Votes taken by Medea MacLeod

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    Su raga un minimo di pensiero critico

    https://it.wikipedia.org/wiki/Prahlad_Jani
    http://attivissimo.blogspot.it/2010/05/74-...enza-farsi.html
    http://www.dailymail.co.uk/news/article-12...-seriously.html

    I test condotti sul santone non hanno valenza scientifica, perché non condotti nel modo corretto.
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    Dopo queste minacce, apriremo il contest, ma tu non potrai partecipare u.u

    Comunque io aspetterei un po' per farlo, adesso inizia il periodo dell'anno brutto per chiunque stia studiando, dubito che molti utenti sarebbero disposti a sacrificare tempo per il contest in questi due/tre mesi

    Edited by Medea MacLeod - 1/5/2016, 22:40
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    Quando sento parlare di queste cose mi viene in mente questo:

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    Era un po' che volevo raccontarvi questa mia esperienza, ma devo avvisarvi che non è nulla di eclatante ed è piuttosto fine a se stessa, ma la racconto lo stesso: magari qualcuno la trova interessante o si fa due risate.

    Premetto che sono una fuorisede, abito in un appartamento con altre 3 ragazze: io e un'altra abbiamo una singola, mentre le altre due stanno in una camera doppia. Il condominio è pressoché disabitato, fatta eccezione per una coppia (presumo) che abita sopra di noi e per una vecchietta delirante che abita sotto.

    La coppia sopra di noi è un po' strana, nel senso che non ho mai visto lei: ho incontrato diverse volte lui per le scale, ma non ho mai incontrato alcuna donna. Però spesso la sera tardi e la mattina presto, sento il rumore di tacchi che camminano su e giù per l'appartamento sopra di me e ogni tanto arriva qualche busta intestata ad una donna. Quelli del piano di sopra sono strambi: di notte sento che spostano i mobili, fanno molto baccano, trascinano le sedie, in pratica riarredano. Alle 3 di notte. E lei porta sempre i tacchi, ma forse questo è irrilevante.

    Sta di fatto, che spesso fanno baccano la notte.
    Una di queste notti però, mi sono svegliata con un senso di inquietudine addosso, dopo qualche secondo mi sono resa conto di sentire una strana nenia provenire da sopra di me, come se qualcuno (una donna dal tono) stesse cantando a bocca chiusa. La canzone era piuttosto lugubre, un misto tra una filastrocca e una ninnananna. Ero piuttosto spaventata, ho cercato di calmarmi convincendomi che fosse solo una stramberia di quelli di sopra e dopo un po' mi sono riaddormentata.
    Il punto era che il suono sembrava provenire da sopra di me, ma non era attutito dal soffitto come accadeva con i rumori normali della coppia, sembrava che qualcosa fosse proprio sopra la mia testa.

    Abbiamo anche due bagni: uno più vecchio e uno più piccolo di recente rimodernato, che ha solo doccia, water e lavandino. I lavori di rimodernamento sono durati diversi mesi e si sono conclusi nei primi giorni di novembre dell'anno scorso. Quasi due mesi dopo la doccia ha iniziato ad intasarsi, abbiamo chiamato l'idraulico convinte che si trattasse solo di un lavoro fatto male: appena l'idraulico arriva la doccia funziona di nuovo. Dopo qualche giorno la doccia ripresenta lo stesso problema, appena arriva l'idraulico il problema sparisce, dopo diversi controlli inconcludenti, abbiamo semplicemente bollato il tutto con un "saranno le tubature vecchie".

    Quest'anno, qualche mese fa ormai, decido di farmi una doccia prima di andare a lezione, dopo qualche secondo in doccia l'acqua diventa fredda e continua ad esserlo, finisco in fretta e furia ed esco. Mi cade l'occhio davanti a me e vedo che l'acqua del lavandino è aperta e scorre abbondantemente. Inutile dire che ero sola in bagno e non avevo di certo lasciato aperto il rubinetto, che in qualche modo deve essersi aperto da solo. Anche qui bollo tutto con un "saranno le tubature marce, qualche strano movimento di pressione avrà aperto il rubinetto in qualche modo".

    Io e le mie coinquiline ci siamo messe d'accordo per lasciare la porta aperta in caso qualcuna sia in casa: la porta principale non ha una maniglia esterna e quindi può essere aperta solo da chi ha la chiave. Semplicemente prima di uscire si urla un "ciao" e se nessuno risponde si chiude la porta a chiave. Avevo lezione, quindi vado alla porta, e urlo "ciao", dalla camera davanti all'ingresso (la camera doppia) sento una vocina che mi dice "ciao". Era più flebile di quella della mie coinquiline e sembrava quasi infantile, ma mi sono convinta che fosse semplicemente la mia coinquilina R. (che ha pochissime lezioni ed è quasi sempre a casa) la cui voce mi arrivava un po' distorta.

    Quindi esco senza chiudere a chiave.
    A pranzo rientro e incontro R. che mi dice che ha trovato la porta non chiusa a chiave e la casa vuota. Parlandone anche con le altre coinquiline, vengo a sapere che effettivamente tutte loro erano uscite prima di me, e quindi quando sono uscita io la casa era vuota. Sono sicurissima di aver sentito qualcuno rispondermi: per quanto flebile la voce era piuttosto chiara.

    Probabilmente non è nulla e si tratta solo di una serie di coincidenze di fatti strani con una spiegazione, però spero che nell'insieme risultino per lo meno un po' interessanti.

    Se c'è qualche idraulico esperto che sa cosa possa avere la mia doccia, sarebbe molto gradita una consulenza, dato che ogni tanto dà ancora problemi :asd:


    Scusate la scrittura imbarazzante, ma non sono un po' stanca
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    Boh, io educazione civica l'ho fatta alle medie e per come l'ho fatta io era un'ora a vuoto (ci facevano imparare a memoria i normi delle sezioni del comune e tutte queste cose, senza spiegarci cosa fossero, come venivano elette ecc.), per cui non ho ben presente cosa si debba insegnare ad educazione civica.
    In ogni caso hai perfettamente ragione, credo che a questo punto sostituire l'ora di religione con qualsiasi altra cosa sarebbe più utile, ma del resto viviamo in un paese dove si sanno a memoria i Promessi Sposi, ma non si sa scrivere una lettera formale decente
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    Come ti dicevo, è difficile trovare un insegnante di religione non bigotto di questi tempi, anche perché è difficile trovare un moderato che decida di dedicare la sua vita a questo genere d'insegnamento.
    Quello a cui mi riferivo parlando della Sicilia, è che comunque la cultura araba ha influenzato molto la storia (e la cultura) locale, e sebbene non sia durata troppo, trovo che la sua influenza sia stata rilevante quanto la Chiesa sia stata rilevante per la Repubblica di Venezia, eppure la seconda si studia.
    Purtroppo gli incompententi in generale vanno per la maggiore nella scuola italiana, se per l'ora d religione fosse diverso, ora non sarebbe così contestata.
    Detto questo, sono convinta che altre lezioni, chessò, sull'educazione finanziaria o cose simili sostituissero l'IRC, sarebbe meglio per tutti.
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    Io sceglierei "Ops I did it again" :asd:
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    "Veganesimo"
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    Kohe tu mi vuoi morta e un giorno ci riuscirai
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    They just want to be loved <3
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    Disponibile presso ogni ambulante newyorkese
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    Non mi posso fidare del mio coinquilino.
    A tutti e due piace la roba vecchia. Ho un vecchio videoregistratore e ne è rimasto molto colpito quando si è trasferito qui. Ne ha uno anche lui, ma il mio è in condizioni migliori, quindi usiamo il mio.
    Abbiamo un sacco di cose in comune.
    Come me, ha delle videocassette di vecchi film, così quando mi ha detto "per favore, non usarle mentre non ci sono", non ci ho fatto troppo caso, perché anche io sono così. Gli ho detto di non toccare le mie, di cassette.

    I collezionisti sono molto attenti alle loro cose. Troverai un sacco di appassionati di vinili che non vogliono che tu tocchi i loro dischi. È lo stesso con i francobolli. Lo stesso con le cassette.
    Edgar, così si chiama, è sul divano quando sto per andare a lezione. Viviamo in una casa vecchia, in una strada tranquilla. Pavimento in parquet. Tre camere da letto. Nella terza non c'è nulla se non un letto, un armadio e un vecchio poster degli U2 affisso al muro. Non l'ho mai affittata: è troppo vecchia e piccola, nessuno la prenderebbe.
    "Cosa fai oggi?" chiedo, abbottonandomi la camicia. Dalla TV proviene un sibilo. Sta guardando un film, non ci presto troppa attenzione.
    "Mi faccio un paio di canne e guardo qualche stronzata" dice ridendo mentre io esco.
    Quando torno da lezione è addormentato sul divano, l'effetto neve sibila sulla tv. Mi chino di fronte al videoregistratore e sto per spegnerlo quando ricordo:
    Sii gentile.
    Premo "Rewind" e vado a farmi un sandwich. Edgar russa.
    E poi qualcosa sullo schermo cattura il mio sguardo. Per un istante appena. L'immagine di una stanza buia, mal illuminata, un filmato amatoriale. Un flash e poi i colori brillanti del Re Leone che scorrono all'indietro dietro le due freccette del Rewind.
    Torno verso il salotto, facendo attenzione a non fare troppo rumore, non sono nemmeno sicuro del perché. Premo play.
    Il Re Leone scorre sullo schermo. Guardo alle mie spalle. Il contenitore della cassetta è aperto sul tavolino. Edgar dorme.
    E poi il film cambia. Con un fischio basso e un flash di neve grigia, il cartone svanisce, al suo posto appare una stanza. Scarsamente illuminata. Piccola. Solo un letto senza materasso.
    Videocamera analogica, pellicola da 8mm. Sono seduto sul pavimento, i miei occhi incollati sullo schermo. Qualche tonfo fuori campo, e poi un torso appare, e il torso è seguito da una ragazza giovane, tenuta ferma con dello scotch. Bocca, polsi e caviglie. L'uomo-torso la mette a sedere sul letto. I suoi occhi sono rossi, grandi, piange.
    Guardo Edgar. Dorme. Guardo la TV.
    L'uomo-torso, è senza dubbio un uomo, si capisce. Parla e penso di riconoscere la sua voce.
    "Hai paura?"
    La ragazza urla, il suono è attutito dallo scotch.
    L'uomo-torso scompare dalla visuale, poi riappare con un martello. La ragazza piange ancora di più.
    "Dovresti averne" il martello le accarezza dolcemente la pelle, e lei piange sempre di più. La riconosco. Avevamo lezione insieme. Io, lei ed Edgar.
    Non la vedo da qualche settimana.
    Lei continua a strillare. L'uomo torso solleva il martello. Sbarro gli occhi dalla paura, come lei.
    "Che stai guardando?"
    Spengo il registratore e mi alzo. Edgar si stropiccia gli occhi, mentre si sveglia del tutto. La cassetta del Re Leone è aperta davanti a noi. "Niente," dico "Ti sei addormentato guardando la TV."

    Strabuzza gli occhi assonnati e si siede. Guarda me e poi la cassetta "Già, penso sia così"


    Si alza. "Dovrei guardare la fine prima o poi. Mi addormento sempre prima e il finale è la parte migliore".

    Ci fissiamo per qualche istante, poi mi passa accanto, diretto in camera sua.

    Sento il click della porta e premo di nuovo play. Sto cercando qualcosa. Qualsiasi cosa che possa scusare tutto questo. È finto. È un film. È uno scherzo. È qualcosa che qualcuno ha trovato per strada, non può essere --

    Ma poi lo vedo. Mentre la telecamera trema per il colpo del martello, vedo per un istante un poster vecchio, mezzo staccato, degli U2 sul muro.
    È la terza stanza di casa mia.
    Sento dei rumori dalla stanza di Edgar. Mi dirigo verso l'ultima porta oltre il divano. Verso la terza stanza.
    Apro la porta e premo l'interruttore, ma niente. La luce non funziona. Uno sguardo basta per vedere che è la stessa stanza del nastro.

    Entro, lentamente. Mi guardo attorno. Poi apro l'armadio sulla destra e i miei occhi si soffermano sulla telecamera da 8mm che se ne sta tranquillamente sul treppiede.
    La prendo e la osservo, il mio respiro diventa più veloce e corto. "Edgar... puoi venire qui?"
    "Che c'è amico?" Edgar è già alla porta, mi guarda. Non so da quanto era lì. "Che ci fai con quella telecamera?"

    Distolgo il mio sguardo dalla telecamera e lo rivolgo verso di lui. Non sta sorridendo. Mi avvicino.
    "Ti avevo detto che non mi piace quando altre persone toccano le mie cassette"

    Sono io a dirlo

    Chiudo la porta alle sue spalle. Aggrotta la fronte. In mano ho già il fazzoletto imbevuto di cloroformio, tengo tutto pronto nell'armadio.
    Adesso è in mezzo alla "Bella e la Bestia", subito dopo la scena dove l'ultimo petalo cade. La sua registrazione non è lunga come le altre, non mi sono divertito a farlo. Ma dovevo farlo. Gliel'avevo detto. Gliel'avevo detto di non guardare le mie cassette. E lui l'ha fatto.

    Visto? Non mi potevo fidare.










    Edited by DamaXion - 18/12/2016, 19:32
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    cernusco_zucchina_gigante4
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    A volte sorprendo Susan a sorridermi senza motivo. È successo più di una volta. Mentre guardiamo la tv, noi due soli, come sempre.
    Poi noto, con la coda dell'occhio, che ha gli occhi puntati su di me, non sulla televisione. La testa ruotata a 90 gradi nella mia direzione, un sorriso stampato sul volto, è tutto ciò che riesco a vedere nel mio campo visivo. Ha un che di innaturale.

    E poi mi giro per guardarla, ed ecco che i suoi occhi sono di nuovo sulla TV. La prima volta che le ho chiesto qualcosa al riguardo, lei ha negato. Pensavo di sembrare pazzo ad insistere, quindi non ho più fatto domande.

    C'erano anche altre cose.

    Susan aveva una sorella gemella. Morta durante il parto. Non ne parla mai.

    La settimana scorsa, ho spento la luce e ho chiuso gli occhi, Susan dormiva già. Mi sono svegliato nel cuore della notte, il suo lato del letto era vuoto. Mi sono girato e aveva lo stesso sorriso, mentre stava in piedi accanto al letto, osservandomi.

    "Tesoro, che stai facendo?"

    Nessuna risposta

    "Tesoro?"

    Solo il sorriso. È tornata verso il letto e si è accoccolata sotto le coperte come se non fosse successo niente.
    "Da quant'è che stavi lì?" ho chiesto.
    Non ha risposto. Ma il suo lato del letto era freddo e il tappeto era infossato seguendo la forma di due piedi, proprio nel punto in cui lei era in piedi.

    All'inizio non era così assurdo: a lungo, ho cercato di convincermi che era tutto nella mia testa. Ma non lo era. Lei non era Susan.

    Ho iniziato a fare delle piccole prove, è così che ne sono diventato certo. Mettevo su film che avevamo già visto, solo per vedere se avrebbe detto qualcosa. Ho iniziato a raccontarle storie che aveva già sentito. Lei sorrideva. Non mi ha mai detto nulla.

    Una volta gliel'ho chiesto a bruciapelo. Sono tornato a casa e lei stava mangiando pesce.

    Susan non mangia mai pesce. Susan odia il pesce.

    "Salmone?" ho chiesto.

    "Tilapia."

    Mi sono seduto all'altro capo del tavolo. Lei ha sorriso.

    "Oggi ho parlato di Sarah con il preside Dawson" ho detto.

    "Sarah?"

    "Sì, nostra figlia. Sarah"

    lei ridacchiò "Ma certo, che cos'ha detto?"

    "Susan, nostra figlia si chiama Camille."

    Si è fermata con la forchetta a mezz'aria e ha alzato gli occhi verso di me. Ha posato lentamente il boccone nel piatto.

    "Chi sei tu?" le ho chiesto.

    "Vado a letto" ha risposto, alzandosi.



    Ho dormito nella camera degli ospiti quella notte. Con la porta chiusa a chiave.

    Sono scappato il giorno dopo. Ho portato Camille con me. Abbiamo passato la notte in un Best Western vicino a Needles.

    "Dov'è la mamma?" Ha chiesto Camille, poco prima di dormire.

    "Non lo so tesoro, ma se senti qualcosa, qualsiasi rumore, mi devi svegliare, capito?"
    "Ok."
    Quella notte ho sognato una donna identica a Susan. Una donna che voleva la vita di sua sorella, la vita che non aveva mai avuto.

    Camille mi ha svegliato il mattino dopo. Mangiava un cupcake.

    "L'hai preso dal minibar quello?"

    "No, me l'ha dato la mamma."

    Rimasi in silenzio per un istante "Mamma era qui?"

    Camille annui "Sì, era proprio lì, accanto al letto. È rimasta per un bel po'!"

    "Perché non mi hai svegliato, Camille?"

    "Volevo farlo, però poi la mamma ha fatto così."

    Camille si portò un dito alla bocca e fece "Shhh"

    Guardai il pavimento. La moquette era affossata dove, secondo Camille, Susan era stata

    "Va tutto bene papà, stava sorridendo"
    La notte seguente avevamo praticamente lasciato lo stato, ci siamo fermati in un bed and breakfast sul confine. Ho spento le luci, rimboccato le coperte a Camille ed ho aspettato, seduto su una poltrona, in silenzio. Sapevo che sarebbe venuta.

    Regnava il silenzio più assoluto, e mi stavo quasi appisolando quando ho sentito i cardini scricchiolare. Ho aperto gli occhi e ho aspettato. La porta si è aperta lentamente. Lei è entrata, ma non si udiva nessun suono se non quello della porta. Si è diretta verso il letto, verso Camille. Quel sorriso sul suo volto.

    Mi sono alzato. Ero alle sue spalle. Non poteva vedermi, gli occhi puntati su Camille.

    "Coraggio tesoro. Andiamo a casa" ha sussurrato.

    Non si è voltata. Non ha mai visto il coltello con cui l'ho pugnalata.



    L'avvocato ha detto che non mi hanno concesso la cauzione, e che dovrò aspettare il processo in un istituto di igiene mentale.

    "Sindrome di Capgras" ha detto " è una sindrome simile a quella di Fregoli. Chi ne è affetto delira pensando che un amico, un partner, un genitore o un parente sia stato sostituito da un impostore identico a lui"

    Gli ho detto che stavo proteggendo mia figlia. Gli ho detto che quella donna non era Susan. E comunque i giornali riportavano titoli sensazionalistici come "Ingegnere di successo rapisce la figlia e uccide la moglie”

    “Non era Susan!” gli ho detto ancora e ancora “Non era Susan!”

    Ha detto che avrei potuto essere condannato a venticinque anni, o addirittura all'ergastolo, ma che l'infermità mentale forse poteva ancora essermi concessa.

    Ieri notte mi hanno chiuso dentro, la mia prima notte all'istituto. Camille è con i servizi sociali, dicono. La mia camera è completamente imbottita, così si dice, dal pavimento al soffitto. Così non mi posso fare del male.

    Mi ci sono volute un paio di pillole per addormentarmi.

    Qualcosa mi ha svegliato qualche minuto prima dell'alba. Quando ho aperto gli occhi, regnava il silenzio più assoluto. Sono andato alla porta e ho sbirciato fuori dallo spioncino. Il corridoio era deserto.

    Mi sono voltato. Vicino al mio letto, l'imbottitura che ricopriva il pavimento era infossata, seguendo la forma di due piedi.



    Edited by Medea MacLeod - 12/3/2016, 00:57
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    Elemento#: SCP-1482

    Classe dell'Oggetto: Safe

    Procedure speciali di contenimento: il sito 178 è stato costruito attorno a SCP-1482, con la copertura che il Sito sia una casa di riposo per anziani affetti da demenza. Una recinzione a rete metallica deve essere mantenuta attorno al perimetro e monitorata con telecamere a circuito chiuso. Qualunque individuo non autorizzato che cerchi di accedere al sito-178 deve essere arrestato, interrogato e, in caso non costituisca un pericolo concreto, rilasciato dopo la somministrazione di un amnesico di classe C.

    Descrizione: SCP-1482 è una struttura somigliante ad un edificio residenziale situato a ██████ nelle Shetland scozzesi.

    SCP-1482 sembra essere composta interamente da centinaia di oggetti che non vengono normalmente utilizzati in edilizia (denominati collettivamente SCP-1482-1) tenuti insieme da spago, corda, colla e comuni graffette. Questi oggetti includono: oggetti metallici come coltelli, forchette e lamiera; mobili in legno; esemplari, sia sani e viventi sia vivisezionati parzialmente, di Bos primigenius (Bovino domestico), Salmo salar (Salmone dell'Atlantico), Giraffa camelopardalis (Giraffa) ed Orcinus orca (Orca), e anche diversi esemplari di Anura (Rana) e Lofiformi (Rana pescatrice). È stato determinato che le componenti vive di SCP-1482 costituiscono circa il 10% (dieci per cento) della sua interezza, il resto consiste di oggetti non viventi e inanimati. Questi esemplari viventi non sembrano necessitare di sostentamento o di eliminare rifiuti.

    In 3 (tre) dei luoghi conosciuti di SCP-1482, organi somiglianti a corde vocali umane sono attaccate ad un soggetto animale di SCP 1482-1 con delle graffette; queste corde vocali sono identificate come SCP-1482-2. Periodicamente, SCP-1482-2 produce vocalizzazioni intelligibili in scozzese fortemente confuso. Il contenuto specifico di queste vocalizzazioni varia, ma solitamente riguarda uno dei seguenti:

    1. Lamentele per non essere in grado di vedere o sentire, spesso menzionando che SCP-1482 è in grado di sentire e annusare nel dettaglio.

    2. Lamentele sull'interno di SCP-1482 percepito come "Freddo", "Frèddo" o, in alcuni casi, "Baltico".

    3. Richieste ad un ascoltatore non meglio specificato di entrare in SCP-1482 per scaldarlo e fargli compagnia.

    4. Tentativi per convincere individui che sono entrati in SCP-1482 a rimanere a tempo indeterminato, e a mantenere un contatto prolungato con le parti organiche di SCP-1482 per confermare la loro presenza e proteggere la struttura.

    5. Richieste agli individui che stanno uscendo da SCP-1482 di smetterla subito. Le esclamazioni di questa natura tendono ad essere urlate o strillate con crescente insistenza.

    6. Urla distorte di pericolo e affermazioni sostenenti che se un individuo che ha di recente lasciato SCP-1482 non rientra, "gli uomini cattivi" o "I matti" "arriveranno e faranno festa con casa libera¹".


    SCP-1482 è stato è stato requisito al Gruppo di interesse 3BA-Alpha-C (the Chaos Insurgency), a seguito degli evidenti tentativi da parte del gruppo di manipolare le proprietà anomale di SCP-1482, al fine di fornire longevità e indipendenza dal cibo agli umani. L'organizzazione aveva abbandonato i progetti in cui SCP-1482 era coinvolto molto prima del coinvolgimento da parte della Fondazione.

    L'analisi dei file recuperati della CI hanno rivelato scarse informazioni riguardanti SCP-1482. Da questi documenti e dalle testimonianze, è stato determinato che SCP-1482 era la precedente dimora di █████ K███████, nota appassionata di zoologia, e che l'apparato vocale della residenza ad un certo punto ha fornito informazioni su diverse specie animali. Ms. K███████ non è stata ancora rintracciata.

    Successive indagini hanno rivelato che, prima del coinvolgimento della CI, la struttura consisteva unicamente di parti animali.

    Note:
    1. Termine gergale che indica giovani che danno una festa nel loro luogo di residenza mentre i loro genitori o guardiani sono assenti


    Edited by Dragona - 20/2/2016, 00:16
105 replies since 27/3/2012
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