Votes given by VampyrQueen

  1. .
    Stavo tornando a casa in macchina da una grande metropoli vicino alla mia cittadina, a notte fonda, dopo una giornata là con un ragazzo, al nostro primo appuntamento, nel marzo del 2012. Lui era addormentato, e il suo sedile era quasi totalmente reclinato.
    Siamo arrivati intorno all'una del mattino, ed ho notato questo tizio al semaforo a cui stavo per fermarmi. Sembrava che stesse ponderando qualcosa. Parlava da solo e camminava avanti e indietro. A volte giudico le persone troppo presto.
    Così mi son fermata e accidentalmente abbiamo incrociato i nostri sguardi. O, se non altro, fu accidentale per me. Posso dire che mi stava urlando contro perché continuavo a sentire "puttana" e altre cose del genere... Uh... Ero ancora ferma al PIÙ LUNGO SEMAFORO ROSSO DI SEMPRE mentre il ragazzo con cui stavo dormiva comodamente nel sedile del passeggero (molto molto reclinato!). Dopo circa 10 secondi in cui quel tizio non ha smesso di imprecare, è saltato verso la mia macchina e ha aperto lo sportello a fianco al mio CERCANDO DI AFFERRARMI. Mi son messa a urlargli "bastardo assassino", ed il ragazzo che era con me si è svegliato all'improvviso e ha preso quell'uomo a ceffoni (all'inizio credo che fossero i suoi riflessi). Il pazzo ha iniziato a urlare "Cazzo, amico! Non ti avevo visto! Cazzo! Oh cazzo, non ti avevo visto! Porca puttana!" Etc., ed il mio "appuntamento" lo ha spinto fuori, mentre io mi tiravo indietro, attraversando col rosso. Ha chiuso lo sportello e ha urlato: "CHI CAZZO... COSA CAZZO ERA...?" Sono entrata in iperventilazione e ho iniziato a piangere e ridere insieme perché i miei nervi erano andati.
    Ci siamo mangiati un gelato all'una del mattino. Quindi l'ho riportato a casa e poi son tornata a casa anch'io. Abbiamo riso della cosa. Ma, non credo avrei avuto occasione di ridere, adesso, se lui non fosse stato lì con me.

    Quel ragazzo che dormiva nella mia macchina al primo appuntamento mi ha sposato tre settimane fa. :) Potete scommetterci fino al vostro ultimo dollaro che vi ho appena raccontato la storia del nostro primo appuntamento.



    Edited by Rory - 2/1/2017, 07:32
  2. .
    Ieri ho avuto una giornataccia e mi è stato chiesto di lavorare un'ora in più (yay): siamo tornati indietro di un'ora con il fuso orario, quindi era già buio quando ho lasciato il mio posto di lavoro. Ero abbastanza stressato e stavo guidando lungo il solito percorso, quando ho notato una ragazza in una strada buia che usava il cellulare. Stavo aspettando il semaforo verde, e ho pensato: "Questo è proprio un posto di merda, chi cazzo è che starebbe fermo lì a messaggiare al buio?" In quel momento ho voltato lo sguardo e ho visto un ragazzo a 15 metri di distanza da lei che la fissava. Stavo giusto per andarmene quando mi son reso conto che... se la stava proprio mangiando con gli occhi.
    La cosa mi ha colpito. "Oh cazzo, brutta storia", così ho parcheggiato la macchina nella strada adiacente e mi son precipitato dove stava la ragazza.
    Quando ho girato l'angolo, ho sentito la tipa dimenarsi e spingere via quel ragazzo, mentre gridava. Ho accelerato più che potevo e gli ho urlato: "Ehi, coglione, lasciala stare". Il tizio si è voltato, mi ha guardato, l'ha spinta da una parte e si è messo a correre come un pazzo. L'ho inseguito e mi sono accorto che gli era caduto un coltello mentre scappava, quindi son tornato indietro dalla ragazza e le ho chiesto se stesse bene. Dopo che si è calmata, mi ha detto che le ha rubato il cellulare. Le ho risposto che era solo un oggetto e che non era poi tanto importante. Lei stava aspettando il suo fidanzato, così quando è arrivato gli ho spiegato la situazione, ci siamo stretti la mano e me ne sono andato.
    Un po' troppo per essere una serata di merda.
    Dunque, tipo che assalta povere ragazze, non incontriamoci.



    Edited by Pisy - 25/12/2016, 01:21
  3. .
    Sono un supplente di seconda elementare e il mio lavoro mi piace davvero tanto, sebbene io speri di lavorare per la ricerca sulla psicologia infantile in futuro. Per questo, mi piace dare ai miei alunni dei compiti che mi permetteranno di dare un'occhiata nelle loro menti, per capire come interpretino il mondo e quanto capiscano le cose.

    Ieri, ho portato in classe ogni tipo di utensile, rendendo i bambini entusiasti. È stato difficile fermarli dal disegnare e colorare immediatamente sui fogli davanti a loro, ma sono riuscito a tenerli buoni abbastanza da spiegargli cosa dovessero fare.
    "Voglio che disegniate un mostro." Gli ho detto "Potete usare tutto ciò che volete, ma assicuratevi di rimettere tutto a posto quando avete finito."

    Si stavano divertendo un mondo, quindi ci misero un po' a finire. Speravo che mi chiedessero di mostrare i loro disegni alla fine della lezione ma non ci fu tempo, quindi gli chiesi di lasciare i lavori sui banchi mentre uscivano. Riuscii a dare un'occhiata ai disegni solo quando tornai a casa la sera. Ero davvero felice di scoprire quanto fossero stati creativi e quanto certi disegni fossero davvero notevoli artisticamente, nonostante la loro giovane età.
    Alcuni dei bambini avevano disegnato i mostri da Monsters Inc., altri avevano scelto i vampiri, il mostro di Frankenstein e i lupi mannari. Altri avevano disegnato dei mostriciattoli carini e da compagnia. Altri ancora dei mostri divertenti. Un bel po' di bambini disegnarono cose spaventose come Slender man, il Babadook e quel mostro tipo diavolo di Insidious, il che era preoccupante. Presi nota di dover parlare coi genitori di quei bambini riguardo che tipo di film e videogiochi gli lasciassero guardare e giocare.

    Ma solo uno di quei disegni era così terrificante che il mio cuore perse un battito e mi fece avvertire i brividi lungo la schiena. Era il disegno di un uomo qualunque, indossava una cravatta e aveva con sé una valigetta.
    Affianco all'uomo, c'era una parola scritta in rosso. "Papà".



    Edited by ´ kagerou. - 25/12/2016, 00:29
  4. .
    Avrei dovuto immaginare che la mia ragazza avesse intenzione di scaricarmi, ed ecco il motivo per cui ha portato a casa quei dannati pappagalli. Quello era il suo modo per cacciarmi di casa senza dovermi dire di non amarmi più.
    Se avete mai avuto dei pappagalli, dovreste sapere che fanno parecchio baccano, ma forse questa è una cosa sopportabile. Forse ad un certo punto semplicemente alzi il volume al massimo e diventa rumore di fondo. Beh, io non l'avrei mai scoperto perché lo giuro, quei due piccoli diavoli che lei ha portato a casa non erano dei normali pappagalli. Quei due stronzi mi hanno preso di mira, forse lei li ha addestrati per farmi impazzire nel giro di qualche settimana, o qualcosa del genere. Beh, qualsiasi cosa stessero facendo, ha funzionato.

    Li aveva chiamati Merle e Mingus. Entrambi mi odiavano a morte. Ogni qual volta mi ci avvicinassi, per esempio quando passavo vicino alle loro gabbie per prendere qualcosa dal frigo, avrebbero iniziato a starnazzare e a fare del loro meglio per cercare di mordermi. Quei piccoli, tondi occhietti neri pieni di odio.

    La parte peggiore però, arrivava a notte fonda. Urlavano fino a consumarsi i polmoni, a volte sembrando delle folli e anziane signore, altre volte giovani donne che venivano uccise. Non mi facevano mai dormire per più di qualche ora, ma la mia ragazza, Kimberly, riusciva a dormire davvero in pace. Forse per lei le urla diventavano rumori di sottofondo, o forse prendeva del sonnifero segretamente. Tutto ciò che so è che in due settimane non potevo sopportarli più, quindi decisi di stare a casa di mia sorella Dana per qualche tempo. Lei viveva da sola con sua figlia, un'adolescente, e stava attraversando un periodo di rottura da sola.

    Per le prime notti ho dormito come un bambino. Erano anni che non mi sentivo così in forma, anche prima che Kimberly prendesse i pappagalli. Ero felice, per una volta. Ma la mia felicità non è durata a lungo. Una notte, li ho sentiti di nuovo. Merle e Mingus. Stavano urlando come mai prima d'ora, così forte che sembravano essere nell'altra stanza. Era ovvio che fosse impossibile che Kimberly mi avesse seguito da Dana con i suoi pappagalli, solo per tormentarmi ancora. E ovviamente loro non erano venuti da soli. Ecco, stavo ufficialmente impazzendo. Sentivo dei rumori. Non potevo lasciare che lei avesse la meglio. Nel corso degli anni ha preso molte delle mie cose, ma non le avrei lasciato prendere la mia sanità mentale. Quindi ci ho combattuto. Ho ignorato le urla come meglio riuscivo, nonostante fosse difficile, ma ci sono riuscito. Finalmente stavano zitti! Merle e Mingus non mi avrebbero più tormentato, ed io sono riuscito a dormire in pace per tutta la notte. Ma quella è stata l'ultima notte in cui io abbia dormito in pace, perché mi sono svegliato e ho realizzato che mia sorella e sua figlia erano state lentamente, violentemente uccise nei loro letti.
    I poliziotti erano perplessi riguardo come io avessi potuto continuare a dormire nonostante le loro urla.



    Edited by ´ kagerou. - 23/12/2016, 20:51
  5. .
    Da un momento all'altro, lei dirà le sue prime parole.
    Mia moglie ed io abbiamo scherzosamente scommesso su cosa dirà per primo - "Mamma" o "Papà". Posso sentire mia moglie canticchiare ancora e ancora mentre le dà da mangiare "Piccola di Mamma! Mamma ti ama tanto!" Qualche volta, non si sforza nemmeno di essere gentile - "Di' 'Mamma!' Forza! 'Mamma!'"
    Ma non mi importa, però. Credo proprio che vincerò. Quando l'abbiamo portata a casa, la piccola piangeva e strillava e niente che mia moglie dicesse l'avrebbe potuta calmare, ma io semplicemente sapevo come tenerla in braccio per aiutarla ad addormentarsi. Nostra figlia era la piccola di papà - mia moglie aveva preso tutti gli svantaggi che avesse mai potuto ottenere.
    Faccio sedere nostra figlia sulla sua sedia ed io e mia moglie iniziamo a farfugliare come galline - "Mamma!" "Papà!" "Di' Mamma!" "Chi è la piccola di papà?"
    Sposto il bavaglio dalla bocca della nostra piccolina.
    "P-per favore... Cosa volete da me? Per favore lasciatemi andare..."
    Il sorriso di mia moglie scivola via dal suo volto. A malincuore, rimetto il bavaglio alla piccola non appena inizia ad urlare. La riporto in camera sua, chiudendo la porta a chiave e lasciandola al buio. Quando torno da mia moglie, la trovo in lacrime.
    "È tutto a posto, tesoro," le dico, "Con la prossima andrà meglio. Lo prometto."



    Edited by Rory - 16/12/2016, 14:57
  6. .
    Ho lasciato casa in fretta per prendere mio figlio da scuola. Il traffico scorreva abbastanza bene quel giorno, non trovai alcun ostacolo tranne un paio di semafori rossi. Fu mentre aspettavo davanti a uno di essi che vidi la donna.

    Non ho idea di quanto a lungo se ne sia stata lì a fissarmi, ma dopo averla notata non potei distogliere lo sguardo. Stava sorridendo come una maniaca e mi salutava con una mano, mentre con l'altra accarezzava i capelli di un bambino. Il bimbo, che pensai fosse suo figlio, indossava degli abiti sformati color marrone e una maschera nera da capra. Era un costume davvero strano, inoltre chi indossava un costume il giorno dopo Halloween?

    Anche lui mi salutava e mi guardava attraverso quella maschera inquietante, ma i suoi movimenti erano forzati e sembrava essere a disagio. Gli occhi della donna riuscivano a guardarmi dentro e io potevo quasi sentire fisicamente il suo sguardo fisso su di me. Non sbatteva neanche le palpebre. Mi sentivo come se fossi nudo ed ero estremamente agitato. Gli occhi del bambino, oddio, gli occhi supplichevoli del bambino che chiedevano aiuto. La donna iniziò a diventare impaziente, scuotendo la mano sempre più velocemente.

    Ho girato lo sguardo. Per qualche ragione ero terrorizzato. Dovevo andarmene da lì. Una volta che scattò il verde, dopo quella che mi sembrò essere un'eternità, schizzai via. Non osai neppure guardarmi indietro.

    Pensai che non ci potesse essere niente di più terrificante di quella sensazione estremamente inquietante che sentii sotto lo sguardo di quella donna e di suo figlio. Ma poi arrivai a scuola e mi dissero che mio figlio non era lì. Mi dissero che era già venuto a prenderlo mia moglie. Ma io non ho una moglie. Mi diedero un foglio in mano, dicendo che lei gli aveva chiesto che lo dessero a me. Non ci sono parole per descrivere ciò che provai quando lessi il foglio. "Non dire che non ti ho dato una possibilità per dirgli addio."



    Edited by DamaXion - 18/12/2016, 12:17
  7. .
    Con la fine della guerra la NATO creò delle organizzazioni paramilitari clandestine allo scopo di contrastare con atti di guerriglia sia un'eventuale discesa dell'Armata Rossa in terra europea, sia una ben più temuta rivoluzione (o elezione) comunista all'interno degli stessi paesi europei.

    Nel caso italiano, questa organizzazione era nota come Gladio. I cosiddetti "gladiatori" erano uomini, spesso membri delle forze armate, delle forze dell'ordine, o di gruppi di estrema destra. L'organizzazione contava più di mille uomini, che venivano addestrati presso il Centro Addestramento Guastatori, una base in Sardegna allora segreta, situata pochi chilometri a sud di Alghero, e tuttora utilizzata per addestrare le forze speciali italiane, quelle NATO, o di altri paesi alleati.

    Fra le tante voci e leggende che girano nelle caserme, questa è fra le più inquietanti:

    Si narra che nel 1973 un caporale, al tempo di stanza lì, cominciò a dare segni di paranoia. Inizialmente i compagni attribuivano il tutto alla durezza spossante dell'addestramento e alla carenza di sonno. Poi anche altri cominciarono a notare cose; un sergente paracadutista, una sera verso le ventitré, era seduto a un tavolo della mensa a esaminare alcune carte della zona, quando sentì come un flebile grattare alla finestra. Fece per voltarsi e poté solo intuire una sagoma nera sgusciare via con la coda dell'occhio. Si avvicinò alla finestra, la aprì, si sporse, controllando nella direzione verso quella sagoma pareva essere andata. Niente. Un qualche animale, pensò.

    Fece appena in tempo per tornare a sedersi, ma dopo qualche secondo sentì un urlo disperato e delle furiose raffiche di mitra. Si precipitò fuori nel cortile per capire cosa stava succedendo, trovando anche gli altri soldati che, svegliati dal frastuono, si erano precipitati fuori per capire anch'essi. In pigiama, ma armati. La sentinella, il giovane caporale che per primo aveva dato segni di squilibrio, stava fissando un punto sulla cima del muro di cinta, con gli occhi sbarrati, mentre con la mano cercava istericamente di sparare con un'arma ormai scarica a un bersaglio che chiaramente non c'era più.

    Alla richiesta di chiarimenti, il caporale rispose solo con farfugli e balbettii incomprensibili, intervallati solo da disperati "striscia sulle braccia", "occhi rossi come sangue" e altre frasi dettate dalla follia. Il soldato fu riformato per schizofrenia paranoide.

    L'addestramento continuava, ma il plotone sembrava turbato da quell'accadimento. Il personale di addestramento della base rassicurava le loro "vittime", talvolta fino a definirli dei bamboccioni impressionabili e creduloni. Il sergente però restava in pensiero, continuava a domandarsi se fosse possibile che ci fosse un collegamento tra ciò che gli sembrava di aver visto dalla finestra e la reazione della sentinella.

    Una sera, verso il tramonto, durante un addestramento nel bosco qualche chilometro a Est della base, una squadra si trovò a dover aggirare una grossa pietraia. Inoltrandosi nel bosco, il caposquadra diede ordine di fermarsi. Si voltò verso i suoi compagni, guardando i loro visi. Non vedeva solo la consueta concentrazione di quelli addestramenti, necessaria per la loro buona riuscita, ma anche tensione e una certa... inquietudine. Anche loro avevano capito che qualcosa non andava. Restarono in silenzio, in ascolto. Nulla. Era questo il punto: non si sentiva nulla. Non un cinguettio d'uccello, non un ronzio d'insetto, né squittii di roditori. Il mitragliere emise un breve sibilo, richiamando l'attenzione del caposquadra, poi portò l'indice e il medio agli occhi e poi indicò un punto una ventina di metri più a nord, puntando nel contempo la Minimi nella stessa direzione. Ciò che il caposquadra vide fu tanto confuso quanto inquietante. Fece solo in tempo a vedere una sagoma scura come la notte dileguarsi come un lampo nella boscaglia, notando solo dei riflessi rossastri all'altezza di ciò che sembrava essere la testa della creatura.

    Una volta scomparsa rimasero qualche secondo fermi a osservare, cercando di riuscire a scorgerla nuovamente tra i cespugli. Niente. Proseguirono nelle loro attività e la sera stessa riportarono l'accaduto al sergente, il quale riferì all'ufficiale in comando. Quella notte fu predisposta una massiccia operazione di ricerca, sfruttando quasi la totalità del personale della base. Diversi plotoni setacciarono il bosco in completo silenzio fino a notte inoltrata, alcuni avvalendosi anche degli allora pochi e sperimentali occhiali per la visione notturna. Verso le tre del mattino iniziò un violento temporale, mentre una squadra si trovò sul fianco di una collinetta a dover salire lungo una riva, per poter poi attraversare la radura sovrastante. La pioggia aveva trasformato la terra in fango scivolosissimo, tanto che uno dei soldati perse l'appiglio e rotolò giù. I suoi compagni si voltarono per seguirne la caduta, mentre quello cadeva rimbalzando sul fango e sul fogliame del sottobosco. Arrivato al fondo, video due luci rosse accendersi a una decina di metri da lui, mentre si riusciva a intravedere una sagoma quadrupede ma comunque umanoide attorno ad essi. Quando se ne accorse, il soldato estrasse la pistola dalla fondina e iniziò a sparare furiosamente verso la creatura mentre questa si avvicinava a lui lentamente, contorcendo la sua appena intuibile sagoma. Sparavano anche i compagni, da sopra, ma la creatura rimaneva immobile e imperturbabile, finché scattò all'improvviso, come una freccia, trascinando con sé anche il soldato.

    A nulla servirono le ispezioni sul luogo alla ricerca di tracce fisiche sul terreno che potessero condurre a un eventuale rifugio della creatura.
    Il comando archiviò il tutto come diserzione.

    Da quel giorno non si ebbero più segnalazioni della creature, né traccie del soldato.

    Edited by Fiech95 - 13/9/2016, 11:07
  8. .
    “Nel mezzo del cammin di nostra vita

    mi ritrovai per una selva oscura,

    ché la diritta via era smarrita”.


    Non so ben ricordare come giunsi qui, ricordo che stavo giocando al computer, poi d’un tratto mi colse uno strano torpore e caddi in un profondo sonno.
    Mi svegliai, era notte fonda ma avevo già dormito a sufficienza. Decisi quindi di rimettermi a giocare ai videogames. Ce n’era uno che mi prese particolarmente in quel periodo: “The Binding of Isaac Rebirth”.
    Era un remake di un videogioco flash arcade dalle meccaniche simili al primo Zelda. Si Impersona un bambino che vive in una casa isolata con la madre. La madre soffre di deliri psicotici e crede di parlare con Dio, il quale nella sua testa le ordina di uccidere il proprio figlio Isaac. Tutto sembra ruotare attorno al mito biblico del sacrificio di Isacco. Lo scopo del gioco è quello di fuggire attraverso una botola nel seminterrato facendoci strada tra vari mostri sparando lacrime. Dopo aver scelto il personaggio partiremo dal primo piano del seminterrato chiamato appunto: “The Basement”. Decisi di scegliere Isaac come personaggio di gioco: il più equilibrato. I primi mostri non erano particolarmente impegnativi per un giocatore ben allenato. Generalmente ci si imbatteva in mosche, ragni o qualche tizio posseduto di basso rango. Presi l’oggetto nella golden room e mi diressi alla sala del boss.

    “Per me si va ne la città dolente,

    per me si va ne l'eterno dolore,

    per me si va tra la perduta gente”.




    Successe qualcosa di insolito. Invece di trovare uno dei soliti boss iniziali del basement apparve The Lamb.

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    Con tre cuori e un solo oggetto, fui sottoposto ad un'ardua impresa e finii per capitolare.
    Con un raggio rosso demoniaco mi diede il colpo di grazia.

    “l’altro piangea; sì che di pietade

    io venni men così com’io morisse.

    E caddi come corpo morto cade”.

    A riprova del fatto che il gioco si era probabilmente glitchato, invece di re-iniziare da capo il mio personaggio apparve nella cattedrale: qui il livello di difficoltà era notevolmente alto ma fortunatamente si era glitchato anche il sistema dei power up e disponevo di due cuori blu e di Technology 2 (un potenziamento molto forte che consente di sparare un raggio laser oltre ai colpi ordinari). Affrontai i vari nemici e uccisi il boss della cattedrale: il duplicato di Isaac. Una violenta fitta mi colpì alla testa. Mi apparve l'immagine di The Lost per mezzo secondo.
    Doveva essere la suggestione. Meglio finire il prima possibile e far riposare gli occhi.

    “Però quel che non puoi avere inteso,

    cioè come la morte mia fu cruda,

    udirai, e saprai s'e' m'ha offeso”.


    Apparve il bauletto dorato e la Chatedral ending dove Isaac apre la Bibbia davanti allo specchio e il suo riflesso diviene nero con gli occhi rossi.
    Sfruttando questo glitch si potrebbe fare la speedrun più veloce della storia.
    Se solo avessi capito come diamine si fosse attivato.

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    Ma con mio sommo stupore il gioco non finì e mi ritrovai nelle Caves nella stanza del boss. Solo che il boss era sconfitto, c’erano già i power up a terra e una Devil Room aperta. A questo punto viste le irregolarotà non avevo la benché minima idea di quello che mi potesse capitare varcata quella soglia. Attraversai la porta del demonio e finii da tutt'altra parte.



    Dinanzi a me immerso nell'oscurità presenziava Mega Satan, tra i boss più impegnativi del gioco.
    Ovviamente doveva trovarsi da tutt'altra parte del gioco.
    Lo avevo affrontato pochissime volte in quanto è molto raro da affrontare ma comunque avevo un’idea della bossfight.
    Il mio personaggio cambiò inspiegabilmente in Azazel.
    Tutto sommato non era male, Azazel aveva una potenza di fuoco maggiore e poteva volare essendo un diavoletto.
    Solamente che i miei colpi non riuscivano a scalfire il boss. Dio solo sapeva cosa diamine era preso a quel gioco. Quando rimasi a un solo cuore assistetti ad uno spettacolo raccapricciante, il demone divenne scheletrico come nella fase 2 della bossfight e divorò Azazel con un'animazione mai vista prima.

    "Da ogne bocca dirompea co’ denti

    un peccatore, a guisa di maciulla,

    sì che tre ne facea così dolenti".

    Mi svegliai, mi ero nuovamente addormentato davanti al pc.
    Stavo nel menù iniziale di The Binding of Isaac, dunque era tutto un sogno.
    Un fendente gelido mi colpì alle spalle. Il sangue sgorgava all’impazzata dal mio collo.
    Mi voltai, era mia mamma con un grosso coltello da cucina ormai rosso cremisi.

    -Non temere figlio mio.
    Sia fatta la volontà del Signore.

    "E infine uscimmo a riveder le stelle".

    Isaac_Fate

    Edited by Cavalier Nero - 12/6/2016, 13:13
  9. .
    Da tra(du)ttore a Mo(derra)torzappa, che dire? Grazie a tutti! :peoflow:
  10. .
    Ma che problemi avete
  11. .
    Penso si stia discutendo (e mi riferisco alla situazione smistamento) di qualcosa di potenzialmente costruttivo, ma in maniera del tutto sbagliata.

    Sicuramente Lying fa certi discorsi in buona fede, dice schiettamente quello che pensa perché ovviamente gli sta a cuore il forum.
    Purtroppo, in certi casi si esprime in maniera forse troppo schietta. Di conseguenza lo staff, sentendosi attaccato, non può far altro che ripagare con la stessa moneta.
    Il risultato è un una discussione che va avanti da settimane con toni ostili e controproducenti.
    Si distrugge quel dibattito che potrebbe essere estremamente proficuo, a vantaggio della guerra più totale.
    Lo staff accetta sempre le critiche, e anzi le usa come punto di riferimento per, eventualmente, cambiare il proprio atteggiamento e il proprio operato in vista di quello che noi tutti vogliamo: il bene del forum.
    Siamo tutti dalla stessa parte, ma spesso vedo discussioni che deragliano e toccano il personale. Questo, ovviamente, non fa altro che gettare benzina sul fuoco.

    Sono relativamente nuovo sul forum, ergo non mi sento in diritto di sparare sentenze e giudicare l'operato del vecchio staff e confrontarlo con quello nuovo.
    Inoltre sono stato assente (causa università) nelle settimane passate, e non ho avuto modo di seguire per bene le dinamiche del problema in questione, quindi mi limiterò ad esprimere un mio pensiero relativo alla questione smistamento.

    Lying, quello che dici è sicuramente vero, bisogna prima di tutto privilegiare la qualità. Anche se questo porta ad un periodo di magra.
    Certamente il nuovo team di staffer ha commesso errori e magari ne commetterà in futuro. Questo, secondo il mio modestissimo parere, penso sia dovuto alla poca esperienza.
    Non voglio assolutamente trovare una giustificazione: lo staff in quanto tale deve mantenere un certo livello nel forum. Ma non si può nemmeno pretendere che un gruppo di collaboratori faccia un lavoro egregio e impeccabile alla sua prima esperienza.
    Davvero non vedo la necessita di alzare i toni (da ambo le parti) per un qualcosa che potrebbe, come detto sopra, giovare al forum stesso.
    È inutile chiudersi a riccio e dire sempre le stesse cose, e mi rivolgo sempre tutti noi. Fruttuoso, invece, è comprendere bene cosa stiamo facendo e trovare una via che metta d'accordo tutti. Tuttavia, requisito necessario è il saper esporre la propria idea in maniera pacifica e trasparente, e non con eventuali frecciatine e sfoghi che non portano da nessuna parte.

    CITAZIONE
    Perché riempirsi di doppioni?

    Come ho detto sopra, anche io penso venga la qualità prima di tutto. E la qualità, spesso, va di pari passo con l'originalità, ma non sempre.
    Spesso troviamo storie molto originali ma che nella maniera in cui sono scritte non dovrebbero mai vedere la luce. Viceversa può capitare il racconto uguale (o quasi) a mille altri, ma comunque valido.
    Mi viene in mente, a tal proposito, lo schema di Propp. Le fiabe, i racconti fantasy e cose di questo genere, presentano praticamente sempre gli stessi temi principali. Ma non per questo si manda a cagare Robert Jordan perché i suoi libri sono simili a quelli di Tolkien.

    Ora, lungi da me paragonare le storie che pubblichiamo a queste che ho citato, ma il problema rimane ( in scala ridotta).

    Ripeto, lo staff sbaglia. Non è infallibile. E se il racconto incriminato è davvero di scarsa qualità, non ne farei comunque un dramma. Si può solo migliorare.

    L'importante, da parte nostra, è saper accettare le critiche. Ma da parte vostra è saper criticare.
    Soltanto in questo modo il dialogo si assesta sui giusti binari e cambia in meglio tutti noi.
  12. .
    Sullo smistamento vorrei solo dire: se una storia a te non piace, non vuol dire che non sia apprezzabile.
    Leggersi Goethe ci sta, come ci sta leggersi anche il romanzetto fantasy X senza arte né parte per svagarsi.
    E per il forum anche le storie che tu consideri mediocri sono importanti, perché sono attività, e fa sempre piacere ricevere un complimento, anche se la propria storia è "passabile" perché è motivando le persone che queste vengono stimolate, non con le bastonate.
    I gusti sono inoltre soggettivi, gente considera un capolavoro Twilight, che è scritto male e con una trama peggiore, ma non puoi negare alle persone il diritto di farsi piacere qualcosa
  13. .
    Ti diranno che non sono esseri umani.

    Si sbagliano.

    Ma tu gli crederai.

    I trapianti d'organi erano una faccenda seria. Solo i pazienti nelle condizioni più disperate potevano ricevere un trapianto e l'operazione poteva portare a seri effetti collaterali, e certamente avevano una parcella enorme. Nella seconda metà del Ventunesimo secolo, tuttavia, il miracolo del progresso medico e biotecnologico rese i trapianti d'organi più economici, sicuri e convenienti. Possono essere eseguiti alla clinica locale per poche centinaia di dollari.

    Ora non sono solo i pazienti gravemente malati a usufruirne. Non avete una vista perfetta di 20/20? Fate un salto alla clinica locale e scambiate i vostri occhi con un nuovo paio. Rimanete spesso senza fiato o sentite come se i vostri polmoni non sono più quelli di una volta? Potete prendere anche un paio di questi alla clinica. Alcune persone hanno annunciato la nuova era dei trapianti come una "fonte della giovinezza", offrendo la possibilità di riportare il corpo di un individuo a com'era da giovane. Non vorrei esagerare, ma è senza dubbio il progresso più importante in campo medico di questo secolo.

    Fu la Evertech Corporation a renderlo possibile. Idearono le tecniche che resero i trapianti chirurgici le procedure sicure e poco costose che sono oggi. La nanobionica fu la chiave. Ma si imbatterono in un nuovo problema: la mancanza di donatori. Semplicemente non possedevano le scorte di cui avevano bisogno e far crescere dei nuovi organi da zero si dimostrò un problema di ricerca irrisolvibile.

    Ma poterono far crescere da zero nuovi esseri umani.

    E così fecero. Usarono la nanotecnologia e la biologia molecolare per assemblare zigoti artificiali, creando l'ambiente perfetto e camere di incubazione per poterli dividere, farli crescere e sviluppare in infanti. Infanti che divennero bambini, bambini che divennero adulti. Ma queste persone non vengono riconosciute dalla legge come tali e sono propietà della Evertech. 3,3 milioni di essi in tutto, imprigionati in campi sparsi in tutta la contea, inviati regolarmente nei centri di raccolta per estrarre i loro tessuti, segmenti di fegato, polmoni, reni o occhi.

    La Evertech riduce i costi il più possibile. Gli elementi difettosi vengono distrutti. Non spendono neanche i soldi dell'anestesia. Possono usare al suo posto un paralizzante più economico. Perché preoccuparsi di creature non umane?

    Ti diranno che non sono esseri umani.

    Si sbagliano.

    Ma tu gli crederai.

    Perché è conveniente.




    Edited by o.O.o - 26/5/2016, 15:11
  14. .
    Vi prego di mantenere la calma e moderare i toni per favore. Per quanto le vostre ragioni siano giuste, i vostri modi non sono adeguati

    Se gli utenti volessero vedere due uomini che tirano in ballo cazzi, sono certa che andrebbero su altre piattaforme che offrono anche una componente grafica ben più appagante
  15. .
    Vorrei che ci fosse da parte di tutti un momento di calma, gli errori di comportamento ci sono stati da tutti e penso sia pacifico per ognuno di noi che nessuno ha qualcosa contro qualcun altro. Io credo che quando sono volati insulti, sia stato uno sfogo di frustrazione, non dettato da cattiveria. Ovviamente questo non giustifica, era solo per spiegare. Io so di cosa parlano saske e figure (o almeno credo), conosco le sensazioni che ebbe este durante la prova dei nuovi staffer e ne parlai sia con lei che con kohei. So come funziona lo smistamento e ammetto che ci sia qualcosa da rivedere e conosco il lavoro dei nostri staff di adesso.
    Vorrei che tutti riflettesse sul fatto che, chi prima chi ora, siamo tutti staff e siamo entrati perché ci sta a cuore il forum. Ricordiamoci che mantenere rancore ci impedisce di andare avanti, quindi chiedo se può esserci un compromesso: possiamo cercare di parlare tutti chiaro senza rivangare o velare cose del passato focalizzandoci su come migliorare il nostro compito in futuro?
499 replies since 31/1/2012
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