Posts written by Ronfasano Senzasosta

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    Sfavorevole per il semplice motivo che se un dato argomento è vagamente correlato al nostro IT di partenza, non è necessario creare una sezione per questo. Finiremmo per avere decine di cose come "Sogni Lucidi", "Incubi e affini", "Meditazione und quarta dimensione", "Creepyragù alla bolognese", che alla fine sarebbero solo un peso per il forum data la poca affluenza, poiché specifici.
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    Povero signor F.K., i suoi 68 anni son di meno.

    Oltrepassando, il concetto di fondo è buono, ma appunto, rammenta vagamente questa.
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    Se la notte si va a passeggiare in un vicolo, e un uomo, visibile già da lontano, poiché il vicolo che ci sta davanti sale e la luna è piena, ci viene incontro, non lo afferreremo, nemmeno se è debole e mal in arnese, nemmeno se qualcuno gli corre appresso e urla, ma lo lasceremo proseguire per la sua strada.

    Infatti è notte, e non è colpa nostra se il vicolo sale davanti a noi sotto il plenilunio, e inoltre, può darsi che questi due abbiamo inscenato questo inseguimento per passatempo, forse i due inseguono un terzo, forse il primo viene inseguito innocentemente, forse il secondo lo vuole assassinare, e noi diverremmo così complici del delitto, forse i due non sanno nulla l'uno dell'altro, e ciascuno corre per proprio conto per andar a coricarsi, forse sono sonnambuli, forse il primo è armato.

    E infine, non ci è forse permesso di essere stanchi, o di aver bevuto tanto vino?

    Siamo tanto contenti, che non vediamo nemmeno il secondo.

    Non è propriamente horror, ma mi è piaciuto molto questo racconto. Se necessita di essere spostato, fate pure.
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    Creepypasta d'obbligo per ogni lettore del genere.
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    Benevento.

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    Ve prego, non iniziate con i benvenuti copia-incolla per spiegare a grandi linee il regolamento, c'è già quello automatico dello staff, è stato messo appositamente :look:.

    Benevento.

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    Per questo genere di cose esiste la sezione Fl00d, che ha raccattato cose ben "peggiori". L'OT è la via di mezzo, difficilmente in quella sezione troverai cose di questo genere (fini a se stesse), mentre in SOT c'è tutto quello che riguarda il materiale e le discussioni più "serie" ma slegate al contesto del forum stesso.
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    Peccato che non puoi, Mordekai. Sposto in Fl00d.
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    "E allora mangia la merda!"
    Alla fine l'hai inserito.

    Complimenti, scritta molto bene.
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    A Gjoberdik, piccolo villaggio bulgaro di pescatori, all’alba di Capodanno ognuno, in casa, chiude le tende e trattiene il respiro per mezzo minuto. Tutto accade dopo il folleggiare della notte della Vigilia, i bambini guardano perplessi i genitori, e si rifugiano nel loro rassicurante abbraccio.
    L’anno scorso, la campana ha suonato 25 volte, in questo piccolo lasso di tempo. La chiesa più vicina, in ogni caso, è a circa 30 miglia da lì. In quei 30 secondi, non si troverà nessuno in strada, e persino gli uccelli smetteranno di cinguettare.

    Una coppia, proprio l’anno scorso, è uscita, fortemente scettica riguardo a questa tradizione ultracentenaria.

    Quest’anno, la misteriosa campana ha suonato 27 volte.

    Fonte Mancava all'appello ed è buona, molto.


    Edited by DamaXion - 18/12/2016, 19:59
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    Se non sono anonime veramente andrebbero postate in "Horror d'Autore".
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    Ewok
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    Oggi, come ogni sabato, ho preso il Regionale delle 22:31 per il rientro a casa.

    Già mi gustavo la cena fredda in compagnia di un tubo catodico trasmettente repliche di horror anni '90, e questo mio fantasticare per poco non mi ha fatto perdere il treno. Son ritornato con i piedi per terra giusto in tempo per vedere le porte chiudersi, non senza darmi il tempo di infilarmici dentro di piatto.
    Una volta salito, ho perso qualche secondo alla ricerca di un posto libero, e data l'ora, non avevo che la libera scelta. A vista d'occhio, almeno fino a cambio vagone, posti vuoti, libertà. Potevo scegliere dove sedermi, come mettere la giacca, se allungare le gambe o no, cantare!

    Piccolezze, in verità, ma non avendo libri da leggere, era ciò che di migliore potesse capitarmi. Un piccolo svago per un'ora di treno. Forse mi sarei anche addormentato un po'.

    Dopo meno di cinque minuti ho sentito una strana sensazione lungo la schiena, qualcosa di freddo che colava lungo la spina dorsale, facendomi rabbrividire. Mi son sentito un idiota accorgendomi che stavo sudando perché ero ancora in giacca, spaparanzato su una scomoda sediolina poco imbottita.
    Eppure, anche dopo essermela tolta, il calore persisteva. Sudavo, litri e litri, ho creduto di evaporare, per un istante. E dopo, il gelo.

    La condensa del mio respiro era la mia compagnia. E con la giacca abbottonata, non riuscivo a riscaldarmi.
    Ero solo in mezzo ad un treno con qualche problema ben più grave di un guasto al riscaldamento. Mi era difficile quantificare il tempo trascorso, sembravano passate ore, o forse solo quindici minuti. Ho provato anche a forzare le porte per gli altri vagoni, nulla. I freni d'emergenza e per le porte esterne erano così ossidate da essere inutilizzabili.

    Quiete.

    La porta interna del vagone antecedente si è aperta con tutta calma, ed è spuntata una graziosa signora sulla quarantina, rossa e bassina. Vestita con il marchio della compagnia ferroviaria, mi ha semplicemente chiesto "biglietto?".

    Gliel'ho dato.

    "Oh, ma la sua è questa, si sbrighi!", mi disse.
    Non ebbi il tempo di avvertirla della carrozza maledetta, dato che in meno di quattro secondi ero già sulla banchina. Stazione familiare, casa.

    Dalle porte ancora aperta usciva un teporino piacevole, quasi volesse costringermi a tornare nel suo stomaco.
    Allora glielo dissi, seppur in modo ironico.

    "Signora, deve fare qualcosa per il riscaldamento; finivo per rimanere bruciacchiato in più punti".

    Con un grande sorriso beato si limitò ad un semplice:

    "C'è a chi piace al sangue, e a chi no".

    Le porte si chiusero, e constatai una cosa con orrore.

    Non ero l'unico passeggero del treno.

    Avevo detto niente più cannibalismo, e qua non è propriamente quello; ma mi devo esercitare in qualche modo.


    Edited by o.O.o - 26/10/2016, 20:07
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    Quando ci si mette a dormire, gli occhi, anche con le palpebre chiuse, continuano a muoversi. Partendo da questo principio ho costruito la storia di queste due entità (padre e figlio, "stirpe regnante" e "Vuoti d'Essenza") che provocano nonché si nutrono dei sogni e degli incubi. Il "Guarda guarda, danzan per me" è appunto un riferimento agli occhi chiusi che si muovono, come a seguire il movimento di queste figure -cosa che ho omesso nel racconto-. Ovviamente lo "spregevoli vermi, nerborute fiere" e le descrizioni fino a "Figlio, bambino, prole del male" sono un riferimento all'essere umano -preda- di questi esseri. Con l'ultimo verso, da "Guarda bambino, guarda laggiù!" si introduce l'ultimo pasto dei due tizi, una ragazza che dopo aver pianto nel letto, si assopisce, donando l'ultimo pasto della serata all'allegra famigliola ("sogno od incubo, papà?" è in riferimento se vogliono mangiare qualcosa di dolce o di amaro).


    In saintesi, questo.
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    Benvenuto.

798 replies since 30/3/2012
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