| Metto il cappuccio della felpa in testa, lasciando scoperte le guance. Tutto intorno a me, il tempo sembra scorrere lentamente, per me ancora più lento degli altri. Cuffie fedeli alle orecchie, con uno dei migliori pezzi della mia band preferita: I Linkin Park. La canzone in questione è "In The End" forse la canzone migliore da loro mai creata. La compagnia ideale mentre nevica, e mentre sei appoggiato ad un muretto aspettando il treno che arrivi. Le lacrime copiosamente iniziano a scendere, quasi si congelano sulle guance, rese rosse dal freddo intenso. A testa bassa a guardare il manto di neve formato dai fiocchi caduti sul grigio pavimento, nessuno vede. Dopo tanto tempo sono riuscito ad ottenere un viaggio, una favola durata ventiquattro ore, spenta dalla dura realtà. Non ho voluto ascoltarla, credevo ci fosse una cura per il suo male, ma oggi la vita è uscita dalle sue martoriate membra, dopo mesi di sofferenza, il cancro ha vinto. La canzone termina, ma la riavvio. L'unica cosa che posso fare è tornarmene da dove sono venuto, e sfuggire a questo luogo...Il treno però tarda ad arrivare. Con le mani doloranti, estraggo una sigaretta dal pacchetto di Marlboro rosse poste nella tasca laterale del jeans, la accendo e faccio il primo tiro, quasi come un rituale. Alzo la testa al cielo, con gli occhi chiusi e straripanti di lacrime, lasciando salire il fumo al cielo. Il treno tarda ancora ad arrivare, del resto come me, avrei dovuto raggiungerla prima...Mi guardo in giro, e vedo solo tanta desolazione. Un barbone seduto su una panchina, cerca invano di scaldarsi, la neve impietosamente continua a cadere lenta.
"All I know Time is a valuable thing Watch it fly by as the pendulum swings Watch it count down to the end of the day The clock ticks life away"
Brividi, pelle d'oca. La canzone continua.
"I tried so hard And got so far But in the end It doesn't even matter I had to fall To lose it all But in the end It doesn't even matter"
Il treno è in arrivo, getto la sigaretta per terra e la calpesto per spegnerla. Mi avvicino alla linea gialla stando attento ad non oltrepassarla, mi giro e guardo lo zaino che ho lasciato vicino alla panca. Ripongo la mia attenzione, nuovamente al treno che sta per arrivare, incurante che qualcuno potrebbe rubare lo zaino e prendersi ciò che posseggo. "Non sarebbe la prima volta", esclamo, con un sorriso amaro in volto e le lacrime che non vogliono fermarsi. Il treno è vicino.
"I've put my trust in you Pushed as far as I can go And for all this...
"There's only one thing you should know..."
"Io ti amerò per sempre." Esclamo lasciandomi cadere sui binari con la testa rivolta verso il cielo e le braccia spalancate.
Attimi di dolore, pochi intensi attimi di dolore non paragonabile al precedente, e i grigi binari si macchiano di un rosso acceso.
Edited by Swaky - 16/2/2014, 15:52 |
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