci fa raggiungere uno stato di finto perbenismo e rende la gente marciume vivente che si limita a sopravvivere cercando di stare al passo. Siamo immersi nella falsità, ma non ci vuole molto per accorgersene. Non esiste nemmeno più la libertà di informazione (vedasi Palestina-Israele, distorsione estrema dei fatti). Sempre riguardo a questo, pochi sapranno che tutti i giornali/tg/quotidiani online ecc. americani sono proprietá di sole sei corporazioni. Sei. Credo che difficilmente si possa cambiare una situazione come questa se una persona su dieci se ne rende conto.
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    CITAZIONE (IlCavaliereNero @ 28/6/2013, 16:21) 
    CITAZIONE (VampyrQueen @ 28/6/2013, 16:02) 
    In hangout ne son state dette di peggiori :asd:

    Io e Black Fear regniamo incontrastati sul Black Humor :asd:


    per sbaglio ti avevo editato xD

    Black fear- cavaliere nero :ahse:
    Comunque se ride Fear, ridono tutti. Non si può resistere a quella risata.
  5. .
    Io sono il riflesso del piccolo Thomas. Ogni giorno, si alza e va in bagno.
    E fa le sue solite facce. Sono così stanco delle sue facce. Stupide, ridicole facce.
    Non posso fare altro che imitarlo, anche se dentro di me cresce la rabbia.
    Lo fa ogni giorno? Bè, prima.
    Una mattina si era alzato come al solito ed era entrato in bagno. Quella mattina, contro la sua volontà, prese un paio di forbici.
    Quella mattina, contro la sua volontà, strinse quelle forbici nel pugno.
    Quella mattina, totalmente contro la sua volontà, spinse quelle forbici direttamente nel suo occhio destro.
    Urlava ed urlava. Anch'io urlavo, con una differenza.

    Posso imitare solo la sua faccia, non il suo dolore.



    Edited by DamaXion - 14/12/2016, 14:48
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    Mi è piaciuta. Bravo, Cavaliere.
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    Mi temono.

    Tutti sanno della mia esistenza, ma non riescono mai a conoscermi in modo adeguato.

    Io sono sempre lì.

    Molti mi accusano, ma la colpa non è mia.

    Altri capiscono qual'è il mio lavoro e accettano la propria sorte.

    Tu non ci credi, ma in cuor tuo sai che sono con te. Oramai da molto.

    E, vedi, non sai quanto dolore provo.

    A volte non voglio fare certe cose, ma il mio lavoro me lo impone.

    Ho un unico scopo.

    Ricordi? Ho già incontrato persone a te care.

    E con loro ho finito.

    Tu non conosci i dettagli delle mie opere, immagino. Ma devo avvisarti di una cosa.

    Un giorno mi mostrerò. E quel giorno per te il filo sarà spezzato.

    Un pò mi dispiace, sai? Ti conosco, ormai. Ne ho passate tante con te.

    Se fosse per me, ti lascerei in pace.




    Ma, come tempo, è solamente il mio lavoro.




    Edited by VShade - 26/6/2013, 14:56
  8. .
    Penso di doverti scrivere qualcosa anch'io, non importa se lo hanno già detto.
    Fatto sta che essendo nella tua stessa situazione non posso che esserti vicino. Sicuramente soffrirai ancora, una cosa del genere non se ne va facilmente. Piangendoci sopra da solo non fai altro che farti del male. È dura, ma evitare di ripensarci è la scelta migliore. I ricordi restano, è vero, ma per quanto possano essere belli non torneranno. L'unica cosa in cui puoi impegnarti è fare in modo, un domani, di averne altri migliori. Questo puoi farlo evitando di passare le giornate nel dolore totale a costruire castelli di carta inutili (come ho fatto io.). Svagati con i tuoi amici più cari e cerca il conforto di un'altra ragazza. Un'amica a cui tieni molto può salvarti la situazione meglio di qualunque altro ragazzo, esperienza personale. La vita va avanti, e vale la pena di essere vissuta al meglio. Anch'io ti sono vicino.
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    Non avete finito con me. Mi vedrete all'opera.
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    Ha fatto scalpore.
    Terrorizzando i bambini, ma ha fatto scalpore.
  11. .
    Una tua giornata tipo.

    Stai tornando a casa, sfinito e annoiato da una giornata di studio pesante.
    I tuoi compagni di corso sono degli idioti, ne hai abbastanza dei loro scherzi sadici.
    Ora vuoi solo dormire e riposarti.

    Arrivato davanti a casa tua, saluti ad alta voce come tuo solito, ma nessuno ti risponde.
    Noti qualcosa di strano, attaccato con un oggetto metallico alla porta.
    Un biglietto.

    "Presto verrò a prenderti.
    Aspetta.
    "

    Balzando all'indietro, per sbaglio strappi il biglietto, ma noti che dietro c'è un'altra scritta:

    "Nah, scherzavo. Io e mamma siamo fuori tutto il pomeriggio e Matt è in giro. La porta principale è chiusa a chiave, ma ti ho lasciato aperta quella sul retro. Non dimenticarti di chiuderla quando entri e fatti da mangiare da solo, ci vediamo stasera.
    -Papà
    "

    Imprechi. Ci mancava solo tuo padre a prendersi gioco di te.

    "No, questa non è decisamente la mia giornata." pensi.

    Entri dal retro, prendi le chiavi e chiudi la porta con un paio di mandate.

    Dopo aver bruciato gli hamburger che dovevano essere il tuo pranzo, ti dirigi al piano di sopra, appoggi le chiavi sul comodino e butti lo zaino da un lato con violenza.
    Ti sdrai supino sul letto e prendi il libro che avevi lasciato sotto il cuscino esattamente la sera prima.

    Sfogli le prime due pagine, ma vieni sopraffatto dal sonno e dalla stanchezza.

    Ti svegli improvvisamente.

    Un suono ti disturba, sembra provenire dal balcone...

    "Up on melancholy hill there's a plastic three...
    Are you here with me?"


    La radio è accesa. Sei sicuro di non essere stato tu ad accenderla. Dai la colpa a qualche animale dei vicini e ti alzi, barcollando, per spegnerla.

    Dopo aver spento la radio che disturbava il tuo sonno, decidi di tornare a leggere.

    Mentre ti sdrai, qualcosa ti turba di nuovo.
    Un ronzio, piuttosto fastidioso. Pensi sia di nuovo la radio.

    Ti alzi con fatica ancora una volta e controlli nuovamente l'apparecchio.
    Ti giri di scatto. Cos'era?

    Il ronzio cessa all'improvviso, sostituito da un rumore piuttosto insistente proveniente dal piano di sotto.
    Qualcuno bussa.
    I tuoi e tuo fratello sono fuori, sarà qualche venditore ambulante. Decidi di non dargli importanza.

    Il rumore però si fa sempre più forte e capisci che nessuno sta bussando.
    Come assi di legno che si schiantano.

    "Un topo d'appartamento sta cercando di sfondare la porta di casa mia, ottimo" esclami, non senza un pizzico di angoscia.
    Ti dirigi verso camera di tuo fratello mentre il rumore continua.
    "Giocavi a baseball, no? Dove diavolo è la tua mazza? Dove?"

    Decidi di andare a controllare la finestra per vedere chi c'è sotto, ma prima che tu riesca a voltarti, essa si chiude, cigolando.

    Cominci a sudare.

    Ti avvicini alla finestra e cerchi di aprirla.
    E' bloccata.

    Rimani esterrefatto. La situazione comincia a farsi pesante.
    Il tuo battito cardiaco aumenta, mentre il rumore continua imperterrito.

    Senti una specie di suono gutturale, molto lieve, intorno a te.
    Ti giri, con gli occhi spalancati.

    "Dio mio..."

    "Chi sei?Dimmelo, ora!" gridi, mandando giù con la gola la poca saliva che ti rimaneva in bocca.
    Ti penti subito di aver parlato.

    Il rumore cessa un attimo.

    Le finestre sbattono.

    Ti chiedi cosa stia succedendo, mentre gocce di sudore freddo ti calano giù dalla fronte.
    Stai tremando. Il rumore ha ripreso, stavolta è più forte.
    Sembra che qualcosa stia cercando di sfondare la tua porta, graffiandola.

    Una lacrima ti scende dall'occhio destro.
    Cominci a piangere, chidendoti il perchè di tutto ciò.

    Le ombre provenienti dalle finestre si allungano, dando alla tua camera un aspetto quasi irreale, distorto.
    Vuoi che finisca tutto.
    Ora.

    La porta si sta rompendo.

    "Basta!" urli.
    Ti precipiti di sotto. Cerchi di aprire la porta principale, ma dimentichi che è ancora bloccata.
    Non hai le chiavi.

    Cominciano a vedersi i segni dei graffi sulla porta sul retro.

    Cadi a terra, la tua vista è offuscata dal pianto.

    Riesci a mugugnare solamente, con voce debole:
    "Basta, ti prego...vattene."



    Il rumore cessa totalmente, all'improvviso.

    Dopo un attimo di realizzazione, ti asciughi le lacrime e ti avvicini alla porta sul retro.
    La fissi per cinque minuti, immobile. In silenzio.

    Dopodichè, sorridendo, avvicini gli occhi allo spioncino e guardi fuori...


    Nulla. La vista sul tuo prato e basta.

    Tiri un respiro di sollievo e sali sopra per prendere le chiavi ed uscire.
    Afferri le chiavi vicino al tuo letto e senti la porta principale cigolare.

    "Sam! Sam!" ti saluta tuo fratello.

    "Matt, grazie a Dio sei qui. Mamma e Papà sono con te?"


    "Grazie a Dio? Comunque no, sono tornato prima...
    Come mai hai lasciato la porta aperta?"










    Per chi non ha capito il finale:
    La porta era chiusa prima, ma il fratello è entrato pur senza avere possibilità di aprirla. Ciò sta a significare che la creatura che prima batteva alla porta sul retro è riuscita ad entrare da davanti mentre il protagonista era tornato al piano di sopra, credendo se ne fosse andata.


    Edited by VShade - 21/6/2013, 14:33
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    Benvenuta :peoflow:
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    Benvenuta :peoflow:
    Non dovrebbe essere Ms.? :asd:
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    Mh.
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    Carina :)
131 replies since 16/5/2013
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